
Il Consiglio chiederà a salvini i fondi per le spiagge sicure?
La voce corre per la città, ma non esiste alcuna certezza. Purtuttavia la somma eroganda a 10 comuni calabresi e pari a 42000 euro cadauno è fortemente appetibile tanto più per il nostro comune che come noto è in dissesto, che ha un organico di polizia municipale insufficiente, che ha una spiaggia lunghissima è praticata da un diecina di comuni collinari, che non ha un commissariato e che ha una caserma di Carabinieri scarsamente dotata. Per questi motivi appare logica la convocazione di un consiglio ed anche logico e possibile un intervento del ministro dell, interno. E poi provare non nuoce.
OGGI AD AMANTEA IN CONSIGLIO COMUNALE
Mentre veniva richiamato in giunta lo SPECIALISTA, abbiamo ritenuto giusto fare un resoconto della storia dell'amministrazione Pizzino scrivendo così:
L’amministrazione comunale guidata da Mario Pizzino è l’amministrazione, dati alla mano, più inquisita della storia di Amantea.
Ottimo primato per un funzionario della Prefettura, il quale già all’atto della candidatura pare abbia subito un procedimento disciplinare a causa del fatto che si era candidato senza informare preventivamente il prefetto di Catanzaro, e affiancandosi ad un pregiudicato oggi condannato in via definitiva per voto di scambio politico-mafioso, La Rupa Franco.
Un rapido excursus dei fatti:
- Il 21 luglio 2017, dopo soli 39 giorni dall’insediamento, vengono arrestati il consigliere Marcello Socievole e il sostenitore principale della lista (non lo dico io ma la Procura della Repubblica di Paola) per voto di scambio e minacce, che avrebbero pesantemente condizionato lo svolgimento della campagna elettorale, è appena il caso di ricordare che i due sono stati di recente rinviati a giudizio e che il sindaco non ha sentito l’esigenza di costituire il Comune di Amantea come parte civile nel processo.
- Solo tre giorni dopo, il 24 luglio 2017, si ha la notizia delle indagini a carico di Rocco Giusta nell’operazione Factotum relativa ad una truffa di 9 milioni di euro ai danni della regione Calabria, della provincia di Cosenza e dei cittadini calabresi, l’appena nominato assessore al bilancio osserva la decenza di dimettersi, comincia a disertare il Consiglio comunale ma attende pazientemente un nuovo incarico che oggi viene appunto formalizzato con la nomina oggetto della presente delibera
- Il 29 giugno del 2018 viene arrestata Emma Pati, assessore all’istruzione e alla manutenzione, nell’ambito dell’Operazione Multiservizi, insieme ad altri ex politici e funzionari anche apicali, quali il comandante dei Vigili e il dirigente dell’Ufficio Tributi, oggi tutti rinviati a giudizio.
Sarebbe bastato molto meno per le dimissioni, ma il sindaco-funzionario della prefettura è garantista.
Ci domandiamo se la garanzia di Pizzino è una garanzia speciale che va anche oltre i processi e le condanne definitive e i sequestri milionari di cui è stato oggetto l’ispiratore della lista azzurra, come ebbe a definirlo pubblicamente e senza pudore il consigliere Vairo, mentre le autorità giudiziarie lo hanno definito un soggetto socialmente pericoloso.
Oggi vi apprestate a conferire nuovamente le deleghe al bilancio a Rocco Giusta che al momento delle dimissioni era solo indagato, oggi, dopo il rinvio a giudizio, è un imputato nell’ambito di un processo per truffa e fatture false, in relazione alla gestione di fondi pubblici.
Se tutto questo non bastasse c’è la vita reale e la gestione del Comune, con il bilancio bocciato, i servizi che non funzionano, gli uffici nel caos, nessuna cura dell’ambiente, delle scuole, dei cittadini più deboli, della città.
COSENZA 1 MARZO 2019 - L’amministratore di una ditta è stato denunciato dai Carabinieri Forestale di Spezzano Sila per aver realizzato abusivamente una strada sterrata di 200 metri senza le dovute autorizzazioni. In particolare, in località “Acquacoperta” del Comune di Casali del Manco (CS), durante un controllo, i militari hanno accertato che la ditta, al fine di poter accedere ed effettuare dei lavori su un traliccio, aveva attraverso un mezzo meccanico effettuato tali lavori su di un terreno vincolato a rischio frana “R1” e senza alcuna autorizzazione del proprietario. Oltre alla denuncia è stata inoltre elevata una sanzione amministrativa. Analoga attività svolta anche dalla Stazione Carabinieri Forestale di Montalto. I militari sono infatti intervenuti nel comune di Montalto in loc. “Rovezzi” ponendo sotto sequestro una pista di esbosco lunga oltre 70 metri e larga 3 realizzata in area boscata in difformità a quanto invece previsto nel progetto esecutivo di taglio, area questa di proprietà di un ente ecclesiastico. Per tale attività i militari hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria tre persone. Il titolare della ditta boschiva, impresa esecutrice dei lavori boschivi incaricata, la ditta sub affidataria che si occupava dello smacchio del legname e la ditta esecutrice dei lavori trovata al momento del controllo sul cantiere. Controllo che ha fatto emergere come i lavori abbiano modificato lo stato dei luoghi ed alterato il regime idrogeologico del territorio in quanto realizzati in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistica ambientale prevista.