
Partiamo dal freddo.
Pronto il nuovo attacco del Generale Inverno al cuore dell'Europa e non solo.
La poderosa discesa di aria fredda che va delineandosi per la fine di Novembre e l'inizio di Dicembre durerà una settimana e lascerà il segno su gran parte del vecchio continente.
Alla base un indebolimento del vortice polareche si scinderà alle quote stratosferiche inferiori in tre distinti vortici, uno dei quali sul Mare di Barents.
Sarà proprio questa depressione a mettere in campo alle quote troposferiche una gigantesca saccatura che abbraccerà praticamente da Nord a Sud l'intera Europa dalla Scandinavia al Mediterraneo.
Anche in Calabria.
Anche ad Amantea.
Forte calo delle temperature minime.
Anche sulla costa, anche ad Amantea.
Se ne parlava stamattina al comune.
E qualche dipendente diceva”Se davvero scenderanno fortemente le temperature sarà difficile lavorare”
E a fronte della mia faccia sorpresa mi sento aggiungere.
“Forse non lo sai, ma il vecchio municipio è senza riscaldamento perché una della macchine è rotta e per ripararla ci vogliono circa 20 mila euro.
E come ai tuoi tempi l’impianto elettrico è fatiscente e non si può usare il riscaldamento elettrico.
Se ci accende una stufetta scatta la stotz e si spengono i computers.
Noi siamo quindi impiegati di serie inferiore perché dall’altro lato il riscaldamento funziona!
E lavorare con il cappotto è impossibile”.
Impossibile non chiedere: “ Volete dirmi che se davvero farà molto freddo e dureranno queste condizioni non verrete a lavorare?”
“Quando eravamo ragazzi ci passavamo sopra. Oggi è difficile lavorare in queste condizioni. Peraltro tra poco devono iniziare i lavori di messa in sicurezza del Municipio e dovremo spostarci in un altro immobile. Forse nei locali del Campus”.
Insomma sono problemi che si inseguono.
Si è svolta ieri 25 novembre, ad Amantea, nella Piazzetta degli Amanteani nel mondo, alias dell’Emigrante( di questa dicotomia ne parleremo appositamente) la celebrazione della Giornata internazionale contro la Violenza sul donne.
Una celebrazione, come dicono taluni giornalisti “ fortemente” voluta dalla Fidapa di Amantea, guidata dalla entusiasta presidente protempore Franca Santelli.
Lì davanti alla villetta, sulla strada, immobili ed apparentemente abbandonate scarpe e stivaletti rossi.
Il simbolo italianosensibilizzare l'opinione pubblica la lotta contro la violenza sulle donne
Il simbolo lanciato dall'artista messicana Elina Chauvet attraverso una sua installazione, nominata appunto Zapatos Rojas, e che è diventato presto uno dei modi più popolari per denunciare i femminicidi.
Ancora una volta una bella giornata di sole accompagna questa iniziativa sorretta dalla presenza di numerosissima socie ed “illuminata” dai tanti ospiti delle manifestazione.
Parliamo del sindaco di Amantea Mario Pizzino, della presidente del consiglio comunale di Amantea Ciccia Caterina, dei vari amministratori presenti tra cui ricordiamo Robert Aloisio, Luca Ferraro, Emma Pati e Concetta Veltri.
Parliamo di Giusy Porchia presidente Fidapa del Distretto sud/ ovest il cui appassionato intervento in difesa della donna ha suscitato diversi applausi a scena aperta e che si è rammaricata del fatto che le donne di Amantea non siano state intensamente presenti a questo evento.
Parliamo di Roberta Attanasio delegata del Centro antiviolenza “R Lanzino” e della brillante avvocata Vanessa Piluso delegata del Centro antiviolenza “R Lanzino” anche questa relatrice appassionata della necessità di tutela delle donne.
Parliamo inoltre di Franca Dora Mannarino che ha letto brani di occasione e delle musiche di Ettore Giampà e Francesco Tassone.
Parliamo anche della presenza della vigilessa Franca Aloe che ha assicurato il servizio di ordine pubblico garantendo la incolumità dei presenti anche quando sulla antistante Via Margherita, appositamente chiusa al traffico, è transitata una unica autovettura.
Ricordiamo anche che nella occasione si è svolta la raccolta di fondi per il centro antiviolenza e che grazie alla presenza delle fidapine DOC Mariolina Fera, Ortensia Barone, Franca Dora Mannarino e Liliana De Luca.
Tutti i braccialetti sono stati venduti.
Alcuni sono stati voluti dall’Ads Volley San Lucido e dal Centro Fisiotonik di san lucido.
Poi il lancio dei palloncini rossi che si sono librati nell’azzurro perdendosi nello spazio e nel tempo.
Domani 25 novembre alle ore 10.00 nella Piazzetta dell’ Emigrante la Fidapa di Amantea guidata da Franca Santelli terrà una celebrazione per dire NO alla violenza sulle donne
Ricordiamo che il 25 novembre è stato scelto nel 1999 come data ufficiale della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne dall'Assemblea Generale della Nazioni Unite.
Questa data fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Internazionale Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi in Colombia nel 1981, in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne il potere nella Repubblica Dominicana per oltre 30 anni.
Negli ultimi anni centinaia di iniziative vengono organizzate in tutta Italia in occasione del 25 novembre per dire no alla violenza di genere in tutte le sue forme.
Una violenza che continua a mietere vittime.
Nel mondo sono milioni le donne che subiscono violenze comprese le mutilazioni genitali.
In Italia sono 116 le vittime nei primi 10 mesi dell'anno, in un caso su tre è il partner a uccidere.
Ogni due giorni e mezzo in Italia muore una donna per mano di chi dice di amarla.
Nel 2016 i femminicidi sono stati 150, nel 2015 erano stati 142.
Un aumento del 5,6% con più di 20 vittime in Lombardia e 17 in Veneto.
Dal 2000 a oggi le donne vittime di omicidio volontario in Italia sono state 3000, il 37,1% di tutte le persone uccise.
Solo in Italia ben il 31.5% delle donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica, sessuale o psicologica (dati Istat 2016): si tratta di circa 6 milioni 788 mila vittime di un male che si può e si deve fermare.
Ne parlerano Franca Santelli, Mario Pizzino, Ciccia Caterina, Roberta Attanasio,Vanessa Piluso, Giusy Porchia.
Letture di Franca Dora mannarino
Musiche di Ettore Giampà e Francesco Tassone