Tutti “rubano” il Poliambulatorio di Amantea , anche i ladri!
Amantea ha tante “bestemmie”.
Una è il porto che da millenni si insabbia.
Una, più recente, è la sanità; la vecchia ASL, il vecchio Distretto, l’attuale Poliambulatorio, se tale è, visto che ogni giorno perde un pezzo.
Ma ora rubano anche i ladri.
Come stanotte, quando sono entrati scassinando ed asportando, si dice, 6000 euro che erano stati versati dai malati per le scarne prestazioni che ancora questo “residuo” di sanità pubblica eroga ai malati del nostro hinterland.
Stamattina intorno alle 07.30 gli addetti all’ufficio del ticket si sono resi conto che la porta di ingresso era stata forzata ed hanno chiamato i carabinieri della locale caserma comandata dal maresciallo Cerza.
Immediato ed efficace l’intervento dei carabinieri.
Sono state cercate e rilevate le impronte digitali latenti con il metodo tradizionale che consiste nello spargere con un pennello il cosiddetto grigio-argento, polvere di alluminio e additivi (che si deposita sulle linee papillari) dove si presume sia l’impronta.
Sono state anche asportate le registrazioni fatte dalle telecamere interne.
Nulla si è saputo della eventuale asportazione delle registrazioni delle telecamere civiche poste all’esterno del poliambulatorio.
I carabinieri sono rimasti nella struttura sanitaria per diverse ore ascoltando alcuni dipendenti
E poi hanno anche sentito il dirigente facente funzioni che sostituisce la d.ssa Bernaudo.
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Una giornata tranquilla quella di oggi 4 luglio.
Almeno in apparenza.
Ma a metà mattinata circa scatta l’allarme in una delle banche cittadine;
La Banca, in cui scatta l'allarme è una di quelle che è posta sulla SS18.
E l’intervento dei carabinieri è più che tempestivo.
Due auto giungono immediatamente sul posto.
Armi alla mano, pronti ad affrontare i rapinatori o comunque qualsiasi situazione abbia determinato l’allarme.
Ed invece scoprono che si è trattato di un falso allarme.
Certo non è mancato per l’Arma di intervenire con prontezza.
Ma nelle parole di uno dei carabinieri intervenuti “Questa gente non sa nemmeno premere un bottone ….” si legge profonda amarezza.
Sembra la storia dell” AL LUPO AL LUPO”.
Non è che al prossimo allarme di uno dei tanti posti vigilati dai Carabinieri ( uffici postali, banche, supermercato, eccetera) questi non intervengano, ma certo che sottovalutare il senso dell’allarme collegato con la locale caserma non è da poco.
Uno dei nostri collaboratori (uno dei tanti, in verità) non solo ci allarma, ma scatta anche l’unica foto dell’intervento.
Ve la porgiamo.
Ed insieme porgiamo i complimenti ai militi della locale caserma ed al comandante Tommaso Cerza.
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Nel Salone degli Stemmi della Prefettura di Reggio Calabria, alla presenza del Prefetto Claudio Sam martino e con la partecipazione del Comandante della Legione dei Carabinieri, Generale di Brigata Andrea Rispoli e il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche Sicilia - Calabria, Vittorio Federico Rapisarda, sono state sottoscritte le convenzioni per la realizzazione di interventi su beni immobili confiscati alla criminalità organizzata da adibire a Presidi dell’Arma in provincia di Cosenza e di Reggio Calabria.
Interessati in questa fase il comune di Amantea, quello di Scalea e quello di Santa Maria del Cedro.
Ad Amantea si procederà alla ristrutturazione di due immobili
Uno di questi sarà destinato a caserma
Un altro immobile invece sarà destinato ad alloggi di servizio.
I finanziamenti per la rimodulazione e l’adeguamento degli immobili saranno assicurati dal “Programma Straordinario per la Giustizia in Calabria”, finanziato con 10 milioni di euro ed il cui Soggetto Attuatore e Gestore è il Prefetto di Reggio Calabria.
Nel complesso, sono state assegnate con decreto prefettizio risorse per complessivi euro 9.578.604,95, di cui euro 2.601.435,00 per il potenziamento dei servizi tecnologici e strumentali a fini investigativi (prima linea di intervento), euro 6.977.169,95 per il rafforzamento dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata (seconda linea di intervento) di cui euro 2.313.598,50 per l’acquisto di veicoli e euro 4.118.062,45 per la ristrutturazione di beni confiscati alla criminalità organizzata.
