E’ la domanda che si pongono in tanti ad Amantea.
In sostanza ci eravamo abituati alla figura di Domenico Pileggi che opera ad Amantea dal 2008 importato dai commissari straordinari, ma rimasto anche quando loro se ne sono andati perché rinominato , anno dopo anno, dai vari sindaci che si sono succeduti fino ad oggi, Monica Sabatino compresa.
Questa volta, però, per ragioni misteriose, invece, del solito rinnovo si è proceduto ad una selezione. Invero una strana selezione.
Pensate che i selezionatori sono stati la segretaria comunale, il dr Mario Aloe e l’ingegnere Franco Lorelli.
Infatti, quando leggiamo sul sito comunale che il servizio gestisce:
- il Servizio demanio e patrimonio, competente per la attuazione e gestione demanio e del patrimonio comunale:
-il servizio ambiente competente per la tutela del territorio tramite la gestione degli interventi di prevenzione, salvaguardia e recupero di situazioni di danno ecologico ed ambientale, la conservazione e la pulizia del territorio cittadino: verde pubblico, patrimonio immobiliare e viario, edifici ed uffici, la gestione del servizio idrico integrato, la gestione del ciclo integrato rifiuti;
-il Servizio Protezione Civile competente negli adempimenti relativi alla prevenzione, protezione e pronto intervento nei casi di pubblica calamità e disastri attraverso la tempestiva attivazione del servizio di protezione civile e il coordinamento delle attività di tutte le strutture intersettoriale ritenute necessarie all’intervento;
- il Servizio Manutenzione competente per tutti gli adempimenti per la effettuazione della piccola manutenzione e della manutenzione ordinaria; per la esecuzione dei lavori manutentivi di pronto intervento in economia, il servizio di pubblica illuminazione, la gestione degli impianti e dei servizi comunali, la gestione dell’autoparco comunale, l’attuazione e coordinamento dell’ attività di sicurezza del lavoro per il servizio tecnico manutentivo, la gestione tecnica e l’ottimizzazione delle architetture informatiche e telefoniche e piani di sviluppo a valenza generale dell’Ente e dei relativi impianti.
Viene immediatamente da chiedersi come il responsabile del Servizio del personale,del Servizio Attività produttive e del Servizio Affari legali possa essere ritenuto competente a valutare la professionalità di persone con titoli di studio completamente diversi dai suoi ed inyerr0garli e valutarli su materie che lui non conosce.
Si tratta di un palese caso di soggetto incompetente nelle materie professionali tecniche .
Non solo ma l’assurdo è anche il fatto che si vadano a giudicare persone munite di specifico titolo di studio tecnico( ingegnere e/o architetto) , addirittura munite di abilitazione professionale e di iscrizione al relativo albo professionale , magari iscritti agli albi dei collaudatori, od abilitati ai piani di sicurezza, se no iscritti nell’elenco dei periti del Tribunale, abilitati ad emettere nulla osta provvisori antincendi od a realizzare piani di sicurezza.
Ed infatti la pseudo commissione parzialmente incompetente dichiara che i curriculum di ogni candidato descrive una professionalità adeguata allo svolgimento dell’incarico.
A tal punto si sarebbe dovuto cessare ogni ulteriore valutazione.
Ed invece non è andata così.
La parzialmente incompetente commissione ha provveduto ad una valutazione sulla base delle risposte tecniche alle seguenti domande eguali:
-Demanio: le competenze comunali nella gestione del demanio marittimo;
-Ambiente: procedura da adottare per la bonifica di un sito con presenza di materiale contenente amianto e segnalazione di coperture con lastre di eternit;
-Protezione civile: Il modello organizzativo per la gestione dell’emergenza a livello comunale;
Si rileva nelle domande una qualche coincidenza con le competenze dell’ufficio
Incomprensibile invece la mancanza di domande sul servizio manutenzione certamente non rappresentabile da quella sul procedimento amministrativo e l’accesso agli atti ed ancor meno da quella sugli interventi somma urgenza.
