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In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 559.627 soggetti per un totale di 593.053 tamponi eseguiti.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 38.589 (+226 rispetto a ieri), quelle negative 521.038.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute.

 

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 2.502 (42 in reparto AO di Cosenza; 15 in reparto al presidio di Rossano;5 al presidio ospedaliero di Acri; 2 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all’Ospedale da Campo; 7 in terapia intensiva, 2.431 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 8.671 (8.378 guariti, 293 deceduti), una informazione sulla nostra provincia è legata alla fascia maggiormente colpita da questa ultima ondata di contagi, infatti dai dati Asp la fascia compresa da 0 a 18 anni risulterebbe in forte crescita rispetto alle altre fascie, fortunatamente, vista la giovane età, questa fascia pare non abbia avuto gravi conseguenze per la loro salute.

Il problema purtroppo rimane invece con la trasmissione del virus, che risulta molto veloce in giovane età.

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.586 (23 in reparto all’AO di Catanzaro; 3 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 2 in reparto all’AOU Mater Domini; 7 in terapia intensiva; 1.551 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3.831 (3.732 guariti, 99 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 185 (9 in reparto; 176 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.702 (2.659 guariti, 43 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 444 (16 ricoverati, 428 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3.181 (3.124 guariti, 57 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1.587 (76 in reparto all’AO di Reggio Calabria; 9 in reparto al P.O di Gioia Tauro; 7 in terapia intensiva; 1.495 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 13.541 (13.333 guariti, 208 deceduti).

 

I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 93, Catanzaro 28, Crotone 27, Vibo Valentia 19, Reggio Calabria 59, Altra Regione o Stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 186.

 

Ad Amantea i casi sono in leggero aumento, da 6 dell’ultimo bollettino registrato sul sito del Comune di Amantea si è passati ad 8, Fonte ASP, ed 17 persone invece sottoposte alla misura di quarantena.

Proprio oggi un anno fa venivano chiuse le scuole nella nostra città, a distanza di un anno la nostra Regione piomba nella paura di una nuova chiusura totale.

Domani è prevista una riunione in Regione per decidere su una nuova ordinanza del Presidente f.f. Spirli atta alla chiusura anche delle scuole di ogni ordine e grado.

 

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2020 soldi-regione
Sintesi di un articolo della giornalista Alessia Bausone

ll giorno prima dello scioglimento in vista delle nuove elezioni, il presidente dell'Assemblea dott. Tallini, ha "assunto" il secondo collaboratore del suo addetto stampa personale, vergognoso.

l giorno prima dello scioglimento in vista delle nuove elezioni, il presidente dell'Assemblea dott. Tallini, ha "assunto" il secondo collaboratore del suo addetto stampa personale, od ora tutti in smart working.

 

Ma il carrozzone di Palazzo Campanella non finisce mai di avere spazio per nuovi amici degli amici.

Meno conosciuto è, infatti, l'ufficio del portavoce del Presidente del Consiglio regionale

che ha al suo seguito, quasi fosse esso stesso un consigliere regionale, anche dei portaborse.

L'ultimo di questi è stato nominato proprio da Tallini il giorno prima del consiglio regionale del "congedo".

Uno schiaffo a chi per lockdown e zona rossa ha manifestato la sua disperazione. Ma cerchiamo di capirci qualcosa in più. 

La legge 150 del 2000 sulla "Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni" stabilisce all’articolo 7 che “l’organo di vertice dell’amministrazione pubblica può essere coadiuvato da un portavoce, anche esterno all’amministrazione, con compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico istituzionale con gli organi di informazione”.

Da qui, l’ufficio di presidenza del consiglio regionale calabrese nel luglio 2000 con delibera numero 28 istituì l’Ufficio del Portavoce del Presidente del Consiglio regionale pagato ben 8.547 euro lordi al mese, oltre un rimborso forfettario di 1.291 euro mensili (pari ad un dirigente regionale!).

