
Lei è stata chiamata a dirigere il Distretto sanitario, forse, più problematico, se non difficile, d’Italia, quale è quello del Tirreno cosentino.
Un serpente lungo oltre 100 km con 136.565 abitanti distribuiti in 33 comuni (Campora non è comune), 3 ospedali( se quello di Praia è ritornato ad essere pienamente ospedale) ed alcune cliniche private
Il distretto è poi ripartito in tre diversi ambiti territoriali:
Ambito territoriale Area nord
Aieta, , Belvedere Marittimo, Buonvicino, , Diamante, Grisolia Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Scalea, Tortora, Verbicaro.
Ambito territoriale Area Centro
Acquappesa, , Bonifati, Cetraro, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Paola, Sangineto, San Lucido,
Ambito territoriale Area Sud
Aiello Calabro, Amantea, Belmonte Calabro, Cleto, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Lago, Longobardi, San Pietro in Amantea, Serra D'Aiello.
Gli ospedali e le cliniche sono tutte concentrate nell’area nord e nell’area centro.
L’area sud, invece, per colpa politici per niente lungimiranti è senza ospedali o cliniche.
In siffatte condizioni si era correttamente e fortemente poggiato su un “potente” poliambulatorio che sarebbe dovuto, o meglio deve, diventare una Casa della Salute.
Un poliambulatorio che , come ho ripetutamente denunciato, è stato ed è indifeso, e pertanto viene costantemente spogliato.
Ripeto, anche in questo caso la colpa è di una politica poco o per niente lungimirante.
Dopo tanta spoliazione l’ultima, in ordine di tempo, è stata quella al servizio di dialisi, alla quale LEI sembra abbia posto fine.
LEI sembra, cioè, avere riportato giustizia.
La prova è nel comunicato del comune dove si legge :” Auspichiamo che tale notizia chiuda definitivamente i tentativi di speculazione politica attraverso la diffusione di informazioni non veritiere e di allarmismi che non hanno altro obiettivo se non quello di destabilizzare il personale e di intimorire i pazienti”.
Un comunicato che ignora la nota del dr Giovanni Amendola indirizzata al dr Pititto che annunciava dal 19 febbraio la compressione dei servizi e lo spostamento del personale a Cetraro.
Ed ancora non possiamo dimenticare la dura nota dell’Aned del 12 febbraio indirizzata al Prefetto
Ora preso atto del cambiamento di rotta siamo a chiederle quanto segue
- E’ LEI che ha preso il toro per le corna ed ha fatto il miracolo o le sono state date opportune indicazioni di porre fine al dileggio della sanità del territorio di Amantea ?
- Da chi ha ricevuto tali indicazioni? Dalla direzione dell’ASP,dalla politica od altro?
- Ha forse adottato od intende adottare provvedimenti nei confronti del dr Amendola che potrebbe essere ritenuto responsabile della proposta di chiusura dei turi pomeridiani del servizio di dialisi ? Od il dr Amendola stava eseguendo una disposizione dall’alto e quindi è incolpevole? Ed in tal caso di chi è la responsabilità di un errore da LEI corretto
- Possiamo attenderci altre correzioni di rotta per Amantea? Per esempio per la radiologia?
- Davvero Amantea avrà la casa della Salute od è una fake che durerà fino al 4 marzo?
Grazie per le risposte
Giuseppe Marchese, in nome e per conto dei malati di Amantea
Vi sembrerà esagerato, forse, ma non è così.
Amantea è una città colta.
Od almeno si presume colta.
Per questo appariva inaccettabile che chiunque passasse da via Indipendenza ed il cui sguardo venisse attratto dalla targa marmorea che
ricordava i morti delle bombe cadute il 20 febbraio 1943, fosse costretto a leggere “ L’Amministrazione comunale a 72 dell’avvenimento”!
E la targa è stata lì per ben 3 anni!
Inutili i solleciti a correggerla.
C’è voluta la giunta Pizzino perchè emergesse la sensibilità e la attenzione necessarie a capire, intanto, che c’era un errore vergognoso e poi che doveva essere immediatamente corretto.
Peraltro si trattava di un errore così grave che, comunque, avrebbe dovuto impedire il pagamento della targa perchè sbagliata.
A meno che il marmista non avesse trascritto ESATTAMENTE quanto gli venne chiesto e quindi che l’errore sia stato dell’amministrazione richiedente e non del marmista.
Ora, finalmente, la dicitura è stata corretta .
E così sulla targa marmorea gli amanteani e gli ospiti della città leggeranno : ““ L’Amministrazione comunale a 72 dall’avvenimento”!
Ne diamo merito alla giunta Pizzino ed in particolare a Enzo Giacco che se ne è fatto carico.
Il consiglio comunale modifica il regolamento del servizio idrico e della Tari
Un voto alla unanimità.
Raro. Anzi rarissimo.
Rarissimi anche i presenti nella sala consiliare.
Tranne me, non c’era nessuno!.
E magari domani scriveranno del consiglio comunale anche coloro che non c’erano.
Comunque in consiglio ho sentito dire che si trattava di una modifica del regolamento fatta per venire incontro alla cittadinanza.
I tributi non saranno pagati più in una unica soluzione ma in sei rate bimensili.
In questo modo non arriverà una unica grande botta che non si riuscirà a pagare, ma 6 piccole rate pagabili da tutti.
E non solo.
I tributi , infatti, saranno pagati con 6 F24 e quindi senza oneri postali per i contribuenti
In realtà in questo modo il comune incasserà i tributi gradualmente ed avrà disponibilità tali da poter evitare un massiccio ricorso al credito bancario
Tutto a posto quindi.
Tranne almeno una cosa.
Ed è il fatto che il regolamento viene modificato il 19 febbraio 2018 ma si vuole applicare per i tributi del 2017, il che ci sembra strano.