
Riceviamo e pubblichiamo
- Un comunicato stampa di presentazione nel quale si legge che:
“Per ripensare insieme l'attuale progetto di salvaguardia ambientale previsto a “Coreca”, nel comune di Amantea (Cosenza), i parlamentari M5s Dalila Nesci e Nicola Morra hanno inviato una lettera al governatore della Calabria, Mario Oliverio, firmata anche dal consigliere comunale Cinque stelle Francesca Menichino.
Gli esponenti M5s hanno chiesto al governatore di «valutare una possibile sospensione dell'iter amministrativo di merito, al fine di verificare se vi siano i presupposti per destinare le risorse ad altre occorrenze sul territorio di Amantea».
La missiva parte da una segnalazione degli attivisti del Movimento cinque stelle di Amantea (Cosenza), per i quali il progetto in questione avrebbe – hanno scritto Nesci, Morra e Menichino – «possibili effetti invasivi a Coreca, frazione della città in cui si trova uno scoglio rinomato, l'intorno di rara bellezza e ricchezza di natura». A parere dei 5 stelle, «l'opinione pubblica, sempre più numerosa, ritiene, sulla scorta di più elementi, che gli interventi previsti a riguardo – e di non lontana realizzazione – possano deturpare il paesaggio e nuocere all'area marina circostante». Perciò, Nesci, Morra e Menichino hanno chiesto al governatore della Calabria di «avviare, con la cittadinanza e le associazioni locali, un percorso per una condivisa riqualificazione ambientale del tratto costiero in argomento», auspicando un prossimo incontro nella città tirrenica”.
2)Una nota a triplice forma ( Nesci, Menichino e Mora) dal titolo : “Amantea, località “Coreca”, interventi di salvaguardia del litorale. Richiesta di valutare la sospensione dell'iter di un progetto in fieri e di considerare altre ragioni di tutela ambientale”, nella quale si legge
“Preg.mo Governatore Mario Oliverio, gli attivisti del Movimento cinque stelle di Amantea (Cosenza) ci hanno segnalato un progetto con possibili effetti invasivi a Coreca, frazione della città in cui si trova uno scoglio rinomato, l'intorno di rara bellezza e ricchezza di natura.
L'opinione pubblica, sempre più numerosa, ritiene, sulla scorta di più elementi, che gli interventi previsti a riguardo – e di non lontana realizzazione – possano deturpare il paesaggio e nuocere all'area marina circostante.
Si tratta di un progetto concepito dalle precedenti amministrazioni regionali e comunali, che addirittura prevederebbe l'utilizzo di tonnellate di sabbia del Fiume Oliva, altamente inquinato e radioattivo anche per Ispra, senza peraltro garanzie sul trattamento dei materiali.
I nostri attivisti ci hanno rappresentato una serie di incongruenze: da un lato, stando alle carte, si vorrebbe proteggere lo scoglio di Coreca; dall'altro, invece, si vorrebbe preservare la Statale 18, con palesi incongruenze sulle azioni necessarie al raggiungimento dei due obiettivi.
Sulla scorta di quanto riassunto le chiediamo, dunque, di valutare una possibile sospensione dell'iter amministrativo di merito, al fine di verificare se vi siano i presupposti per destinare le risorse ad altre occorrenze sul territorio di Amantea.
Il nostro auspicio, poi, è che voglia avviare, con la cittadinanza e le associazioni locali, un percorso per una condivisa riqualificazione ambientale del tratto costiero in argomento.
A riguardo, ci auguriamo che possa incontrarci appena possibile, magari proprio ad Amantea e con una rappresentanza di cittadini, in modo da avviare un confronto su un effettivo ricupero del litorale tirrenico in parola.
La ringraziamo anticipatamente e Le porgiamo i migliori saluti.
Roma, 30 gennaio 2015 Dalila Nesci Francesca Menichino Nicola Morra
3)Una nota di Cupelli il quale scrive al presidente Oliverio per tutelare lo scoglio di Coreca.
Ecco cosa scrive.
“Presidente Oliverio, cittadino Oliverio, scriviamo per parlarle della possibile “distruzione” di Coreca, una frazione di Amantea, territorio che lei ben conosce, così come ben conosce la Giunta che lo governa, in quanto la maggior parte ha di recente raccolto iscrizioni al suo partito.
In questa frazione è presente da tempo immemorabile “lo scoglio di Coreca”, un enorme e affascinante scoglio naturale circondato da una scogliera ricca di vita sottomarina. Chissà se anche lei è venuto qualche volta a fare i bagni qui a Coreca?