Al suo seguito, per “prassi amministrativa” veniva contrattualizzato del personale a supporto: due unità con retribuzione pari ad € 2.284,38, o quattro con retribuzione al 50% (€ 1.142,19) (pari al personale di supporto tecnico del consiglio).

Per un totale complessivo tra portavoce e personale annesso di € 173.000,00 annui, al lordo maggiorato degli oneri riflessi.

L’allora Presidente Nicola Irto nel 2015 ridusse lo stipendio al Portavoce a € 5.077,15 lordi mensili, con un rimborso spese documentate di massimo 9.600 euro annui, confermando, però, i “portaborse” del portavoce e i relativi stipendi. Non poco, se si pensa che è presente anche un ufficio stampa del consiglio regionale che potrebbe trovarsi ad avere le stesse mansioni del portavoce e company come fare la rassegna stampa e redigere comunicati stampa.

Lo scorso giugno il Presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini ha nominato il fedele amico Gaetano Stagno, impiegato dell’A.s.p. di Catanzaro, come portavoce, dopo un lungo tempo al suo seguito come portaborse fin dai tempi dell’assessorato al personale nella Giunta di Peppe Scopelliti.

Dal 2015 al 2018, però, Stagno è stato anche “portaborse” dell’allora consigliere e oggi assessore regionale di Fratelli D’Italia Fausto Orsomarso, pur rimanendo talliniano doc.

Come lui, infatti, viene dall’Udeur di Clemente Mastella (l’attuale presidente del consiglio regionale è stato eletto per la prima volta con il centrosinistra di Agazio Loiero nel non lontano 2005), allora azionista del Governo Prodi II e insieme sono planati a destra, prima nel Popolo delle libertà e poi in Forza Italia.

Per il solo 2020 (essendo stato nominato a metà anno) a Stagno toccheranno 32.341,47 euro di soldi pubblici. I suoi “portaborse” sono Roberta Gallo, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Catanzaro che nel suo curriculum, fino all’elezione a consigliera e a vicepresidente del consiglio comunale del capoluogo avvenuta nel 2017 vanta una esperienza di due anni come operatrice Call Center in Abramo Customer Care e di altri quattro (dal 2007 al 2011), sempre come operatrice telefonica, in Phonemedia.

A fine 2018, dopo le elezioni provinciali di Catanzaro, è stata nominata collaboratrice esperta dell’allora segretario questore del consiglio regionale Domenico Tallini.

Dal 1 luglio, dopo la nomina a capogruppo in consiglio comunale, è diventata una dei “portaborse” di Gaetano Stagno.

Oltre a lei, Tallini ha nominato la sig.ra Assunta Lopez con decorrenza 9 novembre (il giorno prima dell’ultimo consiglio regionale prima dello scioglimento!) come ulteriore supporto ad un Portavoce pagato, come i suoi ausiliari, per prestare la propria opera ad una carica istituzionale “congedata”. 

Non vi è alcuna traccia del suo curriculum online ma sappiamo che prenderà 1.801 euro lordi durante questo periodo di zona rossa e lockdown calabrese per operare in smartworking, come da disposizioni della segretaria generale del consiglio regionale ad interim Maria Stefania Lauria.

Articolo completo su: https://www.lacnews24.it/politica/consiglio-calabria-il-covid-non-ferma-lo-spreco-tallini-nomina-il-portaborse-del-suo-portavoce_127018/

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regione calabria

I consiglieri di opposizione nella Regione Calabria Carlo Guccione, Domenico Bevacqua, Nicola Irto, Libero Notarangelo, Luigi Tassone , Giuseppe Aieta, Graziano Di Natale e Francesco Pitaro scrivono al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia ed al Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini sulla Seduta del Consiglio Regionale della Calabria del 10 novembre 2020

 

Il testo:

 

“In riferimento alla seduta di cui all’oggetto, i sottoscritti Consiglieri regionali espongono quanto segue:

Ai sensi del combinato disposto degli artt. 17 e 33 dello Statuto della Regione, si è realizzata una delle cause di scioglimento del Consiglio regionale che pone fine alla legislatura.

