
La Scabbia, o la Tigna o la pediculosi rientrano tra le infezioni dermatologiche delle quali deve essere fatta la denuncia dal medico all'unità sanitaria locale entro ventiquattro ore.
Ed è anche ovvio che alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale quando si verificano focolai epidemici.
In sostanza la denuncia obbligatoria è la segnalazione che il medico è tenuto a inoltrare alle autorità competenti di alcuni fatti di carattere sanitario, appresi e rilevati nell'esercizio della sua attività professionale, nell'interesse della collettività", per ragioni sanitarie, preventive e sociali.
La presentazione della denuncia, nei modi e nei tempi previsti dalla legge, costituisce un obbligo inderogabile per il medico ed il suo inadempimento prevede severe sanzioni di natura amministrativa o penale.
E così è stato.
Più di un caso quindi e il sanitario dell’Asp ha allertato , ove non lo fosse già il dirigente scolastico che sul problema ha sentito alcuni genitori.
Opportunamente, riteniamo, il dirigente ha ridimensionato il problema
Problema che comunque non deve essere sottovalutato
Visto che i casi sono più di uno occorre indagare sulla origine della trasmissione della infezione.
La scabbia, dal latino scabere (grattare), è una malattia infettiva particolarmente contagiosa, causata dall’acaro Sarcoptes scabiei, un acaro invisibile a occhio nudo, parassita umano obbligato, ossia che non è in grado di sopravvivere a lungo lontano dalla pelle umana, circa 36 ore.
Le femmine gravide scavano un tunnel (cunicolo) nello strato corneo, depositandovi le uova fecondate e le larve maturano in pochi giorni.
Dopo il contagio, si crea un’eruzione cutanea, ossia un rossore costituito da pustole rosse in rilievo. Il sintomo più comune della scabbia è un forte prurito che può peggiorare di notte o dopo un bagno caldo, quando l’attività degli acari aumenta a causa del caldo.
L’infezione da scabbia inizia con piccole vesciche che si rompono quando vengono grattate.
La scabbia viene trasmessa di solito attraverso il contatto prolungato tra le epidermidi, mediante contatti sessuali con un’altra persona infetta (preservativo potrebbe non essere sufficiente ad evitare il contagio).
L’infezione si diffonde più facilmente nei luoghi affollati, nelle scuole o negli asili.
Nessuna preoccupazione, quindi, ma molta attenzione.
Non ho mai avuto paura di conoscere la verità, quale essa fosse.
Ho avuto ed ho paura dei falsi, cioè di quelle persone che scientemente diffondono notizie non vere.
Ho avuto ed ho paura di chi, pur conoscendola ed avendo l’obbligo di informare, nasconde la verità per un suo interesse diretto o generale.
Ho avuto ed ho terrore degli ipocriti o di quelli che guardano il dito e non la luna, di quelli cioè che affermano una determinata idea e poi si comportano in una maniera contraddittoria, ma anche di chi non si gira o non alza gli occhi per non vedere, di chi scappa per non essere chiamato a testimoniare la verità , terrore di quella “ nuova ideologia subdola che presuppone il singolo cittadino come uno stupido che deve rimanere stupido e ignorante a partire dalla nascita fino alla sua morte fisica”, terrore di quel cittadino che continua a voler restare ignorante e stupido o finto stupido.
Non posso, per questo, non apprezzare la verità postata da Giuseppe Maria Vairo.
Ecco cosa ha scritto:
Oggi, 30 novembre 2017, mi sono recato presso il "Campus FRANCESCO TONNARA" di Amantea (CS) per un sopralluogo tecnico, in qualità di Consigliere di maggioranza e responsabile della sicurezza. Ho scoperto che l'intera struttura è in condizioni di degrado assoluto.
* Le canalette per lo scolo delle acque meteoriche sono state danneggiate;
* La copertura piana con infiltrazioni importanti;
* Il solaio antistante l'ingresso con pignatte a vista;
* Gli infissi ed i vetri rotti;
* L'impianto elettrico in cattive condizioni a causa della scarsa manutenzione;
* L'impianto antincendio manomesso;
* Il prato perimetrale complessivamente in stato di abbandono;
* Le piastrelle totalmente danneggiate;
* Umidità dappertutto;
* Crepe evidenti a causa dell'infiltrazione.
Queste sono alcune delle condizioni di degrado che ho riscontrato e che richiedono una immediata presa di coscienza e una conseguente MANUTENZIONE ORDINARIA per evitare danni maggiori a persone o cose per il futuro.
Mi affido alla responsabilità delle persone delegate al compito e cioè Giancarlo Socievole, Funzionario del Comune di Amantea e Responsabile del "Campus" e ad Enzo Giacco, Consigliere Comunale di maggioranza con delega al campus.
Loro sapranno come comportarsi di fronte ad una tale situazione.
È inutile dire che sono a disposizione per qualsiasi iniziativa al riguardo”.
Vorrei che tutti i politici cominciassero a vedere e segnalare le tante verità, spesso avvertibili indipendentemente dal loro comportamento, e non a nasconderle o camuffarle
In questa ottica di vita mi permetto di evidenziare a Vairo di scoprire e segnale quanto altro nel campus non va.
Era il 23 novembre quando il presidente della Giunta Mario Oliverio ha incontrato il personale in mobilità che lavora nel comune di Amantea che a lui si era rivolto per avere una mano nel pagamento delle indennità loro spettanti.
“Anche un solo mese- aveva detto uno di loro- Siamo sotto Natale!”
Oliverio li aveva rassicurato cogliendo anche l’appello fatto dagli amministratori di Amantea che avevano detto che tale personale era indispensabile per il comune.
E il governatore è stato di parola.
La Regione Calabria ha, infatti, reso noto che «a seguito delle interlocuzioni, il Prefetto di Catanzaro, il Ministero del lavoro e l’Inps, quest’ultimo ha autorizzato nella data ieri (lunedì 27 novembre 2017) la Regione a sottoscrivere con l’Istituto di previdenza regionale una convenzione per l’utilizzo di 15 milioni di euro per il pagamento delle indennità di tirocinio riferite alle mensilità rendicontate a tutt'oggi da parte degli enti utilizzatori».
«Ora - è scritto in una nota - si sta provvedendo alla formalizzazione della convenzione, dopodiché il Dipartimento regionale trasmetterà tempestivamente alla direzione regionale dell’Inps la documentazione necessaria per provvedere a liquidare le mensilità richieste dagli enti utilizzatori».
Si apre, così, una speranza per i circa cinquemila tirocinanti ex percettori di mobilità in deroga impegnati prevalentemente negli enti locali calabresi e, in piccola parte, in aziende private.
Buon Natale a tutti loro ed alle loro famiglie.