
Per domani mattino è stato concordato l’ incontro conclusivo tra l’assessore al turismo Concetta Veltri , in nome e per conto di tutta l’amministrazione comunale, ed il presidente dell’associazione dei commercianti di Amantea Davide Marano ,
in nome e per conto anche dell’associazione degli albergatori e dell’associazione commercianti ed artigiani di Campora San Giovanni.
Dopo i diversi incontri tra le parti svoltisi in municipio si è giunti ad un primo accordo nel quale si è convenuto di impegnare questa prima somma disponibile della Tassa di Soggiorno per due distinti obiettivi.
Il primo per la promozione e marketing della città da raggiungere con un sito web che possa portare nel mondo la immagine ed i valori di Amantea e con la stampa di opuscoli promozionali plurilingue che possano far conoscere i valori della città e consolidare il rapporto con i turisti.
Il secondo per definire ed offrire una migliore immagine della città
Domani il presidente Marano fornirà all’amministrazione comunale un primo elenco dei settori di interventi per un nuovo look che permetta alla città di essere più attrattiva ed affascinante.
Un primo ma deciso passo in avanti.
L’inizio del viaggio verso il futuro!
“Mangiato che ho, ritorno nell'hosteria: quivi è l'hoste, per l'ordinario, un beccaio, un mugnaio, dua fornaciai. Con questi io m'ingaglioffo per tutto dí giuocando a cricca, a trich-trach, e poi dove nascono mille contese e infiniti dispetti di parole iniuriose; e il più delle volte si combatte un quattrino, e siamo sentiti non di manco gridare da San Casciano”. N. Machiavelli.
Gli ambienti universitari formano sempre meno una élite capace di gettare luce sulla strada giusta da seguire per l’uomo comune. Sono più simili a una corte d’altri tempi, vendono risultati di ricerca a dei finanziatori. Molta autocensura, molti format replicati per far piacere al potere chiede a persone impegnate nel servizio pubblico di gestirlo come se si trattasse di una organizzazione privata. In maniera particolare formano quei mediocri che tornano a Sud per diventare i notabili del paese, della provincia e della regione.
Una Calabria senza futuro perché negli anni è stata gestita, governata e spesso depredata da mediocri. Individui che non hanno nemmeno gli strumenti per pensare al futuro, al progetto, allo sviluppo, intenti come sono ad arraffare tutto e subito. Anche quello che sto per scrivere verrà criticato da questi signori servi dei loro finanziatori ma vado avanti considerando i loro starnazzi noiosi rumori di fondo amplificati dai loro portavoce. Qui, per chi volesse veramente capire di ciò che vado dicendo, il discorso, la tematica, si ampliano a dismisura e nessuna parte resta fuori da quello che, ad un certo punto, diventa una sorta di risiko gestito a tavolino. Ora, a parte l’ignominia e l’infamità derivate dal comportamento di alcuni gaglioffi travestiti da perbenisti a spasso per la strada principale del paese con fascia o senza e della quale abbiamo trattato più volte in passato, gli amanti della bizzarria hanno svenato e sfinito questa cittadina. Il resto lo ha fatto un apparato burocratico labirintico composto di forze che si controllano e si “respingono”, si fa per dire, a vicenda. Spesso hanno usato la tattica del deviante, vecchia quanto il mondo; spostare l’attenzione da una cosa creandone, più o meno ad arte, un’altra; buttarla in rissa quando la sconfitta sul campo si avvicina è uno dei comandamenti del manuale di questi gaglioffi. Se si prova a chiedere in giro cosa sa di “Why not”; vi risponderanno quasi tutti che si tratta di un vecchio film o il coro di qualche squadra inglese. Oppure che si è trattato di un’indagine per la quale due Procure della Repubblica hanno litigato. Punto. Niente di più.
Ennio Flaiano, famoso scrittore romano, era ottimista quando diceva che la linea più breve fra due punti da noi è l’arabesco. Dimenticava o non vedeva che molte di queste linee convolute non arrivano mai al punto B: disegnano un arabesco che non porta da nessuna parte e quello diventa il ritratto esatto di questa Calabria e di Amantea, questa sua cittadina. Se non si riuscirà a capire almeno questo, resteremo per sempre prigionieri dentro il labirinto inconcludente del nostro arabesco meridionale, schiavi di quei notabili mediocri che mandiamo in giro fra gli scarni del parlamento nazionale e di quelli del parlamento europeo. Mediocri a spacciare i loro sacchetti di peperoncino al posto del Viagra dentro gli ingranaggi della macchina del Potere.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik
Alcuni titolari di lidi balneari hanno avuto un incontro con l’ amministrazione comunale per una valutazione sulla possibilità automatica di attuare le solite dune artificiali a tutela delle loro opere evitando i gravissimi danni che talvolta le forti mareggiate vi apportano con il rischio della loro mancata attivazione nell’anno successivo e quindi una risposta insufficiente alle esigenze dei turisti ed un aumento delle tariffe
Amantea come tanti altri paesi turistici ha diversi lidi balneari annuali al fine di ridurre le tariffe do servizio che sono aumentate dai costi di smantellamento e riproposizione annuali.
Anche in tante altre parti d’Italia la prima e più semplice risposta è la realizzazione di dune artificiali atte a spezzare l’effetto dei marosi ribaltando l’onda e così ripetendo il positivo effetto che realizza il nostro lungomare che infatti si mantiene da tempo mentre altri( vedi Campora San Giovanni) sono stati interamente distrutti.
Per esempio la intera spiaggia di Santa Maria del cedro interessata dalle dune artificiali che tutelano sia i lidi che terreni ed opere, pubbliche e private.
Per non parlare di tante spiagge dell’Adriatico
Ora proprio a conferma della ricerca europea che afferma come la Calabria sia l’ultima regione italiana e la terzultima europea per risposta burocratica alle esigenze della comunità i titolari dei lidi hanno evidenziato la mancanza di certezza comportamentale.
In ragione di questa grave condizione di inefficienza e di incertezza è emersa la possibilità ed opportunità di integrare il piano spiaggia con un micro codicillo che permetta automaticamente la realizzazione di dune artificiali di tutela dei lidi usando la sabbia presente nella stessa area della concessione demaniale che a fine periodo invernale sarà ridistribuita sulla spiaggia.
Un codicillo da sottoporre ad apposita conferenza di servizio.
Un codicillo che permetterà allo stesso comune di realizzare sue dune a tutela del lungomare e della pista ciclabile che molto spesso vengono invasi dalle onde e riempite dalla sabbia da esse trasportata.
Basta evidenziare che si tratta di interventi storicizzati che hanno garantito una efficace risposta ai marosi e senza alcuna negativa incidenza ambientale.
Basterà quindi una semplice comunicazione all’ente comune in fase di realizzazione della duna ed una in fase di eliminazione con dichiarazione se sarà usata soltanto la sabbia presente nella concessione o se essa dovrà essere integrata da apparto esterno; in tal caso sarà necessario una preventiva valutazione della compatibilità della nuova sabbia.
La comunicazione permetterà al comune di esercitare i controlli che esso riterrà opportuni.
E’ un necessario processo di semplificazione amministrativa e che permette la riduzione di danni e di inutili costi.
Ora spetta al comune di operare per dare risposta ai titolari di lidi ed alle proprie necessità forse nemmeno interamente percepite.
Ma domani ci saranno novità……………….( vi faremo sapere)