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La Statale 18 è molto più in vista del centro storico.

Ed allora gli operai se devono pulire è meglio che vadano sulla SS18.

Chi vuoi che vada al centro storico prima di agosto e sempre che arrivino i turisti?

Li abbiamo visti subito dopo la frazione di Campora SG, lato Amantea

Ma abbiamo visto che un po’ più avanti c’è un mare di lavoro da fare

Per esempio il canneto della seconda foto ed ancora altro

Non solo ma ricordiamo che dopo il ponte sull’Oliva c’è ancora l’albero caduto sula strada.

Parliamo del vecchio pino ormai seccato che piegato su se stesso dorme lì in attesa di essere rimosso da qualcuno.

Ma perché il comune destina gli operai delle cooperative a pulire la SS18 e non le vie interne del paese alcune della quali sono in stato di forte abbandono.

Valeva davvero la pena di concordare con l’ANAS l’aggravio dei costi manutentivi delle ripe stradali ?

E la famosa e misteriosa delibera con la quale si è assunto tale onere era davvero legittima?

È stato istituito lo specifico capitolo previsionale dei costi? O siamo in presenza della solita delibera senza copertura finanziaria?

Ma davvero era utile assumere tali non lievi costi se poi, come scriviamo spesso, non abbiamo nemmeno i soldi per sostituire i segnali stradali vecchi ed arrugginiti che fanno brutta mostra di se anche sulla statale 18?

Tutto per installare i photored ?.

Stentiamo a crederci, ma vorremmo essere smentiti.

Leggiamo sul sito del comune la seguente nota:

“La vicenda giudiziaria concernente le controversie in materia di sanzioni amministrative per il passaggio con il rosso agli apparecchi semaforici accertato con apparecchiatura photored sta producendo, in sede di appello, una giurisprudenza costante del Tribunale di Paola con annullamento delle sentenze del Giudice di Pace di Amantea.

Da ultimo in data 5 giugno 2014 il Tribunale decidendo su 4 appelli proposti dal comune di Amantea li ha accolti condannando i cittadini contravventori al pagamento dell’ammenda ( doppio del minimo) ed alla refusione delle spese legali a favore dl comune di Amantea che ha quantificato in euro 1.600,00 oltre alle spese generali che incideranno in maniera pesante sui bilanci dei singoli e delle famiglie senza peraltro la possibilità per il comune di poter intervenire su quanto disposto dal Giudice

Dobbiamo con rammarico stigmatizzare il comportamento di quanti hanno ingenerato anche con commenti di stampa, il contenzioso nei confronti del comune in una materia in cui la norma e la giurisprudenza erano certe non lasciavano adito a dubbi

Allo scopo di evitare danni ulteriori ai cittadini si invitano gli stessi a voler sanare le proprie posizioni concordando con il nostro ufficio contenzioso una transazione che eviti gli appelli e le sentenze da parte del Tribunale

Si allegano alla presente i files delle quattro sentenze in appello

Amantea 10 giugno 2014.

il funzionario responsabile                                                                Il Sindaco

Mario Aloe                                                                            d.ssa Monica Sabatino”

Sulle sentenze leggiamo che “ Non può residuare alcun dubbio, quindi, che il mezzo avesse superato l’intersezione controllata in condizioni di divieto” e che “ non è considerata indispensabile l’esatta indicazione dei secondi che misura o l’intervallo dei due scatti “ come sosteneva il primo Giudice.

All’amministrazione qualche domanda.

  1. Il contenzioso con il comune è nato per le contravvenzioni rilevate dai photored . Se i photored saranno disattivati non ci sarà contenzioso.
  2. Gli appelli proposti dal comune discendono dalla sentenze univoche del Giudice di pace di Amantea che ha accolto i ricorsi dei cittadini. Sostenere che la norma e la giurisprudenza erano certe e non lasciavano adito a dubbi appare palesemente illogico, salvo sostenere che i giudici di Pace non abbiamo scientemente sbagliato i loro giudizi.
  3. Come può un qualsiasi cittadino, peraltro in una situazione economica gravissima, pagare più di 2000 euro per ogni contravvenzione peraltro dopo aver vinto (tutti) il primo giudizio e senza aver nemmeno nominato un avvocato anche nel giudizio in Tribunale.
  4. Quanto riceve il comune degli importi delle sentenze?

