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massali rose miniCome ricorderete c’è stato un momento in cui i “miracoli” della Madonnina di Massali in Via Lava Gaenza hanno creato da un lato allarme sociale e dall’altro speranza.

Il risultato è stato la nascita di un luogo di preghiera, anzi una occasione di preghiera

Quella preghiera che a dispetto di quanto si posa ritenere è vivamente presente nella nostra cittadina che vanta numerosi cenacoli di preghiera che inviano le stesse a coloro che ne hanno maggiormente bisogno

E lo scantinato della Madonnina non ha mai cessato di svolgere questa funzione di ospitalità delle oranti, di occasione di incontro e di preghiera

Ed oggi la notizia

Carlo Massali porta un mazzo di rose bianche alla statua della Madonnina

Il tempo di metterle in un portafiori, ai piedi della Madonnina e le rose da bianche sono diventate rosa

Tutte tranne una

“Potete crederci o meno” è stato scritto “ ma questa è la verità!”

E poi continuando.

“Madonnina pregheremo per tutto il mondo”

Crederci o non crederci è un fatto di fede.

Crederci o non crederci è un fatto di sensibilità.

Crederci o non crederci è, forse e soprattutto, un fatto di bisogno

Certo di preghiere non è mai morto nessuno e le preghiere non hanno mai fatto male a nessuno.

massali rose medio

Pubblicato in Primo Piano

03-gegèmedioLa sera nel deposito di Massali in Via Lava Gaenza si prega.

E Carlo Massali di ritorno da Medjugorie ha portato una statua della Madonna che è stata posta di fronte alle donne oranti con alle spalle l’armadio del “mistero”.

Ma stamattina i nuovi segni!

La Madonna si trovava vicino alla fiancata dell’armadio, là dove erano comparse le prime immagini di Giovanni

E sulla fiancata il diminuitivo di Giovanni : GEGE’

Infine sul tavolino di fronte alla parete delle effigi era stato lasciato un foglio bianco ed una penna.

Il segno del desiderio dei familiari di comunicare.

Un desiderio che è stato esaudito

Sul foglio la stessa scritta dell’armadio “ GEGE’”.

E sulla scritta un po’ della terra di Medjugorie, quasi a voler indicare il suo viscerale rapporto con la Madonna.

Quella di MEDJUGORIE in particolare.

Il figlio di Carlo apre appositamente per noi ed appena aperto la gente, donne in silenzio, si avvicinano.

Torneranno stasera quando il magazzino-chiesa sarà aperto alla preghiera

Nel pomeriggio invece dovrebbe giungere da Cosenza il dr Luca Chianelli del Centro Investigazioni Scientifiche che ha condotto le prime indagini

 

 

Pubblicato in Primo Piano

Il Dott. Luca Chianelli, Direttore del C.I.S.(Centro Investigazioni Scientifiche) del quale abbiamo in anteprima ampiamente riferito sul nostro sito , ci conferma la sua presenza ad Amantea insieme ad un suo collaboratore.

Gli esperti del C.I.S. hanno provveduto ad effettuare “opportuni rilievi tecnici, chimico-fisici e fotografici, mediante l'utilizzo di tamponi specifici, di tecniche di illuminazione a luce radente e mediante l'impiego di lampade forensi e crime-scope a diversa lunghezza d'onda”

Una indagine accuratissima e tecnologicamente evoluta che però importa tempi di risposta medio lunghi.

Ci comunica il C.I.S. che “I dati acquisiti e i campioni prelevati sono stati opportunamente e scrupolosamente repertati e sigillati sia in modo da garantirne l'eventuale efficacia probatoria e sia per conservarne la genuinità ed impedirne il possibile deterioramento e degradazione”.

Facile comprendere come ci si trovi di fronte ad una altissima professionalità per fortuna disponibile nella nostra regione.

Il C.I.S. informa che “ Sia i reperti che il C.I.S. Centro di Investigazioni Scientifiche rimarranno a disposizione delle Autorità (anche religiose) competenti o eventualmente interessate a far luce su questa complessa e soprattutto delicata vicenda.”

