E’ stato il sindaco Vincenzo Maesano a rendere noto l’atto di vandalismo compiuto da ignoti a danno della scuola Bosco Sant’Ippolito-Bovalino.
REGGIO CALABRIA – Lo ha definito un atto ignobile Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria che dopo aver ricevuto le foto dal sindaco ha dichiarato: “non posso non esprimere tutto il mio sdegno per la furia devastatrice che ha violato il santuario per eccellenza dell’educazione dei fanciulli.
Un atto ignobile di gente ancor più ignobile”.
“Muri imbrattati, arredi divelti, materiale didattico reso inservibile, telefoni e modem distrutti: è questo il quadro che si è presentato davanti agli operatori – continua il Garante – che hanno goduto dell’immediata solidarietà genitoriale, della chiesa locale e dell’amministrazione comunale.
Dal canto mio – dice Marziale – assicuro un contributo economico, sia pur modesto e rapportato alle mie esigue risorse di bilancio, ma che vuole essere un segno di vicinanza alla comunità bovalinese, soprattutto ai bambini, che devono vedere sempre nella scuola l’approdo sicuro per la loro formazione e per la tutela dei loro diritti”.
“Chi oltraggia così sprezzantemente una scuola si assume la responsabilità di violentare il futuro della comunità, pertanto deve essere individuato come incivile e indegno, non ci sono mezzi termini.
Chiunque abbia commesso questo vile oltraggio – conclude Marziale – è destinatario dello stigma più sentito e dell’invito a ravvedersi, per mostrare a sé stesso di valere qualcosa”.
REGGIO CALABRIA - Non è passata in Consiglio regionale la proposta di legge sulla doppia preferenza di genere.
Il provvedimento, infatti, non ha ottenuto la maggioranza qualificata richiesta.
I votanti per i quattro articoli della pdl sono stati 29.
Quindici i voti favorevoli e 13 astenuti, un voto contrario.
Il voto ha fatto emergere in maniera chiara la distanza tra maggioranza e minoranza.
La consigliera Flora Sculco, che aveva proposto la legge, nell’esprimere delusione ed amarezza, ha parlato di «pagina buia per la Calabria e per il regionalismo calabrese, perché ci si è nascosti dietro un voto di astensione».
Ora forse occorre accendere la luce?
Sulla vicenda è intervenuto il presidente Mario Oliverio: «Credo che oggi si stia scrivendo una pagina negativa per il Consiglio regionale.
Negativa, perché si rappresenta la Calabria per quello che non è, ovvero una regione arretrata non al passo con i cambiamenti».
Oliverio ma davvero il vero problema della Calabria è questo? e lo scopri solo adesso?ma perché nella tua lista non ha messo solo donne?
Dello stesso avviso il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto: «Oggi si è persa un’occasione per rendere migliore la nostra democrazia.
Sono stato fermamente a favore della doppia preferenza in tutti questi mesi continuo a esserlo e lo sarò fino in fondo.
E’ una battaglia di civiltà, ci ho creduto fino a oggi e continuerò a spendermi perché la parità di genere in politica è un dovere a cui la Calabria non può e non deve sottrarsi».
Falcomatà porta alla nostra attenzione quello che * lui* chiama il miracolo di San Giuseppe. Cioè la scoperta di oltre migliaio di evasori tributari. Sembra davvero un miracolo. Anche perché come potrebbe essere in ogni comune la scoperta è stata fatta da un ente in House. Noi lo sosteniamo da anni. Sappiamo che è possibile anche oggi. Basta volerlo. Il problema però non è come dice falcomatà un fatto culturale ma politico. È la politica la Unica e vera responsabile degli enti, delle evasioni, dei dissesti, degli abusi. Se è così non ci restano che la finanza e la magistratura.