Dice il verbale che :
-L’architetto Garofalo risponde in maniera adeguata alle cinque domande dimostrando padronanza di massima delle materie. Il colloquio da conto della capacità di svolgere l’incarico.
-L’ingegnere Dignitoso risponde a quattro domande su cinque . Mancano molte volte i riferimenti normativi. Il colloquio, sebbene non perfetto, da conto della capacità di svolgere l’incarico.
-L’architetto Pileggi risponde in maniera adeguata alle cinque domande dimostrando padronanza di massima delle materie. Il colloquio da conto della capacità di svolgere l’incarico.
Come si può essere stati in grado di valutare la assoluta padronanza delle materia” da parte di soggetti che tali materia non conoscono e non hanno studiato?
Ed infatti ecco l’aberrante conclusione della commissione.
I concorrente sono tutti idonei:
-Dignitoso Luca idoneo
-Garofalo Santo idoneo
-Pileggi Domenico idoneo
E ci mancherebbe che laureati ed iscritti all’ordine professionale non siano in grado di utilizzare le conoscenze tecniche certificate dalle rispettive università e dalle commissioni abilitative perché sottoposti a valutazione da una pseudo commissione composta da persone che non hanno i titoli per esaminare i candidati.
E’ evidente che di nessun aiuto per il sindaco è stato il lavoro della commissione comunale.
Ma allora perché è stata nominata? E che senso ha la sua certificazione finale? Facile concludere che i non nominati potranno proporre ricorso e poi chiedere i danni.
Il VIDEO di Francesca Menichino (Consigliere Movimento 5 Stelle) in merito al Concorso al Comune di Amantea
Ecco la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino e dei membri dell’esecutivo in replica alle accuse mosse dal Movimento 5 stelle.
Scrive l’amministrazione comunale :”Il Movimento 5 stelle non si arrende e pur di avere l’ultima parola continua a sproloquiare insistendo a fornire notizie false, tendenziose e capziose utili al suo scopo, che è il fine del M5S a tutti i livelli, denigrare l’avversario.
Farebbero meglio a preferire il silenzio per evitare figuracce o, per lo meno, a documentarsi, prima di emettere sentenze.
Non vogliamo tornare sulla selezione perché siamo consapevoli del fatto che gli apparati comunali operano nel rispetto della legalità, chi vede il marcio dappertutto forse è perché il marcio ce l’ha dentro. Insistono poi con le delibere d’impegno per il patrocinio legale dell’ingegnere Domenico Pileggi ma cosa c’è di non chiaro quando si afferma che l’impegno troverà la sua concretizzazione con una determina di rimborso solo se il soggetto in questione sarà riconosciuto innocente?
Forse i grillini hanno già deciso che Pileggi è sicuramente colpevole quindi è inutile tenere impegnate queste somme o forse dimenticano che in Italia bisogna arrivare all’ultimo grado di giudizio.
Si perché abbiamo seri dubbi sulle competenze giurisprudenziali dei nostri penta stellati”
Ed infatti l’amministrazione richiama la questione della ineleggibilità e scrive :” Torniamo, infatti, alla questione ineleggibilità e sulla delibera di G.M. fatta il 12 agosto 2014, per la quale insinuano che ci sia stato il pagamento delle spese legali.
La giunta municipale ha fatto quella delibera perché, sbagliando clamorosamente, i sottoscrittori della denuncia avevano citato il comune e non il sindaco.
Paradossalmente il sindaco avrebbe potuto scegliere di non costituirsi perché, sempre sbagliando, non le era stato nemmeno notificato personalmente l’atto che la riguardava.
Ma, visto che il sindaco era profondamente convinto della sua correttezza ed aveva la certezza di essere nel giusto ha deciso di costituirsi e ha dato indirizzo al comune di non costituirsi.
