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La Democrazia è simile ad un delicatissimo congegno composto da un articolato sistema di pesi e contrappesi in un perenne precario equilibrio.

La Minoranza è parte essenziale di questo meccanismo: se non funziona la Minoranza, il dispositivo democratico perde il proprio equilibrio e si guasta e la Democrazia rischia di non esistere più.

Compito della Maggioranza, infatti, è quello di governare, e compito della Minoranza è quello di controllare e verificare gli atti ……..

E, quando serve, è dovere della Minoranza trasformarsi in Opposizione, anche dura, tenace, inflessibile.

Solo nei regimi autoritari Maggioranza e Minoranza condividono sempre le stesse posizioni.

Come insegna Kelsen la garanzia giurisdizionale della Costituzione è lo strumento idoneo pr la garanzia delle minoranze e per la realizzazione del sistema democratico, la cui essenza è la non onnipotenza della maggioranza. Spetta, cioè, alla minoranza opporsi alla dittatura della maggioranza.

Una minoranza efficiente ed efficace garantisce quindi il buon governo della comunità.

Non è assurdo affermare che un cattivo funzionamento del governo di maggioranza può essere indotto da una cattiva minoranza.

Una minoranza passiva e silente oltre che tradire il proprio elettorato crea problemi alla stessa maggioranza.

Ed è proprio con questa consapevolezza che ad Amantea la minoranza osserva, controlla, verifica, e, quando è necessario, contesta e denuncia.

Anche ad alta voce, con volantini, con manifesti, con denuncie alle competenti autorità.

Una protesta fatta in nome e per conto della comunità che ha dato il proprio voto perché sia garantita la continua esistenza della democrazia , per evitare errori, carenze, intrallazzi e quant’altro.

Ed è con questa consapevolezza che ad Amantea la minoranza grida forte la propria protesta contro una maggioranza incapace ed inetta.

O no? Forse mi sbaglio!

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Avevamo ragione ad avere sospetti. Ecco le prove.

Stasera la dottoressa Maria Concetta Zagordo con nota formale e notificata al sindaco, agli assessori comunali ed ai consiglieri tutti ( di maggioranza e minoranza) ha comunicato le sue “Dimissioni dall’incarico di responsabile del settore tributi del comune di Amantea”.

Una nota che aggiunge altri elementi di riflessione ed interrogativi.

Il primo elemento è quello che la d.ssa Zagordo aveva già partecipato al sindaco ed all’assessore Tempo con nota 12875 del 30 luglio 2015 le sue dimissioni dall’incarico di responsabile del settore tributi del comune di Amantea dovendo prestare una maggiore attenzione alla cura della propria persona ed maggiore energia e presenza in famiglia. Chissà perché da noi richiestone “qualcuno” se ne era scordato!

In sostanza, scrive la Zagordo il servizio di responsabile del settore tributi del comune di Amantea ,“ per il buon andamento dell’ufficio e per la complessità delle tematiche da trattare” impone una intensa attività di studio ed analisi che in questo momento della mia vita richiede un impegno ed una energia eccedenti l’orario lavorativo che non posso dedicare per i motivi personali soprarichiamati”.

Segnala poi il suo personale interesse e la sua disponibilità per servizi diversi (Piano dei servizi di zona, progetti per i lavoratori percettori di mobilità in deroga, progetti integrati come “Antica Temesa”

Ora la parola passa all’amministrazione alla quale resta la patata bollente, o meglio il cerino con il quale bruciarsi.

Certo ormai tutta Amantea ha capito che l’ufficio tributi è un ufficio difficile ed impegnativo. E pensare che questa stessa amministrazione comunale lo ignorava! Eh, sì, che lo ignorava quando deliberò nientemeno di fondere in un unico ufficio la ragioneria ed i tributi! Una follia, stando a quanto la Zagordo descrive! E stando a quanto la stessa Zagordo scrive nella delibera di giunta n 164 del 16 luglio 2015, al titolo “ Proposta progetto contrasto all’evasione servizio idrico integrato” nella quale denuncia almeno 1648 posizioni con consumi pari a zero e 469 posizioni con consumi pari od inferiori 10 euro!

Logica la domanda. Posto che la istanza sia accettabile perché questo silenzio da 40 giorni? Perché dal 30 luglio il sindaco e l’assessore non hanno provveduto a quanto chiesto? Ci sono difficoltà a farlo? Perché delle due l’una o si accetta o si respinge.

Ed ancora . Chi andrebbe a sostituire la dottoressa Zagordo? Si dice che spetti a “Superman” Mario Aloe ormai , peraltro, l’unico dirigente rimasto nel comune e che per le sue capacità professionali è stato nominato anche vicesegretario.

A meno che non si stia pensando ad un professionista esterno , proveniente dai quadri degli enti pubblici e che si dice sia stato già individuato per rimpolpare i quadri locali, vuoi per i Tributi che per la ragioneria!

E poi. Perché la ( già) responsabile del settore tributi ricorda che sin dalla data di nomina( 7 maggio 2015) aveva accettato l’incarico “ non senza esitazione ma con senso di dovere e responsabilità”?