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Non avevamo dubbi sulla “irritualità”( permetteteci l’eufemismo) della segnaletica verticale del comune di Amantea.
Mille ed una le prove.
Ma finora ci eravamo limitati a segnali fortemente “parziali”, “consunti” “illeggibili”, figli di un “abbandono” durato anni ed anni e di una sostenuta e perdurante mancata manutenzione.
Ma quasi a rispondere alle nostre perplessità ecco che veniamo smentiti da una tabella “futuribile”.
E’ quella posta sulla sponda sinistra del Santa Maria( per chi viene da via R.Mirabelli) e che indica che per arrivare alla locale caserma dei carabinieri occorre salire su Via Adda, verso la SS18.
Alcuni nostri lettori ci hanno chiesto se ne sapevamo qualcosa.
Altri, se questa tabella significava che a breve la caserma sarebbe stata spostata in qualcuna delle villette poste vicino al Liceo scientifico.
Non ci sembra che esista alcuna decisione ufficiale in merito o comunque che statuisca tale trasferimento.
Una unica certezza quale è quella che anche per chi viene da sud( poliambulatorio) esiste la stessa tabella che segnala che per arrivare alla locale Caserma dei carabinieri occorre salire Via Adda .
Comunque ( e come al solito) quando finisci di salire via Adda non ci sono altre tabelle che indichino se andare a destra ( verso le villette) od a sinistra verso il Municipio.
Sono finite le tabelle di indicazione o si sono accorti dell’errore?
Ed allora siamo costretti a chiedere alle autorità: chi le ha messe, chi le ha ordinate, chi le ha pagate?
No. I Carabinieri non si spostano. Lo si legge sull'altra tabella che vi mostriamo e che è all'inizio di Via Adda lato SS18.
In sostanza prima si sale su via Adda verso la SS18.
Lì giunti ti devi fermare perchè come detto non trovi indicato se devi andare a destra od a sinistra.
Allora ti fermi e vai al negozio di fronte a chiedere e li cortesemente ti indicano la tabella nella foto che ti dice di scendere da via Adda.
E così in perpetuum.
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Le sirene spiegate di 3 auto dei carabinieri scuotono gli Amanteani dal loro torpore della calda estate 2015.
Percorrono quasi tutte le strade della sonnolenta cittadina calabrese.
Due auto dei CC davanti all'Hotel .
Si sparge la voce che ci sia stato ancora un altro furto da parte di 4 zingari.
2 di loro vengono arrestati e tradotti in caserma con l’Audi responsabile di vari furti in Amantea.
Gli altri 2 fuggono e vengono inseguiti.
Si parla anche di spari in aria nel tentativo di intimidire i ladri
Quasi tutti i carabinieri della locale stazione ed i rinforzi della capitaneria di Paola si gettano all’inseguimento nelle zone periferiche di Amantea.
Vengono controllati i sottopassi ferroviari e stradali, le stradette periferiche sterrate sotto il rilevato ferroviario , vi guarda nei canneti, in ogni vecchio immobile abbandonato.
La gente esce da ogni dove e diventa fonte di informazione.
Arrivano perfino i primi commenti.
Bravi. Finalmente.
A loro i nostri ringraziamenti.
Li ho visto letteralmente sudati e con le camicie totalmente bagnate a cominciare dal maresciallo Tommaso Cerza , ma nessun CC escluso, battere ogni angolo del territorio alla ricerca dei ladri.
E forse si tratta degli stessi ladri che hanno malmenato la signora di località Oliva che ha reagito al furto nella propria abitazione.
Vi faremo sapere.
Al momento ancora in atto la ricerca.
Un Carabiniere insegue i ladri nei pressi dell'ufficio del Giudice di Pace
I Carabinieri inseguono i ladri sulla SS18 a piedi
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Nessuno pensi che le amministrazioni comunali siano o possano essere eguali. Sarebbe una sciocchezza atta a mostrare la stupidità della gente.