Conclude il dott. Luca Chianelli, nella sua qualità di Direttore del C.I.S.(Centro Investigazioni Scientifiche) che “ allo stato attuale, e dopo così poco tempo, non si può ancora avere alcun elemento di certezza su natura e caratteristiche fisico-chimiche delle immagini in questione”.

Nel mentre la scienza prosegue nelle sue indagini, ci resta la memoria delle immagini viste e fotografate di Giovanni Massali e del volto di Madonna, purtroppo ormai scomparse.

Domani giovedì 3 ottobre tornerà da Medjugorie Carlo Massali il proprietario dei locali e dell’armadio misterioso che sicuramente riaprirà alla frequenza di chi vuole visitarli e vederli.

Pubblicato in Cronaca

Siamo stati stamattina a vedere l’armadio delle effigi e notiziato sul fatto che tutte le effigi erano sconparse. Sia quelle di Giovanni Massali che quelle della Madonna. Poi siamo passati il pomeriggio a vedere e non c’era nessuna novità, se non gente che proveniva anche dai paesi oltre provincia e che voleva vedere personalmente come se vedere personalmente significasse entrare dentro il fenomeno, anzi appartenervi.

Poi in serata all’improvviso il tam , tam ci avverte che era ricomparsa, anzi stava ricomparendo l’effigie della Madonna. E così partiamo con il fido Riccardo.

Scendiamo nello scantinato dalla ripidissima rampa che pone a rischio chi la percorre e nemmeno entrati vediamo che si spegne la luce. Restiamo all’ingresso quasi al buio ma sentiamo nettamente le voci che recitano il SS Rosario. Un gruppo di donne sedute davanti all’armadio recita il Rosario. Ci sembra questo il vero miracolo di oggi, il fatto che in uno scantinato nel quale nessuno di noi sarebbe mai andato, tantomeno a pregare, ci sono ragazze e donne di diversa età intente a pregare.

Si riaccende poi la luce e proviamo a fotografare la neo nata effige, senza riuscirci però, forse perchè Buffone ed altri sparano luci che rendono difficile percepire la immagine della Madonna.

Sono in tanti intorno alla parete sud-est dell’armadio, in gran parte famiglie, genitori e figli.

Buffone descrive l’immagine e tutti chini a cercare di vederla. Nessuno parla ma poi qualcuno grida “ La vedo, la vedo” sorridendo, lieto di averla vista e tutti a sorridere felici per lui. Bisogna abbassarsi cosa non facile a tutti . A me in particolare per cui questa volta mi sfugge una effigie contrariamente a tutte le altri viste e fotografate. Riccardo invece la vede.

Parliamo con Carlino che domani parte per Medjugorie . Mancherà un paio di giorni e quindi il magazzino resterà chiuso per eguale periodo. Poi al suo ritorno permetterà il riaccesso ai tanti fedeli che ormai si sono abituati aduna frequenza quasi quotidiana.

E chissà che fra due giorni non ci sarà qualche sorpresa.

 

 

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Amantea. 30 settembre 2013. Le misteriose effigi di Giovanni Massali e della madonna di Medjugorie sono scomparse e l’armadio è ritornato al suo posto.

Il “bollettino” delle evoluzioni dell’armadio misterioso viaggia di buon mattino per la città. E così intorno alla 10.00 siamo nel magazzino di Carlo Massali in Via Lava Gaenza. E lì davanti alla strada Luigi, il papà di Giovanni , alcuni parenti ed un gruppo di amanteani spinti dalla notizia di stamattina o dei giorni scorsi.

L’armadio è ritornato in linea con gli altri, come era all’inizio, ed insieme si sono spostati anche due ceri che erano stati collocati per terra sotto la parete dell’armadio dove erano comparsi i volti di Giovanni e della Madonnina.

