
Riceviamo e pubblichiamo la Newsletter 66 dell’amministrazione comunale:
“Per evitare allarmismi e preoccupazioni, comunichiamo che l’Amministrazione comunale sta lavorando per trovare la migliore soluzione all’allocazione delle classi delle scuole elementari e medie di Amantea per il prossimo anno scolastico.
Come già comunicato, infatti, il Comune di Amantea risulta beneficiario di un contributo a fondo perduto finalizzato all'esecuzione di interventi di adeguamento sismico e messa in sicurezza di tre plessi scolastici, tra i quali quello di via Baldacchini per un importo superiore al milione di euro.
In considerazione del fatto che il cronoprogramma fa obbligo all’Ente di aggiudicare i lavori entro il 31 luglio 2019 si pone la necessità di individuare un edificio per la riallocazione delle classi - di concerto con i dirigenti scolastici, i docenti ed i rappresentanti dei genitori – per evitare disagi a studenti, famiglie, docenti e personale scolastico.
Anche in seguito alle positive interlocuzioni tra il Sindaco Mario Pizzino, gli uffici comunali, la dirigenza scolastica, i docenti e i rappresentati dei genitori, chiariamo che l’intenzione dell’Amministrazione Comunale non è quella di optare per una doppia turnazione, mattutina e pomeridiana, bensì – ed in settimana verrà definito il propedeutico atto di indirizzo – individuare uno stabile, idoneo ad ospitare le attività scolastiche, attraverso una manifestazione di interesse. E ciò anche al fine di garantire l’orario scolastico prolungato con relativo servizio mensa.
Dunque, l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza negli edifici esistenti – caro a questa Amministrazione - sarà perseguito senza creare alcun disagio all’organizzazione logistica dell’anno scolastico.
Nei prossimi giorni ci faremo promotori di un incontro con la Dirigenza dell’Istituto ed i rappresentanti dei genitori al fine di condividere informazioni e promuovere un confronto continuo sul tema ed un percorso condiviso.
L’Amministrazione comunale
L’invasione dei semafori “zombie”, per le strade di Amantea, continua inesorabile; si è levato nuovamente il grido di allarme di cittadini e commercianti e, questa volta, per l’avvistamento di un altro semaforo, più morto che vivo, all’incrocio, pericolosissimo, tra la SS.18 e via Lava Gaenza. E noi, non potevamo non ascoltarlo.
Si tratta di un altro esemplare significativo di questi “zombie” che, grazie al paziente lavoro di “pascimento” compiuto da questa Spettabile Amministrazione, prosperano indisturbati da anni per le nostre strade, provocando il panico e generando un senso di insicurezza in tutti noi ed in tutte le persone o visitatori che, malauguratamente, li incontrano sul loro cammino.
E sì, perché un semaforo “vivo” dovrebbe infondere certezze nella psiche di chi tenta, da pedone, di attraversare strade anche molto complicate come la SS18; ma se il semaforo è Zombie, allora tutto crolla e l’attraversamento diventa un’avventura Dark o Noir, che dir si voglia, una sorta di roulette russa. Gioco, quest’ultimo, in cui se continui a provare … prima o poi il colpo parte e ti fai davvero male.
La situazione è davvero paradossale in una città come la nostra, che vive a cavallo di una strada pericolosa, croce e delizia della nostra economia e del rapporto con il nostro mare.
Assurdo assistere a questo spettacolo indecoroso, per di più alle porte della nuova stagione turistica. Insopportabili le immagini, anche a livello estetico, di semafori cadenti, tenuti insieme da fili di ferro rabberciati, spenti ed inutili…
Amantea non merita questo, non lo merita nessuna città civile, men che meno la nostra.
Ho quasi l’impressione che i nostri amministratori stiano vivendo in un’altra dimensione, in un sogno etereo e intangibile, staccato dalla realtà che affligge i nostri concittadini quotidianamente e li fa sudare anche una buona dose di sangue freddo quando sono costretti, semplicemente, ad attraversare le strade.
