Le buone notizie sono spesso più nascoste delle cattive.
La prima è che ieri 5 giugno di primo mattino l’ex assessore Cappelli è arrivato al comune appena aperto per consegnare il telefonino aziendale. Una scelta conseguente alla lettera del sindaco Tonnara, lettera che evidentemente non è andata giù a Cappelli. E’vero che il sindaco ha chiesto a Cappelli di ritirare le dimissioni ma ahimè il sindaco, non è sceso nel merito della spinosa vicenda personale prima ancora che politica e l’ha tenuta sospesa, mantenendosi, di fatto, equidistante tra Mazzei e Cappelli.
La seconda è che Michele Vadacchino( guarda caso) ha invita Luciano Cappelli ad essere presente alla giunta di ieri 5 giugno; una giunta che si è svolta con la presenza di Franco Tonnara, Vadacchino Michele, Tempo Sergio, Carratelli Antonio, Mazzei Sante e con la sola assenza di Cappelli.
Ma è sintomatico, comunque, che il vicesindaco abbia tentato di coinvolgere l’assessore dimissionario.
La terza è che si è scoperto che la giunta Tonnara è si figlia di una lista civica ma che nel suo interno esiste un partito , l’UDC, forte di 4 iscritti( Ruggiero, Vadacchino, Suriano e Miraglia) ma soprattutto che si fa sentire. Eccome, se si fa sentire!. E proprio ieri infatti l’UDC ha posto l’aut, aut. “ O tutti dentro o tutti fuori”. Una presa di posizione decisa e forte, tipica di un partito. Una presa di posizione che non accetterebbe una mera sostituzione di Cappelli con u altro consigliere. Una presa di posizione che induce, al contrario, ad una rimodulazione del quadro politico giuntale.
Peraltro questa tesi sostanzialmente muove esattamente nell’alveo del disegno politico di Tonnara che recentemente ha di fatto dichiarato che la giunta è stato ( ed è) un fatto collegiale anche nella sua nascita.
Da qui la necessità di un alveo politico che sia da un lato sereno, ma nel contempo incisivo e produttivo.
Questo indurrebbe a pensare che la nuova invocata giunta nascerebbe da una riflessione sulla qualità dell’impegno profuso finora dagli assessori e sul grado di soddisfazione( invero molto basso) della giunta stessa nella comunità. Si ha l’ impressione, cioè, che l’UDC voglia una giunta che sia più vicina alla gente. E non solo!
Ma forse è solo un tentativo di far prendere posizione politica ai singoli consiglieri che sembrano aver perso per strada le originarie posizioni partitiche.
A circa 2 anni dalle elezioni abbiamo chiesto ai nostri lettori il loro pensiero sulla giunta e sul suo operato
Ecco i risultati alla domanda:” A circa due anni dalle elezioni della Giunta Tonnara, sei soddisfatto nel complesso del suo operato?”
Negativisti
il 71 % ha risposto: Assolutamente NO, “un minni parrari propriu”.
Il 9 % ha risposto “Difficilmente posso esprimere un giudizio positivo”
Positivisti:
il 10% ha risposto :SI, tutto sommato sta operando al meglio visto il periodo.
Il 6% ha risposto SI, ma andrebbero cambiate alcune pedine della giunta.
Qualunquisti:
il 4 % ha risposto: Meglio non esprimersi, “tantu china va, và è tutta a stessa minestra”.
Conclusioni.
Se queste risultanze fossero traducibili in voti una ripresentazione della giunta a guida Tonnara sarebbe un grande flop.
In sostanza, tolti dal conto i qualunquisti, il rapporto tra positivisti e negativisti è di 1 a 5.
Un dato sul quale occorre riflettere e bene!!
I cittadini, in sostanza, sono lontani, molto lontani dall’amministrazione comunale.
Quest’anno siamo andati alla festa del Corpus Domini di Campora SG dove è stato dato inizio alla tradizione dell’infiorata, dinanzi alla chiesa di san Francesco.
Una celebrazione semplice ma sentita.
E non avendo il dono dell’ubiquità siamo mancati alla celebrazione del capoluogo.
Peraltro arrivarci, provenienti da Campora SG (o da qualsiasi parte della cittadina), diventava difficile, per non dire impossibile.
Intendo con l’autovettura.
Da Catocastro ( per tentare di arrivare fino a prima della chiesa matrice) è vietato. Peraltro alle Clarisse c’era un matrimonio e per tutta Catocastro non c’era un parcheggio.
Chi come Salvatore Basso ha provato da Corso Umberto Primo ha trovato il divieto di sosta su ambo i lati di Corso Umberto primo e via Indipendenza ed è stato costretto a ritornare giù in taverna ad attendere lì la processione. Cioè alla fine.
Una situazione che ha fatto andare in escandescenze un pizzaiolo della piazza che lamentava la impossibilità per i clienti di andare in pizzeria per mancanza di parcheggi.
La processione poi transitava da via nazionale dove la sosta era anche vietata.
In via V Emanuele, invece non c’era in divieto di sosta e le auto erano anche in doppia e tripla fila.
Non solo ma le auto erano tutte al seguito della processione che in sostanza le bloccava.
E non basta. Mancava la solita banda musicale a rendere onore con la propria musica. Una mancanza avvertita da tutti. E tutti a chiedersi come mai. E via di seguito a chiedersi quale banda aveva la competenza di parteciparvi. A chiedersi chi la avrebbe dovuto chiamare ed eventualmente pagare.
Insomma una serie di fatti che hanno lasciato l’amaro in bocca agli amanteani. Domande anche queste che resteranno senza risposta come le tante altre che la comunità si pone via . via che scopre le cose che non vanno.
Un Corpus Domini da dimenticare in fretta.
Come tanto altro, del resto.