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Lettera al sindaco di Belmonte Calabro (cs)

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Rosario Cupelli, cittadino attivista M5S, ha presentato un esposto al Corpo Forestale dello Stato in merito al taglio degli alberi della scuola di Belmonte Cal e, nel suggerire al sindaco la norma che prevede la destinazione dell’8 per mille all’edilizia scolastica, ci ha inviato una lettera di una insegnante diretta allo stesso sindaco di Belmonte Calabro. Eccola:.

“Lettera al sindaco di Belmonte Calabro (cs)

Come cittadina di una società che “ vive e sente” il problema dell’ambiente e della sua salvaguardia per le future generazioni, e come insegnante   che lavora da anni nella sua città ed ha sempre educato i suoi alunni al rispetto dell’ambiente e all’amore per la natura; desidero esprimere tutto il mio sdegno e la mia rabbia per il selvaggio abbattimento, da lei evidentemente autorizzato, dei sei bellissimi alberi ubicati nel cortile dell’Istituto scolastico di Belmonte Calabro.

In una società così votata all’individualismo, al denaro, ai favoritismi, i nostri bambini e ragazzi ci affidano le loro domande di senso,di conoscenza, di lettura della vita per saper affrontare e trasformare al meglio la realtà, costruire la propria identità. A noi adulti, spetta il compito di offrire modelli ed esperienze che sappiano veicolare valori come la solidarietà e il rispetto, ciascuno nell’ambito del proprio ruolo.

Lo sa, signor sindaco, che anche le sue decisioni e azioni istituzionali dovrebbero “educare” i cittadini e indirettamente trasmettere loro valori positivi?

Quali risposte dovrò dare , adesso, ai miei piccoli alunni quando mi chiederanno di tornare a visitare (come ogni anno) quei bellissimi pini domestici , unico spazio verde della scuola e fonte naturale di scoperte e di conoscenza?

Ma noi adulti/educatori abbiamo il dovere di dare loro delle risposte!

Io come insegnante, da oggi, mi sento in difficoltà con i miei alunni e provo vergogna perché sento di averli traditi perché questa azione sfrontata da lei permessa, ha reso fallaci e falsi i miei insegnamenti.

Ma lei, come primo cittadino di Belmonte Calabro, ha il dovere istituzionale di spiegare pubblicamente ai nostri alunni il perché ha fatto demolire gli alberi della nostra scuola! Dove sono le aree verdi e di gioco previste per lo svago e l’esercizio fisico di questi ragazzi?! Perché la palestra , da molti anni, continua a non essere agibile? E che dire della richiesta di sostituzione (rimasta inascoltata da mesi) di una lampada neon fulminata che ci impedisce di utilizzare un’ aula della Scuola dell’Infanzia? O del cornicione pericolante del terrazzo sovrastante l’ingresso della scuola non ancora riparato dallo scorso anno ? Questa è la considerazione che lei sta dimostrando per la nostra scuola dove si lavora con serietà e impegno alla formazione dei futuri “cittadini europei”. Ma questi nostri alunni potranno diventare davvero cittadini europei se la realtà locale in cui vivono offre loro questi esempi?

Ci dica, signor Sindaco: Cosa prevedono le ordinanze o il regolamento del verde del suo Comune o della Regione in merito ? Quali requisiti devono avere gli alberi sottoposti a tutela ? E’ una casualità che l’abbattimento dei pini sia avvenuto in concomitanza della costruzione di una piscina privata nel terreno adiacente la scuola?

Il grado di civiltà di una società si misura soprattutto dal rispetto che essa dimostra per l’ambiente e Belmonte Calabro, grazie a lei, non ne ha dimostrato affatto.

               Ins. Serenella Bruni

Redazione TirrenoNews

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