Era facile prevederlo, anche se noi lo temiamo e lo diciamo da anni, che prima o dopo una mareggiata si sarebbe “mangiato” la Statale 18.
Ed alla fine è successo.
Gli autocarri sono stati deviati sulla autostrada A3.
Transitano solo le autovetture e peraltro a senso unico alternato.
E l’Anas e le forze di Polizia presidiano il tratto di statale 18 nei pressi del porto di Amantea.
Fate il confronto tra le due foto.
La prima è di questi giorni e mostra gli autocarri che vanno avanti e dietro a portare grandi massi che il mare assorbe come se fossero ciottoli.
La seconda è di qualche decennio fa quando tra la statale e la battigia c’era non solo una grande spiaggia ma anche orti coltivati a cipolla rossa dolce di cui Campora va famosa.
Certamente il tempo è stato inclemente. Non solo forti piogge che per fortuna stanno trascinando a mare migliaia di mc di inerti per rimpolpare la spiaggia. Ma, purtroppo, una fortissima mareggiata che ha asportato centinaia di migliaia di mc di sabbia permettendo alle potenti onde di giungere fino alla scarpata della statale 18 proprio lì, a sud del porto di Amantea, dove erano stati sistemati nei mesi scorsi centinaia di massi nel disperato tentativo di fermare il mare.
Soldi buttati
Come era facile prevedere ai profeti di sventura.
Ed ora le onde hanno scalzato la teoria di massi incidendo sul rilevato della statale
E così ora è scattato il disperato tentativo emergenziale di buttare massi che vengono assorbiti dalla onde e portato verso il largo.
Un sistema ridicolo e palesemente intempestivo ed insufficiente !
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Campora San Giovanni
Ormai è lunghissima la fila di grossi massi a difesa del tratto di SS18 dopo il porto di Amantea.
Ma non basta. Ogni volta che si colloca una difesa impropria ed approssimativa come i massi vi è la certezza che si dovrà continuare.
È come pulire la piaga senza incidere sulla malattia; si toglie il primo pus e rinasce il successivo; in una teoria senza fine.
Prima o dopo arriveremo alla provincia di Catanzaro.
Non solo ma il rischio è che in questo modo non resterà più un mq di spiaggia.
E pensare che un tempo proprio lì dove si sta intervenendo stamani 18 gennaio la principale azienda agricola amanteana coltivava la famosa cipolla rossa dolce che veniva esportata in tutto il mondo; ed era la migliore come tutta quella che nasce nella sabbia.
Un tempo le file erano di camion pieni di cipolla, oggi le file sono di camion pieni di grossi massi rocciosi.(nella foto due che se ne vanno).
Inaccettabile , illogico; sembrano soldi sprecati e forse lo sono.
Che altro ci si poteva aspettare da una situazione come quella attuale s non quello che sta accadendo e che era largamente ipotizzabile. La cosa curiosa e che nessuno ha responsabilità. Ma forse non è così.
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