Forse, concedetemi un po’ di sarcasmo, Sindaco e Giunta sono convinti, nel loro sogno grottesco, che questi semafori siano dei cavalieri di ferro senza macchia e senza paura, venuti a salvare la città da qualche Drago assassino o delle opere di arte moderna; forse è così?
Purtroppo, se fosse così, ci sarebbe almeno da sorridere invece, abbiamo solo da piangere.
E per non dovere piangere ancora di più, rinnoviamo ai nostri amministratori l’invito a svegliarsi dal loro torpore; un invito che viene dalla voce diretta dei cittadini di Amantea, perché sulla sicurezza delle strade e sulla vita delle persone non si può continuare a scherzare poiché il tempo dei sogni è finito.
È inaccettabile che quel semaforo sia nelle condizioni di degrado in cui si trova; è impensabile che non si possano usare i sottopassi per la situazione di inagibilità in cui versano da illo tempore; è impensabile che, a Sud di Amantea lungo la SS18 e sulle bretelle di accesso in prossimità dell’importante polo sanitario di S. Maria, i cittadini siano costretti a lottare contro una illuminazione insufficiente, contro una scarsa segnalazione degli attraversamenti, contro le solite condizioni di insicurezza delle strade.
Non è certamente nostra intenzione creare allarmismo, piuttosto sollecitiamo con fermezza l'amministrazione ad adottare urgenti provvedimenti per il ripristino dei semafori, predisponendo la sostituzione degli attuali con nuovi impianti, in modo da facilitare l’attraversamento della SS 18 dagli incroci di via Lava Gaenza, via Balbacchini, via Margherita e Via Garibaldi.
Già lo scorso anno, ci facemmo portavoce delle preoccupazioni manifestateci da alcuni cittadini e da tanti operatori commercianti residenti nella zona, spesso spettatori di episodi molto preoccupanti, ma nulla poi fu fatto!!
Ci auguriamo, dunque, che arrivi presto un vero rispristino di questi benedetti semafori e che Amantea possa godere, finalmente, anche di uno svecchiamento definitivo della sua classe dirigente, ormai troppo assonnata!!!
Vincenzo Lazzaroli
Sembra sia arrivato il momento perché la provincia di Cosenza paghi la sua incapacità di scegliere il sito per il termovalorizzatore che era stato indicato dal Piano regionale dei rifiuti.
E’ noto, infatti,che l’unico termovalorizzatore in Calabria sia quello di Rosarno
Ed è in questo che la provincia conferiva fino a ieri 7 camion di rifiuti pari a 150 ton al giorno per 300 giorni all’anno
Da ieri tutto sta cambiando.
Corre voce, infatti, che la provincia di Cosenza sia autorizzata a conferire solo 4 camion pari a circa 100 ton.
Si tratta di una scelta regionale che privilegia altri impianti a danno dell’ ATO 1 di Cosenza.
E’ evidente che questa disposizione porta a complicanze non gestibili con gli attuali scarico autorizzati sulle discariche Sovreco e Miga.
Dove finiranno le quantità di rifiuti non conferibili a Rosarno?
Resteranno in mezzo alle strade.
Ma il male peggiore è che se non si migliora fortemente la raccolta differenziata per avviare i rifiuti nei canali di riciclaggio davvero rischiamo di avere le strade invase da rifiuti.
Bastano le foto allegate per intuire una brutta estate
Nella seconda vi mostriamo il cancello dell’isola ecologica di Catocastro.
Nella prima i sacchi usati da chi nei 5 giorni precedenti non fa la differenziata ed infila tutto nei grandi sacchi del venerdì, una brutta disabitudine tollerata dal comune di Amantea che non contesta la inosservanza del vigente regolamento su rifiuti.
E nessuno che comprenda il tutto e tra l’altro che la città ha bisogno di almeno una seconda isola ecologica a Campora SG.
Ma ne riparleremo.