Amantea .In data odierna 19 febbraio la presidente del consiglio comunale Ermelinda Morelli ha convocato, per giorno 23 febbraio ore 15.00, presso la sala consiliare del comune di Amantea, il Consiglio comunale per esprimere la solidarietà del consiglio alla vigilessa Anna Montemagno per l’atto intimidatorio subito.
Nessun riferimento alla richiesta formale dei consiglieri di opposizione Sante Mazzei, Bruno Miriam, Veltri Concetta del gruppo consiliare Insieme per la Città e di Sergio Ruggiero del gruppo Consiliare la Nuova Primavera.
La minoranza nell’anticipare la propria solidarietà e vicinanza al vigile colpito dall’attentato incendiario, ha chiesto la convocazione urgente del consiglio comunale aperto, al quale far partecipare il Sig. Prefetto, il Sig. Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, gli amministratori del comprensorio, le OOSS, le associazioni locali, le scuole
Sempre la minoranza con la richiesta intendeva essere vicina non soltanto al vigile Anna Montemagno, ma anche a tutti i vigili urbani, ed a tutte le altre forze dell’ordine.
Ma, soprattutto, era obbiettivo della minoranza chiedere alle Istituzioni di rafforzare le dotazioni locali delle Forze dell’Ordine.
Sembra che la richiesta non sia stata accolta.
Intanto il consiglio non è un consiglio comunale aperto.
Poi la sede non è il campus come l’altra volta, ma la sala consiliare.
E non è dato sapere,infine, se è stata chiesta la invocata presenza del Sig. Prefetto, del Sig. Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, degli amministratori del comprensorio, delle OOSS, delle associazioni locali, delle scuole.
Se non fossero invitati non potremmo non notare la sostanziale differenza tra i politici e gli operatori dell’ordine pubblico.
Nel frattempo segnaliamo il silenzio di quei politici manieristici del solidarismo che non perdono occasione per manifestare solidarietà tra loro stessi , nel mentre dimenticano coloro che rischiano ogni giorno in mezzo alla strada per garantire ordine e sicurezza pubblica
Giuseppe Marchese
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Economia - Ambiente - Eventi
E’ sicuramente un nuovo corso quello iniziato dal sindaco Monica Sabatino che ha proposto la delibera consiliare n 1 del 6 febbraio 2015 con la quale ha chiesto al Consiglio comunale di esprimersi per la concessione dell’ encomio solenne ai due carabinieri di Amantea Stefano Vommaro e Bernardino Francesco Miraglia.
La proposta è stata valutata positivamente dal consesso consiliare che si è espresso alla unanimità.
Un encomio solenne dettato dalla valutazione del coraggio, dell’altruismo e dell’alto senso del dovere mostrati in occasione del salvataggio del sig Marano Antonio rimasto coinvolto in un incidente automobilistico occorso il 13 gennaio 2015 e che rischiava di annegare intrappolato all’interno della propria auto.
Ricorda il sindaco che “ giorno 13 gennaio, intorno alle ore 15.40, sulla vecchia strada statale 18, nei pressi del Torrente Torbido, posto tra il comune di Amantea ed il comune di Nocera Terinese , un anziano signore di 80 anni proveniente dal vicino comune di Cleto, per cause ignote, giunto in prossimità del ponte sul torrente Torbido, perdeva il controllo dell’auto urtando prima contro il muretto che delimita la carreggiata e terminando la sua corsa, dopo un volo di 4.00 metri circa , in fondo alla scarpata adagiandosi capovolta sulla sponda del torrente”
Ed il sindaco continua a ricordare che : “ l’uomo si è trovato praticamente incastrato all’interno dell’abitacolo della propria autovettura completamente immobilizzato con il rischio che l’auto continuasse a scivolare all’interno del torrente con conseguenze ben più tragiche per il suo occupante. Fortunatamente l’uomo non appena ripresosi dallo choc ha avvertito la stazione dei carabinieri di Amantea che è prontamente intervenuta con due militi, l’appuntato Bernardino Francesco Miraglia e l’appuntato Stefano Vommaro che non appena giunti si sono prodigati per prestare soccorso al malcapitato”
Infine il sindaco ricorda che :” L’appuntato Stefano Vommaro non appena resosi conto della situazione non ha esitato a scendere lungo la scapata per raggiungere l’auto e cercare di valutare le condizioni di salute dell’occupante che si trovava incastrato tra le lamiere dell’auto ed un grosso blocco di cemento posto sull’argine del torrente. A quel punto l’appuntato Vommaro costretto ad operare in condizioni precarie per la presenza di acqua e fango dopo aver cercato di aprire inutilmente con le mani lo sportello dell’auto, ha forzato il portellone posteriore con l’ausilio di uno strumento di lavoro procurato dall’appuntato Miraglia. Tale operazione si rendeva necessaria ed urgente anche per il forte odore di carburante che stava fuoriuscendo dall’auto con il rischio di incendio”
Successivamente l’intervento dei sanitari del 118 che hanno trasportato il malcapitato presso il nosocomio di Paola.