D’altronde gli stessi giudici definirono la ricostruzione effettuata dai pentastellati accusatori “suggestiva”».
«Consigliamo, infine, a chi tenta di infangare l’operato di questa amministrazione di consultare gli archivi prima di parlare perché non c’è cosa più brutta di chi rimane nella propria ignoranza e fa il presuntuoso”.
Infine il forte invito:”Andate a vedere la determina n°1706 del 3 novembre 2014 e chiedete scusa».
Probabilmente sempre più presi da tutte le problematiche imposte dal tempo che viviamo, spesso sottovalutiamo l’importanza della bellezza considerandola un aspetto accessorio, a volte, addirittura superfluo.
Invece, a mio modesto avviso, “il bello” ricopre un ruolo tutt’altro che marginale della nostra quotidianità, esso è in grado d’influenzare il nostro benessere fisico, psichico, ed a volte non solo.
La bellezza di un ambiente, di un particolare territorio, di uno scorcio, quello che tante volte definiamo “un angolo di paradiso”, insomma quella bellezza ambientale da tutelare davvero che è una condizione necessaria per chi quel territorio lo vive, un’immagine simbolo in cui ci si riconosce “tutti” da sempre, ed in cui si vuole continuare a riconoscersi. Questo tipo di bellezza, se opportunamente valorizzata, genera benessere, emozioni e sensazioni uniche che influiscono positivamente sulla salute e sulla qualità delle relazioni, ma nonostante tutto questo, spesso viene sacrificata per motivi politici, economici e di opportunità – ma sempre personali -, o comunque, nell’interesse di pochi e forse di pochissimi.
Proviamo a valutare il progetto proposto per la tutela di Coreca - a dire di tutti un sito straordinario – valutiamo alcuni dati riportandoli dal Progetto originale, considerazioni fatte dai tecnici progettisti.
Tra le cause che si valutano decisive nella modifica dell’equilibrio della costa, tutte cagionate dall’uomo, vengono menzionate:
L’antropizzazione degli alvei dei torrenti che hanno ridotto l’apporto solido a mare degli stessi;
L’ urbanizzazione delle spiagge e la costruzione di opere di difesa delle strutture raggiunte dal mare.
La costruzione di quest’ultime a difesa dei litorali e principalmente a difesa della ferrovia, hanno prodotto la scomparsa della spiaggia per lunghi tratti riducendo il trasporto solido da nord a sud.
Tutte le opere di difesa radenti che sono state poste sul litorale tirrenico hanno prodotto un effetto erosivo a catena, purtroppo, irreversibile.
Coreca senza spiaggia
Il Progetto prevede tre interventi:
INTERVENTO A: Realizzazione di un pennello semisommerso a "T" a sud dello scoglio di Coreca composto da una parte emersa della lunghezza di 50,0 m ortogonale alla costa ed una parte sommersa della lunghezza di 35,0 m parallela alla costa;
INTERVENTO B: Realizzazione di una barriera emersa della lunghezza di 100 m posta alla profondità di 3.50 m.s.l.m. ad asse curvilineo, l’intervento previsto ha una occupazione di - veramente tanti - metri quadrati di specchio d’acqua
INTERVENTO C: Realizzazione di un ripascimento protetto della spiaggia nell'intorno dello scoglio di Coreca per un volume di sabbia versata pari a circa 43.000 metri cubi prelevato dal fiume Oliva (caratterizzato inquinato sia dall’ISPRA che dalla Regione Calabria.
Nell’incontro tenutosi al Comune di Amantea tra Amministratori, Associazioni, Rappresentanti Assessorato LL.PP. Regione Calabria, Progettista e Cittadini, l’ingegnere firmatario del progetto ha definito il suo “capolavoro” non bello, quindi brutto.
