
Un fatto grave dal momento che la più grande provincia della Calabria è senza il servizio di elisoccorso da oltre 6 giorni e gli interventi devono essere garantiti dalle basi operative di Lamezia, Locri e Cirò Marina con un (pericoloso) allungamento dei tempi di intervento dell'elisoccorso.
Questo avviene nella più totale indifferenza della Regione Calabria, del dipartimento Salute e dell’ufficio del Commissario. E succede proprio in questo periodo in cui sarebbe necessario avere un servizio efficiente e urgente di pronto intervento mentre 150 Comuni della provincia di Cosenza ne sono sprovvisti.
Il motivo di questa assenza dell’elisoccorso a Cosenza è dovuto alla necessità di effettuare una ispezione straordinaria che non è possibile effettuare in loco a causa della mancanza di hangar e della presenza di strutture inidonee. Una questione che si trascina da tempo ma che nessuno ha voluto risolvere e che oggi ha lasciato una postazione come quella di Cosenza - che rappresenta il 42% del territorio calabrese - senza un servizio essenziale.
E non ci vengano a dire che ci sono le postazioni di Locri, Lamezia e Cirò marina dal momento che non riescono a garantire gli stessi tempi di soccorso che garantisce la postazione di Cosenza.
Si provi a immaginare il tempo perso per un intervento a Praia a Mare per un elisoccorso che parte dalla postazione di Locri.
C’è qualcuno che non ha fatto il proprio dovere visto che, quantomeno, andava garantito un altro velivolo dalla base di Cosenza.
Ma la questione è più ampia e riguarda tutto il sistema 118 che è in affanno e in difficoltà. Molte ambulanze non hanno né un medico né un infermiere a bordo. Al 118 di Cosenza mancano 32 medici. Le associazioni di volontariato che operano in accordo col 118 attendono da anni una risposta alla richiesta di accreditamento inoltrata alla Regione ormai da anni.
Ancora oggi operano in una situazione al limite della legalità per le gravi inadempienze del dipartimento Salute della Regione Calabria.
Mi auguro che i competenti uffici regionali avviino immediatamente una indagine interna per verificare se ci sono responsabilità dell’Ufficio del coordinamento dell’elisoccorso regionale per la grave situazione che si è verificata e se non si ritenga necessario investire della questione le autorità competenti inviando una dettagliata documentazione sull’accaduto.
Cosenza – 11.08.2021
Carlo Guccione
Consigliere regionale PD
Oggi 9 agosto abbiamo appreso della morte di Don Filippo Aloisio ,parroco della chiesa matrice San Biagio per tanti anni .
Don Filippo è stato un prete molto vicino alla comunità amanteana, molto vicino ai giovani sin dagli inizi della sua attività pastorale per l'affabilità e disponibilità che ha sempre dimostrato alla gente e per il suo modo di entrare in sintonia con tutti.
Il mio ricordo personale verso di lui si lega alla stima ed affetto che lo univa a mio marito,il quale era sempre pronto ad ascoltarlo e a risolvere i vari problemi burocratici con la sua competenza oltre ad un confronto moto aperto su tematiche varie. Ricordavano spesso gli inizi dell'impegno pastorale di Don Filippo e come lo stesso si prodigasse per avvicinare i giovani alle attività della chiesa.
Sempre attento e generoso con la comunità, sempre conciliante ,con sensibilità profonda, per le tradizioni della nostra comunità . Anche se l'incedere degli anni lo aveva costretto ad una vita molto ritirata ,non faceva mancare il suo sostegno a coloro i quali andavano a trovarlo . Cristo lo ha chiamato a sé,ma siamo certi che continuerà a vegliare sulla sua comunità, che, lo ha tanto amato, e a cui ha dedicato la sua vita.
Attimi di panico per un gruppo di giovani turisti, salvati provvidenzialmente dai militari della Guardia Costiera dopo che la barca a motore su cui erano imbarcati è affondata a circa 200 metri dalle spiagge della Località Sant’Irene del Comune di Briatico, nei pressi dello Scoglio della Galera.
Nella tarda mattina di oggi, la Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina ha soccorso un gruppo di sette ragazzia bordo di una barca che, per motivi ancora in corso di accertamento,ha cominciato ad imbarcare acqua sino ad adagiarsi sul fondale.
In particolare, a seguito di segnalazione pervenuta sul numero di emergenza 1530 dalla SalaOperativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina da parte un’imbarcazione in transito, si apprendeva l’imminente situazione di pericolo dovuta al copioso imbarco di acqua non fronteggiabile dagli occupanti dell’unità.
Ricevuta la segnalazione, venivano prontamente attivati i soccorsi e le motovedette CP 808 e CP 610 facevano rotta verso l’unità in difficoltàal fine effettuare il recupero delle persone.All’arrivo sul posto, l’unità risultava sommersa e le sette persone in mare venivano tratte in salvo anche con l’ausilio dell’imbarcazione da diporto segnalante il sinistro.
I militari, dopo essersi sincerati sulle condizioni di salute dell’equipaggio, hanno prestato la dovuta assistenza sino al rientro in sicurezza nel porto di Vibo Marina.
L’intervento condotto dalla Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina si inserisce nell’ambito della cornice più ampia dell’operazione nazionale Mare Sicuro organizzata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, coordinata a livello regionale dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria, al fine di assicurare la libera fruizione degli arenili da parte dei cittadini ed una balneazione e navigazione in sicurezza per bagnanti e diportisti.
Si raccomanda ai diportisti, prima di intraprendere la navigazione, di verificare la presenza a bordo di tutte le dotazioni di sicurezza previste in base al tipo di navigazione da effettuare come da vigenti disposizioni.