La lettera del Dirigente Saia a Vincenzo, il ragazzo che ha deciso di togliersi la vita pochi giorni addietro, diventa un messaggio per parlare a tutti gli altri.
Eleonora Saia, la dirigente del Liceo Scientifico-Ipsia, nel quale studiava Vincenzo Piccolo ha scritto una lettera per parlare della tragedia che ha sconvolto l’intero istituto.
Nessuno, dal dirigente, ai docenti, al personale ed a tutti i giovani studenti, può dire di non avere sentito un forte dolore per quanto accaduto , per una vita spezzata, improvvisamente ed inopinatamente, senza poter capire , senza poter comprendere le ragioni oscure e misteriose di un fatto che ha addolorato una intera città che è rimasta ammutolita
Lo si è visto durante l’accompagnamento alla ultima magione di Vincenzo dove chi vuole può andare a trovarlo, in particolare chi lo conosceva e non lo ha incontrato nemmeno quando lo vedeva.
Solo uno scalpiccio lieve delle suole delle scarpe che calpestavano il bitume della strada e qualche tombino metallico.
Nessun mormorio, nessuna parola che stemperasse l’angoscia che riempiva quei momenti; qualche occhio lucido e tantissimi, forse tutti, cuori dolenti; tutte le teste ad interrogarsi senza poter comprendere.
Una lettera, quella del dirigente, che parla a tutto il personale ed agli studenti indicando una strada antica e nuova, forse dimenticata, o semplicemente messa da parte come se non fosse importante, mentre lo è, e questo triste fatto lo ha dimostrato.
“Regaliamoci tutti un sorriso e diciamoci tutti buongiorno ” è l’invito del dirigente , nella certezza, non speranza, che quel sorriso e quel buongiorno sappiano entrare nel buio dei nostri pensieri portando con sé un po’ di luce e vincendo il silenzio.
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Cronaca
L'intera comunità si stringe attorno alla famiglia Piccolo, travolta dallo sconvolgente dolore per la inattesa scomparsa del 17enne Vincenzo.
Domani 22 gennaio alle ore 15.00 nella Chiesa di San Pietro Apostolo in Campora san Giovanni i funerali del giovane Vincenzo.
Una triste e mesta celebrazione, ma anche una occasione per porgere a Vincenzo il sentimento di un amore, per molti mai espresso, verso un giovane forse nemmeno conosciuto e certamente non più nemmeno conoscibile.
Una occasione unica ed ultima
Ma sarà anche l’occasione per celebrare al giovane un primo ed ultimo applauso, lungo, intenso, tanto forte da destare l’attenzione del Signore perché lo prenda subito con sè per dargli quotidianamente e per sempre più quanto non ha avuto qui sulla terra.
Tanta serenità e gioia, tantissima felicità ed amore, immensa dolcezza e beatitudine.
Nessuno saprà mai il perchè di questa tragedia e forse nemmeno importerebbe se non servisse per aiutare altri giovani come lui che soffrono in silenzio spesso senza nemmeno avere il coraggio di dirlo .
Se non servisse per svegliare le nostre coscienze da una disattenzione inaccettabile da parte di una società della quale comunque siamo parte, come era lui , come sono tanti altri giovani
Giovani incontrati in chiesa o per strada e nei quali dobbiamo percepire eventuali malesseri, debolezze, fragilità, se vogliamo aiutarli e forse esserne aiutati
Un applauso che resti anche negli occhi, nella mente e nel cuore dei genitori e di tutti i cari di Vincenzo perché la sua memoria offra il senso dell’amore che pur tardi, ci sentiamo di donare
Un applauso che resti nei nostri occhi, nella nostra mente, nel nostro cuore, perché Vincenzo domani sarà nostro amico, nostro nipote, nostro fratello e figlio.
Un applauso che riecheggi ogni volta che vediamo un qualsiasi giovane , in un qualunque angolo, per guardarlo negli occhi e porgergli un sorriso, come avremmo potuto fare con Vincenzo.
Un applauso che non deve essere un addio ma un arrivederci quando il Signore porrà fine alla nostra esistenza e ci rincontreremo tutti insieme e con Lui.
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Campora San Giovanni