
I Carabinieri della Compagnia di Paola e della Stazione di Amantea hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un ragazzo Rom residente a Lamezia Terme.
Il predetto, nelle prime ore del pomeriggio di oggi, a Paola, ha asportato, da un parcheggio, un’autovettura Renault Clio di colore nero dandosi a precipitosa fuga.
La macchina, subito segnalata sul portale in uso alle forze di Polizia, è stata intercettata dalle pattuglie dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Amantea, sotto il Comando del Maresciallo Roberto Munafò, le quali, dopo un inseguimento a velocità sostenuta, lungo tutta la strada statale 18 e per le vie cittadine nella zona a Sud di Campora San Giovanni, sono riusciti a fermare l’uomo che, con l’intento di far perdere le proprie tracce, si dirigeva sulla provinciale nel Comune di Cleto.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in Lamezia Terme.
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Cronaca
Tre le persone denunciate anche il proprietario di un capannone, all’interno del quale i carabinieri hanno rinvenuto numerosi attrezzi da scasso e 12 centraline elettroniche per avviare auto e camion di varie marche
.TORANO – Ricettazione e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Queste le accuse con cui sono state denunciati tre cosentini (un 37enne, un 31enne e un 45enne) già noti alle Forze dell’Ordine. I fatti risalgono a sabato notte quanto i carabinieri della stazione di Torano Castello nel corso di un servizio di controllo del territorio, transitando nei pressi della zona industriale di contrada Cutura nel comune di Torano Castello, notavano le luci accese all’interno di un capannone. Giunti nel fabbricato i militari si trovavano di fronte il proprietario, che giustificava la sua presenza sul posto poiché allertato di un falso allarme segnalato dal sistema antintrusione. I carabinieri, insospettivi, decidevano di effettuare un controllo approfondito nel capannone dove notavano la presenza di altre due persone. Una si era nascosta nel soppalco, mentre l’altra si era accovacciata all’interno di un’autovettura con il motore ancora caldo che faceva finta di dormire.
Nascosto nel capannone i militari rinvenivano un borsello contenente numerosi attrezzi da scasso e 12 centraline elettroniche per l’avviamento di auto e camion di varie marche e utilizzate dai ladri più esperti per mettere in moto le auto nel più breve tempo possibile. Il titolare del capannone, dapprima dichiarava ai militari di non conoscere i due soggetti dopodiché, messo alle strette dagli operanti, i quali nel corso dell’ispezione ai locali non avevano rilevato alcun segno di effrazione alle porte e alle finestre ed inoltre avevano rinvenuto un telecomando del cancello di ingresso nelle tasche del 31enne, alla fine ammetteva di conoscere i due. I tre, accompagnati presso la Compagnia Carabinieri di Rende per gli accertamenti del caso, al temine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cosenza, mentre il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
Questo ha consentito di prevenire ulteriori furti di autovetture nell’area urbana, fenomeno criminale contrastato con determinazione dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza che già, nel mese di novembre 2018, nel corso dell’indagine “Scacco al Cavallo” hanno tratto in arresto 18 persone per i reati di furti di auto e successive estorsioni con il metodo del cavallo di ritorno.
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Cosenza
Ieri è stata portata via la Fiat Panda di don Piero Furci, parroco della “Sacra Famiglia” di Vibo e della chiesa di Triparni.
Sacerdote celebra la messa e nel frattempo gli rubano l’auto
Non si arrabbi don Piero Furci ma istintivamente ci è venuto in mente il detto “Parigi val bene una messa”
E lo abbiamo cambiato in “Una messa va bene una panda”
Ed abbiamo anche pensato che il ladro stava tranquillo perché ben sapeva che il parroco non poteva certo lasciare l’altare per salvare l’auto, intento, come era, semmai a salvare le anime
Il furto è avvenuto ieri intorno alle ore 19 mentre il sacerdote celebrava la messa.
L’auto – una Fiat Panda – era stata parcheggiata all’interno di una recinzione vicino al suo garage. Don Piero Furci è anche parroco della chiesa di Triparni e responsabile pastorale sociale e del lavoro.
Dopo il furto, il sacerdote ha presentato denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
E mi raccomando non cominciate a pensare “Questa è la Calabria”
Due mesi fa, infatti in Piemonte,. nella chiesa parrocchiale di Castiglione Tinella, un ladro ha rubato il portafoglio, compreso il bancomat, ad un prete mentre diceva la messa!
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Vibo Valentia