Allora la conclusione terribile. Il cittadino non deve ricorrere avverso le contravvenzioni ai photored. Deve pagare e zitto! Il rischio è di dover pagare circa 2000 euro e di non sapere dove trovarli.

Forse una valutazione sulla opportunità di lasciare i photored deve essere fatta.

Il comune non può sopravvivere con gli importi di queste contravvenzioni .

Nella foto E adesso come faccio? L’unica cosa è vendere la macchina.

Pubblicato in Politica

La storia è sempre e drammaticamente la stessa.

Il comune non paga i suoi creditori ed i creditori lo portano in giudizio.

Questa volta a dire BASTA è la società che gestisce i photored

Ma partiamo dall’inizio.

La società impianta i photored e li gestisce.

Il comune grazie a questo servizio incassa centinaia e centinaia di migliaia di euro( ed altri centinaia e centinaia di migliaia li ha a ruolo)

Il problema, però, stando alla nostra fonte, è che il comune ritarda nel pagamento del servizio da cui nasce il presupposto dei suoi incassi.

Sembra, infatti, che tenga tutto per se stesso

Da qui la sospensione del servizio e, quindi, la perdita degli incassi medesimi

Poi l’accordo, garantito, nientemeno, che dalla stessa segretaria comunale che sottoscrive a garanzia dell’impegno del comune.

Ma è tutto un bluff. Il comune non paga.

Ed allora la società si arrabbia e non può fare diversamente.

E per recuperare una parte del proprio credito di centinaia di migliaia di euro non resta che il Tribunale e l’avvio della procedura di pignoramento.

Non c’è altra soluzione .

E non basta.

La ditta si arrabbia e contesta fortemente l’ente che ha l’obbligo di non distrarre i fondi.

Da qui l’interessamento della Corte dei Conti

Ovviamente nulla trapela da questo misterioso ente locale i cui silenzi sono impenetrabili.

Segnaliamo che la nostra fonte ha anche rimarcato il mancato rispetto dell’impegno assunto dall’ente come a dire che si mostra inaffidabile

Ne vedremo delle belle.

Sarà difficile questa volta che sia messo tutto a tacere tanto più che le elezioni potrebbero portare la sorpresa del cambiamento della attuale amministrazione e la scoperta delle cose finora nascoste, mostrando la verità ineludibile ed incredibile

Una sola domanda. Ma dove finiscono i soldi se Amantea ha segnali come quelli nella foto scattata ieri 15 maggio?

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Cronaca

La statale 18 della costa tirrenica cosentina era presidiata , da SUD, dai photored di Amantea e, da NORD, dai photored di Scalea. Del tipo “ chi siete, quanti siete?: due fiorini”

Poi il 21 luglio 2012 l’Anas con verbale 9732 elevava verbale di contestazione all’amministrazione comunale per violazione dell’art 21 commi 1° e 4° del CdS, per aver realizzato un manufatto segnaletico ( photored) senza la preventiva autorizzazione del proprietario della strada.

I photored vennero fortemente contestati dai consiglieri di opposizione( evidentemente lì ci sono!) i quali più volte avevano fatto notare che la presenza di quei dissuasori era un modo “per far cassa” e poco a che fare aveva con la sicurezza che, anzi, rischiava di essere compromessa.

Anche a Scalea, come ad Amantea , chi giungeva alla SS18 provenendo dal centro, pur passando con il rosso, non veniva immortalato dai photored. E questa condizione compromette la famosa “sicurezza” che si diceva di voler assicurare agli automobilisti.

Poi il 12 luglio 2013 l’arresto del sindaco di Scalea e la decapitazione del comune.

Il 16 luglio la nomina dei commissari prefettizi.

