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Salta dal letto la signora che abita in Via Duomo, nei pressi della antica magione dei Del Giudice, proprio quella che fu colpita nel febbraio del 1943 ( 70 anni fa!) dalle bombe alleate. Un forte rumore l’ha svegliata. Si siede sul letto. Pensa ad una scossa di terremoto e così si alza , apre i battenti interni del balcone che dà sulla sottostante piana di Amantea, ma non scorge niente di anormale. Aspetta per vedere se c’è lo sciame. Poi il sonno la vince. Ed il mattino aspetta le prime telefonate perché qualche amica le chieda se ha sentito il terremoto. Niente. Allora pensa ad un brutto sogno.

Ed invece il rumore non era un incubo. Affatto. Era il rumore di un altro pezzo del vecchio muro della vecchia casa del Giudice che era caduto sulle pietre sottostanti.

Se ne è accorta quando è scesa da casa ed ha visto che ormai chi potesse transitare da via Duomo ( interrotta da tempo proprio per tale crollo e per i prossimi e ben prevedibili) avrebbe un panorama inconsueto sulla piana.

Le è venuto un sorriso quando le ho fatto notare il classico errore dell’amministrazione comunale che ha apposto la striscia “Lavori in corso”. Già forse sarebbe più corretto dire “Crolli in corso”!!!

Poi qualche altra riflessione sul fatto che l’ultimo crollo improvviso ha totalmente chiuso la griglia di raccolta delle acque piovane che non vengono canalizzate nel normale percorso di deflusso ma ristagnano o seguono altre nuove vie.

A proposito dopo settant’anni non è cambiato niente. Che non abbiano scambiato questi ruderi per quelli del Colosseo o simili? Perché non si elimina questo pericolo permettendo alla gente di utilizzare una pubblica via che non può certo restare infinitamente chiusa.

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13 gennaio. “Stiamo lavorando dall’estate dello scorso anno per essere pronti con tutti i sette carri nuovi. Ogni sera un nutrito gruppo di volontari si cimenta utilizzando le proprie qualità per compiere i lavori e stiamo veramente realizzando opere in linea con la nostra tradizione”. Così ha affermato il presidente della associazione del carnevale

Ovviamente parliamo di Lamezia Terme, la città vicina alla nostra e che per anni ed anni è stata presente nel nostro carnevale amanteano.

Oggi le cose sono cambiate e gli amanteani a quanto sembra se vogliono vedere un carnevale maggiore dovranno spostarsi a Lamezia terme.

Ancora il comune di Amantea , infatti, non ha corrisposto i finanziamenti che si era impegnato a corrispondere per il carnevale 2012 ed il comitato Brusco ha problemi finanziari

Oggi la giunta cercherà una soluzione ( forse resa possibile dai rilevanti fondi IMU )

Impossibile, comunque, arrivare ad un carnevale all’altezza della storia dei carnevali di Amantea in così poco tempo.

D’altro canto “senza soldi non si cantano messe”, dice il vecchio adagio popolare che sembra sempre più vero.

L’unica speranza è che il comitato Brusco non demordi dimostrando di esistere non solo se riceve i contributi pubblici ma anche quando questi non ci sono più.

La voglia di carnevale c’è ed è forte anche se in effetti il carnevale quest’anno sembra un di più visto che poi la settimana successiva ci sono le elezioni che appaiono davvero una carnevalata!

Sembra che comunque ed indipendentemente da tutto ad Amantea ed a sorpresa ci saranno maschere dei politici per la gioia di tutti.

 

 

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Sta per trovare ( forse ) soluzione il bailamme nel quale versa un problema importante come il Dimensionamento scolastico, in Italia, e tanto più in Calabria.

Quella Calabria, dove, forse per la forte distanza km dai luoghi di potere, se non per la scarsa capacità di imporsi verso i poteri ai quali si è accondiscendenti, od addirittura per la preoccupazione delle prossime elezioni, dove-si diceva- si sfugge alle responsabilità con balletti in tutù che spesso scendono anche i sala coinvolgendo anche gli spettatori, pur interessati

Peraltro come dare colpe a questi ultimi visto che è difficile per non dire impossibile sapere lo stato delle cose.

Il problema, come sempre, alla fine scoppia!!

Il 21 gennaio 2013, infatti, partiranno le iscrizioni per il prossimo anno scolastico 2013-14 e le scelte da parte dei genitori risulteranno congelate alle scuole attualmente esistenti. Inaccettabile!!!

Peraltro ci sono regioni come il Veneto che con delibera della Giunta n. 2893 del 28/12/2012 ha approvato il “Dimensionamento della rete scolastica per l’Anno Scolastico 2013-2014”.

E poi ci sono regioni come la Toscana che hanno contestato il silenzio del ministro delle finanze che non si è pronunciato pur dopo l’accordo con il MIUR di un “ anno di riflessione e transizione” ma puntando, comunque, per il futuro alla assegnazione di un dirigente ogni 900 studenti (media regionale), ma lasciando al contesto regionale le scelte di assegnazione del personale dirigente, indipendentemente dalla numerosità degli istituti.

E poi ci sono regioni e province “piratesche” che giocano a “sperghjiri” non potendo dire la verità fino alle prossime elezioni.

Ora tutto si chiarisce perché con una nota del 28 dicembre 2012 il Dipartimento Istruzione del MIUR ha dato indicazione agli Uffici scolastici regionali di procedere al dimensionamento su base di 900 alunni per istituto e sulla base della persistenza dell'applicazione del concetto di scuola sottodimensionata (comma 5 art 19 legge 111/2011).

A tal punto le perplessità e le reazioni. Ed allora il MIUR ha indetto la convocazione delle parti sociali per il 14 gennaio 2013.

Ancora pochi giorni e verrà fuori il tutto.

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