In tale ipotesi, il comma 2 dell’art. 60 del Regolamento del Consiglio regionale prevede che “Il Consiglio regionale con apposita delibera accerta ovvero prende atto dei casi di incompatibilità sopravvenuta, rimozione, impedimento permanente o morte del Presidente della Giunta. A tal fine il Consiglio è convocato dal Presidente entro dieci giorni dall’acquisizione della notizia e al termine della votazione, ove il Consiglio abbia assunto la deliberazione suddetta, il Presidente congeda definitivamente i Consiglieri.”

Il Presidente del Consiglioregionale,pur avendo convocato la seduta entro i termini previsti, non si è limitato a porre all’ordine del giorno la Proposta di Provvedimento amministrativo di cui alla norma sopra riportata ma, con una serie di modifiche e integrazione dallo stesso inviate ai Consiglieri nella giornata precedente,e senza consultare la minoranza, ha dispostoun ordine del giorno di ben 21 punti. Durante la seduta di Consiglio sono stati invertiti e inseriti all’ordine del giorno altri punti che hanno portato a contare circa 28 provvedimenti approvati.

È stato dunque disatteso il precetto di tutela delle minoranze sancito dalcomma 3 dell’art. 26 dello Statuto, alla base della cultura democratica, laddove prevedeche “il Regolamento interno, in conformità alle disposizioni dello Statuto e nel rispetto dei diritti delle opposizioni, determina l’organizzazione e il funzionamento del consiglio e dei suoi organi interni”; evidenziamo: nel rispetto dei diritti delle opposizioni.

Il programma dei lavori (nella prassi divenuto l’ordine del giorno) è stabilito di norma dalla Conferenza dei Capigruppo, organismo che può essere convocato ad horas e che, nelle situazioni eccezionali, può e deve essere sentito per definire l’ordine del giorno, ai sensi dell’art. 38 del Regolamento interno.

Le continue integrazioni, succedutesi nella giornata precedente, hanno sistematicamente violato la norma regolamentare, così come l’inserimento delle ulteriori pratiche avvenuto nel corso della seduta con l’assenza della minoranza, ne ha reiteratamente violato le prerogative,  facendo venire meno,in capo al Presidente del Consiglio regionale,il ruolo di garante, assegnatogli in particolare dall’art. 21 dello Statuto, compiendo lo stesso, al di là delle ragioni di diritto, un gravissimo atto politico lesivo dei diritti delle minoranze.

Tranne la proposta di legge in materia di rappresentanza e doppia preferenza di genere, la cui mancata approvazione avrebbe portato all’assunzione di misure sostitutive da parte del governo, ai sensi dell’art. 120 della Costituzione, gli altri provvedimenti discussi non sembrano mostrare le caratteristiche di indifferibilità e urgenza previste nel periodo in cui gli organi regionali si trovano in regime di prorogatio (art. 18 dello Statuto) e, quindi, carenti sotto il profilo dei presupposti statutari per il legittimo esercizio della funzione legislativa, a riprova che si è tenuta una seduta “ordinaria” in presenza di una causa di scioglimento già verificata.

A riprova dell’assenza di qualsiasi ragione di indifferibilità e urgenza, si evidenzia che i testi di legge approvati nel corso della medesima seduta abbracciano materie così estese da ricomprendere settori quali: l’istituzione di consorzi, la farmaceutica, le fonti rinnovabili, gli agriturismo, le Pro loco, i Consorzi di bonifica, ecc che, nel loro complesso rendono palese l’intenzione di eludere l’entrata nel periodo di prorogatio dei poteri del Consiglio con il tentativo, altrettanto evidente, di licenziare atti al solo fine di condizionare il corpo elettorale attraverso una captatio benevolentiaeanziché perseguire la salvaguardia dell’interesse pubblico.