Oggi un progetto assurdo mira a “salvaguardarla” ma nella realtà, se approvato, deturperà questi luoghi, oltre a contaminare e inquinare irrimediabilmente il mare.
E’ un progetto delle precedenti amministrazione regionali e comunali. Sicuramente penso che condividerà con noi che un finanziamento pubblico va usato per finalità pubbliche e utili per la collettività non certo per “gentile” favore ai privati o per danneggiare il territorio.
Non è concepibile, anzi è assurdo, pensare di usare migliaia e migliaia di metri cubi di sabbia del Fiume Oliva, altamente inquinato e radioattivo, come da relazione dell’ISPRA, senza alcuna garanzia sugli esiti del trattamento a cui verrà sottoposto tale materiale.
Cosi com’è assurdo che nel 2015 si usino ancora vecchie idee e tecniche obsolete per fermare l’erosione costiera, tecniche che hanno dimostrato di essere non solo poco efficaci ma che hanno piuttosto favorito il fenomeno dell’erosione costiera.
Una cosa però ci appare chiara: nella relazione allegata al progetto si parla di “proteggere” lo scoglio, negli interventi si parla della protezione della vecchia SS.18, in entrambi i casi, invece, appare evidente la sproporzione fra quanto si vorrebbe realizzare di fronte alla reale necessità d’intervento.
Interpretando il pensiero di tanti altri cittadini
CHIEDIAMO DI
- Sospendere l’iter burocratico del progetto in oggetto, al fine di una revisione tempestiva e qualificata del progetto e/o di un rifinanziamento da studiare con il Dipartimento Programmazione, e/o di una destinazione dei fondi ad altri interventi nel territorio di Amantea;
- Sostenere i consiglieri della Giunta Comunale di Amantea, contrari all’opera, affinché resistano alle pressioni di qualche comitato d’affari;
- Avviare, anche di concerto con la cittadinanza e le associazioni di Amantea, tutte le procedure necessarie per mettere in atto una vera riqualificazione ambientale del tratto costiero amanteano, concepita in funzione dell'interesse dei luoghi e della collettività, e non per fini diversi;
- Avviare nel più breve tempo possibile una seria verifica del Master Plan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria” che, a fronte di un investimento di circa 40 milioni di euro dovrebbe, in teoria, salvaguardare le nostre coste, con opere invasive: forse si potrebbe pensare ad opere che intervengano piuttosto nel senso di ripristinare la naturalezza dei luoghi antecedente agli abusivismi e alla cementificazione operati dall’uomo. Tenendo conto del fatto che il progetto in oggetto, pur essendo stato concepito come un intervento puntuale a "protezione" della scogliera di Coreca, si trova stranamente inserito all'interno del Master Plan, i dubbi sono legittimi;
- Impedire un disastro ambientale annunciato, ed impegnarsi affinché si affronti il problema delle nostre coste, in maniera efficace, efficiente e partecipata. Bisogna saper ascoltare chi conosce il mare e non si può continuare a pensare di poterlo spostare. Sbagliare è umano ma perseverare sarebbe imperdonabile.
Siamo a conoscenza che è nel suo patrimonio culturale la valorizzazione delle nostre bellezze per incrementare il turismo e conseguentemente l’economia del nostro territorio, perché il turismo e il commercio siano fonte di sviluppo e ricchezza: anche di questo ha parlato in campagna elettorale e ha promesso un cambiamento. Ebbene cominci da qui, e dimostri di voler realizzare quanto promesso. Movimento 5 stelle Amantea Cittadino Cupelli
Per completezza le pubblichiamo tutte.
Confermato il programma degli eventi
La reazione che tutti si attendevano c’è stata e rappresenta il migliore viatico per il futuro. La costruzione dei carri di Carnevale è ripresa a ritmo incessante. Gli operai dell’ente comunale hanno ripristinato il quadro elettrico aggiornandolo alle norme attualmente in vigore. Il locale, seguendo da questo punto di vista le prescrizioni indicate dalle forze dell’ordine, è stato dotato di estintori per consentire un pronto intervento in caso di necessità e le porte di accesso sono state riposizionate, garantendo adeguate condizioni di sicurezza. Ma non è tutto: sono in fase di collegamento le telecamere di videosorveglianza che monitoreranno sia l’edificio destinato alla realizzazione delle strutture allegoriche, sia la vicina isola ecologica.
