
Quattro anni fa scrivevamo il seguente articolo dal titolo “E’ cambiato. Non è più quello di prima!” dicendo che era .
“Una affermazione decisa che sembra credibile.
Se non fosse che chi la pronuncia è un mendace, per natura e mestiere. E peraltro è anche ipocrita perché fa opportunisticamente finta di dimenticare che “lui e l’altro”, come si dice ad Amantea, “si sono pezziati”.
Ma che significa che “ E’ cambiato?”.
Era “sbagliato” prima ed ora è sulla retta via?.
Stava forse anche lui andando da Gerusalemme a Damasco ed ha avuto la conversione come San Paolo?
Anche lui è stato illuminato dalla luce divina ed ha vagato per tre giorni ?
Ed è Anania che fa la affermazione del cambiamento?
E forse adesso anche lui darà inizio alla evangelizzazione?
Od era un buono e l’incontro lo ha cambiato in negativo fino a farlo diventare un diavolo?
In politica è difficile sapere la verità.
I politici, in particolare prima delle elezioni, hanno due volti, uno dolce, candido, sereno, tranquillizzante, da mostrare nelle immagini, sul palco.
L’altro, quello vero , quello del male, mostruoso, orribile.
Ed allora la affermazione ““E’ cambiato. Non è più quello di prima!” può forse significare che ormai è dei “nostri”, che ha anche fatto il giuramento con il santino prima bagnato del suo sangue e poi bruciato mentre pronuncia la formula rituale ?.
O forse ambedue pensano di essere nuovi Templari ed hanno pronunciato il giuramento “ Contro gli oppressori, contro i mietitori di scandali ed i corruttori dell’innocenza, contro la menzogna liberata, contro i traditori delle fazioni e dei partiti: Noi lo giuriamo di impegnare la doppia spada: quella d’acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante” ?
Già. La politica è insieme il bene ed il male, la verità ed il falso, l’ onore ed il disonore, la democrazia e la dittatura, il coraggio e la paura, la ricchezza e la povertà.
Ma serve poco far finta di cambiare, e serve ancora meno chiamare a garanzia chi è ancora più compromesso.
Troppo comodo cambiare partito, cambiare potente, camuffarsi da persona per bene avendo l’animo del male.
Spetta alle persone perbene saper leggere nell’animo dei candidati, nella storia dei candidati, non dimenticare il male che hanno profuso a piene mani per evitare ancora più male.
Ma occorre stare attenti il peggiore ha spesso se non sempre il volto d’angelo”.
Ora alla luce di quanto è stato detto ieri nell’incontro svoltosi a Campora San Giovanni ci sembra obbligatorio ricordarlo per dimostrare che la politica amanteana non cambia
Cambiano i soggetti ma non il loro mestiere. Senza offesa per le mignotte che sono tali e non lo negano.
Purtroppo la politica può essere peggio del peggior cancro.
Perché con la politica non si perde la dignità!
Ad Amantea il 2018 sarà ricordato come un anno difficile.
Ed è inutile fare l’elenco dei problemi della città.
Sarebbe troppo lungo e servirebbe a poco!
E forse il 2019 sarà anche peggio!
Ma siamo lieti di farvi conoscere almeno una buona notizia.
Anzi, ottima.
Amantea avrà la “Casa della Salute”, quella per la quale sta lottando, finora inutilmente, da anni.
Della Casa della Salute, per chi come noi non ha un ospedale, da anni, viene presentata, quale la unica “soluzione” ai tanti problemi dei servizi sanitari che il Poliambulatorio dovrebbe offrire e che invece non offre.
Vi chiederete come mai questa certezza.
Facile.
Nel Poliambulatorio da pochi giorni è attivo un ufficio di Staff che può essere considerato come l’anello di congiunzione tra la sanità ad Amantea e la politica regionale, che deve, e può, finalmente ridurre il grave handicap che il nostro territorio ha nei confronti di tutto il resto della Calabria, handicap di cui non si interessa nessun politico locale.
Tanti considerano che non sia un caso che tutti i componenti dello Staff siano iscritti del PD.
E nessuno può pensare che tutti questi fidati PIDDINI, che rappresentano il futuro del partito ad Amantea e la base elettorale per i candidati alle prossime elezioni, di ogni genere e specie, anche quelle comunali, se davvero il consiglio sarà sciolto dal ministero per i problemi di bilancio, e quelle provinciali e regionali, possano essere esposti al ludibrio degli utenti della sanità amanteana.
In sostanza ,se prima delle elezioni regionali, ed eventualmente comunali, Amantea non avrà davvero la Casa della Salute e non miglioreranno decisamente i servizi sanitari sarà ben difficile che il PD possa avere “altri” voti oltre quelli dei sodali!
Ancora meno se poi dovessero davvero chiudere il laboratorio!
Ecco l’ultima fatica di Gigi:
Lavorando con attrezzi simili si potrebbe dire con una certa sicurezza che si è allenati a riconoscere le “sane” dalle “mezze”; a volte ci si stupisce di scoprire albergare questo elemento in persone che mai ci saremmo immaginato.
Di cosa si sta parlando?
Delle mezze seghe ovviamente!
È quella categoria di persone che evolvendosi dal ruolo di merdaccia si trasformano in personcine che qualsiasi cosa compiano la riducano ad una frescaccia infinita.
Ma la MS, la chiameremo così per convenzione internazionale, spesso non capisce nemmeno perché l’interlocutore che ha di fronte diventa paonazzo, perde le staffe, sbarra gli occhi e alla fine, vomita ogni tipo di insulto; ci si sfianca a cercar di far capire concetti apparentemente elementari che nel cervello della MS nemmeno riescono ad attecchire e lasciare segno.
Siamo circondati da questi esseri, come un virus s’insidiano in ogni ambiente, riescono a rovinare ogni momento della giornata, creano dei casini incredibili.
Non si sa con certezza quanti sono.
Nessuno ha notizie sicure, ma ognuno di noi ne conosce almeno uno, e a volte la MS si nasconde nel posto più vicino per esprimere la propria “genialità” nel momento più inaspettato.
Alcuni teorici affermano che essendo ormai radicati nel territorio di Amantea la presenza di detti elementi, è difficilissimo riuscire a liberarsene; altri pensano che si è ancora in tempo per poter risolvere la questione all’origine.
Alcuni pensano che, a volte, la MS alberga ciclicamente in ognuno di noi e per combatterla sul serio basterebbe riuscire a riconoscerla in tempo, riconoscendo che non è un male irreversibile (o almeno così si spera).
Calgary 28 nov. 2018 Gigino A Pellegrini & G el Tarik