
Dal web la foto di tre secchi, di cui due neri ed uno bianco, nella chiesa di San Bernardino posti per raccogliere gocce d’acqua che cadevano dal tetto.
Peccato che qualcuno prenda le mosse da questo avvenimento, per quanto avvilente, per ricordare che la Chiesa ha avuto momenti migliori
Peccato anche che qualcuno amaramente ricordi che “fino a tre anni fa i frati di allora dovevano rifiutare matrimoni e visite guidate perché avevano il calendario pieno di prenotazioni”.
Certo non dipende dalla pioggia di stasera!
Una sola cosa sembra certa ed è quella che perlomeno è necessario verificare l’eventuale spostamento delle tegole
Spero poi che Palla palla prima di lasciare (definitivamente speriamo) la Calabria, assegni i finanziamenti necessari per affrontare e risolvere il problema.
Ad Amantea sono presenti alcuni laureandi dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
I giovani laureandi seguono il Corso di Laurea Magistrale in Architettura per il Nuovo e l’Antico
Sono:
Giulia Fiorini
Giulia Romanato
Chiara Meneghello
Alessandro Nicolardi
I giovani laureandi stanno seguendo con i professori Pierluigi Grandinetti e Paolo Faccio il Laboratorio di Progettazione e restauro del patrimonio architettonico con particolare attenzione alla progettazione architettonica del nuovo in rapporto alla conservazione dell'antico.
O ragazzi si occupano dello studio del centro storico di Amantea borgo e del suo rapporto e collegamento con il castello.
Lo studio è focalizzato sulle parti che lo costituiscono e la relativa struttura, le aree pubbliche, la viabilità e i collegamenti all’interno del borgo.
Il fine è quello di rivitalizzare il borgo e migliorarne la fruibilità.
I complimenti al consigliere Vairo per la collaborazione richiesta ed ottenuta dalla pregevole università veneziana e dai giovani laureandi della stessa
Sarà bello che le indicazioni emergenti dagli studi dei giovani universitari siano resi pubblici ed orientino i proprietari degli immobili ed i loro tecnici.
Il sottoscritto, in qualità di Sindaco del Comune di Lago (CS), intende manifestare tutta la propria preoccupazione per la grave situazione del polo ambulatoriale dell’ASP di Cosenza con sede in Amantea (Cs). Tale polo sanitario, da decenni, rappresenta l’unico punto di riferimento per decine di migliaia di pazienti che vivono sull’ampio territorio, da San Lucido a Falerna, con relativo entroterra .
Dati alla mano, si tratta di una efficiente macchina sanitaria con un laboratorio di analisi che con conta una media di 80 prelievi giornalieri, una mole notevole di prestazioni specialistiche, con prenotazioni a gittata semestrale, ed un apparato amministrativo composto da decine di dipendenti che, in condizioni spesso precarie, garantiscono assistenza e servizi puntuali ed efficienti.
Ciò nonostante, tale essenziale baluardo radicato sul territorio a tutela della salute della comunità da me rappresentata nonché di altre decine di Comunità locali, è, da anni abbandonato a se stesso.
La direzione del laboratorio di analisi, da anni, sconta un organico sottodimensionato, con richieste inascoltate di unità operative tecniche e specialistiche aggiuntive, con specialisti disposti a trasferirsi sul Polo Amanteano, ma lasciati, costantemente senza i necessari nulla osta da parte delle competenti istituzioni regionali, e con tecnici condivisi con altre strutture sanitarie pubbliche;
Ciò ha determinato e continua e determinare ritardi e disfunzioni, con pazienti costretti ad attendere tempi biblici per le visite specialistiche, a fronte, come detto, di una rilevante mole di richieste prestazionali.
Ad oggi, nel reparto radiologia, si dispone di una unità medica autorizzata a fornire le proprie prestazioni con cadenza quindicinale e pazienti costretti ad aspettare un referto per altrettanti quindici giorni a fronte di necessità diagnostiche, spesso, di carattere emergenziale.
Non bastasse quanto esposto, si sta aggiungendo la grave problematica della mancata programmazione della naturale, quanto indispensabile, sostituzione di chi dopo anni di servizio e sacrificio, giunge al collocamento a riposo.
E’ il caso del direttore del laboratorio di analisi dott. Innamorato, che, prossimo al collocamento a riposo, sta vivendo un momento di grande difficoltà personale e delusione professionale, di fronte alla mancata individuazione di un sostituto che possa dare continuità al funzionamento di una struttura tanto delicata, quanto complessa ed essenziale per la collettività assistita.
La grave, quanto fondata, preoccupazione di chi scrive è che i propri concittadini e tutta l’utenza coinvolta, possano, a breve, rimanere senza quell’essenziale centro di assistenza sanitaria pubblica fino ad oggi rappresentato dal polo sanitario amanteano.
Come Sindaco, invito tutti i miei colleghi dell’Ufficio del piano a fissare un programma operativo di incontri e confronti, volto ad interfacciarsi con tutte le autorità competenti, onde poter addivenire ad una soluzione condivisa e definitiva che non solo assicuri la permanenza del polo sanitario amanteano ma, viepiù, ne garantisca il potenziamento in termini di risorse umane e strumentali.
E’ una assoluta emergenza che non ha alcun colore politico ma ha, di certo, quello della solidarietà sociale e della prioritaria necessità di andare oltre calcoli ed interessi, per assicurare il primario obiettivo della sanità pubblica.
La chiusura o l’ulteriore depotenziamento del polo asp di Amantea, sarebbe un vero e proprio fallimento dell’apparato amministrativo pubblico che noi tutti rappresentiamo ed una grave sconfitta per chiunque creda nelle istituzioni pubbliche e nella loro mission fondamentale, ossia quella di tutelare tutti i diritti dei cittadini, in particolare, quello alla salute.
Già la Calabria, sconta, un tasso di emigrazione sanitaria volontaria tra i primi al mondo, pertanto, è fondamentale agire affinché i nostri concittadini non diventino veri e propri nomadi della salute.
Gli faremmo un altro grave torto in aggiunta a quelli che gli abbiamo già fatto in anni di mala amministrazione regionale.
Con Cordialità Il Sindaco
Enzo Scanga