«Con forza e con tenacia – spiega la delegata del sindaco alla gestione dei rapporti con le associazioni, Caterina Ciccia – abbiamo ripreso a lavorare a pieno regime per consentire al Carnevale di Amantea di vivere e di crescere nel tempo. Sono grata alla comunità per come ha risposto: davanti al capannone si sono ritrovati genitori e figli per ricostruire un sogno che qualcuno ha cercato sciaguratamente di interrompere. Mai come in questo occasione l’amministrazione, il comitato ed i carristi sono uniti per perseguire un unico obiettivo: rendere questa festa indimenticabile. È sarà così perché ci stiamo mettendo cuore, impegno e passione».
Si riparte dunque dalle certezze. «Complessivamente – ha spiegato il presidente del comitato “Giuseppe Brusco”, Salvatore Colla – saranno undici i carri che sfileranno per le principali vie della città: quattro sono attualmente in fase di realizzazione a Campora San Giovanni, altri quattro verranno completati ad Amantea, due a Belmonte Calabro e uno a Longobardi. Domenica 15 febbraio avrà luogo la prima parata dei carri e dei gruppi in maschera; il giorno successivo, lunedì 16 febbraio, si svolgerà la tradizionale festa dedicata ai bambini; martedì 17 febbraio si terrà una nuova parata, seguendo il consueto percorso che da via Dogana si immette su via Margherita, proseguendo poi verso piazza Commercio, corso Vittorio Emanuele e piazza Cappuccini. Qui sarà montato il palco che scandirà il ritmo della festa. La giornata conclusiva, con la proclamazione del carro vincitore, è prevista per domenica 22 febbraio. Chiaramente adegueremo il programma a quelle che sono le condizioni meteorologiche. Tutte le informazioni saranno pubblicate sul sito internet www.carnevalediamantea.it che consentirà a chi vorrà partecipare alla kermesse di essere sempre aggiornato sugli orari e sui vari appuntamenti in calendario».
L’incendio doloso è dunque un lontano ricordo. «Si è trattato – evidenzia il sindaco Monica Sabatino – di un intoppo che non ha intaccato l’entusiasmo di questi giovani. Toccherà agli investigatori ed alle forze del’ordine capire come si siano svolti i fatti, ma siamo convinti che il Carnevale di Amantea sia scevro da ogni forma malavitosa e rappresenta un punto di riferimento per le nuove generazioni che si ritrovano a lavorare con fatica ad un unico progetto. Per rendersene conto è bastato osservare lo sconforto dei ragazzi che tra lacrime e pianti avevano pensato di mollare tutto, ma che con la stessa determinazione hanno dichiarato a gran voce di voler andare avanti e di non bloccare la complessa macchina organizzativa. Rimandiamo al mittente le accuse di coloro che ipotizzano un collegamento tra quanto accaduto e la criminalità organizzata: il Carnevale è figlio diretto dell’Amantea degli onesti, di quelle persone che hanno partecipato al consiglio comunale sulla legalità che si tenuto presso il Campus Francesco Tonnara, di quelle famiglie che vivono nel rispetto delle regole e delle istituzioni e di quelle persone che amano incondizionatamente la propria città».
Intanto una premessa quale è quella che porsi dubbi significa avere coscienza, significa avere intelligenza critica, significa voler e saper rivedere i comportamenti e le scelte, anche i propri.
Ma i dubbi di Cupelli ci appaiono francamente inaccettabili.
Sarebbe come dire: vale la pena di educare i propri figli alla giustizia, all’etica, alla onestà, se poi la nostra società va alla deriva?
E’ giusto, di più è necessario. Anzi occorrerebbe dare una attenzione anche figli degli altri e proprio perchè domani gli onesti vivi possano essere la maggioranza.
Lo stesso senso ha fare politica indicando e perseguendo il bene.
Ma senza arroganza, senza supponenza, con la consapevolezza del possibile, senza sogni, con vigore e forza , senza desistere mai , attendendo la luce in fondo al tunnel, la luce che prima o dopo verrà.
Ed esiste un unico metodo che è quello di segnalare ogni giorno, gli errori, le scelte sbagliate, le differenze create, gli imbrogli, il negativo che pervade la nostra società , con la convinzione che il male va indicato perché si distingua dal bene, nella speranza che il male possa scomparire ed il bene prevalere.
Ma una attenzione dobbiamo averla tutti. Nessuno di noi è perfetto, anche noi possiamo sbagliare, nella sostanza e nella forma. Non ergiamoci allora a soloni, non saliamo sul pulpito per richiamare un popolo bue e pecora. Noi possiamo fare due cose . Una è quella di indicare ogni giorno il male ed il bene. L’altra è quella di continuare a dare l’esempio degli onesti tenendo conto che noi non siamo più onesti se gli altri sono più disonesti.