E fu sotto il loro governo che ad agosto 2013 i photored ai semafori di Scalea vennero smontati.(come a dire finchè ci sono arresti c’è speranza!)

E l’avvocato scaleota Mauro Campilongo evidenziando che aveva chiesto più volte l’interruzione del funzionamento dell’impianto, disse il problema fu risolto: ” Ci ha pensato il commissario prefettizio Massimo Mariani che tra i suoi primi atti al comune di Scalea ha ordinato la rimozione del photored!

Intanto il Giudice di pace, adito da numerosi automobilisti, ha dato loro ragione

Ed ecco perché siamo sorpresi della decisione dello stesso commissario di ricorrere in appello davanti al Tribunale di Paola alle sentenze emesse dal giudice di pace favorevoli agli automobilisti.

Ma come? I commissari prima fanno smontare il photored e poi ricorrono in Tribunale contro le sentenze del Giudice di pace?

Che cosa mai è successo?

Lo leggiamo dalla delibera di Giunta n 167 del 19 dicembre 2013( praticamente un regalo di Natale)

E leggiamo che:

  1. La delibera è stata adottata non dal Commissario Massimo Mariani, ma dal sub Commissario Domenico Giordano del Dirigente Servizio Contabilità e Gestione Finanziaria.
  2. Il sub commissario ha preso atto che l’orientamento della Prefettura di Cosenza è orientato al rigetto dei ricorsi presentati dagli automobilisti contravvenzionati ( circa 100 rigetti!)
  3. Le sentenze del Giudice di pace sono avallate da riferimenti legislativi superati “ da altre novelle legislative”
  4. il comune deve difendersi fino all’ultimo grado di giudizio salvo che non vi siano ragioni diverse di “utilità e convenienza”, nella situazione non riscontrate! Ed allora la delibera per tutelare le ragioni e gli interessi del comune di Scalea. Quali?
  5. L’ orientamento del Tribunale di Paola nel caso di Amantea è a favore dei comuni e non degli automobilisti. In sostanza il “caso” Amantea fa scuola.

E pensare che gli scaleoti difesero Amantea durante l’assedio francese!

Peccato che nessuno, sembra, abbia letto le sentenze del Tribunale di Paola che condannano gli automobilisti ma che pagano soltanto gli avvocati, non il comune!.Dov’è allora la utilità per l’ente?

Non solo, ma resta sempre il mistero della disattivazione del photored.

Se sono legittimi e fanno cassa perché non si riattivano?

Se sono un atto di tutela degli automobilisti allora la disattivazione è contraria agli interessi degli scaleoti?

Chissà se il Tribunale terrà conto che il photored venne attivato illecitamente?

Pubblicato in Alto Tirreno

Nota stampa dell’associazione “L’Incontro – Insieme per crescere

Le prime piogge, pure intense, le spiagge senza vita, i lidi senza ombrelloni, il lungomare vuoto; non vedi nemmeno spazzatura. Al più qualche curioso ad andare a vedere i due fiumi di Santa Maria. Nemmeno studenti in giro, i pochi ospiti degli alberghi a giocare a canasta o tressette!
Altro che prolungamento della stagione estiva!
Davvero sembra che ormai l’estate sia finita. O quasi.
Certo con il tempo non c’è da scherzare. Basta il giorno seguente ed il mare si calmerà, e potremo avere di nuovo il sole, un sole caldo od almeno tiepido che inviterà ad andare a rifare i bagni.

