
Redazione TirrenoNews
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Una risata come àncora di salvezza
Sabato, 26 Luglio 2014 23:26 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiIn questo Paese, che si chiami Italia o Amantea, ancora non è stata abolita del tutto la libertà di ridere e far sorridere nonostante le cose della realtà che ripetutamente vengono messe in atto non riescano in alcun modo a suscitare conforto e speranza.
E' persino vietato riderne a conferma della sussistenza di un indice di regressione culturale e civile drammatico, quasi come se fossimo precipitati in un gigantesco buco nero nel quale senza scampo si vorrebbe soffocare l'impegno civile.
Nella dittatura di nuovo conio che stiamo vivendo non è necessaria la cancellazione dei diritti civili e sociali: il diritto al lavoro, un reddito che consenta di vivere un'esistenza libera e dignitosa, trasparenza, meritocrazia, imparzialità e buon andamento della Pubblica Amministrazione, disciplina ed onore quali requisiti dei rappresentanti istituzionali.
Da tempo è in atto un processo surrettizio di svuotamento del loro reale portato, che ha come diretto corollario l'uccisione per la seconda volta di quelle semplici persone che preferirono versare il loro sangue per consegnare alle future generazioni un patrimonio di tutele e di civiltà - l'eguaglianza formale e sostanziale di tutti i cittadini - di cui loro non poterono mai godere.
Come la Costituzione, le norme rimangono formalmente in vigore ma nella vita quotidiana sono di volta in volta calpestate, umiliate e negate a tutti i livelli.
Spesso dinanzi alla ribellione di chi non vuole darsi per vinto, si assiste sgomenti alla derisione che il potente accompagna alla crudezza dei propri atti.
Consola una consapevolezza.
Fortunatamente da qualche parte ancora non è censurata del tutto l'amara risata e il sorriso gentile.
L'imperativo umano rimane uno ed uno soltanto: prodigarsi per la salvezza come comunità capovolgendo il cinico individualismo, imperante perché è convinzione diffusa delle persone che all' "Io speriamo che me la cavo" alternative vere non esistano.
Nell'auspicio come fatto dai primi atti, mutuando dalla comicità il castigat ridendo mores. che con una risata, nella notte della ragione, i più ritorneranno a pensare.
Carlo Diana
NdR. Cruda fino all’inverosimile la verità di Carlo. Ci conforta la sua speranza che la notte oltre che consiglio riesca anche a far pensare. Speriamo che questo pensiero orienti sempre più alla ribellione contro i potenti che occupano le istituzioni e che piegano la volontà della gente e ne spengono la dignità.
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Cetraro, la città della droga: sequestrato un pub e due arresti
Sabato, 26 Luglio 2014 16:21 Pubblicato in CetraroSoddisfatta la dirigente del commissariato di Paola Raffaella Pugliese che ha guidato un'attività investigativa ,che ha portato ad individuare uno dei punti di smercio della sostanza stupefacente sul tirreno cosentino
Un altro bel colpo messo a segno
Nella notte agenti del Commissariato di Paola e della squadra mobile di Cosenza, infatti, hanno posto sotto sequestro un pub, nei pressi del porto di Cetraro.
E sono anche state arrestate due persone per spaccio di sostanze stupefacenti.
Si tratta di: Vincenzo Tavola, 31 anni il proprietario del locale e di Maurizio Zicca, 32 anni, ambedue già noti alle forze dell’ordine.
Effettuata una approfondita perquisizione di tre locali dalla quale sono derivate e sequestrate 29 dosi di cocaina, pari a 21 grammi, 235 di marijuana, per circa52 grammi, e 19 di hashish, già pronte per essere vendute, oltre a bilancini di precisione e altro materiale utile al confezionamento della droga.
Secondo gli investigatori i due avrebbero gestito un fiorente spaccio di cocaina, hashish e marijuana all’interno del locale..
Si tratta del pub della droga che annovera tra i propri clienti giovanissimi anche di 16-18 anni
Le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Paola e della squadra mobile di Cosenza sono durate mesi
La dirigente Pugliese ha precisato che Cetraro si conferma uno dei principali crocevia nel traffico di stupefacenti sulla costa tirrenica dove vengono anche giovanissimi a comprare 'lo spinello buono'.
"Di solito è difficile trovare i punti di spaccio, ci siamo riusciti e siamo molto soddisfatti. Le indagini ovviamente proseguono".
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Ecco cosa pubblica l’ Agenzia di stampa Agim oggi 26 luglio a firma di Palmira Surace:
“Nuova documentazione per la questione Vigili urbani di Amantea, che ormai sta diventando caso nazionale. Anche altri apparati municipali e amministrativi sembrerebbero coinvolti in base alla recente documentazione presentata dalla P.S di Paola alla Dda di Catanzaro con dettagliata informativa.
La vicenda, partita lo scorso autunno, in carico al Pm della Dda Pierpaolo Bruni, riguarda l’iter per la stabilizzazione dei precari (Vigili), a quanto sembra non indagati, ma il tutto è coperto da un rigoroso riserbo degli inquirenti, che, a quanto pare hanno chiesto una proroga delle indagini attivate da una denuncia dello scorso settembre.
Poi, dopo le elezioni comunali di maggio, l’inchiesta si è allargata ancora, inducendo gli inquirenti a svolgere altre verifiche incrociate.
Intanto, per la questione del porto di Campora San Giovanni, ricettacolo, in passato, del malaffare e di una gestione “ad personam” della struttura (non proprio trasparente),prende posizione il deputato dell’M5S Dalila Nesci che accusa il neo sindaco Sabatino di aver attaccato i mass media per servizi sul porto fino a pochi giorni fa sotto sequestro senza invece “entrare nel merito delle gravi questioni che gravitano intorno agli interessi, non sempre chiari, che il porto stesso genera in favore di elementi estranei all’Ente comunale”.
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