Ecco la prova
Il 26 luglio 2012 segnalavo come i Carabinieri appuntato scelto Angelino De Sarro ed appuntato scelto Pasquale Picciolo , armati di un tubo di acqua e della divisa, ma sprovvisti di maschere antigas ed altre attrezzature tipiche dei pompieri , salvavano la famiglia Aloisio e la loro casa, con una impresa di un coraggio al limite del cosciente, fronteggiando le fiamme alte che avevano attinto alberi di oltre 10 metri , mettendo in sicurezza il bombolone del gas che sarebbe potuto scoppiare, riuscendo a spegnere, dopo più di un’ora e mezza di lotta, le fiamme prossime alla abitazione e subito dopo portavano via, prendendola in braccio, una anziana signora di un’altra casa vicina allontanandola dall’incendio e dall’acre fumo che le impediva di respirare, e nel segnalare un atto di cosciente coraggio suggerivo all’amministrazione comunale quanto opportuno.
Niente di niente.
Ed il 13 gennaio 2015( in due nostri articoli uno dei quali ha avuto oltre 27 mila accessi) segnalavamo la vicenda del sig Marano caduto con tutta l’auto nel fosso del torrente Torbido e portato in salvo dai due appuntati dei carabinieri di Amanteadella stazione di Amantea Stefano Vommaro e Bernardino Francesco Miraglia, che Marano ha chiamato “ I miei angeli custodi”, prontamente ed efficacemente intervenuti in suo soccorso e che abbiamo ringraziato anche noi, come abbiamo detto “consapevoli che fin quanto presenti sul territorio sono una garanzia per il paese”
Questa volta “ bingo”.
L’amministrazione comunale a guida Sabatino ha offerto ai due carabinieri un encomio solenne presenti i marescialli Massimiliano Diamanti ed Enrico Caporaso ed il Capitano Antonio Villano, tutti orgogliosi della loro Arma e dei loro uomini , in ogni tempo capaci di atti di coraggio e di abnegazione sincera.
Anzi il sindaco ha che ha tratteggiato il gesto dei due Carabinieri come un atto “ di coraggio e spiccato senso del dovere”.
Sorprendente poi la affermazione che la consegna dell’encomio sia stata intesa“quale occasione per ribadire il profondo affetto e la forte riconoscenza che la città ha da sempre nei confronti dell’Arma dei Carabinieri”.
Commosso il “salvato” ancora felice di aver chiamato la locale caserma dei carabinieri e che ha detto che ““Ho sempre un pensiero per loro . Sono stati grandi e non hanno badato alla loro vita per salvare la mia”.
Non possiamo sottovalutare come questi comportamenti siano anche figli della gestione della locale caserma di carabinieri da parte del maresciallo Massimiliano Diamanti al quale, insieme a tutto l’organico va ancora una volta l’apprezzamento della città.
http://www.trn-news.it/portale/index.php/bassotirreno/itemlist/tag/Bernardino%20Francesco%20Miraglia
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Primo Piano
Si chiama T. Alex il giovane camporese di 25 anni arrestato dai Carabinieri della Radiomobile in uno ai carabinieri di Amantea
Alex 25enne, disoccupato, già noto alle forze dell'ordine, per detenzione ai fini di spaccio di droga è stato sottoposto ad una prolungata attività di osservazione
Poi ieri sera è stato rintracciato in una sala giochi e sottoposto a controllo
Ne è seguita una iniziale perquisizione.
Successivamente i militi si sono recati nella sua abitazione
In seguito ad una accurata perquisizione sono stati rinvenuti circa 300 grammi di marijuana
La droga era nascosta in vari nascondigli
Oltre alla marijuana sono stati rinvenuti centinaia di grammi di sostanza da analizzare, verosimilmente utilizzata per il “taglio” della droga.
Inoltre sono stati trovati altri materiali utilizzati le finalità di spaccio.
In conseguenza il giovane camporese è stato dichiarato in arresto dai militari della Stazione di Amantea ed è stato posto ai domiciliari
Sul fatto dovrà pronunciarsi l’Autorità Giudiziaria di Paola.
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Cronaca
Una triste vicenda quella che ha visto coinvolti due uomini uno dei quali ha estratto l'arma ed ha ferito alla testa il giovane 21enne. Tanta la paura nel tratto di Piazza Commercio, mentre l'aggressore un venditore di Napoli è stato immediatamente portato nella vicina Caserma dei Carabienieri di Amantea.
Erano le 07:30 circa di stamattina quando la ancora sonnecchiante fiera di Amantea 2014 è stata scossa un grave episodio di accoltellamento conseguente ad una lite tra due “ferari”.
Tutto è avvenuto nell’area adiacente a via Margherita nella parte prossima a piazza Commercio
Paolo un “feraro” napoletano come sembra facesse di solito “pretendeva” merce dalla Famiglia Scognamiglio la quale, non era più disponibile a fornirla visto che Paolo normalmente non la pagava.
