Errore
  • MySQL server has gone away SQL=SELECT * FROM t1r2n_banners WHERE '2025-06-09 10:26:46' >= `reset` AND `reset` != '0000-00-00 00:00:00' AND `reset`!=NULL AND (`checked_out` = 0 OR `checked_out` = 0)
  • MySQL server has gone away SQL=SELECT * FROM t1r2n_banners WHERE '2025-06-09 10:26:46' >= `reset` AND `reset` != '0000-00-00 00:00:00' AND `reset`!=NULL AND (`checked_out` = 0 OR `checked_out` = 0)
  • MySQL server has gone away SQL=SELECT * FROM t1r2n_banners WHERE '2025-06-09 10:26:46' >= `reset` AND `reset` != '0000-00-00 00:00:00' AND `reset`!=NULL AND (`checked_out` = 0 OR `checked_out` = 0)
  • MySQL server has gone away SQL=SELECT * FROM t1r2n_banners WHERE '2025-06-09 10:26:46' >= `reset` AND `reset` != '0000-00-00 00:00:00' AND `reset`!=NULL AND (`checked_out` = 0 OR `checked_out` = 0)
  • MySQL server has gone away SQL=SELECT * FROM t1r2n_banners WHERE '2025-06-09 10:26:46' >= `reset` AND `reset` != '0000-00-00 00:00:00' AND `reset`!=NULL AND (`checked_out` = 0 OR `checked_out` = 0)
  • Errore nel caricamento del componente: com_contact, 1
A+ A A-

passa che ti passaDel pesante piede,

trascinato nella sabbia grigia del Thompson,

le Montagne Rocciose nascondono il segreto.

Io non vedo più il suo turgido piccolo seno

solo il viso nelle acque del grande fiume

Il nomade cuore ama questi luoghi

che la mente si rifiuta di scoprire

Gli incubi sono diventati memoires

senza più un posto dove nasconderli

Autunno fra le Montagne Rocciose

Con i sogni che le scalano.

L’Alberta, abitata dalle tribù dei Piedi Neri e dei Cree, era quella che i primi esploratori europei chiamarono "selvaggia frontiera settentrionale". Per molti italiani l’Alberta è solo uno Stato presente sulla cartina del Risiko! da dove si possono attaccare i Territori del Nord Ovest e diverse altre aree in Nord America. Qui Jack London ha ambientato la straordinaria avventura di Zanna Bianca e tutti noi siamo cresciuti con l'idea degli immensi spazi selvaggi, dove la natura è padrona incontrastata.

Nel Nord-Ovest canadese, vivono uomini che non reclamano gli agi prima di aver lavorato per conseguirli. Donne e uomini che sanno dare importanza ad una tendina ricamata su una piccola finestra, ad un mazzolino di fiori su una mensa imbandita, che non badano alla piega dei pantaloni e indossano Levis 501; sanno preferire una covata di oche canadesi ad una Ferrari. Donne e uomini che hanno costruito con le loro mani dei meravigliosi chalet in riva ad uno dei tanti bellissimi laghi che si trovano in questa parte del Canada. Proprio in uno di questi chalet ho passato quasi tre giorni insieme a Maria, Enzo e Luigi, persone a me care conosciute durante gli anni trascorsi in questa parte del mondo. Siamo partiti da Edmonton percorrendo la statale 43 verso Nord. Dopo circa un’ora e mezza ecco Thunder lake, la metafora perfetta della provincia canadese. La provincia più profonda. Quella minuscola e inaccessibile. Che non si può conoscere se non la si vive. Difficile da immaginare, se non la si attraversa, e per la quale io provo un amore infinito ed una curiosità mista a fascinazione indescrivibile.

L’ovest canadese con gli spazi sconfinati delle praterie, i parchi e i paesaggi mozzafiato, le foreste e la spettacolare fauna: l'habitat naturale di alci, cervi dalle code bianche, grouses, anatre, oche canadesi e orsi. Oltre ad aurore boreali e paesaggi da cartolina.

