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Quest’anno siamo andati alla festa del Corpus Domini di Campora SG dove è stato dato inizio alla tradizione dell’infiorata, dinanzi alla chiesa di san Francesco.

Una celebrazione semplice ma sentita.

E non avendo il dono dell’ubiquità siamo mancati alla celebrazione del capoluogo.

Peraltro arrivarci, provenienti da Campora SG (o da qualsiasi parte della cittadina), diventava difficile, per non dire impossibile.

Intendo con l’autovettura.

Da Catocastro ( per tentare di arrivare fino a prima della chiesa matrice) è vietato. Peraltro alle Clarisse c’era un matrimonio e per tutta Catocastro non c’era un parcheggio.

Chi come Salvatore Basso ha provato da Corso Umberto Primo ha trovato il divieto di sosta su ambo i lati di Corso Umberto primo e via Indipendenza ed è stato costretto a ritornare giù in taverna ad attendere lì la processione. Cioè alla fine.

Una situazione che ha fatto andare in escandescenze un pizzaiolo della piazza che lamentava la impossibilità per i clienti di andare in pizzeria per mancanza di parcheggi.

La processione poi transitava da via nazionale dove la sosta era anche vietata.

In via V Emanuele, invece non c’era in divieto di sosta e le auto erano anche in doppia e tripla fila.

Non solo ma le auto erano tutte al seguito della processione che in sostanza le bloccava.

E non basta. Mancava la solita banda musicale a rendere onore con la propria musica. Una mancanza avvertita da tutti. E tutti a chiedersi come mai. E via di seguito a chiedersi quale banda aveva la competenza di parteciparvi. A chiedersi chi la avrebbe dovuto chiamare ed eventualmente pagare.

Insomma una serie di fatti che hanno lasciato l’amaro in bocca agli amanteani. Domande anche queste che resteranno senza risposta come le tante altre che la comunità si pone via . via che scopre le cose che non vanno.

Un Corpus Domini da dimenticare in fretta.

Come tanto altro, del resto.

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Una lunga e dettagliata discussione si è svolta in Consiglio Comunale per la approvazione della tassa di soggiorno.

Una decisione che era stata rinviata nel 2012 ma che non poteva essere procrastinata.

La tassa di soggiorno, infatti, è destinata nella sua interezza a servizi da offrire, in particolare, al popolo dei turisti.

E non può essere certamente sottovalutata la giusta pretesa di servizi migliori e più efficienti che i turisti e gli ospiti di una importante cittadina turistica sollecitano.

Servizi che alla fin fine determinano una migliore vivibilità di cui godono anche i residenti ed i frequentatori abituali di una città turisticamente attrattiva.

L’importo della tassa è stato contenuto in un solo euro a notte. Una cifra apparentemente piccola ma in realtà rilevante se si considera che sono tenuti a versare il tributi non solo gli ospiti negli alberghi ma anche quelli nelle abitazioni. E questo ultimo aspetto ha sollevato grosse perplessità tra i consiglieri .

A chi spetterà versare la somma ? Al locatore, forse, che dovrebbe quindi esigerla dal turista?

Non sono mancate poi osservazioni sulla intempestività della scelta che giunge a fine maggio.

Nessuna paura, però!

La tassa è stata applicata solo a Scalea.

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del circolo PD di Amantea

“Crediamo che la città non possa continuare a vivere in questo stato comatoso. Non merita ulteriori mortificazioni e soprattutto non merita una disattenzione cosi  grave e colpevole che provoca danni a dismisura che non potranno mai essere recuperati.

L’episodio da barzelletta, a cui abbiamo assistito ieri pomeriggio, raccontato dalla stampa e che vede coinvolto l’Assessore Mazzei, è l’ennesimo esempio di divisione feroce che caratterizza i rapporti politici di un gruppo di persone che ha, oramai, perso la bussola della ragione ed è in preda ad un delirio dialettico su questioni futili e di nessuna utilità per la comunità.

È il momento di staccare la spina e delle dimissioni. È il momento di dimostrare responsabilmente alla città che la dignità ha un valore maggiore rispetto all’attaccamento alla poltrona. Che il rispetto verso i cittadini è più importante della indennità di Sindaco e di Assessore. È il momento di dimostrare di non essere sordi e ciechi e quindi di sentire e vedere che la città, la gente, vuole cambiare pagina ed è nauseata da questi comportamenti da circo. È mai possibile che la città perda un finanziamento di quattrocento mila euro e che nessuno ne risponda politicamente? È mai possibile che Tonnara non avverta un minimo di orgoglio e di dignità politica e non si affretti a riferire alla città, in seno al Consiglio comunale, sullo stato della situazione politica all’interno della maggioranza. Anzi, che non certifichi la circostanza che non ha più da tempo una maggioranza, e che forse non la ha mai avuta?

Non era mai accaduto che Amantea scendesse ad un livello così basso di qualità ed efficienza dell’azione amministrativa. Non c’è un solo problema che in tutti questi anni l’Amministrazione Tonnara è riuscita a risolvere. Solo promesse, propaganda, liti. Il Partito Democratico sta ascoltando la gente, nelle vie, nelle piazze e nei quartieri. Non c è una sola persona che manifesti apprezzamento per l’amministrazione. Ovunque serpeggia l’auspicio che si volti pagina e che gli occupatori inutili del Palazzo comunale vadano via.

Salvatore Pirillo - segretario PD Amantea

Antonio Rubino - Consigliere Comunale PD”

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