Una protesta che poteva provocare una tragedia si è verificata nel carcere di Paola dove un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella.
A renderlo noto è il sindacato di categoria Sappe.
Ne ha parlato Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria.
Immediato l’intervento degli agenti penitenziari che sono riusciti a salvare il detenuto dalle fiamme e ad evitare che l’incendio si propagasse.
“Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però –ha afferma Donato Capece, – con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari.
Nonostante un fumo denso, immediatamente propagatosi nella Sezione, i bravi poliziotti hanno salvato la vita al detenuto che aveva dato fuoco alla cella, poi hanno provveduto a mettere in salvo i detenuti dalle altre celle del Reparto detentivo che erano invase dal fumo.
Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere.
Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Paola a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza”.
Poi continua affermando che l’incendio sventato a Paola “è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti.
Anche Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario regionale della Calabria, esprimono«solidarietà e vicinanza al personale di Polizia penitenziaria di Paola, che ha risolto in maniera professionale ed impeccabile il grave evento critico» e giudicano la condotta del detenuto che ha provocato l’incendio «irresponsabile e gravissima».