Stando alle informazioni raccolte sembra quindi che Paolo fosse recidivo e che tra l’altro fosse appena uscito dal carcere.
Queste le ragioni della triste vicenda raccolte tra gli stessi addetti della storica fiera amanteana.
Gli animi si sono accesi, le voci alzate.
Sembra a tal punto che Paolo, il feritore sia scappato verso la propria auto (vedi foto) parcheggiata in via Margherita numero civico 2 e nella quale con ogni probabilità aveva nascosto l’arma, seguito dal giovane ventiduenne poi rimasto ferito.
Ed è proprio nei pressi che Paolo ha ferito alla testa il giovane Mario.
Il sangue è schizzato violento e copioso.
Tanto che le tracce sono ancora avvertibili sulla carreggiata e soprattutto sul marciapiede di Via Margherita e soprattutto sul marciapiedi di Piazza Unità d’ Italia. (vedi foto)
Immediata l’allerta di Vigili e Carabinieri e del 118
Ancora più immediato il soccorso al giovane Mario da parte di una commerciante di Amantea che ha provato a fermare la copiosa emorragia con un asciugamano bagnato e pressato sulla ferita.
“Era preoccupato ed aveva le mani fredde “ ci ha confidato la soccorritrice che con spirito materno lo ha soccorso.
Poi è arrivata l’autoambulanza che ha provveduto immediatamente ad altri soccorsi trasferendo il giovane nel vicino nosocomio di Paola dove ancora si trova visto la abbondante perdita di sangue avuta.
I vigili di Amantea , in particolare Rizzo e Mendicino, hanno proceduto alla ricerca del feritore rinvenendolo nei pressi e che era ferito anche lui alla mano.
Il feritore non ha opposto alcuna resistenza anzi ha addirittura dichiarato “ Sto aspettando i Carabinieri”.
Ed infatti di li a breve i Carabinieri sono giunti ed hanno proceduto a portare in caserma il feritore per le dovute indagini e per il prosieguo dell’iter giudiziario
Le Forze dell’ordine hanno anche proceduto a rimuovere l’auto del feritore (vedi foto).
Molta la sorpresa espressa dagli stessi “ferari” e dai commercianti della zona e dalla gente del posto che ha sentito taluni le grida, tal’altri le sirene.(vedi foto)
Peraltro la efficienza dei soccorsi e delle Forze dell’ordine hanno fatto “scomparire” la vicenda al puto che nemmeno due ore dope le notizie si sfilacciavano fino al punto da diventare diverse e diafane.
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Riceviamo in questo istante alle ore 1930 la nota stampa della Capitaneria di porto di Vibo valentia sulla vicenda della signora Stella Maria
E’ STATA RITROVATA INTORNO ALLE 07.30 PARCHEGGIATA VICINO LA FOCE DEL FIUME OLIVA DA UNA PATTUGLIA DEI CARABINIERI DI AMANTEA LA PUNTO DI COLORE GRIGIO DELLA SIG.RA STELLA MARIA DI 49 ANNI, ORIGINARIA DI NOCERA TERINESE E RESIDENTE A CLETO.
L’ALLARME E’ STATO DATO DAI FAMILIARI DELLA DONNA DOPO LA MEZZANOTTE NON AVENDO VISTO RINCASARE LA CONGIUNTA.
IMMEDIATO, L’AVVIO DELLE RICERCHE SEGUENDO LE PROCEDURE DEL PIANO DEGLI SCOMPARSI APPROVATO DALLA PREFETTURA DI COSENZA CHE PREVEDE IL COINVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA SIA A TERRA CHE A MARE, STANTE LA VICINANZA DELL’AUTOVETTURA ALLA FOCE DEL FIUME OLIVA.
IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI PAOLA, CAPITANO LUCA ACQUOTTI, COORDINAVA LE OPERAZIONI DI RICERCA LUNGO L’ALVEO DEL FIUME OLIVA, NELL’ENTROTERRA E LUNGO LA SPIAGGIA, MEDIANTE L’IMPIEGO DI 15 MILITARI DELL’ARMA, TRA CUI UN’UNITA’ CINOFILA, 6 VIGILI DEL FUOCO, 6 MILITARI DELLA GUARDIA COSTIERA DI AMANTEA, 4 MILITARI DELLA GUARDIA DI FINANZA E 20 PERSONE DELLA LOCALE PROTEZIONE CIVILE DI AMANTEA.