Pertanto, si chiede di procedere a una valutazione di legittimità e all'eventuale impugnazione di quelli non corrispondenti al dettato normativo. Sebbene l’art. 18, comma 2, dello Statuto della Regione Calabria non preveda alcuna espressa limitazione, esso deve interpretarsi alla luce dei principi sopra riportati come facoltizzante il solo esercizio delle attribuzioni relative ad atti necessari ed urgenti, dovuti o costituzionalmente indifferibili con indicazione specifica dei motivi di urgenza e di indifferibilitàdel tutto assente nei restanti provvedimenti approvati, e non già certo come espressiva di una generica proroga di tutti i poteri degli organi regionali (Sentenze Corte Costituzionale n. 208 del 1992 e n.68del 2010).

Sicuri che alla presente sia dedicata la massima attenzione porgono cordiali saluti”.

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regione
Passo in avanti per il reclutamento di nuove unità da destinare al sistema di gestione dei contatti. Trasmessi i primi elenchi

Un altro passo in avanti per il reclutamento di 64 nuove unità sanitarie e amministrative per potenziare il contact tracing dei casi di Covid-19 in Calabria.

 

Il delegato del soggetto attuatore per l'emergenza Covid-19, Antonio Belcastro, ha comunicato ai commissari delle Asp di Cosenza, Vibo Valentia, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria, e ai vari responsabili dei dipartimenti di Prevenzione, il primo elenco di medici che hanno optato per una specifica azienda al fine del conferimento del relativo incarico.

 

LE UNITÀ ASSEGNATE

In esecuzione dell’ordinanza 709 (24 ottobre 2020) del capo della Protezione civile, il dipartimento della Prociv calabrese aveva pubblicato un apposito avviso finalizzato al reperimento, su base regionale, di operatori sanitari e addetti alle attività amministrative per garantire l’operatività del sistema di ricerca e gestione dei contatti dei casi di Covid-19.

Il 2 novembre scorso, le aziende sono state autorizzate a conferire ai soggetti ricompresi nell’elenco relativo alla Regione Calabria – secondo l’ordine delle graduatorie redatte dalla Protezione civile – appositi incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata massima non superiore al 31 gennaio 2021, prorogabili in ragione del perdurare dell’esigenza e dello stato di emergenza.

Le unità a supporto delle strutture sanitarie territoriali sono state assegnate alle singole aziende sulla base della popolazione residente per provincia, in linea con il criterio utilizzato dalla Protezione civile nazionale per l’attribuzione delle unità alle singole regioni.

Nello specifico, sono state assegnate le seguenti unità sanitarie: Asp Cosenza: 17; Asp Vibo Valentia: 4; Asp Crotone: 4; Asp Catanzaro: 9; Asp Reggio Calabria: 14. Queste le unità amministrative assegnate: Asp Cosenza: 6; Asp Vibo Valentia: 1; Asp Crotone: 1; Asp Catanzaro: 3; Asp Reggio Calabria: 5.

 

CONVOCAZIONE UNICA

Il 7 novembre scorso, in considerazione delle difficoltà oggettive riscontrate dalle singole realtà sanitarie – al fine di velocizzare il processo di reclutamento e di evitare chiamate della stessa persona da parte di più aziende –, il delegato del soggetto attuatore ha provveduto a effettuare un’unica convocazione – secondo l’ordine della graduatoria trasmessa dalla Protezione civile – e acquisito l’opzione degli operatori per una delle cinque aziende sanitarie.

Ciascuna azienda sanitaria ha infatti comunicato, nella giornata di lunedì 9 novembre, il numero delle figure sanitarie (medici, infermieri, assistenti sanitari e tecnici della prevenzione, studenti in discipline sanitarie) da reclutare, nell’ambito della ripartizione stabilita.

Sono dunque stati trasmessi i primi elenchi dei medici che hanno optato per una specifica azienda sanitaria provinciale. I successivi saranno comunicati in modo tempestivo, considerato che le operazioni relative alle opzioni e alla successiva attribuzione all’azienda sanitaria – non potendosi svolgere in presenza – saranno completate entro oggi.