E nessuna delle immagini si vede più. Misteriosa la comparsa, misteriosa la scomparsa. Restano solo sul divano giallo la foto del giovane e la immagine della madonna.

La gente invade lo scantinato ed ascolta, guarda, perplessa, ma pronta ad ogni novità. Intanto arriva il cane di Giovanni che annusa l’armadio in lungo e largo.

Luigi e Carlo sorpresi di questa evoluzione parlano con noi e ci dicono che partiranno domani per Medjugorie una prenotazione fatta da tempo.

Intanto arriva anche Telespazio per riprendere le immagini che non ci sono più e si accontenta di filmare le foto dai telefonini che le hanno conservate. Intervistano Carlo Massali, Buffone ed infine Luigi Massali che scuote il cuore di tutti i presenti quando rispondendo al giornalista di Telespazio che gli chiede notizie sulla morte di Giovanni dice : “ Giovanni non è morto” E lo dice con forza. La gente assente con il capo come a sostenere che Giovanni è ancora qui , vicino ai suoi ed ora vicino anche agli Amanteani.

E qualche pia dona si avvicina al divano e bacia prima la immagine della Madonna e poi quella di Giovanni: è il loro modo per esprimere la loro fede.

Andiamo via per raccontare di questa incredibile evoluzione ma pronti a cogliere quanto altro abbia ad accadere qui nella piccola e silenziosa Amantea.

 

Pubblicato in Cronaca

Il fenomeno delle misteriose effigi sta diventando un fatto così importante da richiamare l’attenzione di mass media per più importanti dei nostri blog e dei piccoli quotidiani locali.

Tanto importante da aver avuto la presenza( crediamo sia la prima volta ad Amantea) del dr il dott. Luca Chianelli, criminalista e direttore del CIS di Cosenza ( Centro di Investigazioni Scientifiche), il quale era accompagnato dal dott. Antonio De Leonardis, esperto del suo staff.

Chianelli e De Leonardis hanno effettuato la visita dei luoghi e condotto le prime analisi preliminari per tentare di comprendere la natura delle immagini e della loro formazione.

Una presenza per taluni versi anche essa misteriosa.

Il CIS infatti si avvale di “differenti e specifiche professionalità, di collaboratori qualificati, di attrezzature forensi di ultima generazione, nel rispetto di sistemi di lavoro e di analisi assolutamente scientifici, utilizzando metodiche e protocolli riconosciuti a livello internazionale per valutare ed indagare “ scena criminis e/o un problema tecnico-investigativo”.

Il CIS è infatti strutturato in 10 sezioni forensi tra cui la CSA( Crime Scene Analysis), le Impronte,ed altro.

Ovviamente nessun pronunciamento ancora da parte degli esperti per quanto sollecitato.

Nessuna sorpresa invece per la sollecitata presenza di padre Francesco Celestino, il parroco della Chiesa Madre e frate guardiano del convento di San Bernardino da Siena. Come storico costume della Chiesa nessun pronunciamento sulla vicenda e sul suo valore religioso ma non è certamente fuggito a padre celestino il forte bisogno di miracoli che ha la nostra società .

L’alternarsi di formazioni e scomparse delle immagini infine aggiunge mistero al mistero e sorregge le visite del luogo e la osservazione del misterioso armadio che, riteniamo, fino a quando sarà tenutario di queste misteriose effigi, sarà, sempre più, luogo di richiamo man mano si amplierà il cerchio diffusivo della notizia.

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madonnaminiGiunti ormai al terzo giorno, continuano le strane apparizioni e sparizioni di volti di Madonna e del volto di Giovanni Massali.

Amantea è tutto un via vai, un pellegrinaggio continuo, costante e incredulo verso il luogo cittadino più frequentato degli ultimi tre giorni.
Proprio in questo instante si sta prospettando agli occhi degli increduli spettatori il volto, molto più grande delle altre, di una Madonna che sembra tenere in braccio un qualcosa, non sappiamo se e cosa rappresenti esattamente la nuova effige, perchè come detto pocanzi l'immagine sta formandosi proprio in questi istanti.

