
Un successo il Festival bandistico Anbima(Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome) svoltosi ad AmanteaDomenica 7 novembre; una manifestazione voluta dalla Presidenza Regionale dell’Associazionenel contesto del Bando nazionale “Festival, Cori e Bande” del Ministero della Cultura, fatto proprio dall’Anbima Nazionale per la promozione delle Bande giovanili e realizzato in sintonia con analoghe iniziative realizzare in altre Regioni d’Italia.
Punto di riferimento ed anima dell’organizzazione è stato il consigliere/delegato di zona,avv. Fabio Garritano, impegnato non solo sul fronte delle relazioni per l’ottima riuscita, ma anche per l’armonizzazione artistico/musicale che è insita in manifestazioni di questo tipo. Accanto al patrocinio del Ministero, si è registrato il convinto sostegno del Comune e della Pro Loco di Amantea.
La partecipazione è stata particolarmente significativa; sono state presenti, infatti, ben 4 associazioni bandistiche: la “Francesco Curcio” e la “Mario Aloe”, entrambe di Amantea, la banda “Giuseppe Verdi” di Santa Maria del Cedro e la Banda Giovanile Anbima della Campania, che hanno visto il coinvolgimento di quasi 200 giovani orchestrali, molti dei quali decisamente giovani in età scolare. Maestoso e imponente l’impatto delle Bande, che si sono ritrovate nel Piazzale della Chiesa di San Bernardino da Siena, nel cui chiostro, grazie all’accoglienza dei Frati Francescani, le bande ospitanti, sostenute dall’impegno e dalla solidarietà delle rispettive famiglie, e le pasticcerie della città hanno offerto un buffet di dolci ai giovani musicisti intervenuti. Nel Piazzale della Chiesa tutte le Bande hanno, poi, dato vita ad una performance coinvolgente e significativa. A seguire, le formazioni si sono spostate nel centro cittadino percorrendone le strade principali e soffermandosi nei punti nevralgici per esibizioni in forma statica, secondo le normative anti covid, per poi ritrovarsi in Piazza Commercio dove le stesse hanno eseguito, tutte insieme, l’inno di Mameli, diretto dalla prof.ssa Anna Luppino del Consiglio regionale Anbima.Numeroso il pubblico che ha accolto lungo il percorso le Bande, manifestando in maniera visibile ed entusiasta l’apprezzamento per l’evento, con lunghi e calorosi applausi.
Nel pomeriggio gli orchestrali, dopo aver condiviso il pranzo, allietato dal visibile entusiasmo di tutti,hanno potuto realizzare momenti di socialità in cui l’interscambio delle esperienze, tra maestri, dirigenti ed orchestrali, è stato al centro di tutti i colloqui. Quindi ci si è ritrovati nel centro della Città per la sfilata conclusiva, che ha registrato un’ulteriore e più ricca partecipazione anche in considerazione del fatto che ormai si era nell’ora delle passeggiate. Sul lungomare il Presidente dell’Anbima Regionale Prof. Franco Palumbo, a conclusione della manifestazione, ha espresso all’Avv. Garritano ed a tutti, dirigenti, maestri ed orchestrali, il più vivo compiacimento per la riuscita della manifestazione, evidenziando in particolare l’impegno dei Maestri Stefano Scanga della “Curcio”, Luigi Spina della “Aloe”, Angelo Durante della “Verdi” e Alessandro Schiavo della “Banda Giovanile Campania”, per l’impegno artistico-musicale impresso all’evento.