 

Fonte:

https://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?19787&fbclid=IwAR3QVD3EKjj1s1vkRg7qeL4FE4C_crbP4-jlDsSpehi3xlxQPw2aYjmsFk8

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euroTroviamo davvero imbarazzanti le modalità con cui - durante la seduta del 26 maggio - il Consiglio regionale, in maniera assolutamente trasversale, ha approvato all'unanimità l'odg riguardante la “rideterminazione della misura degli assegni vitalizi diretti, indiretti e di reversibilità”!
Il video della seduta, divenuto virale, mette in risalto la fugacità (il relatore non illustra neppure il provvedimento) e la sollecitudine (i tre articoli vengono approvati con il tempo netto di 15 secondi: un record!) dei lavori: una mortificazione per il Parlamento regionale.
Tutti erano d’accordo!
Il provvedimento si illustra da se: prevede, infatti, la possibilità di far maturare subito il vitalizio aii Consiglieri regionali anche in caso di prematura interruzione del loro mandato!
Non riusciamo, tra l’altro, a fare a meno di notare che chi avantieri si indignava per l’istituzione dell’ennesima commissione, ieri proponga e voti lo scandaloso provvedimento e oggi cerchi una “pezza” a questa buffonata!
Viviamo un momento storico caratterizzato da sofferenza, da difficoltà, da incertezze. Qualcuno dovrà pur spiegare a chi ha perso o rischia di perdere il lavoro, ai cassaintegrati, agli imprenditori ed ai commercianti in crisi, alle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese la priorità, l’urgenza e l’utilità di questo provvedimento.
Questo è il rinnovamento tanto auspicato e declamato?
Noi riteniamo che la sinistra debba dare segnali ben diversi. Per tale ragione, chiediamo al nostro Partito, il PD, ed ai nostri rappresentanti in Consiglio, di farsi immediatamente promotori di una proposta di legge regionale che preveda l’abolizione del privilegio dei vitalizi!

Direttivo PD Amantea
Circolo Moro-Berlinguer

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mascheracoroLa protezione Civile della Regione Calabria, ha predisposto una prima distribuzione su tutto il territorio regionale, di dispositivi di protezione individuale (DPI) sulla base del numero di abitanti per ogni comune Calabrese.

Al comune di Amantea sono state assegnate un primo quantitativo di 2550 mascherine chirurgiche altrettante di tipo monovelo.

La prima di una lunga serie di dispositivi di protezione individuale, che certamente l’Amministrazione comunale di Amantea potrà donare alla cittadinanza, come segno tangibile dell’estremo bisogno di non abbassare la guardia proprio ora che inizia la fase 2.

Con tutta probabilità, come ho suggerito, la distribuzione delle mascherine verrà agganciata ai prossimi buoni spesa, in modo da andare incontro alla popolazione più in difficoltà.

Ora più che mai, è importante continuare con le buone pratiche di distanziamento sociale e responsabilità verso la comunità.

La nostra comunità si è espressa in maniera egregia dimostrando grande attaccamento al proprio comune, alla propria gente e al rilancio sociale ed economico di Amantea.

Se vogliamo sperare in un prossimo ritorno alla normalità dobbiamo continuare ad essere vigili, per questo l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza e delle mascherine saranno fondamentali.

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santi"Ho cercato di chiudere la Calabria introducendo misure anche più restrittive di quelle del resto del paese. I calabresi hanno collaborato e si sono adeguati bene. Ora si deve convivere con il virus e piano piano l'apertura di alcune attività è necessario". Così la presidente della Regione Calabria Jole Santelli a Tagada su La7. La presidente Santelli contesta poi la possibilità prevista di spostarsi tra regioni per chi ha il domicilio o la residenza. E contesta anche la possibilità prevista dal programma del premier Conte che vuole istituire punti covid per immigrati in Calabria. "Se io apro i caffè e i ristoranti con solo i tavoli all'aperto non sarà meno pericoloso dei centri covid e gli spostamenti?" si chiede il governatore. La Santelli risponde poi al ministro Boccia: "Mi aspetto dal governo leggi di cornice precauzionali e serie e all'interno di quelle la possibilità per noi di muoverci localmente. Appena ho fatto l'ordinanza si è scatenata una rivolta dei sindaci del Pd che però in consiglio mi ha chiesto la riapertura dei ristoranti".

