
In una cella di un carcere del sud Italia si sono riuniti due ladri, Carlo e Ottavio. Si conoscevano da precedenti pene detentive ed erano stati amici. Carlo era un uomo di statura alta, ma vestito di stracci, mentre Ottavio, sebbene fosse anche prigioniero, vestiva gli abiti di un civile benestante.
Le cose erano chiaramente cambiate dall'ultima volta che si erano incontrati; in chiara violazione della legge sui ladri, Ottavio ricopriva una posizione di autorità nel carcere, e quindi godeva dell'appoggio dell'amministrazione della prigione. Felicissimo di rivedere Carlo, lo nominò subito capo del suo settore. "Se qualcuno si oppone", ammonìOttavio, "basta picchiarlo a sangue". Detto questo, Ottavio e la sua squadra si ritirarono per la notte.
L'etica, e non la conoscenza, separa i ladri dagli investigatori e gli hacker dagli amministratori della sicurezza. Tuttavia, un detective deve pensare come un ladro per catturare un ladro; in altre parole, gli hacker bianchi dovrebbero essere in grado di pensare come hacker neri per contrastare i loro futuri attacchi. Gli anglo-americani sono molto creativi nel definire i truffatori e imbroglioni: “hackers”.
Seducente il focus sulla natura terribile e insondabile delle passioni, intreccio complicato che comprende felicità e disperazione, narcisismo e paura della solitudine, in un continuo alternarsi di illusione e delusione.
“Le sere azzurre d’estate, andrà per i sentieri,
Punzecchiato dal grano, a calpestare erba fina:
Trasognato, ne sentirà la freschezza ai piedi.
Lascerà che il vento gli bagni il capo nudo.
Non parlerà, non penserà a niente:
Ma l’amore infinito gli salirà nell’anima,
E andrà lontano, molto lontano, come uno zingaro”.
La passione è uno degli stati emotivi più sconcertanti e contemporaneamente più naturali che attraversano la vita di un essere umano. Secondo qualcuno di essiè un piacevole attentato alla nostra illusione di essere autonomi e indipendenti e di non avere bisogno degli altri.
Il bisogno di amare e di essere amati può essere inteso come prototipo di ogni bisogno umano, e di ogni relazione tra esseri umani. Essere amati è desiderare di essere visti, e conosciuti, riconosciuti per quello che si è nella nostra interiorità più profonda e nascosta, nei nostri desideri più sfrenati di esistenza e di libertà. E' un bisogno di conoscenza.
Gigino A Pellegrini & G elTarik in collegamento da una cantina
Simulare la fattibilità chirurgica dei casi clinici più complessi, prima di portare i pazienti in sala operatoria, è una realtà possibile all’Università della Calabria, grazie al tavolo anatomico tridimensionale, sistema tecnologicamente avanzato in touchscreen.E’ il messaggio che è stato dato, ai partecipanti al corso di simulazione preoperatoria, di pazienti con tumori dell’apparato digerente, mediante ricostruzione tridimensionale al tavolo anatomico. Si è trattato del primo corso, rivolto ai 50 studenti della nuova facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, diretto dal Prof. Sebastiano Andò, professore emerito dell’Unical e, dal Professore Bruno Nardo, docente all’Unical e direttore della UOC di Chirurgia Generale “Falcone” dell’Annunziata di Cosenza. A fare datutors i giovani ricercatori Rocco Malivindi e Francesca Giordano del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, diretto dalla Professoressa Maria Luisa Panno, e lo specializzando Daniele Paglione in forza alla equipe chirurgica dell’Ospedale Annunziata.
Il corso di laurea magistrale in Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, coordinato dal Prof. Marcello Maggiolini,è ormai una bellissima realtà ed ha visto la partecipazione entusiastica degli studenti iscritti al corso di laurea, oltre che di specializzandi e dottorandi di ricerca, che si sono cimentati, per una intera mattinata, al tavolo anatomico 3D, nella simulazione di interventi chirurgici effettuati dalla equipe del Prof. Nardo.
E’ stata una esperienza nuova ed estremamente formativa, dice la studentessa Giulia, che ha partecipato insieme con gli altri studenti della facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali al primo dei 4 gruppi di lavoro che si sono alternati nel laboratorio di Medicina Traslazionale del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, dove è collocato il tavolo anatomico. Tra gli studentidi nazionalità straniera anche l’iraniano Piroozche ha apprezzato le potenzialità della nuova tecnologia digitale. Si tratta di un vero e proprio tavolo anatomico a grandezza naturale, che consente di inserire le immagini della TC e della RMN dei pazienti con tumoree di studiare, nei minimi particolari ed in tre dimensioni, il corpo del paziente che non ha più segreti.
In fase preoperatoria si possono acquisire informazioni importantissime per un chirurgo quali la sede, le dimensioni, le caratteristiche, i rapporti vascolari che contrae il tumore con gli organi vicini e, tutto nel contesto di un tavolo anatomico virtuale, che consente di vedere, con dovizia di particolari,ciò che si troverà nell’addome del paziente durante l’operazione. Particolare interesse hanno suscitato i casi clinici di due pazienti operati per tumori del fegato, uno con tecnica mininvasiva, in unaragazza di 18 anni della provinciadi Vibo Valentia, affetta da un tumore benigno ma sintomatico, localizzato in una posizione posteriore e pertanto impossibile da raggiungere se non affrontato con le braccia robotiche, e l’altro diun paziente di 75 anni di Reggio Calabria, con un voluminoso tumore maligno del fegato, operato dopo simulazione al tavolo anatomicotridimensionale, e che di recente ha manifestato la sua gratitudine con una bellissima lettera pubblicata nelle principali testate giornaliste online, in cui ha voluto testimoniare il suo caso di buona sanità, scegliendo di farsi operare nel reparto di Chirurgia Generale dal Prof. Nardo, annullando il viaggio per raggiungere l’Ospedale Mauriziano di Torino dove era stato indirizzato.