A differenza delle precedenti immagini, quest'ultima sta apparendo su una delle ante principali dell'armadio ed a differenza delle altre non occorre fare "peripezie", inginocchiarsi o torcere la testa per riuscire a cogliere il volto luminoso ed serafico della Madonna.

Continuano, quindi queste apparizioni che ormai hanno incanalato la totale attenzione della città per un evento che ha del misterioso e anche del miracoloso, cercando tutti di capire quale sia il significato di questi segni, quale sia il messaggio che Giovanni vuole mandarci, quale sia la conclusione di questo fine settimana che ci sta tenendo tutti, ma proprio tutti con il fiato corto, sospeso tra la realtà ed il misticismo. 

gente mini


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Il papà di Giovanni, Luigi, mi giura che ieri non c’erano e che non sono nemmeno state viste dagli esperti che sono venuti stamattina a visionare le immagini del figliolo senza pronunciarsi e senza capire come siano nate.

Sono scomparse due immagini di Giovanni e sono comparse due immagini di un volto femminile che rassomiglia a quello impresso sulla stampa della Madonna che si vede in bella vista sul divano a fianco alla foto di Giovanni.

Ancora una volta la voce viaggia veloce per la città; raggiunge ogni angolo e porta gente da ogni dove.

E sono lì donne ed uomini, giovani e anziani , discreti ed increduli , piegati, perfino inginocchiati a torcere la testa ed il collo per riuscire a cogliere i volti delle due “madonne” poste sulle fiancate dell’armadio.

Se guardi i loro volti ti accorgi che si illuminano se riescono a cogliere il volto della madonna mentre si rabbuiano se non ci riescono.

Qualcuno stende il dito per indicarle ma viene subito richiamato per il timore che il sudore possa cancellarle.

E poi parlano tra di loro serenamente chiedendosi come possa essere successo un fatto del genere, se sia un segno, se la Madonna si sia stancata di questo mondo dove non esiste più amore tra la gente, dove ognuno tenta di sopraffare gli altri, di arricchirsi impunemente mentre altri soffrono la fame.

E così.

La gente coglie questo fatto come un segnale. E questo indipendentemente dal fatto se lo sia o non lo sia.

E forse non è ancora finito.

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Giovanni era un ragazzo dolce, semplice che un brutto incidente ha portato via alla sua famiglia, ai suoi amici, alla città. Aveva solo 19 anni!

Era il 12 gennaio 2008.

E 5 anni dopo questo terribile evento che ha fatto dire ai suoi cari: “ oggi e' accaduto un miracolo: il nostro caro Giovanni si e' voluto far vedere sulle ante di un armadio. Un avvertimento straordinario. Chi desidera venire a vedere, le porte dei nostri magazzini sono aperte a tutti...”

Parliamo del negozio di Carlo Massali sulla SS18 nei pressi del primo semaforo per chi viene da sud.

Un grosso armadio nel deposito del negozio risultava spostato di 30 cm ma nessuno lo aveva spostato.

Davanti all’armadio un divano e sui cuscini la foto del nipote Giovanni.

Arrivano i parenti e si vede in controluce una immagine.

I familiari la ascrivono a Giovanni. Un segno tangibile

Poi se ne scoprono altre 4. Tre sulla parete e due su un’anta.

Sono simili alla foto: un volto che poggia su una mano.

La notizia corre per la città. C’è chi crede ad un segno divino, ad un miracolo. Al contrario c’è chi la ritiene artefatta. C’è infine chi si lascia attrarre dal mistero e non vorrebbe nemmeno che si accertasse la verità.

Certo questo evento ha ricordato a tutta Amantea l’infelice destino di un giovane che purtroppo non è l’unico.

Diversi altri giovani anche recentemente hanno lasciato questo mondo per salire certamente in cielo dove certamente sono più felici che in questo mondo dove c’è sempre più bisogno di miracoli!

Pubblicato in Primo Piano
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