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Redazione TirrenoNews

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Amantea. Impressionante la folla di gente su via Margherita ed in gran parte della “Taverna”.

Ad un certo momento si sente una sirena. I colli si allungano, le teste si alzano ed in fondo sulla Statale 18 si vede il grosso camion dei Pompieri con le luce di emergenza accese.

La gente non si sposta con la immediatezza necessaria.

Non è nemmeno facile che si sposti visto che la carreggiata è occupata da tavolini di bar, pizzerie, rosticcerie e simili.

Peraltro non esiste un valido percorso alternativo a via Margherita.

Vediamo Liscotti che fa da Apripista precedendo il camion dei Vigili del Fuoco quasi spostando fisicamente i presenti.

Il mezzo dei VdF si ferma davanti alla Carical come a chiedere informazioni.

Non è così!

E’ che non riesce ad entrare in Via E Noto occupata da tavolini e da clienti.

Bisogna spostare gente e tavoli per riuscire a fare i 50 metri necessari ad arrivare davanti alla pizzeria 900

Insomma un dramma!

Meno male che il proprietario della pizzeria aveva l’estintore e si è dato da fare spegnendo le fiamme che avevano avvolto la friggitrice :

E meno male, anche, che i Vigili del Fuoco erano in territorio di Amantea, in località Gallo dove tenevano sotto controllo un lungo fronte di fuoco che aveva avvolto mezza collina.

Appena giunta la squadra di Paola al comando del caposquadra Vincenzo è immediatamente intervenuta fino a che l’acre fumo si è diradato ed il locale ha potuto essere rifruito

Scossi i due proprietari che hanno ringraziato il Vigili del Fuoco per il rapido intervento.

Ma resta il grave problema della transitabilità delle strade amanteane.

Sono stati gli stessi vigili del Fuoco, per esempio, a segnalare che il tratto di Via E Noto tra l’incrocio con Via Mazzini e l’incrocio con via Orti con le macchine parcheggiate da un lato impedisce il transito di un mezzo del pronto soccorso.

E’ il segno del drammatico problema dei parcheggi che sembra siano letteralmente scomparsi mentre al contrario non sono mai nati per la disattenzione delle amministrazioni comunali e degli uffici tecnici che non hanno mai imposto le leggi relative.

A tutto la totale disattenzione verso la sicurezza.

Che ci pensi il Signore…

Che serve viene da chiedersi vivere nel paese con una propria produzione ( made in Italy) con livelli di sicurezza da record e con un numero di prodotti agroalimentari con residui chimici che sono risultati peraltro inferiori di nove volte a quelli della media europea e addirittura di 32 volte a quelli extracomunitari (dati sulla base delle elaborazioni Coldiretti sulle analisi condotte dall'Efsa) se poi mangiamo prodotti inquinati provenienti dal resto del mondo ed usati in Italia per altre preparazioni senza saperlo? .

Parliamo dei 273.800 chili peperoncino proveniente dal Vietnam con il 61,5 per cento dei campioni risultati irregolari per la presenza di residui chimici ed utilizzato nella preparazione di sughi tipici come l’arrabbiata, la diavola o la puttanesca piccante e per insaporire l’olio o per condire piatti senza alcuna informazione per i consumatori. Nella maggioranza del peperoncino dal Vietnam esaminato è stato trovata la presenza in eccesso di difenoconazolo, ma anche di hexaconazolo e carbendazim che sono vietati in Italia sul peperoncino.

Parliamo di 1,6 milioni di chili di lenticchie dalla Turchia che, secondo l’Efsa, sono irregolari in un caso su quattro (24,3 per cento) per residui chimici in eccesso.

Senza dimenticare , noi, paese degli agrumi, le arance dall’Uruguay che presentano il 19 per cento dei campioni al di sopra dei limiti di legge per la presenza di pesticidi come imazalil ma anche di fenthion, e ortofenilfenolo vietati in Italia.

E che dire delle melagrane dalla Turchia (40,5 per cento di irregolarità),

dei fichi dal Brasile (30,4 per cento di irregolarità) ,

dell’ananas dal Ghana (15,6 per cento di irregolarità),

delle foglie di the dalla Cina (15,1 per cento di irregolarità) le cui importazioni nei primi due mesi del 2014 sono aumentate addirittura del 1.100 per cento,

del riso dall’India (12,9 per cento di irregolarità) che con un quantitativo record di 38,5 milioni di chili nel 2013 è il prodotto a rischio più importato in Italia,

dei fagioli dal Kenia (10,8 per cento di irregolarità)

dei cachi da Israele (10,7 per cento di irregolarità).

Il maggiore pericolo lo affrontano coloro che hanno una ridotta capacità di spesa a causa della crisi e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo dietro i quali spesso si nascondono infatti ricette modificate, l’uso di ingredienti di diversa qualità o metodi di produzione alternativi.

Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha dicharato che “In questo contesto è importante la decisione annunciata dal Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, di accogliere la nostra richiesta di togliere il segreto e di rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per far conoscere anche ai consumatori i nomi delle aziende che usano ingredienti stranieri per poi magari parlare di Made in Italy nelle pubblicità”.

Sono decenni che la Calabria viene governata una volta dal centro destra ed una volta dal centro sinistra.

Ora Scopelliti è stato condannato ed escluso dalla politica regionale e la lite con i Gentile ha fatto diventare il CD una farsa.

Molti credono che vincerà allora la sinistra e questo indipendentemente dal candidato a governatore

Basta il PD, in sostanza e “Tutto fa brodo” secondo alcuni..

Ricordate il “Tutto fa brodo” , il vecchio Carosello i cui versi di Marcello Marchesi con la musica di Giampiero Boneschi venivano cantati dal Gruppo vocale Quartetto Radar?.

Ricordate? Diceva. “non è vero che tutto fa brodo”, “né che al pettine arriva ogni nodo”, “né che chiodo scaccia chiodo”. E potremmo continuar per molto

Insomma non è vero che un qualunque “pinco pallino” del PD che si candidi a governatore della Calabria vinca de plano. Affatto!

E tantomeno che nell’alveo delle nuove posizioni “renziane” chi fa un uso spregiudicato della sua immagine sia vincente.

Tanto più se è uso comprare la sua promozione, se fa un uso pro domo sua dei fondi pubblici per accreditarsi tra la gente, se compra in sostanza l’accondiscendenza.

Il credito conquistato Renzi non è spendibile da tutti e tantomeno per tutti.

Anzi esiste il rischio fortissimo che un candidato vecchio del PD perda rovinosamente di fronte ad un candidato nuovo e pulito del M5S.

La Calabria è stanca di politici che al posto delle statue dei dittatori spendono e spandono la propria immagine ed il proprio nome in ogni dove, anche sulle cose umane che lasciamo per terra a seccare al sole ed al vento ed a nutrire mosche.

Le statue anche dei più potenti dittatori vengono abbattute

Le immagini dei politici stancano in particolare quando si comprende che la stampa è venduta al potere e sempre usando soldi pubblici.

Peraltro quanto successo a Scopelliti può succedere a chiunque altro: basta un buon Procuratore della Repubblica.

O basta che lo staff della “corte” sia interessato a qualche indagine. Il cammino di certi politici è spesso molto scivoloso.

Il PD è avvertito. Salvi la Calabria se vuole salvare e stesso. Scelga le sue migliori espressioni non i politici che non hanno nemmeno voti. Provino questi signori a candidarsi a consigliere regionale e vedrete la loro vera forza.

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