Diversa sembra la situazione di Amantea.
Per Amantea ormai il maltempo è costante. Anzi nuvole sempre più scure si apprestano all’orizzonte, anzi, forse, con esso sono, ormai, sempre un tutt’uno, una costante, al punto da non renderlo più distinguibile.
Una economia sempre meno vitale; il commercio che langue, un commercio al quale si risponde con i photored e le strisce blu ( ma chi viene più ad Amantea, ormai?); la disoccupazione che schizza velocemente verso l’alto, come le tasse comunali; il lavoro che manca od è per pochi, e sempre gli stessi; molti giovani senza speranza, per lo più ( per fortuna non tutti) incapaci di sacrifici ai quali non sono più stati abituati dai genitori e dalla società, nemmeno quella della emigrazione; i prezzi che salgono; il turismo morto, ancora giovane, nel bel mezzo della breve, ed un tempo vitale, esistenza; le strade piene di buche; il campus che non campeggia; i servizi sanitari vergognosamente insufficienti; gli uffici pubblici ormai scomparsi; vecchi muri scrostati , rughe della mancata manutenzione, insegne illeggibili dalla ruggine come certi segnali stradali.
E potremmo continuare a lungo.
La realtà, amara, è che insieme all’estate e più dell’estate sembra che anche Amantea sia finita, non abbia più speranza di avviarsi verso un futuro roseo, vitale.
Temiamo che quel poco di commercio che finora ha qualificato la città sia destinato definitivamente a collassare sotto i colpi di un governo nazionale, regionale, provinciale e comunale che sopravvive a se stesso ma senza tutelare né la economia, né gli abitanti.
Noi speriamo che non sarà così, ma lo temiamo fortemente . E peraltro non vediamo una classe politica che abbia il coraggio di osare, se necessario il tutto per tutto.
Anzi stiamo aspettando nuovi e vecchi zombie.

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo la nota appena rimessaci dalla nostra lettrice della quale abbiamo pubblicato le due note e che hanno dato occasione all’Associazione l’incontro di chiedere la rimozione dei photored quali macchine per far cassa!

“Spett. Staff, ho letto l'articolo dell'associazione L'incontro che, fa anche riferimento alla mia nota riguardo i photored. Volevo precisare che la mia rabbia è dettata non per la loro presenza ai semafori ma al loro "casuale?" mal funzionamento?!

Come dicevo nella mia precedente mail, io sono una persona che rispetta le regole e tante e tante volte ha evitato di fare incidente, solo perché ha prestato attenzione agli eventuali errori degli altri automobilisti. Il fatto che la sottoscritta, abbia 30 PUNTI sulla patente non avendo commesso da quando è in vigore la normativa, alcuna infrazione, vorrà pur dire qualcosa ma sicuramente non che io sia una bigotta che cammina a 10km all’ ora .

Io non chiedo che i photored vengano eliminati perché danneggiano il commercio di Amantea o di qualsiasi altro posto.

Io dico solo che, spesso essi servono per fare cassa ingiustamente. Sappiamo bene che, purtroppo, noi esseri umani, tendiamo a non rispettare le regole quando ci sono, figuriamoci se fossimo lasciati liberi di agire secondo la nostra discrezione.

Come recita una nota di Sandro Montanelli : Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole. Quindi è basilare che le regole ci siano ma, esse non possono essere manipolate per mettere "nel sacco" la gente ingiustamente. Vi sarei grata se pubblicaste questo mio appunto. La ringrazio e saluto cordialmente”

Pubblicato in Cronaca

Ecco l’ultima dell’Incontro di Luigi Rubino inviata alla stampa ma non pubblicata:

“Associazione l’Incontro Insieme per crescere Amantea

 I photored macchine per far cassa e danneggiare Amantea

 Abbiamo letto l’articolo pubblicato da Tirrenonews.it dal titolo “ Photored: abbiamo imparato la lezione: “stare lontani da Amantea”, che pubblica la nota di una automobilista che è stata contravvenzionata per essere passata con il rosso( lei dice di no! E comunque ha molti dubbi) .

La conclusione della nota medesima( a parte quanto altro sul quale riflettere molto) è che la giovane signora è pervenuta ad una amara conclusione.

Quella di non passare più da Amantea.

Non è certamente la prima persona che ci dice di essere giunta alla medesima amara conclusione di non passare più da Amantea, il che significa non usare più Amantea per i propri acquisti.

A tal punto non escludiamo che parte della grave situazione economica nella quale versa il sistema commerciale e turistico amanteano possa essere figlia dei photored e delle strisce blu.