Il sindaco inoltre segnala a tal punto tre cose.
La prima è l’applauso dei presenti che ha coronato l’intervento di soccorso.
La seconda è la dimostrazione di coraggio e professionalità mostrata da coloro che sono intervenuti
La terza è l’ampio risalto dato dalla stampa all’accaduto
Abbiamo segnalato il nuovo corso di questa nuova amministrazione ricordando che in altri momenti il comune di Amantea si è distratto come quando ben avrebbe fatto ad esprimere analogo encomio solenne ad altri due carabinieri che intervennero e rimasero anche intossicati allorchè un fortissimo incendio pose a rischio abitazioni e persone in località Cannavina. Ma all’epoca non c’era l’attuale sindaco!
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Politica
Scrive il dr Andrea Ianni Palarchio :
“Per il 6 Febbraio è stato convocato il Consiglio Comunale in sessione Straordinaria e tra i punti all'ordine del giorno figurano le proposte di modifica dei regolamenti riguardanti:
1. La consulta per la legalità e la sicurezza.
2. La consulta per le pari opportunità fra uomo e donna.
3. Il Consiglio di frazione.
4. Gestione del Campus.
5. Nucleo di valutazione.
Premettendo che anche a mio avviso i regolamenti riguardanti il Consiglio di Frazione e la gestione del Campus andrebbero modificati sopratutto a causa della continua inosservanza degli stessi da parte dell'amministrazione (ma attendo comunque di scoprire quali modifiche saranno proposte), sui primi due e sull'ultimo mi viene qualche dubbio che necessita di ulteriori riflessioni.
Poi riprende a discutere dei punti all’ODG
“Partiamo dall'ultimo punto. Che cos'è il Nucleo di Valutazione? È' una "commissione" nominata dal sindaco con proprio decreto (tipo staff del sindaco) composta da un Presidente e da due Componenti i quali percepiscono rispettivamente 5500 euro all'anno il primo e 4650 euro i secondi.
Essi hanno il compito di valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale nell'espletamento delle proprie funzioni e rispetto alle linee d'indirizzo fornite dalla politica.
Partendo dal presupposto che il Consiglio Comunale di Amantea ha approvato ilregolamento sul nucleo di valutazione nel 2010 (e da allora credo che non sia stato mai applicato, evidentemente perché non ritenuto strettamente necessario all'ente), sarebbe a mio avviso necessario solo se l'amministrazione attraverso questa proposta di modifica avesse deciso di istituire una struttura indipendente sia rispetto all'apparato burocratico-amministrativo sia rispetto alla politica.
In mancanza di questi requisiti tale organo è perfettamente inutile.
Ancora più inutile visto l'esiguo numero di dirigenti presenti al comune e sopratutto vista la ristrettezza economica in cui versa il nostro ente che ha imposto aumenti pesantissimi delle tasse .
Proprio alla luce di quanto sopra detto si richiede una seria riflessione sull'effettiva necessità di tale organismo con l'invito di non continuare a sperperare risorse per creare poltrone.
Per quanto riguarda invece i punti 1 e 2 (del mio elenco) spero che la modifica di tali regolamenti non sia finalizzata a creare nuovi posti a sedere a modo di contentino (per la serie un piatto di
lenticchie non si nega a nessuno) per i consiglieri comunali di maggioranza.
Non so quali modifiche sono state proposte ma reputo che entrambe le consulte sopra citate debbano godere di grande autonomia.
La prima più della seconda .