Esistevano già ragioni( al tempo) che inducevano queste riserve ora dichiarate? E Quali?

E perché ricorda in più parti la sua professionalità ed i plausi dati dagli amministratori alla sua persona? Che cosa teme?

Strano, infatti, che l’assessore Tempo si sia speso per sostituire-rimpolpare o quadri dell’ufficio tributi nella speranza che tanto bastasse a risolvere i problemi dello stesso settore.

Ed ancora più strano è che si stia parlando di quella tenace ed onesta dirigente che ha offerto a tutta la città alcuni dati della grave situazione del suo ufficio promuovendo una PRIMA azione di contrasto alla evasione dei tributi .

E che cosa è successo tra il 16 luglio ( data della delibera) ed il 30( data della lettera).

Possibile che una dirigente che “denuncia” gravi situazioni interne all’ufficio, pur con nuove presenze di personale, oggi chiede , seppur per “ motivi personali” di essere spostata?

Qualcuno , forse, ostacola la sua azione di moralizzazione?

Come abbiamo scritto nel nostro articolo le voci circolanti sono state tante, ma ieri ed oggi le certezze nessuna.

L’unica certezza, ci sembra, è quella del cerino. Chi si brucerà? O meglio a che cosa darà fuoco? Se la istanza della dottoressa Zagordo non dovesse ( o potesse) essere accolta cosa succederà nell’ufficio dal quale dipendono le entrate e che mostra forti limiti al punto da richiedere un intensa lotta alla evasione?

Amantea 7 settembre 2015 …..continua……..

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Sono giorni e giorni che circolano diverse voci che man mano si ampliano, si modificano, si integrano, fino a completarsi o dissolversi. Poche, però, le certezze, ma è segno evidente che, comunque, qualcosa c’è.

 

Tutte le voci riguardano l’ufficio tributi dove sarebbero in atto fortissime fibrillazioni.

Sono voci che rappresentano uno stato di difficoltà nella azione della responsabile del detto ufficio che sembrerebbe non si trovi a proprio agio nel detto servizio per cui sarebbe ( od è) alla ricerca di una soluzione ( quale essa sia) per muoversi verso altro servizio o sede.

 

Ci sembra strano però che la dottoressa Maria Concetta Zagordo , persona attenta e qualificata , come dichiarato da diversi amministratori, non ricordi l’art. 21 del testo unificato del CCNL delle regioni ed autonomie locali là dove stabilisce che “1. Il dipendente assunto in servizio a tempo indeterminato è soggetto ad un periodo di prova la cui durata è stabilita sei mesi per le qualifiche superiori alla quinta” e che, pertanto, non è possibile il suo spostamento in altro ufficio prima del superamento del periodo di prova.

 

Ed ancora più che il suo spostamento in altro ufficio creerebbe riflessioni e correlate domande.

Ora è palese che l’ufficio tributi sia un ufficio difficile per la abitudine tutta amanteana di non pagare i tributi locali, abitudine forse favorita da quello che un tempo si sarebbe chiamato voto di scambio ( tu mi voti ed io ti aiuto a non pagare le tasse!) e che ora che il reato di voto di scambio è stato cancellato “di fatto” dal codice penale ( almeno sembra così) od è diventato di impossibile enucleazione , può essere chiamata diseducazione sociale.

 

E ci sta che anche la attuale dirigente incontri difficoltà.

D’altronde il passo indietro dell’amministrazione che prima” fonde” gli uffici di ragioneria e dei tributi in un unicum ( esempio plastico forse dell’interesse tutto politico a mandare via il vecchio dirigente Zucco) e poi, appena questi è andato in pensione, li ridivide, la dice lunga.

Per quanto decisamente smentito, noi riteniamo che possa esserci una correlazione tra le fibrillazioni e la delibera di giunta n 164 del 16 luglio 2015, al titolo “ Proposta progetto contrasto all’evasione servizio idrico integrato, pproposta dalla responsabile dell’ufficio tributi Concetta Zagordo ed approvata con riserva da parte della segretaria Maria Luisa Mercuri ( parere favorevole a condizione che venga elaborato un regolamento per il riparto e sia fatto salvo il principio di omnicomprensività dell’indennità del responsabile di servizio)

Si tratta di una delibera fortemente innovativa nella quale( per la prima volta, credo) si da atto che sono state segnalate dagli utenti almeno 1648 posizioni con consumi pari a zero e 469 posizioni con consumi pari od inferiori 10 euro!

Si tratta di 2117 posizioni critiche alle quali dare chiarezza effettuando la lettura dei contatori.

 

Veniamo, così, a conoscenza che il comune non effettua nessuna lettura dei contatori (il ruolo è quello del 2013).

Una delibera nella quale si evidenzia che occorre un lavoro di “lettura e ricognizione” atto ad aggiornare l’archivio (?) al fine di “permettere l’emissione delle note(?) sulla base dei dati reali!”(sic).

Si lascia credere , cioè, che le note venivano emesse “non sulla base dei dati reali!”

Comprendiamo, quindi, le ragioni dell’assessore Tempo quando ha chiesto forti cambiamenti interni all’ufficio tributi.

Ma la considerazione principe è quella che …….continua……

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