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Redazione TirrenoNews

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"Mangia con gusto e muoviti giusto".

Martedì, 05 Giugno 2018 19:07 Pubblicato in Lamezia Terme

Gizzeria - "Mangia con gusto e muoviti giusto" è il titolo del progetto presentato nell'ambito della seconda Giornata della Scienza nella sede di Gizzeria dell'Istituto Tecnico Agrario "V. Emanuele" di Catanzaro guidato dal Dirigente Scolastico Dottor Vito Sanzo.

Obiettivo dell’innovativo progetto è favorire uno stile di vita salutare centrato sull’inscindibile binomio sana alimentazione-attività fisica attraverso modalità didattiche di coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti.

Con ‘Mangia con gusto e muoviti giusto’ si vuole stimolare nei ragazzi un atteggiamento consapevole nella scelta degli alimenti in base alla stagionalità, alle modalità produttive, alla provenienza e alla valenza culturale della tradizione locale e anche nei confronti del movimento fisico quale imprenscindibile condizione della vitalità e del benessere dell’individuo.

Gli alunni del Tecnico Agrario sede di Gizzeria, hanno ospitato per l'occasione, i colleghi della scuola media dello stesso comune oltre a quelli del paese viciniore Falerna, i quali, dopo essere stati accolti dal responsabile di sede Professor Giovanni Strangis, hanno potuto visionare alcuni lavori realizzati per l'occasione dagli stessi discenti dell'Istituto Agrario, inerenti tematiche legate alla scienza ed alla corretta e sana alimentazione.

Rapporto tra salute e alimentazione, Agricoltura biologica, Danni dei fitofarmaci, sono stati i temi dei lavori preparati in lingua inglese sotto la guida della Professoressa Antonella Bartolotta.

Altri temi trattati sono stati: cibo a KM 0, dieta mediterranea, etichettatura dei prodotti calabresi, la realizzaione dei liquori e l'importanza dell'acqua.

Fondamentali per la realizzazione dei lavori eseguiti dagli studenti, sono stati i Professori Nazzareno Teti, Annamaria Papuzzo, Concetta Voci, Luciano Torchia e Teresa Colacino.

Il tutto è stato arricchito da una esposizione fotografica curata dagli alunni disabili sotto la guida della professoressa Giovanna Dalife.

La professoressa Marilena Talarico ha curato la parte grafica della manifestazione.

Un'attenzione rivolta al territorio è stata data anche attraverso un laboratorio, curato dalla professoressa Manuela Crapis, avente come tema l'ecosistema e l'acqua, riferito al sito d'interesse comunitario laghi "La Vota" ricadenti proprio nel comune di Gizzeria.

Una partita di calcio tra gli alunni della due sedi Catanzaro-Gizzeria del Tecnico Agrario, organizzata dal professor Francesco Trotta, ha arricchito l'evento.

Alla manifestazione ha partecipato con i propri prodotti la cooperativa agricola "Le macchie" di Nocera Terinese, rappresentata da Giuseppe Ruperto, dedita alla coltivazione di prodotti biologici e vendita a Km 0.

A curare i rapporti tra le varie Istituzioni scolastiche e non solo, è stato il professore Aurelio Paola.

Alla fine, agli alunni delle scuole medie sono state regalate delle piantine da orto.

Il nostro amico Luca Guzzo passa dalla stazione ferroviaria e rileva il nuovo albergo da poco riaperto.

E’ l’albergo dei poveri.

Anzi del povero.

Uno e non è un profugo.

 

 

I profughi sono alloggiati negli alberghi e nelle case private dove ricevono vitto, alloggio ed assistenza.

Lui è un bianco.

E’ seduto in un angolo.

Ha le pantofole ed i capelli bianchi corti.

Di fronte a lui un materassino sul quale probabilmente passerà la notte.

Vicino a lui una ciotola di acqua.

Forse per il cane che normalmente è la sua prima se non unica amicizia.

Due borse di cui una dell’MP dove probabilmente conserva del cibo.

Domani andremo a trovarlo per vedere se ha bisogno di qualcosa.

Un migrante è morto, uno è rimasto ferito e l’altro è riuscito a nascondersi e mettersi in salvo in seguito ad alcuni colpi di arma da fuoco sparati da un uomo di carnagione bianca ancora non identificato sabato sera intorno alle 21,30.

L’uomo rimasto ucciso si chiamava Sacko Soumali, di anni 29, originario del Mali e viveva nella tendopoli di San Ferdinando e aveva deciso di aiutare due suoi connazionali a raccogliere alcune lamiere in una famosa fornace abbandonata per le loro baracche.

La sparatoria, secondo il racconto di uno dei sopravvissuti si è verificata in un vecchio stabilimento abbandonato nelle campagne di San Calogero, Vibo Valentia.

Un uomo è sceso da una Panda bianca vecchio modello e dalla distanza di circa 100 metri ha incominciato a sparare contro i tre migranti per ben 4 volte.

Nella sparatoria un uomo è morto colpito alla testa.

I soccorsi sono stati vani.

E’ morto all’ospedale di Reggio Calabria.

L’altro è stato leggermente ferito ad una gamba.

Le Forze dell’Ordine stanno indagando e stanno cercando di ricostruire la dinamica della sparatoria.

Dalle prime indagini si presume che sia stata una vendetta il motivo che ha spinto l’uomo bianco a sparare contro i tre inermi migranti di pelle scura.

L’arma non è stata ancora ritrovata.

Si presume sia stato un fucile.

Gli investigatori, comunque, hanno fatto sapere che è errato parlare di furto, perché non esiste nessun proprietario che possa rivendicare l’asportazione del materiale sottratto.

Come è errato e da escludere parlare di pista xenofoba perché l’assassino non conosceva i migranti e non conosceva l’impegno sindacale della vittima.

Era un attivista dell’Unione Sindacale di Base, in prima fila nelle lotte per i diritti sindacali e sociali, tante volte calpestati, dei braccianti che lavorano nella piano di Rosarno e di Gioia Tauro nella raccolta dei kiwi, delle arance e dei clementini.

I tre migranti erano regolarmente residenti in Italia e vivevano nella vicina tendopoli di San Ferdinando che qualche mese fa è stata parzialmente distrutta da un incendio in cui perse la vita un altro migrante.

Secondo i piani della Prefettura avrebbe dovuto essere sgomberato e distrutto e i braccianti trasferiti in un nuovo accampamento.

Piani che non sono mai partiti.

C’è rabbia e disperazione tra i migranti e anche grande preoccupazione in Prefettura.

Si temono sommosse.

Il Sindacato in cui militava il povero migrante ucciso ha diffuso un comunicato e se la prende col nuovo Ministro degli Interni Sen. Matteo Salvini affermando che la sua dottrina ha fatto scorrere il primo sangue in Calabria ( La terra in cui il 4 marzo scorso lo ha eletto al Senato della Repubblica Italiana).

Per il Sindacato è stato un tiro al bersaglio contro lo straniero, contro il nero cattivo da rispedire nel paese d’origine.

Esagerato!

Il Ministro ha le sue idee riguardanti l’emigrazione e gli sbarchi giornalieri nelle nostre coste,però ancora non ha preso possesso del suo Ministero , non ha ricevuto la fiducia dal Parlamento e non ha dato nessuna direttiva.

Ha così commentato il triste episodio il Ministro, accusato ingiustamente per la morte del povero migrante:- Non è mai la violenza a risolvere alcuni tipi di problemi.

Voglio lavorare affinché siano rispettate le leggi o per cambiare le leggi che premiano i delinquenti e puniscono le persone per bene-.

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