Il tavolo anatomico 3D è stato acquistato dal rettore dell’Università della Calabria Prof. Nicola Leone a cui si deve, in sinergia con il Rettore Giovanbattista De Sarro di Catanzaro, la nascitadella Facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali. Proprio di Intelligenza artificiale, Telemedicina e Tecnologie Digitali per la cura dei pazienti con tumori dell’apparto digerente si parlerà Venerdì pomeriggio8 aprile, al Palazzo della Provincia, nella bellissima cornice del centro storico di Cosenza. I lavori scientifici proseguiranno sabato 9 nell’Aula Magna dell’Università della Calabria. Molti i relatori invitati, e tutti di altissimo profilo, sia della Regione Calabria sia provenienti da prestigiose sedi universitarie italiane che daranno una valenza nazionale al congresso. A darne notizia i due presidenti ed organizzatori del Congresso, i Prof. Gianluigi Greco, Direttore del Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Unicaled il Prof. Nardo docente dell’Unical e Direttore della UOC di ChirurgiaGenerale dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. Nel settore della sanità stanno avendo sempre maggiori applicazioni tutti quei sistemi, della cosiddetta intelligenza artificiale, che simulano il funzionamento del cervello umano e che sono ormai considerati, tra le tecnologie emergenti, i più avanzati per fare fronte anche alla cura dei tumori. L’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali in Medicina e Chirurgia vengono ritenute da molti anni una possibile minaccia per la paura che possano sostituire il medico nel suo ruolo e minare il rapporto medico-paziente. Al contrario l’opinione prevalente è che esse rappresentino una insostituibile risorsa, di supporto alla attività dei medici del futuro, i cosiddetti “medici nuovi” che devono avere competenze specifiche nel settore della biomedicina e bioingegneria. Nel congresso medici, ingegneri, ed altri esperti si confronteranno per dare risposte alle molteplici domande che verranno sollevate in questo nuovo scenario.
Chi non potrà partecipare di persone avrà la possibilità di seguire il congresso da remoto collegandosi mediante la piattaforma zoom ai seguenti link:
LINK ZOOM PRIMA GIORNATA VENERDI 8 APRILE
Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/87327537667
ID riunione: 873 2753 7667
LINK ZOOM SECONDA GIORNATASABATO 9 APRILE
Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/81738980940
ID riunione: 817 3898 0940
Argomento: CONVEGNO REGIONALE SIC-SIPAD
Ora: 8 apr 2022 02:30 PM Roma
Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/87327537667
ID riunione: 873 2753 7667
Un tocco su dispositivo mobile
+16699009128,,87327537667# Stati Uniti (San Jose)
+12532158782,,87327537667# Stati Uniti (Tacoma)
Argomento: CONVEGNO REGIONALE SIC-SIPAD
Ora: 9 apr 2022 08:00 AM Roma
Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/81738980940
ID riunione: 817 3898 0940
Un tocco su dispositivo mobile
+12532158782,,81738980940# Stati Uniti (Tacoma)
+13017158592,,81738980940# Stati Uniti (Washington DC)
Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa Xenia
Tel. 0984 444 890 - Cell. 3441872101
COSENZA, 24 MARZO 2022 - La consigliera di parità provinciale, l’avvocata Rossella Barberio, invita i Comuni della Provincia di Cosenza a candidarsi per ottenere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinati agli asili nido, decisamente pochi nel nostro territorio. “L’opportunità offerta dal PNRR per la realizzazione degli asili nido è un’occasione da non perdere. I servizi per la prima infanzia sono strumenti fondamentali per affrontare il problema della denatalità e favorire l’occupazione femminile, riducendo il divario di genere. Gli asili nido, in particolare, rappresentano - sostiene la Consigliera - una risposta efficace al problema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, snodo cruciale delle politiche del lavoro. Il sostegno all’assistenza all’infanzia attraverso i servizi di cura, oltre agli obiettivi di istruzione e integrazione sociale dei bambini, ha una finalità di contrasto alla divisione del lavoro in base al genere, che troppe volte confina le donne fra le mura domestiche e nel lavoro di cura. Sappiamo che la disparità di genere nel mondo occupazionale aumenta soprattutto alla nascita di un figlio. E sono proprio le donne a rinunciare alla propria carriera. Questo perché in Italia il lavoro di cura è ancora ad appannaggio quasi esclusivo delle donne. Diversi studi – spiega la consigliera di parità della Provincia di Cosenza - hanno dimostrato che le politiche a favore dei servizi per la prima infanzia, non solo sostengono l’armonizzazione fra tempi di vita e di lavoro facendo aumentare il tasso di occupazione femminile, ma rappresentano anche un investimento duraturo a lungo termine che influenza positivamente tutta la società. Ci sono ancora pochi giorni per partecipare ai bandi. I Comuni calabresi si rendano fautori e artefici dei cambiamenti culturali e sociali e sappiano cogliere le occasioni di sviluppo per il nostro territorio”.