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Una storia già scritta quella del giovane camporese trovato in possesso di 300 grammi di marijuana.

Il giudice del tribunale di Paola ha confermato l’arresto ed ha dispostola continuazione dei domiciliari per il giovane Alex T. della frazione Campora SG di Amantea.

Alex era già noto alle forze dell'ordine, per detenzione ai fini di spaccio di droga

Proprio per questo, come altri, in verità, era sottoposto ad una intensa e prolungata attività di osservazione, quella che può davvero risultare vincente nella lotta alla droga

Una attività di controllore che comincia a dare i suoi frutti , almeno da parte dei carabinieri!

Come ricorderete T. Alex è stato rintracciato in una sala giochi della frazione di Campora SG e poi sottoposto a perquisizione nella sua abitazione dove sono stati rinvenuti circa 300 grammi di marijuana, nascosta in vari nascondigli della abitazione

Oltre alla marijuana sono stati rinvenuti centinaia di grammi di sostanza da analizzare, verosimilmente utilizzata per il “taglio” della droga e sembra n bilancino e bustine varie .

Si resta in attesa delle analisi della sostanza rinvenuta.

Le indagini però continuano atteso che se c’era la sostanza per tagliare doveva esserci anche la sostanza da tagliare!

Si chiama T. Alex il giovane camporese di 25 anni arrestato dai Carabinieri della Radiomobile in uno ai carabinieri di Amantea

Alex 25enne, disoccupato, già noto alle forze dell'ordine, per detenzione ai fini di spaccio di droga è stato sottoposto ad una prolungata attività di osservazione

Poi ieri sera è stato rintracciato in una sala giochi e sottoposto a controllo

Ne è seguita una iniziale perquisizione.

Successivamente i militi si sono recati nella sua abitazione

In seguito ad una accurata perquisizione sono stati rinvenuti circa 300 grammi di marijuana

La droga era nascosta in vari nascondigli

Oltre alla marijuana sono stati rinvenuti centinaia di grammi di sostanza da analizzare, verosimilmente utilizzata per il “taglio” della droga.

Inoltre sono stati trovati altri materiali utilizzati le finalità di spaccio.

In conseguenza il giovane camporese è stato dichiarato in arresto dai militari della Stazione di Amantea ed è stato posto ai domiciliari

Sul fatto dovrà pronunciarsi l’Autorità Giudiziaria di Paola.

Pubblicato in Cronaca

La Guardia di Finanza a Cetraro ha scoperto una vera e propria fabbrica per la produzione, la essicazione ed il confezionamento della marijuana.

I finanzieri hanno trovato 2 quintali di marijuana già confezionata ed oltre 3000 piante in fase di essicazione.

La produzione avveniva in tre casolari: il primo adibito alla coltivazione, il secondo usato come essiccatoio ed il terzo come laboratorio.

Trovati anche migliaia di semi di pregiata qualità provenienti dal mercato olandese

Tutto è nato dall’attento monitoraggio da parte delle Fiamme Gialle della Compagnia di Paola, dell’impervia zona ricadente in località Difesa sita nel comune di Cetraro ed i cui militari hanno individuato la presenza di alcune rigogliose piante di marijuana ben occultate tra la folta vegetazione.

Immediata la richiesta di rinforzo da parte di altre pattuglie del Corpo al fine di far scattare nell’immediatezza un “blitz”.

A seguito del blitz, tra i fitti arbusti, sono stati trovati tre casolari: il primo adibito alla coltivazione delle piante di marijuana, il secondo utilizzato come essiccatoio ed il terzo come laboratorio.

Sottoposte a sequestro migliaia di piante, di cui oltre tremila in fase di essiccazione e altre sessanta pronte per il travaso.

Circa due quintali di “erba” stipati in cinquanta balle, ciascuna contenente un quantitativo di stupefacente variabile tra i due e i cinque chilogrammi, e migliaia di semi di pregiata qualità provenienti probabilmente dal mercato olandese.

Avanzatissimo è risultato essere il sistema utilizzato per la produzione dello stupefacente costituito da un impianto, a livello “industriale”, di essiccazione intensiva, completo di apparato di areazione perfettamente funzionante nonché di un sistema di illuminazione, capace di sfruttare al meglio la luce naturale, per mezzo appositi pannelli trasparenti installati al soffitto, integrato da lampade alogene oltre ad un impianto di irrigazione e di riscaldamento. Recuperati, inoltre, centinaia di litri di concime nonché attrezzature agricole utilizzate per arare il terreno, mietere ed essiccare le piante. La perquisizione all’interno dei casolari ha permesso di rinvenire altresì: quattrocento grammi di cocaina, conservata sottovuoto, pronta per essere spacciata e sostanza in polvere utilizzata per il “taglio”; strumenti e contenitori necessari per il confezionamento dello stupefacente ed infine tre ciclomotori risultati di provenienza furtiva.