"Non abbiamo contagi autoctoni - ha detto ancora la presidente - ma solo contagi di ritorno. Il problema è che nell'ultimo Dpcm il governo scrive che è vietata la mobilità interregionale, poi è consentito il ritorno nelle proprie residenze, nei propri domicili, nelle abitazioni. Cioè - ha sostenuto il presidente della Regione Calabria - il governo che oggi mi dice 'attenzione, perché stai facendo un passo improvvido e rischi di aumentare i contagi', in realtà contemporaneamente apre a un ritorno indiscriminato e senza alcun tipo di controllo. Aggiungo: su richiesta della Protezione civile e del ministero dell'Interno, nelle regioni del Sud - ha rilevato Santelli - si stanno attrezzando centri Covid per immigrati. Quindi il governo in Calabria, dove abbiamo fatto tanti sacrifici, mi manda 50 immigrati, in situazioni non di salubrità".  Santelli ha poi evidenziato che "la fase 1 è iniziata con noi che avevamo chiuso le scuole e il governo che ha impugnato le nostre ordinanze, dopo di che poi 4 giorni dopo ha fatto esattamente le ordinanze che abbiamo fatto noi. Ora - ha spiegati il presidente della Regione Calabria -spetto dal governo delle leggi di cornice precauzionali serie, le normative di dettaglio le lasci alle Regioni. Noi stiamo dicendo che la fase 2 va governata insieme tenendo conto della specificità dei territori". Con riferimento alle polemiche in Calabria, Santelli ha osservato: "Appena ho fatto l'ordinanza, si è scatenata una questione tipicamente politica. Ho avuto l'attacco di tutti i sindaci del Pd a cui ricorderei, sommessamente, che in Consiglio regionale il Pd mi ha chiesto l'apertura dei ristoranti, in assoluto".

"O ci siamo noi a dare delle risposte o questo territorio diventerà preda di chi le risposte le dà e anche velocemente e si chiama criminalità organizzata". Lo ha detto Jole Santelli in un altro intervento a "La Vita in diretta" su Rai Uno parlando della decisione di emanare l'ordinanza sulla riapertura di bar e ristoranti con spazi all'aperto. "E' chiaro che si riapre - ha aggiunto Santelli - ma non è che avremo i ristoranti pieni. Ci sarà poca gente, c'è paura ma dovremo cercare di rimetterci in moto". "Ora siamo in una fase diversa. C'è stata una prima fase in cui la preoccupazione per la salute era l'unico argomento, l'unico obiettivo. Adesso abbiamo un obiettivo importante che è sempre la salute ma abbiamo anche iniziato a conoscere il virus a conoscerne la pericolosità però dobbiamo imparare a convivere col virus e, su questo, tutti dobbiamo essere consapevoli che l'Italia non si presenta in modo uniforme. Credo che il Governo innanzitutto rifletterà su queste cose". "Non parlo della Calabria - ha aggiunto Santelli - parlo dell'Abruzzo e della Basilicata perché non è uguale la situazione tra realtà dove ancora si registrano altissimi numeri di contagi e altre dove siamo a contagio zero. Quindi è difficile prendere delle mis

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ischiaProgetto finalizzato a ripulire i fondali dei mari calabresi con l’aiuto dei pescatori. 300mila euro la somma a disposizione grazie ai fondi europei

Ripulire i fondali dei mari calabresi con l’aiuto dei pescatori. È questo l’obiettivo del bando – pubblicato sul portale www.regione.calabria.it – relativo alla misura del “Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca” (Feamp) concernente la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili, in riferimento all’annualità 2020.

