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Il testo integrale della interrogazione di Parentela e Nesci sull’Oliva
Martedì, 14 Gennaio 2014 17:28 Pubblicato in CronacaIl 9 gennaio i deputati del M5S Paolo Parentela( primo firmatario) e Dalila Nesci hanno presentato al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, a quello della salute ed a quello dell’Interno l’interrogazione a risposta scritta n 4-03105, avente il seguente testo:(
“Per sapere – premesso che:
in un tratto dell'alveo del fiume Oliva, nel tratto che attraversa i comuni di Aiello Calabro, Amantea, San Pietro in Amantea e Serra d'Aiello, è stato portato alla luce un illecito interramento di rifiuti;
la procura della Repubblica di Paola, durante le diverse attività di indagine, ha disposto accertamenti tecnici di svariata natura (analisi chimico-fisiche nelle diverse matrici ambientali, prospezioni geologiche, determinazioni radiometriche, valutazioni di riskassessment, ecc.) rivolgendosi sia agli organismi tecnici territorialmente competenti, che ad enti o professionisti presenti e operanti nel territorio calabrese e in altre parti della nazione (Arpacal – Agenzia di protezione ambientale della Regione Calabria, Consiglio nazionale delle ricerche, università di Cosenza regione Calabria, Arpa Emilia Romagna, vigili del fuoco, e altri). Molte delle determinazioni chimico-analitiche sono state ripetute e confrontate dallo stesso soggetto e da soggetti diversi e nel corso degli anni in cui si è svolta questa tenace attività di indagine, fornendo alla fine un insieme di informazioni ed un quadro di presenza di elementi inquinanti univoco che, allo stato delle conoscenze sull'area dell'Oliva, non può essere contraddetto e sottaciuto da alcuno. In ultimo sono state compiuti dall'ISPRA accertamenti sistematici tesi a meglio precisare il quadro già delineato dalle indagini della Procura, anche ai fini della caratterizzazione e che hanno dato sostanziale conferma delle sostanze presenti;
analisi chimiche svolte in zona hanno messo in evidenza disparate sostanze, sia di natura organica che inorganica, alcune non presenti abitualmente in natura, ovvero non abitualmente presenti in natura alle concentrazioni riscontrate;
in una relazione dell'ISPRA, viene riportato che in tale zona è avvenuto smaltimento illecito mediante interramento previo asporto del terreno originario nel corso di un periodo che ha avuto inizio almeno venti anni addietro. I rifiuti rinvenuti sono costituiti, in massima parte, da materiali dalla lavorazione della pietra (fanghi, inerti, e altro) e da materiali derivanti dall'attività edile (tra cui tondini di ferro, cavi elettrici, e altro);
a tale attività di illecito smaltimento hanno concorso, in qualità di promotore e di organizzazione dei trasporti e degli interramenti, il gestore di un'impresa dedita alle attività estrattive ed in qualità di titolari consenzienti delle aree di interramento, alcuni privati della zona;
per tali fatti sono stati contestati i reati di disastro (articolo 434 codice penale) e di avvelenamento di acque destinate al consumo (articolo 439 codice penale), nonché i reati di gestione di rifiuti senza autorizzazione e di discarica abusiva (articolo 256, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo n. 152/2006);
in generale, il territorio in questione si presenta come un'area a destinazione naturale ed agricola, ricca di vegetazione. Nelle vicinanze sono presenti, anche terreni destinati a coltivazioni di pregio. Il territorio che include le spiagge prossime alla foce del fiume, ha anche un particolare valore turistico. I siti di smaltimento ricadono inoltre in aree soggette al vincolo paesaggistico, idrogeologico e sismico;
i rifiuti sono stati rinvenuti in otto aree per un totale massimo stimabile di circa 140.000 metri cubi e per quanto riguarda la contaminazione dei suoli è stato accertato nella relazione dell'ISPRA che vi è una presenza di elevate concentrazioni di idrocarburi pesanti e di metalli pesanti nell'area Carbonara, in un'area prossima e nell'area Foresta. La contaminazione si è estesa alla falda della zona tale da escludere la possibilità di utilizzare l'acqua per il consumo umano, fini irrigui e zootecnici;
attualmente, citando solamente i dati sicuramente anomali secondo le normative italiane ed europee vigenti, in località Foresta (nei sedimenti fluviali e nelle acque superficiali del fiume Oliva, nel terreno e nei piezometri), le determinazioni tecniche effettuate hanno dimostrato la presenza di concentrazioni di cadmio, mercurio, tallio e manganese al di sopra dei limiti previsti per i siti d'uso pubblico e privato;
in svariati campioni, sono stati misurati valori anomali di alcuni composti alifatici clorurati quali clorometano, diclorometano, triclorometano (cloroformio) e tetracloruro di carbonio nonché composti aromatici quali il toluene;
l'ARPACAL nella propria attività analitica ha verificato in svariati campioni prelevati in profondità nel corso del 2010 concentrazioni al di sopra dei limiti di riferimento di antimonio, arsenico, cadmio, cobalto, cromo totale, rame, stagno, zinco e idrocarburi totali;
un altro rilievo importante è quello relativo alla presenza di radionuclidi artificiali con elevata radio-tossicità e cioè l'antimonio 124 (124Sb) il cadmio 109 (109Cd) ed il cesio 137 (137Cs); (nella foto Fukushima) tutte le sostanze appena riportate hanno effetti biologici importanti tra i quali spicca, per la maggior parte di esse, la capacità di indurre patologie tumorali;
l'entità del danno ambientale è consistente sia in ragione della tipologia delle sostanze presenti che in rapporto al luogo in cui sono dismesse (con un rapporto stretto con il letto del fiume Oliva);
è stata rilevata la presenza di radionuclidi artificiali ed in particolare dell'isotopo del cesio 137 (137Cs), la cui presenza e diffusione impone azioni tese ad una caratterizzazione ulteriore e rende la fattispecie del danno ambientale assai più grave;
nei territori più prossimi ai siti di contaminazione è stata rilevata la successiva evidenza di un eccesso di tumori maligni della tiroide che, ancorché al di sotto del limite di significatività statistica concorda con la presenza anomala di 137Cs;
i fatti sopra citati rafforzano la sensazione che siano effettivamente presenti una quantità e tipologia di inquinanti ambientali nel suolo e nelle acque e in atmosfera in ambito del bacino fluviale del fiume Oliva tali da potere condizionare un danno per la salute dei residenti oltre che per l'ambiente circostante –:
se, alla luce della gravissima situazione igienico-sanitaria e ambientale riscontrata nella valle del fiume Oliva, confermata dal consulente tecnico d'ufficio della procura della Repubblica di Paola, dalle risultanze delle indagini condotte dalla magistratura e dalla relazione dell'ISPRA, i Ministri interrogati non ritengano opportuno, nell'ambito delle rispettive competenze, intervenire con urgenza per garantire la sicurezza igienico-sanitaria e ambientale dell'area e promuovere la bonifica della Valle dell'Oliva;
se il commissario per il rientro dal debito sanitario non ritenga opportuna la predisposizione del registro tumori della Calabria, unitamente a un registro epidemiologico e a tutte le misure necessarie affinché sia tutelata la salute dei cittadini.