Come si può chiedere ad un lametino( ed a quelli dell’hinterland) di venire ad Amantea dove si rischiano contravvenzioni salate, se hanno alla stessa distanza un centro commerciale dove si parcheggia gratis ed al quale si giunge senza correre il rischio di una contravvenzione da photored?

Per questa forte preoccupazione abbiamo condotto una battaglia contro i photored e ci eravamo impegnati appena giunti al governo del paese a toglierli, ovviamente lasciando i semafori.

Ci sembra che il problema ora non sia soltanto quello del dramma di migliaia di concittadini che sono costretti a pagare sanzioni rilevanti quando non riescono nemmeno a pagare le tasse comunali, ma anche quello di una città che non accoglie, anzi “Sanziona” e quindi allontana.

Amantea storicamente ha sempre accolto tutti ed i “forestieri” sono stati, possono e potrebbero essere, un elemento di ricchezza e di forza del sistema commerciale, agricolo, turistico, artigianale della città.

Ci sembra quindi necessario intimare all’amministrazione comunale di rivedere le proprie scelte in materia di accoglienza!

Ci sembra necessario invitare le forze politiche cha hanno a cuore l’interesse per la città a fare propria la nostra battaglia.

Ci sembra il caso di invitare i prossimi candidati a sindaco a porre nei propri programmi la immediata eliminazione dei photored lasciando ,ovviamente, i semafori.

Amantea 14.08.2013  Il Presidente Luigi Rubino

Ci è pervenuta la seguente nota:

Volevo cortesemente sapere se c è qualche comitato di contrasto per le multe con i Photored li ad Amantea. Sono di fuori ed ho avuto la cattiva idea di fare la statale ( 18) per andare a CS. Non penso di aver trasgredito io al semaforo ma , c è qualcosa che non va nel loro funzionamento anche perchè il fatto che anche una mia compaesana che si trovava da quelle parti lo stesso giorno ma in orario diverso guarda caso è stata multata anche lei per essere passata con il rosso.

Sento proprio tanta puzza di bruciato.

E comunque una lezione l’ abbiamo imparata: evitare nel modo più assoluto di passare da quelle strade.

Aspetto per piacere una risposta anche negativa.

Grazie anticipatamente.(nota firmata)

Ovviamente abbiamo risposto, e, nel contempo, abbiamo chiesto anche la autorizzazione alla pubblicazione della nota stessa.

Ecco la risposta

“ Si, certo può pubblicare la mia nota tranquillamente, omettendo il nome, per piacere. Peró se magari faceste qualcosa in più per combattere queste ......... non voglio neanche definirle, sarebbe cosa buona.

Io rispetto le regole perchè sono la base del vivere civile ma mi incavolo fortemente quando si fa cassa in modo improprio.

Mi sono anche premurata di andare dai carabinieri per chiedere se avessero fatto qualche accertamento circa la regolarità di questi photored. Mi hanno quasi, quasi riso in faccia dicendo che ero la prima persona che andava da loro a fare una domanda del genere. Che non spetta a loro controllare etc, etc.

Onestamente sono andata via ( da Amantea) veramente, mi permetta il termine, "schifata".

Vi ringrazio per la risposta. Mandatemi per piacere la bozza del ricorso che non so se faro'.

Non vorrei dover poi vedere raddoppiata la sanzione”.

NdR.Che dire? In merito abbiamo scritto ripetutamente, anche recentemente, osservando che il funzionamento dei semafori a saltapicchio non ci pare né logico, né legittimo.

Siamo anche noi convinti che si tratti di macchine per fare soldi.

Ora la conferma che la gente si abituerà ad evitare Amantea( ancora più di quanto finora avvenuto)

 

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’ Associazione “L’Incontro” Insieme per crescere- Amantea

Ai Commercianti di Amantea, Alla cittadinanza, Alla Stampa

Oggetto. Photored e strisce blu

Dovrebbe essere normale per una cittadina storicamente commerciale fare dell’attrattività la sua punta di diamante. Ed infatti il sistema commerciale amanteano vanta una alta professionalità ed una altrettanto alta qualità di merci, oltre che un ottimo rapporto qualità-prezzi.