COORDINATE DAL SERVIZIO OPERATIVO DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO VALENTIA, LE ATTIVITA’ DI RICERCA IN MARE NEL TRATTO DI COSTA COMPRESO TRA LA FOCE DEL FIUME SAVUTO E IL FIUME COLONGI DI AMANTEA, MEDIANTE L’IMPIEGO DI DUE MOTOVEDETTE DI SOCCORSO, LA PRIMA PROVENIENTE DAL PORTO DI VIBO – CP 808 - IMPIEGATA DALLE 08.00 ALLE 14.00 E LA SECONDA DAL PORTO DI CETRARO – CP 851 - CHE HA OPERATO DALLE 14.00 ALLE 19.00. ENTRAMBE HANNO BATTUTO PALMO A PALMO, NONOSTANTE LE CONDIMETEO NON FAVOREVOLI, IL VASTO TRATTO DI MARE ANTISTANTE IL LITORALE COSTIERO AMANTEANO E DEI COMUNI CONTIGUI, MEDIANTE UNO SCHEMA DI RICERCA A PERCORSI PARALLELI UTILIZZATO PER I SOCCORSI IN MARE.
STANTE LE CONDIMETEO MARE 3 E AL FINE DI AVERE UNA MIGLIORE VISIBILITA’ DALL’ALTO, LA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA, TRAMITE LA DIREZIONE MARITTIMA DI REGGIO CALABRIA E LA CENTRALE OPERATIVA DEL COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO, HA RICHIESTO LA POSSIBILITA’ DI IMPIEGO DI UN VELIVOLO IN DOTAZIONE AL COMANDO AVIAZIONE DELL’ESERCITO DI VITERBO DI STANZA AL 2°REGGIMENTO SIRIO DI LAMEZIA TERME. L’ELICOTTERO, UN AB 412 E.I., HA ESEGUITO DUE SORTITE DA DUE ORE DI VOLO CIASCUNA, UNA MERIDIANA ED UNA POMERIDIANA SIA NEL TRATTO DI MARE INTERESSATO DALLE RICERCHE, CHE LUNGO LA TRATTA FERROVIARIA.
ALLE ORE 17.00 L’ELICOTTERO DELL’ESERCITO ITALIANO DEL SIRIO DI LAMEZIA, IN FASE DI RICERCA, INDIVIDUAVA IL CADAVERE DELLA SCOMPARSA A CIRCA 300 MT A LARGO DELLA SPIAGGIA DEL COMUNE DI NOCERA.
LA SALA OPERATIVA DI COMPAMARE VIBO FACEVA DIRIGERE LA MOTOVEDETTA CP 851 SUL PUNTO DI AVVISTAMENTO E DOPO POCHI MINUTI RECUPERAVA A BORDO IL CORPO DELLA SIG.RA ORMAI PRIVO DI VITA.
STANTE LE AVVERSE CONDIMETEO LA MOTOVEDETTA, NON POTENDO ENTRARE NEL PORTO DI AMANTEA, DIRIGEVA PER IL PORTO DI CETRARO OVE GIUNGEVA DOPO CIRCA DUE ORE DI NAVIGAZIONE.
IL COMANDO DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI PAOLA, PROVVEDEVA AD AVVISARE IL P.M. DI TURNO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PAOLA PER LE INDAGINI DI RITO.
Ne diamo conoscenza ai nostri lettori e nel contempo ringraziamo la CP di Vibo per la messe di dettagli partecipatici
A tutte le Forze dell’’ordine ed ai volontari della protezione civile i ringraziamenti della società.
Nella foto l’ elicottero e la motovedetta che hanno partecipato alle ricerche
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Luca Azzinnaro ed Alessandro Marigliano sono stati visti seduti ad un tavolino di un bar del centro storico di Amantea .
Poiché per ambedue vige la prescrizione di non associarsi abitualmente con persone sottoposte a misure di prevenzione di sicurezza, i carabinieri li hanno prelevati e condotti nella locale caserma
Informato il magistrato di turno i due sono stati tratti in arresto
Durante la udienza di convalida svoltasi ieri sabato 1 febbraio davanti al giudice d.ssa Dodaro il PM dssa Soani Nuzzo ha chiesto l’arresto in carcere.
Gli avvocati Giuseppe Bruno ed Armando Sabato, invece, sono riusciti ad ottenere per i loro assistiti gli arresti domiciliari.
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