Ero rimasto colpito favorevolmente dall’unità del Consiglio Comunale di Amantea quando si era determinato all’unanimità contrario a questo tipo di tutela, tanto da ringraziarli pubblicamente per aver davvero fatto politica nell’interesse del territorio. Ma solo nell’incontro successivo sono stato deluso dall’intervento del consigliere di minoranza Ruggiero, che si dichiara per il “SI” alla barriera che cancella l’immagine di Coreca, a seguire anche l’Assessore Tempo dichiara di essere favorevole alla realizzazione del progetto che annulla Coreca. In questi giorni apprendo dai giornali che un terzo politico amanteano vuole questa bella muraglia d’avanti allo scoglio, probabilmente a giorni sapremo chi è il terzo politico amanteano che vuole sporcare l’immagine di Coreca. Voglio congratularmi con tutte le donne che siedono in Consiglio Comunale (sia di maggioranza che di minoranza), stanno dando prova di coerenza e di passione nello svolgere il ruolo che i cittadini gli hanno affidato, riconosco al Consigliere Mazzei la coerenza, con l’impegno preso in Consiglio (fin quando non c’è una nuova proposta progettuale) per il suo gruppo, vale la decisione votata all’unanimità in Consiglio. Mi piacerebbe conoscere il singolo pensiero di tutti i singoli amministratori ……… ma forse chiedo troppo ……………??
Coreca con la spiaggia
Sono fiducioso sulla convinzione del Sindaco Sabatino, che ha più volte sollecitato il progettista a valutare un’alternativa, alternativa domandata in ogni sede anche ai Funzionari regionali, ha sempre sostenuto l’immediata messa in sicurezza delle strutture, compatibilmente con la tutela ambientale del territorio. In questo periodo tanti cittadini hanno esternato vicinanza e condivisione riguardo alle problematiche da noi associazioni sollevate, questo ci fa capire che gli amanteani non la vogliono una muraglia davanti allo Scoglio di Coreca. Rispetto comunque chi ha degli interessi legittimi ma, ahimé, personali, che non possono prevalere su quelli della collettività.
Ancora una volta, qualcuno, vorrebbe far prevalere la voglia spasmodica di spendere danaro pubblico, spenderlo comunque altrimenti si rischia di perderlo. Ritengo che i soldi, quando ci sono, vadano spesi ma, mai, a discapito della tutela vera e della bellezza di un territorio. Non è ormai più rinviabile uno studio organico dell’intera costa tirrenica, non sono più accettabili interventi con caratteristiche di urgenza che quadruplicano i costi, urgenza tante volte determinata dalla scarsa progettualità preventiva, da ritardi biblici e da interventi finalizzati a tutelare gli interessi di pochi amici e compari. Coreca merita rispetto, i corachesi considerazione per vivere la frazione fiore all’occhiello di Amantea, e soprattutto di vivere questo lembo di terra tra la collina ed il mare a ridosso di uno scoglio che è il loro maestoso simbolo, con dignità e tanto cuore. In nome della passione per Coreca si è riusciti a far collaborare attivamente 20 Associazioni, collaborazione che ha aperto un dialogo proficuo con l’Amministrazione comunale (Maggioranza e Opposizioni) e, tutti insieme, ci siamo confrontati con i referenti degli uffici regionali con l’unico scopo di tutelare questo “gioiello di famiglia”. Sono fiducioso che tutti vogliamo una crescita nel maggior rispetto possibile del territorio, dopo gli scempi delle barriere e del porto che Amantea ha sopportato e di cui subisce giornalmente gli effetti, sarebbe davvero difficile spiegare altri massacri della nostra costa. Tutti, abbiamo il dovere di riconsiderare ogni possibile dubbio, perché la vera libertà è quella di riconoscere un eventuale proprio errore e correggerlo, trovarci quindi a crescere insieme al territorio.
Eccovi due straordinarie foto inedite che possono esere usate a condizione che sia citato il nostro sito quale proprietario degli originali.
Sono due momenti di Coreca, uno ricca di spiaggia, uno completamente priva.