
Carissime cittadine e carissimi cittadini,
dal 17 al 25 febbraio si terrà ad Amantea la settimana delle Missioni Popolari 2018 in onore di San Francesco di Paola.
Si tratta di una settimana importante che inizierà sabato 17 febbraio alle ore 16.00 a Campora San Giovanni, dove la città accoglierà la Reliquia del Santo di Paola nel piazzale dell’Hotel “Al Torrione”. Li, ad attenderla, ci sarà anche la statua di San Francesco della Parrocchia di San Pietro Apostolo. Alle ore 17.00 si terrà la Celebrazione Eucaristica alla presenza del Vescovo Emerito Monsignor Salvatore Nunnari.
Il 22 febbraio alle ore 18.30 – nella sala consiliare - si terrà un Consiglio comunale aperto in sessione straordinaria proprio per l’accoglienza delle Reliquie di San Francesco di Paola.
La settimana delle Missioni Popolari si concluderà domenica 25 nella Parrocchia di San Biagio dove alle ore 18.00 si terrà la Celebrazione Solenne – durante la quale sarà annunciata ufficialmente la notizia del ritorno di Amantea a sede diocesale - presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Francescantonio Nolè, Arcivescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano, e l’affidamento da parte del Sindaco Mario Pizzino della Città al Santo con la consegna delle chiavi. Al termine si svolgerà la fiaccolata di saluto al Santo al Ponte di Catocastro con intitolazione dello stesso a San Francesco di Paola.
Invitiamo tutti i cittadini ad essere partecipi di questi momenti così significativi per la nostra comunità. E ringraziamo di cuore tutti i parroci e particolarmente l’Ordine dei Minimi per l’organizzazione della Missione Popolare in vista dell’offerta dell’olio per la lampada votiva al Santuario di Paola da parte della Città di Amantea.
Con i più cari saluti,
L’Amministrazione Comunale
E non fa male, vista la grave situazione nella quale la città versa.
Anche, se non soprattutto, perché san Francesco di Paola è passato alla storia come uno “tosto” che non le mandava certamente a dire. In particolare ai potenti.
Dal sito Web della Parrocchia di S. Rocco e San Francesco di Paola di Pizzo di P. Gian Franco Scarpitta riportiamo quanto segue:”Occorre infatti ricordare che Francesco già da diverso tempio dedicava parte del suo ministero a favore del popolo anche contestando l’operato del monarca di Napoli Ferrante d’Aragona nel suo particolare abuso mai controllato di gravare la gente con possenti gabelli e assurde tassazioni. Nel 1447 Francesco aveva deplorato attraverso una lettera a un nobile di Montalto Uffugo Simone D’Alimena l’operato degli esattori delle tasse e più di una volta aveva reso nota la sua fama al re Ferrante non solamente quale uomo di buona vita e di costume ma anche quale sostenitore del popolo oppresso dagli oneri fiscali. Da parecchio tempo il monarca aveva deciso di accrescere la sorveglianza sul frate paolano e sul suo movimento eremitico, anche a motivo del consenso sempre più crescente del popolo cosentino nei suoi riguardi: probabilmente si temeva una possibile sommossa o una reazione popolare che avrebbe fomentato lo stesso eremita paolano”
Ora arriva ad Amantea che lo celebra per una intera settimana.
Questo il programma e la nota dell’amministrazione comunale
“Carissime cittadine e carissimi cittadini, dal 17 al 25 febbraio si terrà ad Amantea la settimana delle Missioni Popolari 2018 in onore di San Francesco di Paola.
Si tratta di una settimana importante che inizierà sabato 17 febbraio alle ore 16.00 a Campora San Giovanni, dove la città accoglierà la Reliquia del Santo di Paola nel piazzale dell’Hotel “Al Torrione”.
Li, ad attenderla, ci sarà anche la statua di San Francesco della Parrocchia di San Pietro Apostolo.
Alle ore 17.00 si terrà la Celebrazione Eucaristica alla presenza del Vescovo Emerito Monsignor Salvatore Nunnari.
Il 22 febbraio alle ore 18.30 – nella sala consiliare - si terrà un Consiglio comunale aperto in sessione straordinaria proprio per l’accoglienza delle Reliquie di San Francesco di Paola.
La settimana delle Missioni Popolari si concluderà domenica 25 nella Parrocchia di San Biagio dove alle ore 18.00 si terrà la Celebrazione Solenne – durante la quale sarà annunciata ufficialmente la notizia del ritorno di Amantea a sede diocesana - presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Francescantonio Nolè, Arcivescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano, e l’affidamento da parte del Sindaco Mario Pizzino della Città al Santo con la consegna delle chiavi.
Al termine si svolgerà la fiaccolata di saluto al Santo al Ponte di Catocastro con intitolazione dello stesso a San Francesco di Paola.
Invitiamo tutti i cittadini ad essere partecipi di questi momenti così significativi per la nostra comunità.
E ringraziamo di cuore tutti i parroci e particolarmente l’Ordine dei Minimi per l’organizzazione della Missione Popolare in vista dell’offerta dell’olio per la lampada votiva al Santuario di Paola da parte della Città di Amantea.
Con i più cari saluti, L’Amministrazione Comunale”.
A poche ore dal servizio delle Iene è arrivata la seconda nota del vescovo nella quale, Mons. Nolè, esprime questa volta la “sua personale tristezza e il dolore della Chiesa cosentino-bisignanense e chiede scusa per lo scandalo e il dolore arrecato: alle vittime della vicenda, prima fra tutti la ragazza interessata, ma anche a quanti sono stati offesi e scossi dalla trasmissione che ha coinvolto una comunità parrocchiale, i sacerdoti e anche un Vescovo che è stato duramente vilipeso da un membro del nostro presbiterio“.
Le due giovani, operatrice e giornalista della trasmissione “Le Iene” non vengono mai citate nonostante siano state aggredite rimediando 18 giorni di prognosi.
Insomma, vicenda dolorosa si, ma nessuna solidarietà alle due giornaliste che, in fondo, hanno fatto il loro lavoro e sono state insultate, aggredite e picchiate.
Nella nota c’è un altro passaggio che sembra andare duramente contro il parroco che avrebbe “vilipeso” un Vescovo e “attorno al quale si stringe – scrive monsignor Francesco Nolè – lui e il Presbiterio per esprimergli affetto e sincera fraternità”.
L’Arcivescovo Nolè si è comunque mostrato “disponibile ad incontrare la ragazza se e quando lei vorrà, per un dialogo fraterno“.
Infine “chiede perdono a quanti, soprattutto ai semplici, che a causa della contro testimonianza degli uomini di Chiesa, vivono sofferenze e subiscono scandali.
La Diocesi, per quanto di competenza, è già impegnata a fare chiarezza sulla vicenda e prenderà seri e opportuni provvedimenti ‘canonici’ nei confronti di quanti hanno dato pubblico scandalo”