
Anno nuovo, influenza nuova. Allora vaccinatevi subito!
Già, perché le prospettive contenute nell'ultimo rapporto InfluNet dell'Istituto superiore di sanità non sono affatto incoraggianti e disegnano un quadro tra il comico e il preoccupante: saranno migliaia gli italiani daranno il benvenuto al 2018 con la febbre e il termometro in bocca per la misurazione delle temperatura.
In realtà c'è poco da stare sereni proprio perché il periodo di inizio anno sarà quello più critico.
Ma già questa ultima settimana si è rivelata piuttosto critica perché il numero di casi stimati è pari a circa 145.000, per un totale di quasi 600.000 casi.
In ogni caso, nessun allarme: l'attività dei virus influenzali è ai livelli di base
In alcune regioni italiane - stando ai dati elaborati dal dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto superiore di sanità - è iniziato il periodo epidemico.
Le regioni più colpite sono la Calabria( 4 casi per 1000 Abitanti), la Provincia autonoma di Trento e il Piemonte.
Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 145.000, per un totale, dall'inizio della sorveglianza, di circa 599.000 casi. Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è pari a 7,41 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 3,20 nella fascia 15-64 anni a 2,19 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,21 casi per mille assistiti. Le Regioni più colpite sono la Calabria (4 casi per mille), la Provincia autonoma di Trento (3,43) e il Piemonte
Nel complesso, in questa settimana l'incidenza totale è pari a 2,39 casi per mille assistiti, poco al di sotto della soglia che definisce l'inizio del periodo epidemico
La sorveglianza della sindrome influenzale InfluNet è coordinata dall'Istituto superiore di sanità con il sostegno del Ministero della Salute.
La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni.
L'obiettivo di questa attività che viene costantemente predisposta è descrivere i casi di sindrome influenzale, stimarne l'incidenza con cadenza settimanale nel corso della stagione invernale, così da determinare l'inizio, la durata e l'intensità dell'epidemia.
Naturalmente è sempre difficile effettuare stime, un po' più facile effettuare verifiche del lavoro svolto ovvero delle prospettive individuate.
Questo il “grido di lotta” del centinaio di studenti del Liceo Scientifico di Amantea che manifestavano davanti all’Ufficio di Igiene pubblica del Poliambulatorio di Amantea.
Erano già stati dal dr Piero Longo che li aveva inviato dal dr Frangione Antonio competente per “relationem”.( Nella foto soprastante)
E così i liceali erano sciamati educatamente verso il vicino ufficio d’igiene.
“Ma cosa volete?” ho chiesto ad alcuni dei responsabili.
“Vorremmo che la scuola venisse disinfestata” è stata la risposta.
E poi “ Sono anni che non viene disinfestata!!”
“ Ma ci sono topi, scarafaggi od altri possibili vettori di infezione?”
“No” è stata la risposta corretta, sincera, onesta.
Sono ragazzi seri, un po’ preoccupati, forse, per una cosa che non conoscono.
Evidentemente la stessa risposta deve essere stata data al dr Frangione il quale ha subito telefonato al dirigente scolastico con il quale ha concordato per sabato prossimo una pulizia radicale della intera scuola.
Ci sta.
Forse è anche opportuno.
La polvere non aiuta.
Anche se come detto non serve per la scabbia.
La scabbia è stata portata da fuori e fuori se ne è andata.
Ma stamattina tutto sommato è stato bello rivedere i ragazzi del liceo nelle vie della cittadina, dove mancavano da tempo.
Che Amantea ami il Natale è noto a tutti.
Ne sono la storica riprova, tra l’altro, i presepi nelle chiese e nelle case.
Presepi che sono stati, sono , e, ci auguriamo, saranno, il simbolo di una attenzione fedele e duratura alla storia di Cristo ed alla sua umanità, la rappresentazione di una religiosità sociale che nessuno, finora, è riuscito a far perdere, la memoria di un popolo che ha costruito nel tempo i suoi elementi culturali che ne costituiscono la orditura portante e solidale.
Ma Amantea come si sa vive anche di commercio e così essere bella, soprattutto a Natale, è un obbligo.
Un omaggio agli stessi Amanteani.
Un omaggio, soprattutto, a chi la visita.
Crediamo sia questo l’obbiettivo che ha indotto l’amministrazione a far potare l’albero più bello che ancora( e speriamo per tanto tempo ancora) vegeta in Via Margherita nella piazzetta condivisa tra “Gli Amanteani nel Mondo” e gli “Emigranti”( è nota la dicotomia )
Non appaia strano che la potatura anziché d’estate, quando la pianta può soffrire della siccità, sia stata fatta d’inverno.
E’ proprio questa la prova si sia voluto intenzionalmente far bella la principale via cittadina.
Peraltro ci dicono alcuni tecnici il “latte” che cadrà dai rami recisi non sporcherà chi si ponga sotto grazie alla pioggia che continua a cadere.
Non solo.
Ed una ulteriore riprova della voglia di far bella Amantea è che il servizio giardinaggio del nostro comune non ha atteso la luna calante per eseguire la potatura.
Ora si potrà andare nella piazzetta senza essere toccati da rami troppo bassi! Vero?