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Cetraro .Auto in fiamme. Intimidazione? Strategia della tensione?
Martedì, 14 Gennaio 2014 17:22 Pubblicato in CetraroNemmeno il tempo di assorbire la minaccia al sindaco Aieta che Cetraro viene interessata da un altro evento di grave entità
Sei auto sono state distrutte dal fuoco. Nulla hanno potuto fare contro l’incendio i vigili del fuoco del Distaccamento di Paola.
Il fuoco ha interessato inizialmente una sola auto, obiettivo dei malviventi. Poi c'è stato l'effetto domino ed il fuoco ha avviluppato anche una Fiat Punto, una Fiat Multipla, una Ford Fiesta, una Y 10 e una Volkswagen Golf, una Saab ferma da tempo nel parcheggio.
Non solo, ma anche altre auto sono state danneggiate dal forte calore sprigionatosi.
I carabinieri indagano per cercare di individuare il possibile movente dell'incendio avvenuto a poche ore dalla grave intimidazione al sindaco Giuseppe Aieta.
La domanda che tutti si pongono è se i due fatti siano collegati.
Si tratta di un incendio casuale o di una intimidazione?
Mentre la città partecipa in massa al consiglio comunale per dire un deciso NO alla violenza ecco l’incendio.
C’è , forse, dietro una strategia della tensione oppure si tratta di cani sciolti, di balordi che hanno agito per motivi diversi?
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Tutta Amantea esprime solidarietà al sindaco Giuseppe Aieta
Martedì, 14 Gennaio 2014 17:17 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaLa prima solidarietà è quella espressa dall’UDC con il seguente comunicato stampa del 13 gennaio
“A nome mio personale, del Segretario cittadino dell’UDC Giovanni Aloe, del Coordinatore dei Giovani del nostro partito Biagio Miraglia, di tutti gli iscritti all’UDC di Amantea e del Capogruppo in seno al Consiglio Comunale di Amantea Pasquale Ruggiero, esprimo la più sincera vicinanza al Sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta.
Al vile gesto subito dal Sindaco Aieta, nella giornata di ieri, le istituzioni, nel proprio insieme, debbono rispondere con fermezza, decisione e tempestività.
Ci auguriamo vivamente che la gente per bene della nostra provincia e della nostra regione - che senza ombra di dubbio rappresentano la stragrande maggioranza dei calabresi - sentano il dovere di esprimere con forza la loro solidarietà a un corregionale impegnato nel governo della città di Cetraro, peraltro duramente colpita il 21 giugno 1980 anche dall’omicidio dell’ex Sindaco Giannino Losardo.
Auspichiamo che nel più breve tempo possibile possano essere assicurati alla giustizia i responsabili di tale gravissimo atto che oltre a minare la serenità del Sindaco Aieta e dalla sua famiglia, minacciano pesantemente la tenuta democratica e la libertà dei cittadini di Cetraro.
Infine, un invito al Sindaco Giuseppe Aieta ad andare avanti nella consapevolezza che agli uomini migliori della nostra terra spetta il compito di guidare la Calabria verso il riscatto sociale, culturale ed economico. Analoga solidarietà e uguale incitamento lo rivolgiamo all’intero Consiglio Comunale di Cetraro.
Il Consigliere Comunale Gianfranco Suriano
(Portavoce UDC Amantea)
A seguire oggi 14 gennaio il comunicato dell’amministrazione comunale. Ecco il testo
A nome mio personale e dell’amministrazione comunale esprimo affettuosa vicinanza e solidarietà all’amico Giuseppe Aieta, sindaco di Cetraro. L’intimidazione subita, che inquieta e indigna le forze sane della società, è l’ennesimo attentato perpetrato ai danni di un amministratore pubblico della nostra terra. Siamo certi che tale deprecabile atto, sul quale ci auguriamo facciano piena luce la Magistratura e le forze dell’ordine, non intaccherà il suo prezioso lavoro sul campo a difesa della legalità e del vivere civile.
Michele Vadacchino
Sindaco del Comune di Amantea (Cs)
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