Come vivono questi miei amici? Cosa hanno fatto negli anni? Hanno letto? Hanno scritto? Hanno passato il loro tempo libero davanti alla televisione come Homer Simpson? Hanno preparato torte di mele con sciroppo di acero? Hanno accarezzato i loro figli prima di metterli a letto? E i loro bambini? Cosa hanno fatto prima di diventare adulti? Progettavano avventure meravigliose al limitare della foresta? Sono andati a pesca sui ruscelli? Avranno portato il cane a correre e si sono persi in sogni di conquista del mondo? E gli adolescenti? Come vivono in un posto simile gli adolescenti? Ciò che posso dire è che ho passato tre giorni stupendi. Pieni di cose. E pieni anche di silenzi. Di pause. Di riflessioni. Sono contento di sapere che al mondo esiste un posto che si chiama Thunder Lake dove amici lontani hanno costruito un piccolo villaggio dove passare i weekend lontani dalla città. Un gruppo ristretto di persone che vivono a ridosso di una foresta di pini e di faggi e si specchiano in un lago.

Gigino Adriano Pellegrini & G eltarik

Leggi tutto... 0

la-rana-e-il-bove 600x400Sig. Maestro ce la racconti oggi una bella favoletta? Sì, ve la racconto. C’era una volta………un pezzo di legno risposero all’unisono i miei mocciosetti. No, c’era una volta una rana che viveva in uno stagno. Si vantava di essere la più grande degli animali dello stagno. Ma un bel giorno arrivò un bue ad abbeverarsi nello stagno. La rana, molto vanitosa, quando vide il bue così grande incominciò a gonfiarsi, voleva diventare più grande del bue. Si gonfiò così tanto che alla fine scoppiò. Ma perché oggi ho voluto raccontare questa bella favoletta piena di significati profondi? Lo spunto me lo ha dato un certo personaggio squallido quanto fallimentare, un certo personaggio dei Parioli romani, un personaggio radical chic della Roma bene, conosciuto e apprezzato solo all’interno delle mura romane e a Capalbio, località frequentata dai personaggi snob e non dal popolino. Il suo nome è Carlo, di cognome fa Calenda. Di calende io conosco soltanto la locuzione italiana “Alle calende greche”. Questo personaggio gonfiato dai giornali, dalle radio e dalle televisioni si crede un salvatore della Patria, un predestinato, un nuovo Alcide De Gasperi che ha salvato l’Italia dal comunismo. Lui invece vuole salvare l’Italia dal fascismo, impedire alla Meloni di varcare la soglia di Palazzo Chigi e superare in voti Forza Italia di Berlusconi. Non so in quale mondo vive, forse sulla luna non certo sulla terra. Ogni giorno le spara sempre più grosse. Cosa dichiarerà a pochi giorni dalle elezioni del prossimo 25 settembre? Dirà che vincerà le elezioni e lui sarà il nuovo Presidente del Consiglio, l’unico erede di Mario Draghi. Evidentemente non legge i giornali, non guarda le televisioni e non ha avuto tra le mani i sondaggi e gli ultimi risultati sulle intenzioni di voto degli italiani. Tronfio ha dichiarato;- Toglierò tantissimi voti alla destra e posso mettere Forza Italia sotto il 3%-. Sta sognando o sta delirando? Abbiamo un partito, il suo, che viaggia al di sotto del 2% e il suo leader si permette di fare simili dichiarazioni. Il suo partito è al di sotto dello sbarramento, lui rischia di non venire neppure eletto Deputato o Senatore, ma come la rana della favoletta ogni giorno si gonfia, si gonfia, si gonfia così tanto che il 25 settembre alla fine scoppierà. Dimenticavo, il posto che occupa nel Parlamento Europeo lo deve grazie ai voti degli iscritti e dei simpatizzanti del Partito Democratico che lui ha ripudiato e che nelle prossime elezioni voleva ardentemente allearsi per sopravvivere. E’ finita malissimo. E’ prigioniero dei suoi sogni. Diffonde sondaggi irreali. I suoi ormai lo hanno capito e già lo stanno scaricando, Si pavoneggia così tanto e attribuisce alla sua “Azione” un ruolo determinante che non ha e tenta di prendersi la scena da protagonista. Si pavoneggia come fa il pavone quando fa la ruota. Si gonfia, si gonfia come la rana della favoletta e alla fine scoppierà. Il suo centrino non vale neppure il 3%.

