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Deciso ma garbato il comunicato dell’Associazione Commercianti:

“È meraviglioso leggere un comunicato stampa dell'amministrazione comunale che riguarda la nostra associazione commercianti.

Dopo un anno di quasi totale indifferenza, improvvisamente ci si accorge della nostra categoria, da sempre impegnata attivamente nel nostro paese.

Certo, il loro comunicato è polemico, a tratti diffamatorio, ma è comunque qualcosa, per ora ci accontentiamo.

È un segno che le nostre proteste hanno avuto effetto.

Ci dispiace che dall'altra parte siano rimasti "esterrefatti" e "sorpresi", per via del nostro articolo sulla Fiera arrivato dopo una riunione in cui "ci siamo stretti la mano" su altre questioni.

Vorremmo informare questa amministrazione comunale che un accordo trovato su nostra proposta, di costituire un tavolo di lavoro comune, organizzando insieme azioni mirate per lo sviluppo del territorio sul piano turistico, non basta ad evitare le critiche là dove riscontrassimo degli errori da parte di chi governa questa nostra città.

La Fiera, questo evento storico ed importante di Amantea, per noi e per tante altre persone che frequentano i nostri negozi, quest'anno è regredita.

E di certo non possiamo esserne soddisfatti, pertanto ci facciamo sentire ed esprimiamo la nostra opinione.

Ognuno è libero di farlo, ma vogliamo andare oltre questa retorica risaputa : chi amministra il paese è al servizio dei cittadini, mai il contrario, ed ha il dovere di ascoltare ogni lamento, di ogni soggetto, per cercare di migliorare la sua opera, senza risentirsi di una critica.

Soprattutto senza provare a mischiare le carte, perché questa non è assolutamente una partita.

La Fiera di Amantea infatti non c'entra nulla con l'importante accordo trovato con l'Assessore al Turismo Veltri lunedì scorso.

Non capiamo infatti cosa significhi, nel comunicato dell'amministrazione comunale, la parte in cui ci accusano di "gettare a mare tutti questi buoni propositi".

È pubblico, pertanto verificabile, un nostro comunicato successivo a quello in cui critichiamo l'organizzazione della Fiera, dove ci riteniamo soddisfatti di quanto discusso lunedì scorso nella sala consiliare del comune.

Forse ci stanno dicendo che se li critichiamo si ritirano dall'impegno preso?

Ci stanno dicendo che sono loro a voler annullare tutto gettando a mare i buoni propositi di collaborazione?

Ovviamente speriamo di no, perché sarebbe un gesto inqualificabile.

Siamo sicuri che chi abbia scritto l'articolo si sia soltanto fatto prendere la mano un po' troppo.

E siamo anche sicuri che l'Assessore Veltri manterrà la parola data.

Noi di certo di sì.

È da un anno che proviamo a collaborare e a dare il nostro aiuto.

È nel nostro interesse cercare di rendere Amantea sempre più attrattiva. Collaboreremo pertanto sempre con chi ha i nostri stessi obiettivi, senza però per questo farci da parte quando bisogna criticare o giudicare l'operato di chi governa. 

Per quanto riguarda invece il sottoscritto, Presidente dell'Associazione Commercianti, tirato in ballo in modo diretto con questo comunicato dell'amministrazione comunale, sorrido all'accusa di utilizzare l'associazione per fare politica.

Ho sempre sostenuto che ognuno vede negli altri quello che è, quindi rimando al mittente questa accusa.

E vi ammonisco di non insultare la categoria che rappresento, dichiarando che i commercianti si stanno facendo usare, perché i commercianti di Amantea non sono per niente stupidi, ve lo garantisco.

Potete stare più che tranquilli, voi che fate politica, non mi troverete come concorrente alle prossime elezioni cittadine.

A me piace fare l'artigiano, il commerciante, l'imprenditore, e mi piace cercare di rendermi utile nel sociale, ma dal basso.

Non ho mai fatto politica in tutta la mia vita. Non sono un politico e non ho nessuna intenzione di esserlo o di diventarlo.

Ma l'Associazione Commercianti di Amantea tutta, non è politica e non vuole fare politica.

Ogni nostro comunicato non è deciso da una singola persona, ma da un Direttivo di 11 elementi.

Ed ogni nostro comunicato o azione ha una sola finalità : il bene di Amantea.

Ricollegandoci a quanto scritto in apertura, se criticarvi serve a farci considerare, allora continueremo a farlo.

Almeno fino a quando non vedremo migliorare la situazione di questo nostro paese. 

Ci vediamo venerdì, cara amministrazione comunale, siamo curiosi di verificare chi di noi due vorrà buttare a mare i buoni propositi.

Il Presidente Davide Marano.

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Un migrante è stato aggredito da suoi connazionali.

Il film, dalla sceneggiatura già scritta, è stato girato sulla Via Dogana, proprio all’incrocio con via Garibaldi.

Nel primo tempo, visto da pochi, i problemi tra due migranti, ospiti della Ninfa marina, ed i cui rapporti personali erano stati poco felici.

Ma nel Centro si era immediatamente intervenuti dividendo i due ed esercitando, come su tutti, una attenta vigilanza.