Dalle lodi incensatorie ai fatti concreti
Il Museo della Comunicazione “Massimiliano Kolbe” è gestito dai Frati Cappuccini del Convento San Bernardino da Siena di Amantea, il cui Presidente è Padre Pio Marotti, nonché fondatore, animatore e custode. Si trova in Contrada Muglicelle nel Comune di San Pietro in Amantea. Non è ancora completato, mancano alcune strutture importanti come la Cappella, la mensa, il Laboratorio. Il costruendo Museo occuperà una immensa superficie e in essa saranno raccolti gli oggetti, i cimeli che ora si trovano in una sala e riguardano la storia della comunicazione che spazia dal telegrafo al computer, passando per la radio e la televisione, che lasciano il visitatore attento e curioso senza fiato. I reperti esposti sono quasi tutti originali e funzionali provenienti dalle donazioni dei privati e perfino dall’estero. All’interno del Museo è possibile osservare apparecchi usati da Guglielmo Marconi per i suoi esperimenti. Essendo amico e collaboratore di Padre Pio, essendo stato il Frate cappuccino Parroco della Parrocchia San Bartolomeo Apostolo di San Pietro in Amantea per oltre 13 anni, ho visitato la costruenda struttura diverse volte e ho potuto ammirare da vicino e finanche toccare tutti i cimeli esposti. Sono sempre rimasto a bocca aperta. Ogni volta per me è stata una occasione molto importante per conoscere meglio il patrimonio contenuto all’interno di un Museo che con passione, abnegazione, impegno, competenza, padre Pio raccoglie, cataloga, espone, facendo sacrifici enormi sopportando finanche accuse infami, calunnie, denunce, processi. Per che cosa poi? Per aver fatto del bene e per migliorare le condizioni del nostro borgo che ogni giorno sta diventando sempre più piccolo e più povero. Non ci sono matrimoni, non ci sono nascite. I giovani emigrano alla ricerca di un avvenire migliore.
Nel Convegno organizzato dal Rotary di Amantea il 6 novembre scorso al Campus “F:Tonnara” si è parlato di tutto questo. Ora, però, basta alle lodi incensatorie e sperticate a Padre Pio Marotti e ai Frati Francescani di Amantea. Non ne hanno bisogno Alle belle parole bisogna fare seguire i fatti. Padre Pio per realizzare il suo sogno, per poter completare la struttura, ha bisogno ora di aiuti concreti. E questi li potranno dare tutte le Associazioni Culturali del Circondario, gli Enti locali, la Provincia e la Regione Calabria.
Leggendo i giornali on line della Calabria stamattina ho appreso con vivo piacere che finalmente qualcuno ha capito l’importanza che potrà avere il costruendo Museo della Comunicazione di San Pietro in Amantea. Sabato 6 novembre al Campus “F:Tonnara” di Via Vulcano ad Amantea si svolgerà un incontro e si parlerà del Museo “Padre Kolbe”. L’appello è del Rotary Al Mantiah e di Francesco Socievole in particolare.
Oltre 3000 strumenti della comunicazione sono ben custoditi in locali di nuova costruzione in località Muglicelle di San Pietro in Amantea e sono fruibili a tutti. Altre strutture sono in costruzione grazie alla passione, all’impegno del frate francescano Padre Pio Marotti, malgrado le alterne vicissitudini, le persecuzioni, la chiusura dei locali, le calunnie, le denunce, i sequestri. Mi fa piacere che altre persone, finalmente, si sono rese conto che il costruendo Museo diventerà un importante attrattore, “un driver” che favorirà un turismo culturale di qualità. Io me ne sono interessato alcuni anni fa e nel libro “San Pietro in Amantea, paese agricolo, paese di emigranti e di Maria c’è un capitolo dedicato al Museo, centro di spiritualità Francescana. “Questo è il luogo dove i cimeli del passato mostrano tutta la loro vitalità nella testimonianza che è chiamata a mostrare durante un percorso evolutivo, il progresso tecnologico delle varie forme di comunicazione negli ultimi cento anni e che hanno permesso all’uomo di comunicare a distanza, a partire dal tamtam e dai primi segnali di fumo fino ad arrivare ad oggi con internet e la videocomunicazione, la webcam ed il mondo virtuale. Qui, in una magica atmosfera, si possono ammirare e sperimentare la funzionalità di apparecchiature che, per il fascino della storia, fanno rivivere le stesse emozioni di un tempo manifestando il talento e la genialità dell’uomo.
La struttura si estende su un’area di cinque ettari e dovrà comprendere: Museo e Teatro; Foresteria; Cappella; Alloggi; Aule e mensa; Sala Laboratorio. La struttura è stata concepita per diventare un centro propagatore di idee, di aggregazione sociale e di sviluppo economico. Sarà destinata a determinare una rinascita di tutto il territorio circostante e a costituire un modello di risanamento delle nostre realtà degradate e degradanti.