
Ventiquattro ore di tregua in attesa che i migranti vengano spostati altrove, altrimenti si tornerà a bloccare la statale tirrenica 18 ed anche la Ferrovia, cosi ci è stato riportato da più di un cittadino Amanteano.
È quanto comunque hanno stabilito i manifestanti durante la seconda giornata di civile, ma dura, protesta ad Amantea, dove sono stati trasferiti 24 migranti facenti parte di un gruppo di 70 sbarcati sabato sera a Roccella Ionica, 13 dei quali positivi al Covid -19.
I residenti di Amantea, dopo l'incontro, per nulla soddisfacente, avuto con i Commissari Prefettizi, Dott. Turco, Dott. Nuovo e Dottoressa Surace, che gestiscono il Comune di Amantea dallo scorso mese di Marzo.
I Cittadini e i Commercianti sono tornati lungo la statale, ma si sono fermati ai bordi della strada.
La protesta, dunque, al momento è sospesa, ma i manifestanti sono decisi a riprenderla qualora non verranno accolte le loro richieste entro le prossime 24 ore.
Sappiamo tutti che al momento è tutto sospeso, tutto in attesa di chissà quale manna calata dal cielo, la Prefettura di Catanzaro, che ha il coordinamento di tutte le Prefetture Calabresi, ha scaricato questa patata bollente alla Prefettura di Cosenza, che evidentemente mal consigliata ha pensato di dare ascolto a chissà chi ed a chissà con quale garanzia e la patata è finita al Comune di Amantea.
Bene ora che la patata è in mano nostra, quindi della popolazione, abbiamo intenzione di rimandarla al mittente speriamo di trovare il modo giusto.
Nella mattinata di oggi, all'interno della provvisoria e nuova sede del Comune di Amantea, presso il Campus Francesco Tonnara, si é tenuto un confronto pubblico tra i cittadini e la Commissione Straordinaria, sulla questione dei 13 migranti positivi al covid19, scaricati in maniera molto improvvisata in una struttura abitativa in centro città, gestita dalla cooperativa Zingari 59, che da tempo coordina le attività del CAS Ninfa Marina di Amantea.
In ogni caso sembra, che nella struttura sita in Via LavaGaenza, siano 24 i migranti ospitati di cui 13 positivi al covid 19 (tra cui minorenni).
- La richieste dei cittadini sono state molteplici, e molto incentrate sulla sicurezza Sanitaria di chi è ospite e della intera cittadinanza, innanzitutto se la struttura é idonea ad ospitare persone positive e non positive al covid 19 contemporaneamente?
- Era necessario collocare in centro città, visto il periodo di affluenza turistica, persone che hanno necessità di un assistenza in centri già individuati come covid 19?
- La commissione straordinaria era a conoscenza dell'arrivo delle 13 persone positive già provenienti da Roccella Jonica?
- Come commissione straordinaria, e quindi come massima autorità locale sulla sicurezza e sanità pubblica, come mai non si é avuto un minimo di scrupolo e di attenzione in questa vicenda?
Numerosi gli interventi, tra i quali si registrano quelli del Sindaco di LAGO Enzo Scanga, del Sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli, dell'ex Consigliere Comunale di Amantea Tommaso Signorelli, del Segretario cittadino del PD Enzo Giacco, e di molti cittadini ed imprenditori locali.
Si é più volte ribadito la vocazione all'accoglienza della cittadina di Amantea, che da sempre é stata solidale vicina e ospitale nei confronti dei migranti.
La protesta ha il solo ed unico obbiettivo della tutela della salute pubblica di tutti.
Si registrano numerose disdette di turisti, locali e da fuori regione, che avevano prenotato in diverse strutture alberghiere e seconde case della zona.
Le risposte della Commissione Straordinaria sono state assolutamente inconcludenti, sgradite e mal accettate dai presenti, nei fatti, non sono state illustrate documentazioni che confermino l'idoneità della struttura ad ospitare persone positive al covid 19.
Né si conoscono le ragioni per le quali siano stati mandati ad Amantea, e non a Paola o a Cetraro o a Diamante, per esempio, né chi abbia coordinato ed organizzato il trasposto su disposizione delle Prefetture, sicuramente c’è un disegno che non conosciamo, magari legato al malaffare o addirittura alla arricchimento di imprenditori senza scrupoli.
Un delegato dell'Asp di Cosenza, il quale ha precisato che l’Asp di Cosenza, ovvero Ponzio Pilato, ha la responsabilità assistenziale e sanitaria, e non ha logicamente "potere" di decidere sulla idoneità alla collocazione dei migranti.
Lo stesso farà pervenire, magari a fine quarantena, una relazione agli organi competenti.
La Commissione, su intervento del Dott. Turco, ha informato i presenti che la questione é in ogni caso al vaglio del Ministero dell'Interno, wow, e che al momento sarà l'esercito a presidiare e sorvegliare la zona, magari con carrarmati e blindati, ben venuti ad Amantea
Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore
Migranti positivi al Covid trasferiti ad Amantea, Di Natale Graziano Tuona: La Calabria in generale ed Amantea in particolare non è nelle condizioni di fronteggiare emergenze di questa portata.
Continua Di Natale dei numerosi migranti sbarcati a Roccella Jonica 25 sono stati trasferiti Ad Amantea 13 dei quali positivi al Coronavirus, l’altra parte a Reggio Calabria.
Contestualmente, la task force dell’Asp di Cosenza, immediatamente allertata, ha avviato i protocolli e sta gestendo in loco il focolaio dei migranti.
E non nasconde preoccupazioni il segretario-questore del Consiglio regionale, Graziano Di Natale.
“La Calabria in generale non è in condizioni di fronteggiare emergenze di questa portata ed una situazione del genere –sottolinea il segretario-questore del Consiglio regionale, Graziano Di Natale (Iric)-, va assolutamente scongiurata.
E’ necessario, pertanto, senza ulteriori perdite di tempo, un intervento immediato del Governo per evitare che possa accadere il peggio”.
Aggiunge Di Natale: “Ritengo che la scelta di trasferimento di Amantea sia infelice sia per il posto individuato che si trova al centro della città sia per motivi di chiara opportunità trattandosi di una cittadina che da sempre è meta di tanti turisti.
Fortemente preoccupato, in modo particolare, per l’adeguatezza sia della struttura che dell’assistenza, chiedo – conclude Di Natale-, quindi un intervento immediato del presidente della Regione Calabria perché è impensabile che si possa gestire l’emergenza sanitaria in questo modo”.