
Fermato dalla polizia del commissariato di Paola
Paola 21 ott. 19 – Ieri, il personale del Commissariato di Paola ha proceduto alla notifica di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, ordine di Esecuzione per la carcerazione a R.G. di 39 anni.
Il personale è intervenuto presso una struttura ricettiva del Tirreno, a seguito di un allert sul servizio telematico degli alloggiati che ne segnalava la presenza.
Dopo gli opportuni accertamenti si è proceduto alla notifica del provvedimento di condanna a sentenza definitiva a 2 anni di reclusione per ricettazione e con sentenza definitiva a reclusione di 4 mesi per resistenza a Pubblico Ufficiale.
„È molto meglio, per la salute dell'anima sua, restituire l'altrui, che far limosina alle Chiese.“
Così diceva San Francesco di Paola
Richiamiamo questo aforisma che oggi San Francesco avrebbe probabilmente usato per “le limosine” che il Comune di Paola chiede con i tutor posti prima del santuario.
I segni caratteristici di San Francesco sono stati sicuramente la “ Misericordia ed il perdono”
“Un biografo anonimo di S. Francesco diceva che era austero con se stesso e molto umano con gli altri.
E diceva ancora che San Francesco ha dimostrato questa umanità soprattutto nell’esercizio del perdono cristiano.
Nella sua vita ha dovuto sperimentare opposizioni di ogni genere, attacchi personali, calunnie e insulti.
Molti medici ridevano dei suoi miracoli e delle ricette date a chi gli chiedeva la guarigione.
Alcuni suoi concittadini si dimostravano diffidenti nei suoi confronti.
Anche da parte della Santa Sede ci furono riserve e inchieste.
Il re di Napoli non lo sopportava perché era molto critico verso la sua politica contro la povera gente “
Ed è per questo che scriviamo che San Francesco perdona e il tutor di Paola NO!
Il Santo paolano avrebbe molto da ridire sul tutor che somiglia ad un bancomat .
Della serie: “Chi siete, siete, dove andate, cosa portate : due fiorini”
Speriamo che almeno quando arrivano le salate contravvenzioni la gente non si arrabbi e non bestemmi.
Tantomeno il santo del comune di cui porta il nome.
PAOLA – 10 ott. 19 - Un tradizionale servizio perlustrativo con finalità di controllo del territorio, da cui è derivato un atteggiamento smisuratamente agitato e nervoso.
Questa la circostanza che ha portato i carabinieri della compagnia di Paola, Nucleo operativo e radiomobile, coordinati dal capitano Giordano Tognoni, ad arrestare un 38enne, di Paola, noto alle Forze dell’ordine, accusato del reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
I militari, nel corso delle normali perlustrazioni della SS18, intensificate sulla base di un’articolata pianificazione predisposta dal comando provinciale di Cosenza, durante un posto di controllo condotto in località Sotterra, hanno intimato l'alt ad un’autovettura che stava sopraggiungendo in direzione nord.
L’uomo alla guida ha fin da subito manifestato nervosismo ed insofferenza, inducendo i militari dell’Arma ad approfondire le attività di controllo.
Le successive operazioni di perquisizione personale e domiciliare dell’abitazione in uso all’uomo hanno consentito di portare alla luce un cospicuo quantitativo di marijuana.
Il 38enne aveva occultato parte della droga sulla propria persona, all’interno dei pantaloni, all’altezza del basso ventre; il restante quantitativo all’interno dell’abitazione nella sua disponibilità.
I militari hanno sottoposto a sequestro 95 grammi complessivi di sostanza stupefacente, suddivisi in 3 involucri; 450 euro in banconote di medio taglio; un bilancino di precisione, funzionante, e materiale destinato al confezionamento dello stupefacente.
Le analisi condotte con celerità dal Laboratorio analisi sostanze stupefacenti dell’Arma dei carabinieri hanno permesso di accertare che dal quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, sulla base del principio attivo contenuto nello stesso, avrebbero potuto essere ricavate circa 528 dosi da destinare alla vendita al dettaglio.
Il 38enne, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, Cerchiara, coordinata dal procuratore Pierpaolo Bruni, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
A seguito del giudizio per direttissima, convalidato l’arresto, il ragazzo, su disposizione del Giudice monocratico, D’Arco, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
L’arrestato è stato successivamente condannato alla pena di anni 1 di reclusione ed euro 1.600 di multa, con pena sospesa ed immediata cessazione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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