A protezione della “preziosa merce” e della intera area utilizzata per l’illecita produzione i malviventi avevano installato un sofisticato impianto di videosorveglianza attraverso il quale riuscivano a controllare tutti i “movimenti” che, però, non è servito a nulla durante l'operazione dai finanzieri che ha consentito di sottrarre ai sodalizi criminali un ingente quantitativo di marijuana che avrebbe fruttato, al dettaglio, ben oltre 10 milioni di euro, s’inserisce nella serrata e costante attività di prevenzione e repressione riguardo alla produzione alla coltivazione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare nella aspra fascia tirrenica cosentina, dove attesa la particolare natura selvaggia del territorio risulta essere più agevole l’insediamento di coltivazioni illegali

Pubblicato in Cetraro

I carabinieri di Fiumefreddo Bruzio sono costantemente alla ricerca del presunto assassino della povera Maria Vommaro, scomparso sin da subito dopo l’efferato omicidio

Ma non si distraggono da altri obiettivi

Ed infatti nei giorni scorsi hanno effettuato un rastrellamento mirato ad una zona boschiva del comune stesso.

E qui hanno rinvenuto5 alte piante di canapa indiana

Piante alte 1,5 metri e pronte per essere raccolte

Le successive indagini hanno permesso di risalire al proprietario dell’appezzamento di terreno

Si tratta di R.V., un 36enne di Falconara Albanese, pregiudicato e disoccupato che è stato dichiarato in arresto per il reato di detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti .

Nella successiva perquisizione domiciliare infatti venivano rinvenuti altri 60 grammi di Marijuana già essiccata e custodita in vasetti di vetro.

RV è stato condotto ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo previsto per oggi.

Pubblicato in Basso Tirreno

Un intero nucleo familiare, compresi due minorenni, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro per produzione e detenzione illecita di sostanza stupefacente. In quattro sono stati arrestati, tutti di nazionalità romena: Jozsef Szabo (43 anni), Mihai Zagor (48), Elisabeta Bencsik (66), Elisabeta Szabo (42).

I due minorenni invece sono stati denunciati. 

Elisabeta Szabo è agli arresti domiciliari.

I primi tre Jozsef Szabo , Mihai Zagor , Elisabeta Bencsik , espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Castrovillari.

I carabinieri hanno trovato sei piante di cannabis indica su un terreno adiacente alla loro abitazione. In un magazzino erano custodite altre 14 piante del peso di quattro chilogrammi e tre involucri con seicento grammi di marijuana.

Successivamente lo stupefacente veniva lavorato, tagliato e custodito all’interno di un magazzino attiguo all’abitazione, al fine di rivenderlo.

Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.

L’intero nucleo familiare aveva organizzato la propria unità abitativa al fine di coltivare lo stupefacente in una serra appositamente realizzata e ben occultata.

Pubblicato in Cosenza

Si, è proprio così. I coltivatori abusivi di marijuana non sanno che esiste uno sceriffo dei cieli, uno sceriffo tecnologico.

Si tratta di un vecchio idrovolante Piaggio 166-DP1 al quale hanno sostituito i motori e sul quale hanno installato due modernissimi sensori in grado "leggere la risposta radiometrica del terreno, attraverso la firma spettrale della vegetazione".

In sostanza i sensori leggono i toni di verde. Si cerca “l’ emerald green", il verde smeraldo brillante che distingue una pianta di marijuana da un comune pino mediterraneo.

Un occhio allenato da un idrovolante che procede a bassa velocità e media altezza già riesce a percepire le piantagioni di marijuana, ma i due sensori denominati "Casi" e "Tabi" hanno una visione nettamente migliore.

La sperimentazione è stata fatta nella vicina Albania dove sono state scoperte 500 piantagioni di marijuana, pronte a essere trasformate in 1.000 tonnellate di marijuana da inviare in Europa, per un valore di mercato al dettaglio pari a 4,5 miliardi di euro. I voli hanno permesso l’acquisizione di centinaia di gigabyte di immagini iperspettrali e ad alta risoluzione i cui dati sono poi trasformati in due- tre giorni da grezzi in evoluti dai tecnici universitari.

Lo stesso mezzo e la stessa tecnica vengono usati in Calabria dove continuano i brillanti risultati della Guardia di Finanza . Sulla fusoliera l’idrovolante Piaggio 166-DP1 porta lo stemma degli uomini del comando Aeronavale della Guardia di Finanza.

Coltivatore avvisato…..

Pubblicato in Mondo
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