Ma non era bastato e così l’assalitore potrebbe aver deciso di punire l’altro migrante che sembra non avesse rispettato l’impegno a restituire quanto dovutogli.

Forse, allora, anche un problema di rispetto umano.

Una piccola somma in verità, sembra, e prestata per le esigenze della famiglia lontana.

Esigenze economiche che spesso sono alla base anche di altro, purtroppo, quando si tratta di migranti “economici” che si illudono di trovare un lavoro che permetta di aiutare i propri cari rimasti nella loro patria e perfino alle prese con i debiti resisi necessari per farlo giungere in Italia, in Europa.

Una persona anziana e saggia ci ha ricordato le liti tra ubriachi degli anni cinquanta, ad Amantea, liti che finivano a pugni e schiaffi e rare volte con oggetti atti ad offendere. Ma sempre liti!

E se vera la presenza di un martello che gli astanti dicono di aver visto prima che l’ offensore ( o gli offensori) scappasse ed i cui segni sarebbero rimasti sul collo dell’aggredito, si potrebbe parlare anche di una vendetta umana.

Perfino premeditata.

Ed ora la scena vissuta dagli astanti.

Su un marciapiede, un migrante attende paziente che passi il connazionale.

Nel mentre sembra batta per terra con il martello quasi ad intimare il pericolo.

Poi, rapida, l’aggressione .

Un colpo con la penna , probabilmente biforcuta, del martello che apre una profonda ferita sul collo del malcapitato.

Un colpo violento che lo stordisce.

Barcolla e perde sangue, si muove, lentamente , come ubriaco, verso il centro della strada.

Passano alcune persone una delle quali , almeno, chiama il 118 descrivendo la scena e chiedendo soccorso.

La presenza di diversi astanti induce l’ aggressore (forse due) a scappare , mentre altri, poi interrogati, restano sul posto.

Tornano verso casa, la loro casa, la Ninfa Marina dove poi vengono raggiunti ai carabinieri che li portano in caserma.

Per terra resta il ferito che viene immediatamente soccorso dai sanitari del 118 e pezzi di mattoni , di cui uno appuntito, che si suppone possano essere stati armi improprie di attacco o di difesa.

Subito dopo i sanitari arrivano sul posto anche i carabinieri.

Almeno due pattuglie di cui una del 112 ed una della locale caserma di CC di Amantea.

I carabinieri sentono alcuni dei presenti , prelevano i mattoni che stranamente si trovano sul posto, e comunque scandagliano con attenzione anche il cortile delle vicina scuola alla ricerca dell’arma usata.

La intera zona è chiusa , il traffico è bloccato grazie alla collaborazione dei Vigili Urbani.

La notizia si sparge e molta gente si riversa nel luogo dell’aggressione.

E la notizia si diffonde per il paese, lievitata fino a giungere a quella, per fortuna falsa, della morte del migrante aggredito.

Si saprà solo oggi che i Carabinieri successivamente si sono portati alla Ninfa Marina , portando gli aggressori in caserma ma poi rilasciandoli nella tarda serata, diverse ore dopo.

Niente fatti di droga, niente ragioni di droga, ma solo la difficoltà di convivenza dei migranti, resa grave per il disperato bisogno di soldi da mandare alle loro famiglie.

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bandieraIl 4 novembre 1918 aveva termine la Grande Guerra. Un evento che ha segnato in modo profondo l'inizio del '90​0 e che ha determinato radicali mutamenti politici e sociali.

Con l’obiettivo di offrire un contributo alla diffusione della memoria storica, Amantea ricorderà il Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale il 6 novembre 2018 con un’iniziativa dal titolo “Il Centenario della Grande Guerra”. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza di un evento che ha cambiato la storia del Paese per costruire quei percorsi di consapevolezza storica fondamentali anche per disegnare il futuro.

Alle ore 9.00 è previsto il ritrovo sul Lungomare di Amantea – di fronte al Monumento ai Caduti del Mare – da dove partirà il corteo che percorrerà viale Regina Margherita per raggiungere il Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, dove sarà allestito un percorso di disegni realizzato dagli studenti.

Giunti al Monumento le autorità presenti porgeranno i loro saluti. Oltre al Sindaco della città Mario Pizzino, sono previsti gli interventi dei Dirigenti scolastici Caterina Policicchio, Antonella Bozzo e Francesco Calabria, rispettivamente dell’IC Campora San Giovanni-Aiello Calabro, dell’IC “Mameli-Manzoni” di Amantea e dell’IIS Polo di Amantea coorganizzatori della manifestazione.

Alle ore 11.30 gli studenti presenteranno il percorso di disegni dal titolo “I ragazzi raccontano la trincea”. Ad aprire la presentazione saranno gli interventi di Qablaoui Mohammed Hamza, delegato del Sindaco dei ragazzi, e di Matteo Furgiuele, Vicesindaco dei ragazzi.

La cerimonia si concluderà con la deposizione al Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale di una corona di fiori, da parte del Sindaco Mario Pizzino, per rendere omaggio alle tante vite sacrificate durante la guerra. Seguiranno le note degli inni nazionale ed europeo.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

L’Amministrazione Comunale

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