Ma ecco cosa scrive Cupelli:
“La politica in generale è ormai considerata dalla gente una cosa sporca, finite le ideologie, la popolazione si è allontanata dalla politica , basta guardare le percentuali dei votanti, i cittadini la considerano solo un mezzo per affari personali.
La politica ad Amantea, in Calabria, rispecchia fedelmente queste considerazioni.
Abbiamo un’amministrazione sempre più lontana dagli interessi generali, da quello che serve veramente alla comunità. Il potere usato per soddisfare interessi.
Basta guardare la vicenda Lungomare, invece di investire su qualcosa che potrebbe portare utilità economica e sociale, sia per i cittadini che per gli operatori economici , si preferisce progettare ponti faraonici che non verranno mai realizzati ed allargare strade isolate, scelte illogiche, apparentemente”.
Vorrei ricordare a Cupelli che forse il problema non è soltanto Lungomare o ponti per gli amici, ma anche strade e marciapiedi( la foto è stata scattata ieri in via Baldacchini nei pressi dello studio medico del dr Gambardella con una mattonella che si è rotta sotto il peso di una donna che passava).
Poi continua la nota dell’attivista del M5S
“Un amministrazione che con ARROGANZA non dà risposte ai cittadini, alle associazioni, alle minoranze consiliari.
Un’amministrazione che ignora le domande delle Associazioni, sulle cooperative, sui voucher, sulle delibere di liquidazione di parcelle legali stratosferiche.
Una politica che tiene sotto scacco persone bisognose accontentandole con piccoli incarichi sottopagati invece di studiare, programmare, soluzioni dignitose e proiettate nel futuro.
Un’amministrazione e quindi una politica lontana dai bisogni dei cittadini in questo periodo di crisi, una politica che non ha soldi per la popolazione ma che riesce ad aumentarsi lo stipendio, mentre molte persone si avvicinano alla soglia di povertà e sono abbandonate a se stesse.
Una politica fatta anche di tanta ipocrisia e falsità, con nuovi politicanti che tradiscono le aspettative di chi li ha sostenuti, novelli Machiavelli, impegnati in raggiri atti a soddisfare solo il proprio ego, uno schifo.
Ma la colpa di tutto è della stessa popolazione che si fa sfruttare, dei cittadini che per piccoli favori personali vendono la propria dignità, salvo subito dopo lamentarsi. Da una massa di persone che non pensano a tutelare il territorio che li circonda.
Troppo facile, retorico,scontato, dire: occorre una presa di coscienza, impegnarsi per cambiare, la verità e che a nessuno interessa più niente, se non il proprio orticello.
In particolare alle nuove generazioni, sempre più distanti dal preoccuparsi del loro futuro”.
Ed allora? Allora occorre svegliare questo popolo senza coraggio ma forse ancora onesto ed esiste un unico modo, che è quello di denunciare i comportamenti illeciti e la politica border line, di segnalare il metodo assurdo di trasferire i debiti alle future ed incolpevoli generazioni come sta facendo la nostra amministrazione comunale da tempo ( nessuna esclusa in verità) pur di sopravvivere e solo per sopravvivere.
Non mi piacciono i dubbi di Cupelli quando si chiede
“Allora la domanda “sorge spontanea”, perché impegnarsi per cercare di cambiare, quando anche su cose nobili come la difesa dello “scoglio di Coreca”, c’è indifferenza da parte della maggioranza dei cittadini, mentre allo stesso tempo si ordiscono trame volte a cercare di far coincidere interessi diversi e non conciliabili, atte a favorire la malapolitica, mire personali ed egoistiche. Non è meglio restare spettatori?
Oppure non allinearsi, non omologarsi alla massa, dare ascolto alla propria coscienza, anche se probabilmente inutilmente e continuare ad agire, pur sapendo che forse non servirà a niente, inseguendo un’utopia, contribuire al cambiamento.
Questo è lo spirito che muove i cittadini aderenti al Movimento 5 Stelle, quelli autentici.
Rosario Cupelli cittadino attivista M5S”
La domanda che mi porrei è più alta. E’ onesto, leale mettere al mondo figli ai quali lasciamo una Italia, una Calabria ed una Amantea sulla soglia della disperazione, senza valori , senza lavoro e piene di debiti?
Fermiamo il mondo o facciamo scendere dal treno gli attuali macchinisti e controllori? La risposta è ovvia,ma occorre osare un po’ di più pensando non ai nani che oggi hanno il posto a edere, sia pure un predellino, ma a quelli che domani ( i nostri figli e nipoti) non troveranno nemmeno il treno. Basterà loro il ponte di colongi e lo scoglio di coreca?E ci saranno?