
Una intera famiglia calabrese intossicata da Amanite Phalloides: padre, madre e tre figli. I tre figli sono ricoverati presso l’ospedale di Cosenza, i più gravi, padre e madre, sono ricoverati a Cetraro nel reparto di Rianimazione.
I cinque si sono presentati al Pronto Soccorsi dell’ospedale di Cosenza e si è immediatamente capito che si trattava di avvelenamento da funghi . Per questo è stato contattato l’Ispettorato Micologico dell’Asp di Cosenza. Sono intervenuti il dottor Orlando Marsico ed il dottore Ernesto Marra.
I tecnici hanno facilmente compreso il fungo avvelenatore perche alcuni di loro,Amanite Phalloides, erano stati conservati nel congelatore di famiglia..
Se mangiate funghi ricordate sempre:
1) Cuocere i funghi non li rende non velenosi, perché le tossine più pericolose sono termostabili e pertanto resistono inalterate con il loro grado di tossicità anche alle cotture più intense.
2) non servono gli allarmi, del tipo l’aglio che diventa nero; è solo una fantasia popolare;
3) diffidate dalle altre fantasie popolari tipo il cucchiaino d’argento; la vita è importante!
4) se cogliete voi stessi i funghi portateli al servizio sanitario competente ( ad Amantea rivolgersi ad Eugenio Porcella)
5) se comprate i funghi verificate prima la avvenuta attestazione della loro commestibilità che deve essere del giorno stesso!
6) consumarne quantità moderate;
7) non far consumare funghi ai bambini e alle donne in gravidanza;
8) consumare funghi solo se sono in perfetto stato di conservazione;
9) consumare solo funghi ben cotti e masticare correttamente;
10)sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro sei mesi;
11)non consumare funghi raccolti lungo le strade, vicino a centri industriali e coltivati (c’è il rischio pesticidi);
12)non regalare mai funghi raccolti, se non prima controllati da un micologo professionista;
13)attenzione anche ai preparati, nei funghi sottolio si può sviluppare la tossina botulinica (controllare che all’apertura, la capsula faccia “clack”).
14) non comprare e consumare funghi contenuti in sacchetti di plastica. Il calore può provocare una decomposizione delle proteine per fermentazione con produzione di sostanze tossiche quali la putrescina, la cadaverina, l'istamina ecc., prodotti di decomposizione che possono provocare gravi intossicazioni.
Concluse le indagini relative all’incendio avvenuto il 2 gennaio scorso nel porto di Cetaro nel quale sono andate bruciate due imbarcazioni, quella dell'avvocato Nicola Gaetano di Paola e quella del farmacista Carlo Licursi di Fuscaldo, ormeggiate una a fianco all’altro.
Le indagini sono state condotte dal vicequestore aggiunto Raffaella Pugliese e dall'ispettore capo Giuseppe Sciacca del commissariato di Paola.
Ora il sostituto procuratore di Paola, Maria Camodeca, ha chiuso le indagini preliminari e chiesto il rinvio a giudizio per Filippo Verta, 58 anni, accusato dell'incendio di due imbarcazioni e vistosi allontanare dal luogo dell’incendio nelle immagini tratte dall’impianto di video sorveglianza.
Soddisfazione del sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta il quale ha dichiarato: “Fermo rimanendo il sacrosanto principio della presunzione di innocenza salutiamo con soddisfazione l’esito delle indagini che hanno portato all’individuazione del presunto colpevole dell’incendio delle due imbarcazioni al porto. Eravamo certi che gli inquirenti, di cui apprezziamo l’efficienza e la professionalità, avrebbero certamente chiarito fatti e circostanze. Il Porto, dunque, è un luogo sicuro che garantisce chi lo sceglie per le proprie barche. Gli inquirenti, che ringraziamo per l’impegno che hanno manifestato sin da subito, hanno profuso un ottimo lavoro addivenendo all’esito che apprendiamo dalla stampa. Il Comune chiederà di essere ammesso come parte civile nel processo contro chiunque abbia arrecato danni ai nostri diportisti e danni incalcolabili all’immagine di un luogo che esprime solo bellezza e serenità non solo per i proprietari di barche, ma anche per numerose famiglie. La videosorveglianza era perfettamente funzionante, il molo vicino alle imbarcazioni bruciate era frequentato da cittadini e diportisti, il personale della società che gestisce i servizi era presente, il sistema anti incendio attivo. Continueremo a lavorare per rendere sempre più bella questa realtà che in questi anni abbiamo tenuto al sicuro da occhi indiscreti. Lo abbiamo fatto con coraggio, tenacia e convinzione grazie anche alla continua e costante collaborazione con la Prefettura e con le forze dell’ordine attraverso protocolli di intesa tesi a prevenire atti di criminalità. E continueremo assicurando ai nostri diportisti la serenità e la tranquillità che in questi anni hanno vissuto. A breve saranno pronti i servizi che stiamo allestendo attraverso ambienti salubri, comodi e certamente agevoli per chi sceglierà il nostro porto. Anche la parte peschereccia è interessata da nuovi lavori che riguardano la costruzione di un moderno mercato ittico e di nuovi servizi a disposizione dei pescatori. La darsena turistica è completa in ogni suo posto tanto da dover rimandare indietro diportisti che volevano ormeggiare nel porto di Cetraro. Tra l’altro, nei giorni scorsi, abbiamo rafforzato il sistema idrico dei pontili riattivando un vecchio pozzo e collegandolo alla rete portuale solo dopo aver avuto le analisi sulla potabilità dell’acqua. Così facendo abbiamo reso autonomo il porto turistico dal resto della città e soprattutto dalla zona Lampetia che soffriva la penuria d’acqua proprio per l’alto consumo che si produceva nel porto. Tutto questo lavoro – conclude la nota dell’Amministrazione – non sarà reso vano da chi pensa di consumare atti delinquenziali proprio sul luogo che ha segnato il riscatto della città».
Guardia Piemontese. Due banditi col volto travisato, uno dei quali armato di pistola, hanno compiuto una rapina stamani nell'ufficio postale di Guardia Piemontese.
I due, una volta nei locali, sotto la minaccia dell'arma si sono fatti consegnare dagli impiegati il denaro dalla cassa. L'ammontare è ancora da quantificare.
Quindi i rapinatori sono fuggiti a bordo di un'automobile Fiat Uno risultata rubata. Le indagini sono condotte dai carabinieri.