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Redazione TirrenoNews

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Parliamo della delibera n 705 del 22 aprile 2015 a firma dei dr Paolo Filice, Antonio Perri ed ovviamente del dr Gianfranco Filippelli.

Il titolo della delibera è emblematico:” Riordino postazioni Continuità Assistenziale ai sensi del D.P.G.R n 94 del 28.06.2012.

Essa prevede la riduzione di 21 guardie mediche di cui ben 8 sul Tirreno Cosentino da Amantea a Praia

In sostanza resteranno 102 guardie mediche pari ad una ogni 7500 abitanti.

E l’Asp afferma che si intende passare da una sanità ospedale-centrica ad una sanità "che abbia al centro il paziente, con i suoi bisogni da soddisfare in modo appropriato, attraverso procedure assistenziali e diagnostiche presenti sul territorio e possibilmente più vicino possibile al domicilio del cittadino. Questi, gli effetti che l'Asp prospetta, anche se per il momento, il dato sicuro é rappresentato dai tagli che alcuni comuni subiranno per quel che concerne la propria postazione di guardia medica.

Ed ecco quali chiuderanno sulla costa:

  1. Longobardi (servizio accorpato a Belmonte Calabro),
  2. Falconara Albanese (accorpato a Fiumefreddo Bruzio),
  3. Acquappesa (accorpato a Guardia Piemontese),
  4. Buonvicino (accorpato a Diamante),
  5. Sangineto (accorpato a Belvedere marittimo),
  6. Grisolia (accorpato a Maierà),
  7. Tortora (accorpato a Praia a Mare) e
  8. Serra d'Aiello (accorpato ad Aiello Calabro)

 

Amantea. Proiettili e lavoro

Domenica, 26 Aprile 2015 22:10 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria

Abbiamo detto che forse mai le azioni investigative intraprese dalle Forze dell’Ordine hanno avuto la intensità attuale e potrebbero avere la risonanza che si riesce ad intuire.

Questo, ovviamente, se gli investigatori riusciranno a raggiungere i risultati sperati; compito non facile ma possibile, sia per la qualità degli accertamenti esperiti che per la  capacità professionale posta in campo.

Tra tutti i filoni di indagine certamente quello relativo ai proiettili inviati agli amministratori è apparso e sicuramente è quello di maggior interesse.

Una intimidazione  che è si è intuito immediatamente essere anomala, atipica al contesto politico amanteano e peraltro pervenuta 5 mesi dopo le elezioni.

Una intimidazione che  ha suscitato apprensione nella città ed ovviamente nell’amministrazione, ma che  ha indotto anche prime ed importanti riflessioni , la più importante delle quali è stata quella relativa al numero ed alla personalità degli intimiditi.

Perchè soltanto al sindaco, all’assessore Morelli, all’assessore Tempo ed al già consigliere Chilelli, quasi che “gli altri” non fossero importanti? E quali le ragioni di questa azione?

Si opinò per un riferimento allo sgombero delle ville, ma la pista non apparve credibile .

E così le indagini seguirono altre piste tra cui quella delle cooperative o comunque quella legata al lavoro, il vero problema di Amantea.

La intuizione divenne forte quando si ebbe cognizione che la indagine sarebbe stata affidata alla Guardia di Finanza sempre coordinata dalla DDA.

Ed è quest’arma che sta lavorando con intensità, mettendo in campo la storia delle cooperative amanteane , il personale dalle stesse chiamato a lavorare  pur non essendo delle stesse socio, le assegnazioni del lavoro e quant’altro .

Ma non può certamente escludersi che a dare peso alle indagini possano esserci intercettazioni anche ambientali e dichiarazioni “interne”.

Il problema è sempre lo stesso: il lavoro.

Se uno lavora ad Amantea è uno che conta; se non lavora vale poco.

Ed il lavoro lo danno solo le cooperative.

Nessuno tocchi la Forestale!

Domenica, 26 Aprile 2015 17:32 Pubblicato in Calabria

La Calabria reagisce a Renzi!

E lo fa  approvando  alla unanimità in Consiglio regionale  la mozione del consigliere regionale della Cdl Giuseppe Graziano( già Comandante Regionale Corpo Forestale dello Stato della Calabria e della Sicilia, eletto con 9034 preferenze nella lista di Vanda Ferro) contro l'accorpamento della Guardia Forestale nel Corpo della Polizia di Stato.

“Questo Paese – ha gridato Graziano – non può andare avanti senza una strategia. Il Governo Renzi, disattendendo i tanti proclami, si è preoccupato solo di tagliare fondi e servizi.

Ma così facendo, si perde di vista ciò che veramente serve ai cittadini, mentre non s’innescano seri processi di sviluppo produttivo”.

Poi ha continuato “L’idea di sopprimere il Corpo forestale dello Stato, tra i più efficienti sul piano della sicurezza nazionale, è un’assurdità”.

Poi le conclusioni : “L’augurio è che Renzi, ascoltando il grido che parte dalla Calabria, si ravveda.

E trovi altre soluzioni per far quadrare i conti pubblici  In Italia, (in Calabria no?) annoveriamo tanti sprechi, alcuni eclatanti, e non credo che la cancellazione della Forestale sia fondamentale nel quadro di razionalizzazione delle risorse. Anzi: le spese aumenterebbero!”

Non comprendiamo perché Renzi non abbia chiamato Giuseppe Graziano al  Ministero delle Politiche Agricole per far capire al Ministro Maurizio Martina cosa e come debba fare per mandare avanti la politica ministeriale.

Ancora oggi infatti il Ministro è convinto che la riorganizzazione delle Forze di Polizia sia “ un' opportunità per valorizzare l'esperienza degli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato, i quali si impegnano giornalmente su tutto il territorio nazionale per la tutela del nostro patrimonio ambientale”.

Ci chiediamo preoccupati che fine faranno i tanti generali della Forestale che oggi operano nel settore delle frodi alimentari, della prevenzione del dissesto idrogeologico e nel contrasto ai reati ambientali.

In campo è sceso anche Berlusconi che ha dichiarato che “Non si può sopprimere un importante Corpo come quello delle Guardie Forestali.

Sarebbe un grave errore cancellare quel patrimonio di competenza per la protezione del territorio e dell'ambiente. Questi accorpamenti voluti dal governo non garantiranno un'efficienza maggiore; anzi creeranno solamente parecchia confusione in un settore molto delicato”

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