Leggi tutto... 0

Braciere-Fuoco25 settembre 2022. Si voterà in Italia per eleggere il nuovo Parlamento. Secondo le previsioni e come i sondaggi elettorali da oltre un anno stanno indicandodovrebbe vincere la coalizione di centro destra. Esulteranno certamente la Meloni, Salvini e Berlusconi. Ma ora con la crisi economica galoppante, con bollette di luce e gas alle stelle, con fabbriche che chiudono, con l’euro che crolla rispetto al dollaro, con una guerra in corso e non si sa quando finirà, con Putin che ricatta l’Europa chiudendo i rubinetti del gas, per il nuovo governo che si formerà sarà davvero dura. E per il nuovo Presidente del Consiglio, chiunque esso sia, ci saranno tante gatte da pelare e sarà davvero difficile governare. Sarà un autunno freddo e l’inverno che verrà sarà gelido per davvero. Prepariamo in tempo la legna da ardere per i caminetti e per le stufette a legna, i carboni per il braciere. Il braciere fino ad oggi lo abbiamo usato come sotto vaso, da ora in poi lo useremo per riscaldarci come una volta. E prepariamo pure le candele steariche, i lumi a petrolio e le lucerne ad olio. E le nostre mamme e le nostre mogli impareranno a cuocere gli spaghetti a fiamma spenta. Le vie, le piazze, le chiese, gli edifici pubblici resteranno al buio, come al tempo della seconda guerra mondiale. Termosifoni addio e televisione spenta alle dieci di sera. Esagerato? Non direi con i tempi che corrono e con quello che ci aspetta. Sarà un Natale al freddo e al buio, un Natale come ai vecchi tempi antichi quando per riscaldarci un po’ trascorrevamo la notte di Natale intorno ai falò che i ragazzi accendevano davanti i sagrati delle chiese. Siamo in guerra anche se il nostro Parlamento non l’ha ancora dichiarata ufficialmente E quando si è in guerra si dovranno fare enormi sacrifici. Ritornerà la tessera annonaria? Il pane, lo zucchero, il burro, la pasta, la marmellata, il riso, il latte, l’olio e tutti gli altri beni di consumo saranno razionati? E per il caffè? Chi ne desidera “natazzulla” dovrà ricorrere al surrogato o all’orzo abbrustolito e macinato in casa. Ma queste cose le sanno i giovani di oggi? Non direi. Noi, invece, che abbiamo vissuto in un piccolo paese di provincia siamo stati fortunati perché avevamo la capretta, il maiale, le galline, i conigli e nell’orto sotto casa i pomodori, le melanzane, l’insalata e frutta di stagione in abbondanza. Per non dire dei fichi secchi nei “casciuni” nel “catoio”. Chi viveva in città pativa la fame e i pochi cibi che c’erano erano venduti a caro prezzo. Ai forni noi non facevamo la fila per acquistare il pane perché il pane lo facevamo in casa. In città davanti ai forni si facevano lunghe file per aspettare la distribuzione del pane e alcune persone si presentavano davanti ai forni quand’era ancora notte. Si faceva la fila per la sopravvivenza, per una pagnottella di 50 grammi. Pane nero fatto di poco grano e di legumi sfarinati, grano giallo di granturco, pane che si induriva, immangiabile, ma per sopravvivere si doveva per forza mangiare.Oggi, invece, si fa la fila davanti ai negozi per comprare l’ultimo modello di telefonino o dell’I-pad. Ma quanto durerà questa terribile guerra che sta sconvolgendo il nostro tenore di vita? A lungo. E nel frattempo chiuderanno le industrie e milioni di lavoratori perderanno il posto di lavoro. La gente non ne può più. Si temono disordini e occupazioni di fabbriche. Cosa fanno i partiti? Il 26 settembre tutti diranno che avranno vinto, nessuno ha perso. Qualcuno, però, sono convinto, si leccherà le ferite. E’ probabile che ci sarà un congresso del Pd e Letta sarà ancora segretario oppure dimissionario? Dipenderà da molti fattori. Certo è che Letta, secondo gli ultimi sondaggi, da sconfitto, non potrà restare leader di una coalizione inesistente. Non vorrà essere stritolato dalle guerre interne tra chi chiederà di guardare a Conte e chi a Renzi e a Calenda. Per lui non ci saranno problemi, Parigi lo sta aspettando.

Leggi tutto... 0

Follow us on Facebook!

I Racconti

Categorie TirrenoNews

DB function fallita con errore numero 2006
MySQL server has gone away SQL=SELECT * FROM t1r2n_k2_categories WHERE parent=25 AND published=1 AND trash=0 AND access IN(1,1) ORDER BY id ASC

Meteo - Amantea

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy