
Il Problema Sociale delle Case Sciollate viene affrontato dal Consigliere di minoranza, Sergio Ruggiero
Sarà contenta la signora Santa Gallo perché finalmente la politica amanteana ed i mass media si degnano di dare attenzione al vergognoso problema delle “Case sciollate” , cioè del rudere della seconda guerra mondiale che da oltre settanta anni è il simbolo del male e della morte
Il male della guerra ed il male della inedia e dell’abbandono
Il simbolo della morte degli uomini e della speranza
Ma ecco che dopo alcuni interventi anche in consiglio comunale, inascoltati, ovviamente “il consigliere di minoranza Sergio Ruggiero, rappresentante in Consiglio della lista Nuova Primavera–Spirito libero, ha presentato alla Giunta Comunale una richiesta di intervento sull’area delle “case sciollate” nel centro storico di Amantea.
A tal proposito, nei giorni precedenti era stata tenuta una riunione alla quale hanno partecipato lo stesso Sergio Ruggiero, Gianfranco Suriano e Biagio Miraglia della Nuova Primavera ed il presidente di Spirito Libero Amantea Robert Aloisio.
Ecco il testo della richiesta, protocollata al n. 19457 del 05.12.2014 e diretta al sindaco ed a tutti gli assessori.
Oggetto: Case sciollate
Intendo portare alla Vs attenzione la questione in oggetto, ribadendo il mio “sconforto” di fronte al piano delle opere pubbliche recentemente approvato dalla Maggioranza, che non ha inteso inserire, come da me segnalato in Consiglio Comunale, il recupero dell’area delle “case sciollate”.
Ancora una volta, dunque, l’Ente comunale rimane distante rispetto all’esigenza di porre rimedio a ciò che io reputo una vergogna cittadina, uno sfregio alla bellezza e all’integrità del nostro centro storico, scrigno di originalità e di unicità, di ricchezza materiale e immateriale.
Nella certezza che anche voi condividiate il mio pensiero, mi permetto di formulare alcune considerazioni, ed un invito.
Non riconoscere la necessità di intervenire sulle “case sciollate”, come da colpevole consuetudine pluridecennale ad Amantea, significa non riconoscere veramente l’importanza del nostro centro storico. Io dico qui, e sommessamente denuncio, che da troppo tempo se ne parla, talora se ne straparla, spesso se ne parla senza avere la giusta contezza di ciò di cui si parla. Non si spiegherebbe altrimenti come la classe dirigente della nostra città non abbia ancora rimediato ad una così grave ferita del tessuto urbano, visibile da dovunque ed oltremodo mortificante per la qualità del paesaggio, inaccettabile ad ogni ordinario barlume di sensibilità e di intelletto.
I centri storici italiani, e naturalmente quello di Amantea, sono la plastica testimonianza della nostra civiltà, e, nel processo di globalizzazione generale, beni essenziali di distinzione e caratterizzazione storica, identitaria, artistica, culturale e paesaggistica, e ambiti preziosi per l’attivazione di percorsi economici evoluti.
Amantea non può e non deve rinunciare ai propri caratteri di “unicità”, ma non rinunciare significa affrontare i problemi del degrado e dell’abbandono, senza per questo ricorrere, nel merito della “case sciollate”, a costosi progetti che parlino un linguaggio violento e approssimativo, a parer mio inadatto alla delicatezza di un contesto che fornisce referenti architettonici ed urbanistici cui far riferimento senza rischiare di commettere errori.
Segnalo peraltro, che la condizione del sito è fonte di un grave disagio di carattere igienico sanitario e di pericolo per la sicurezza. A tal proposito, le reiterate e inascoltate (ed io aggiungo legittime) richieste della signora Gallo, sottolineano definitivamente, semmai ce ne fosse bisogno, l’ammorbamento della questione con la solfa dell’indifferenza al degrado.
Propongo dunque che si intervenga, con un’opera dal costo contenuto, che sgomberi le macerie, recuperi uno spazio utile, conferisca al contesto ordine e bellezza, agevoli il percorso di via Duomo e reggimenti l’acqua meteorica. Questa, infatti, appantanandosi tra le macerie, penetra al di sotto del manto stradale e finisce per imbibire il corrispondente muro di contenimento il quale, temo, per questa causa presenti preoccupanti segni di deterioramento strutturale, come si può evincere ad un semplice sguardo. Pensate quanti problemi comporta il protrarsi dello scempio, problemi ai quali l’Amministrazione, io credo, abbia l’obbligo di rimediare.
In merito al piano delle opere pubbliche, come Vi è noto, io ho espresso contrarietà al relativo piano. Ma Voi siete stati eletti, Voi governate e dunque decidete. E allora, io dico, decidete di occuparVi dell’area delle “case sciollate”, con intelligenza (che non è mai spendacciona), magari ricorrendo ad una progettazione interna e utilizzando qualche possibile ribasso sulle opere che avete deciso di privilegiare.
Io “sto sul pezzo” rendendomi disponibile a fornire ogni possibile collaborazione, e utilizzando le mie attribuzioni di Consigliere comunale perché la cosa si faccia, non si strafaccia, e si faccia bene.
Segue l’elaborazione di una possibile sistemazione dell’area.
Cordialmente Sergio Ruggiero
È sera. Sono le 17.30 circa. Siamo sulla ss18 all’incrocio con via Monte Cocuzzo, la strada tra via Garibaldi e via Margherita.
Già su questa stessa via stamani un incidente con danni alle autovetture ma senza danni ai conducenti
E stasera ancora un altro incidente
L’Audi condotta da Carmine Chiappetta sta percorrendo via Monte Cocuzzo e si sta accingendo ad imboccare la SS18.
Ma sulla stessa statale proveniente da nord e diretta verso sud la Ford condotta da Francesco Siciliano da Longobardi ivi residente in Contrada S. Maria Di Mare.
L’impatto è inevitabile.
L’Audi urta con la parte anteriore destra e la Ford urta con la parte anteriore sinistra.
Immediato l’intervento dei militari della caserma dei carabinieri e del comando della Polizia Municipale che provvedono in particolare, questi ultimi, a garantire l’intenso il traffico auto veicolare
Intanto i Carabinieri ed altri agenti della Polizia Municipale provvedono alle rilevazioni dei luoghi dell’incidente.
Arriva il carro attrezzi che provvede al trasporto in officina della Ford del signor Francesco Siciliano.
Si provvede inoltre a fotografare le due auto sul punto di impatto.
I due conducenti consegnano alle autorità i documenti dell’auto e personali
Poi ambedue raggiungono il vicino ospedale di Paola senza bisogno di autoambulanza del 118
Ambedue lamentano lievi danni ma è bene, in via precauzionale, farsi dare una controllata .
Cassandra è chi annuncia, inascoltato, eventi negativi, catastrofici. Cassandra, figlia di Priamo, re di Troia, fu sacerdotessa nel tempio di Apollo da cui ebbe la facoltà della preveggenza. Ahimè poichè prevedeva terribili sventure era odiata da molti.
Ieri come oggi tutti vogliono non avere paura.
Ed il comunicato stampa del comune parla di un esito positivo del sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco all’Istituto comprensivo di Campora San Giovanni.
Secondo l’ente:” Nessuna prescrizione da parte dei Vigili del Fuoco. Lo stabile che accoglie i bambini che frequentano l’Istituto comprensivo di Campora San Giovanni assolve al meglio alle proprie funzioni. Questo è quanto emerge dal verbale inviato all’attenzione del sindaco nel corso della mattinata di oggi, mercoledì 3 dicembre, e che segue il sopralluogo effettuato dagli addetti del Distaccamento di Paola (Cs) durante la giornata di martedì 2 dicembre”.
Come evidenziato :”. Il sopralluogo, è bene ricordarlo, è stato richiesto da alcuni genitori preoccupati per il verificarsi di un’infiltrazione d’acqua che, a loro modo di vedere, avrebbe potuto provocare danni alla struttura portante dell’edificio. Il verbale dei Vigili del Fuoco rassicura tutti: l’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino, su precisa segnalazione della dirigente scolastica, dei docenti, di alcuni genitori e seguendo il piano di intervento determinato dall’assessore all’istruzione Emma Pati e dal delegato alla mensa Ermelinda Morelli, ha provveduto all’esecuzione di tutti i lavori necessari, programmando nel tempo, come già accaduto con le scuole del capoluogo, gli altri interventi a sostegno”.
Prende parola il sindaco Monica Sabatino la quale dichiara che «Quanto accaduto dimostra la malafede di alcune persone che preferiscono seguire delle isolate Cassandre perdendo di vista l’essenza della questione. La scuola di Campora San Giovanni, così come quelle di Amantea, rispondono pienamente ai requisiti di sicurezza e alle normative vigenti. Se fosse presente solo un minimo rischio, da mamma e da insegnante, sarei la prima a richiedere l’interdizione dei locali. Mi auguro di poter incontrare quanto prima i genitori che hanno richiesto la presenza dei Vigili del Fuoco, distogliendoli da compiti ben più gravosi, per dimostrare non solo la buona fede dell’ente municipale, ma soprattutto le cose che sono state realizzate e quelle che verranno fatte da qui ai prossimi mesi e che è bene ribadire non sono figlie dell’emergenza, ma di una tempistica che tiene conto delle forniture e delle disponibilità degli operai. La sensazione, purtroppo, è che quanto accaduto sia frutto dell’ennesimo attacco politico finito male, nella consapevolezza errata che per danneggiare la giunta sia necessario danneggiare la città. Questo modo di ragionare non appartiene né a me, né tanto meno ai componenti della squadra di governo».
Emma Pati sottolinea di essere convita che “ il dialogo sia la strada maestra per risolvere ogni genere di controversia. Evidentemente questa volta qualcuno ha voluto non portare pazienza, probabilmente istigato da chi preferisce distruggere e non costruire. Ringrazio tutti i genitori che hanno apprezzato il lavoro compiuto fino a questo momento. Andiamo avanti con rinnovato entusiasmo sperando che un giusto esame di coscienza possa produrre gli effetti sperati. Un ultima considerazione: la pitturazione delle aule avviata nei giorni scorsi a Campora San Giovanni, non rientra tra le attività di manutenzione programmate dall’ente municipale, ma fa parte di un progetto, denominato “Scuole belle”, gestito direttamente dalla direzione dell’istituto. Purtroppo, ed è dimostrato, la malafede genera errori».
Ma allora perché Roberta Rappini si lamenta della mancata comunicazione sostenendo: “Sono una di quelle mamme e vi posso assicurare che il Comune non ha mai risposto alla nostra richiesta e solo dopo il fatto di sabato scorso con la consigliera di minoranza si sono mossi. Ieri mattina hanno scaricato il materiale e questa mattina hanno cominciato la manutenzione sul tetto e hanno cominciato a tinteggiare durante le ore di lezione.
NESSUNO del Comune è venuto a parlare con noi e ci tengo a ricordare che anche la Preside sabato ci ha lasciato fuori dalla sua porta mandandoci a dire dalla consigliera che la scuola era a posto....per questo motivo siamo state costrette a chiamare i vigili del fuoco....che ringraziando Dio ci hanno confermato che la struttura portante non è a rischio ma ci sono da fare dei lavori”.
E poi conclude: “. Perché questi lavori non sono stati fatti prima? Perché nessuno si è degnato di parlarci? Altro che disponibilità, questa giunta deve imparare a comunicare con la gente invece di sparare comunicati stampa per stupidaggini!!".