Ma queste storiche qualità professionali che si estendono anche al personale dipendente non sembrano sufficienti, in un momento economicamente difficile come quello attuale, se il comune non fa la sua parte.

Come intendere diversamente, in un momento economicamente difficile come quello attuale, infatti il continuo uso dei photored quale strumento per fare soldi e per creare problemi a chi vuole giungere ad Amantea?

E come far conoscere Amantea , nella sue pur pregevoli qualità, se il solo transito per la SS18 può essere penalizzante per via dei photored che appaiono a tanti non come semplici semafori atti a regolare il traffico, ma come strumenti diabolici per far cassa?

E non solo. In questa ottica di non accoglienza possono essere intese anche le strisce blu e la forte azione sanzionatoria posta in essere.

Non sappiamo nemmeno che da queste strisce blu il comune ricavi utilità economiche. Certamente sappiamo che ne deriva una immagine non di organizzazione ma di mancanza di attrattività.

Sarebbe bastato il disco orario e le sanzioni giustificabilissime contro chi occupa stabilmente i pochi parcheggi amante ani e nessuno avrebbe potuto obiettare alcunché. Ed invece no.

Comprensibile allora che si vada verso i gradi centri commerciali che non hanno parcheggi e soste a pagamento. Ma questo non aiuta certamente l’unica industria amanteana che è il commercio e nemmeno l’altra che è il turismo.

La nostra associazione invita quindi i commercianti e la cittadinanza a gridare contro questa dannosa amministrazione comunale

Amantea 21.6.2013                                                               Luigi Rubino

Pubblicato in Primo Piano

La storia è sempre la stessa. Il comune viene condannato dal Giudice di pace per i Photored , la sentenza diventa esecutiva, il comune non paga quanto dovuto( euro 120,00, di cui 55,00, per onorario ed euro 65,00 per diritti, oltre spese generali in ragione del 12,5%, sull’importo degli onorari e dei diritti, IVA, spese e CAP, come per legge, a titolo di spese del giudizio, da distrarsi ex art 93 c.p.c.), il legale ricorre al tar per il giudizio di ottemperanza e soccombe.

Inevitabilmente

E così in luogo della somma di euro 120,00, di cui 55,00, per onorario ed euro 65,00 per diritti, oltre spese generali in ragione del 12,5%, sull’importo degli onorari e dei diritti, IVA, spese e CAP, come per legge, a titolo di spese del giudizio, da distrarsi ex art 93 c.p.c. il Comune è stato condannato al pagamento delle spese di causa fissate in euro 500.

Ora il comune ha 30 giorni per pagare ed in caso di ulteriore inadempienza interverrà la nomina da parte del Prefetto di un commissario ad acta con spese a carico dell’Amministrazione Comunale, che vengono complessivamente e forfettariamente fin d’ora determinate in euro 500,00 (euro cinquecento/00), oltre le spese documentate.

Ecco la sentenza: N. 00560/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01422/2012 REG.RIC.

                       

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1422 del 2012, proposto da:
Fabio Virgilio, rappresentato e difeso dall'avv. Giovanni Iaconetti, con domicilio eletto presso il medesimo in Cosenza, via Cattaneo N 40;

contro

Comune di Amantea;

per

l'ottemperanza formatasi sulla sentenza n 395/09 emessa dal Giudice di Pace di Amantea

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 11 aprile 2013 il dott. Alessio Falferi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

 

FATTO e DIRITTO

Il ricorrente espone che il Giudice di Pace di Amantea, con sentenza n. 395/2009, ha condannato il Comune di Amantea al pagamento della somma di euro 120,00, di cui 55,00, per onorario ed euro 65,00 per diritti, oltre spese generali in ragione del 12,5%, sull’importo degli onorari e dei diritti, IVA, spese e CAP, come per legge, a titolo di spese del giudizio, da distrarsi ex art 93 c.p.c..

La detta sentenza è stata notificata il 18.4.2011.