Tutela dell’ambiente. “Si tratta – spiega l’assessore regionale all’agricoltura ed alla pesca, Gianluca Gallo – di una misura volta a salvaguardare l’ambiente. In considerazione della crisi scatenata dall’emergenza sanitaria, abbiamo ritenuto opportuno rendere disponibili nell’immediatezza risorse finanziarie che consentiranno, nell’ambito di attività di pesca che siano sostenibili, il ripristino di aree marine degradate da varie tipologie di rifiuti presenti sui fondali, nonché azioni volte a ridurre il fenomeno delle cosiddette reti fantasma, con la possibilità di avvalersi di servizi comunali di raccolta e smaltimento dei rifiuti marini”.

Privilegiata l’innovazione. In particolare, saranno ritenuti ammissibili progetti dai contenuti innovativi, presentati da cooperative di pescatori ed armatori di imbarcazioni da pesca iscritti nel Registro delle imprese di pesca tenuto dall’Autorità Marittima (e, qualora il soggetto richiedente l’aiuto fosse diverso dal proprietario dell’imbarcazione da pesca, dovrà essere in possesso, alla presentazione della domanda di sostegno, dell’autorizzazione rilasciata dallo stesso).

300mila euro a disposizione. L’imbarcazione da pesca coinvolta nel progetto, inoltre, dovrà risultare iscritta nel Registro comunitario delle navi da pesca ed in uno dei Compartimenti marittimi della Regione Calabria. Nello specifico, sono ritenuti ammissibili gli interventi di raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare, ossia attrezzi da pesca perduti, e dei rifiuti marini. La dotazione finanziaria del bando è pari a 300mila euro, mentre l’importo massimo ammissibile per ciascun progetto è pari a 60mila euro. La misura prevede un’intensità massima dell’aiuto pubblico pari al 50% delle spese ammesse sulla base dei costi sostenuti dai beneficiari. La scadenza dei termini per la presentazione delle domande di aiuto è stata fissata alle ore 12 del primo giugno 2020.

Fonte notizia

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coronaviruscalIn Calabria ad oggi sono stati effettuati 7187 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 647 (+33 rispetto a ieri), quelle negative sono 6079.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 22 in reparto; 10 in rianimazione; 111 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 6 deceduto

- Cosenza: 52 in reparto; 2 in rianimazione; 114 in isolamento domiciliare; 2 guarito; 11 deceduti

- Reggio Calabria: 33 in reparto; 5 in rianimazione; 137 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 9 deceduti

- Vibo Valentia: 5 in reparto; 1 in rianimazione; 29 in isolamento domiciliare; 1 deceduto

- Crotone: 18 in reparto; 0 in rianimazione; 63 in isolamento domiciliare; 4 deceduti

I soggetti in quarantena volontaria sono 8326, così distribuiti:

- Cosenza: 2461

- Crotone: 1037

- Catanzaro: 1072

- Vibo Valentia: 651

- Reggio Calabria: 3105

Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.358.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

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bollettino coronaIn Calabria ad oggi sono stati effettuati 5968 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 555 (+61 rispetto a ieri), quelle negative sono

5413.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 16 in reparto; 13 in rianimazione; 100 in isolamento domiciliare; 4 guariti

- Cosenza: 40 in reparto; 2 in rianimazione; 99 in isolamento domiciliare; 10 deceduti

- Reggio Calabria: 28 in reparto; 6 in rianimazione; 106 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 8

deceduti

- Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 31 in isolamento domiciliare; 1 deceduto

- Crotone: 20 in reparto; 58 in isolamento domiciliare; 2 deceduto

I soggetti in quarantena volontaria sono 8104, così distribuiti:

- Cosenza: 2181

- Crotone: 859

- Catanzaro: 973

- Vibo Valentia: 662

- Reggio Calabria: 3429

Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.099.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro.

Bollettino aggiornato alle ore 17 del 28/03/2020

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