Il ricorrente precisa che alla data del 21.9.2012 è stato accertato dalla Cancelleria Civile del Tribunale il passaggio in giudicato della sentenza.

Considerato che a tutt’oggi il Comune intimato non ha provveduto al pagamento del dovuto, il ricorrente agisce in questa sede al fine di ottenere l’integrale esecuzione della sentenza citata non oltre il termine di 60 giorni, chiedendo che sia nominato fin d’ora un commissario ad acta per l’ipotesi di ulteriore perdurante inottemperanza.

Non si è costituito in giudizio il Comune intimato.

Alla Camera di Consiglio dell’11 aprile 2013, il ricorso è stato trattenuto in decisione.

Il ricorso è fondato e va accolto.

Ai sensi dell’art. 112 del D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104, è possibile attivare il giudizio di ottemperanza per ottenere l’esecuzione delle sentenze passate in giudicato del giudice ordinario.

Nel caso in esame, dagli atti di causa emerge che l’Amministrazione comunale intimata non ha ancora provveduto all’adempimento dell’obbligo di assicurare effettività alla pretesa creditoria azionata dalla parte ricorrente, quale risulta definita dalla pronuncia giudiziale sopra ricordata, con riferimento alla quale è stato attestato, in data 21.9.2012, il passaggio in giudicato.

Va, pertanto, affermata la persistenza dell’obbligo del Comune intimato ad ottemperare al giudicato nascente dalla decisione giurisdizionale di cui in epigrafe.

Nella specie, pertanto, il ricorso va accolto e, per l’effetto, va dichiarato l’obbligo in capo al Comune di Amantea, in persona del legale rappresentante pro tempore, di dare integrale esecuzione al giudicato di cui trattasi, corrispondendo alla ricorrente gli importi come liquidati nella citata sentenza, gli interessi dovuti, con la decorrenza indicata in sentenza, fino alla data in cui ha avuto luogo l’effettivo pagamento.

Appare opportuno, al riguardo, assegnare per l’adempimento de quo all’Amministrazione comunale intimata il termine di giorni 30 (trenta) decorrenti dalla data di notifica o comunicazione in forma amministrativa della presente sentenza.

Per il caso di ulteriore inadempienza, nomina fin d’ora, quale “Commissario ad acta” il Prefetto di Cosenza o un Dirigente della medesima Prefettura dallo stesso delegato, affinché provveda, avvalendosi dei poteri a ciò necessari, a dare integrale esecuzione al giudicato di cui è questione, entro l’ulteriore termine di giorni 30 (trenta), con spese a carico dell’Amministrazione Comunale, che vengono complessivamente e forfettariamente fin d’ora determinate in euro 500,00 (euro cinquecento/00), oltre le spese documentate.

Il Commissario ad acta dovrà provvedere, sotto la sua responsabilità, ad adottare ogni provvedimento ritenuto utile per l’espletamento dell’incarico conferito.

Le spese del presente giudizio seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda)

definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto,

lo accoglie e, per l’effetto,

- dichiara l’obbligo del Comune di Amantea di provvedere, entro 30 (trenta) giorni dalla notificazione a cura del ricorrente o comunicazione della presente sentenza, a dare integrale esecuzione alla sentenza di cui in epigrafe;

- nomina Commissario ad acta il Prefetto di Cosenza o altro funzionario da questi delegato, affinché provveda, in ipotesi di perdurante inottemperanza dell’Amministrazione comunale, a quanto previsto nel successivo termine di trenta giorni dalla scadenza di quello assegnato all’Amministrazione intimata.

Condanna il Comune di Amantea al pagamento delle spese del presente giudizio in favore di parte ricorrente, che liquida in complessivi euro 500,00 (cinquecento/00).

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Catanzaro nella camera di consiglio del giorno 11 aprile 2013 con l'intervento dei magistrati:

Massimo Luciano Calveri, Presidente

Concetta Anastasi, Consigliere

Alessio Falferi, Primo Referendario, Estensore

     
     
     
     
     
     
     
     

DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 09/05/2013

 

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