Proprio per sottolineare questo, nel regolamento attuale per la consulta sulla sicurezza e la legalità c'è chiaramente scritto che "Non possono far parte della Consulta gli Amministratori comunali (Sindaco, Assessori e Consiglieri), nonché gli Amministratori di Enti strumentali al Comune o di Società partecipate da quest’ultimo, qualora gli stessi ricoprano cariche nell’ambito delle Associazioni ed Organismi facenti parte della stessa Consulta".
Proprio perché parliamo di consulta , cioè di organo che ha la funzione consultiva , che può essere
interpellata dall'amministrazione sui temi di cui si occupa che non è necessario che un componente sia anche un membro della maggioranza.
Continuo a ribadirlo non serve amministrare cercando continuamente di creare poltrone!!!
Mi auguro che non siano queste le finalità e gli intenti che i nostri amministratori vogliono attuare attraverso le proposte presentate in Consiglio, ma se fossero tali sarebbe solo l'ulteriore
dimostrazione del tracollo di Amantea.
Al Consiglio lo scopriremo!!!
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E’ il ritornello di una famosa canzone del grande Giorgio Gaber. Ma, ahimè, non tutti la conoscono ed in tanti la ignorano; non soltanto la canzone ma, soprattutto, la qualcosa è molto più grave, il significato puro del termine “partecipazione”.
Dizionario Treccani :”partecipazione” ; In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo al compiersi dell’attività stessa…………………..
In particolare, nella vita pubblica delle società democratiche, la collaborazione e l’intervento diretto dei cittadini al funzionamento degli organi di governo o di determinate istituzioni, mediante l’esercizio del diritto di voto e di altri diritti loro riconosciuti.
Ma i nostri amministratori ignorano il termine “Partecipazione”anzi lo conoscono molto bene, ma lo usano solo a proprio uso ed abuso.
Il Geom. Giò Alberto Arlia , gia candidato alla carica di Sindaco,richiamando giustamente la Legge regionale N° 19 /2002 ed opportunamente l’art.2 comma1 dei Piani Strutturali Associati,nella lettera –manifesto ai cari amici belmontesi,evidenzia appunto la necessità che lo strumento di pianificazione territoriale passi attrverso la “partecicazione-concertazione-discussione”.
Ma tutto ciò si è verificato nel nostro Comune ? Senza ombra di smentita posso affermare categoricamente di
NO!
E ve lo dimostro.
Il 30/09/2014 è stato portato,come punto all’o.d.g del Consiglio Comunale di Belmonte Calabro,convocato in seduta straordinaria ed urgente,l’adozione del Piano Strutturale Comunale Associato.
Udite udite cosa ha chiesto il Consigliere di minoranza Pellegrino: “ per quello che ho capito questo è uno strumento che sostituisce il PDF.Ebbene devo rilevare che questo è un fatto importante.Poichè non ho avuto modo di vedere gli elaborati e di prenderne compita cognizione, chiedo un breve rinvio dell’adozione. Anche per darne più compiuta cognizione ai cittadini”.
Il Sindaco:capisco il punto di vista del Consigliere Pellegrino,ma con questo piano si è già in ritardo.Daltra parte,per come detto si è solo difeso l’esistente”.
Il Consigliere Provenzano:i tecnici incaricati in questi anni hanno tenuto costantemente informati i cittadini dando conto di ciò che stavano facendo.Le persone hanno avuto tutte le possibilità di vedere verificare ,constatare,suggerire.Hanno avuto modo di interloquire a tutela degli interessi propri e volendo di tutti.Non è il caso di procrastinare . Il ritardo è gia tanto”.
Mentre il Sindaco capisce bene il punto di vista del Consigliere Pellegrino(forse perché l’argomento era carente degli elaborati , come al solito non avendoli allegati agli atti) evidenziando che si è difeso l’esistente(di chi? Giudicate voi! ),quello che risalta di più in negativo è l’ntervento del Consigliere Provenzano. Con arroganza e spocchia afferma che i cittadini sono stati informati (da chi,da lui? Forse,infatti lui è anche tecnico!!!!!!!!!!), le persone hanno avuto la possibilità di vedere,verificare e constatare ,(informati ,coinvoli, eruditi da chi,sempre e solo dal Consigliere/tecnico Provenzano?) e ,dulcis in fundo, hanno interloquito a tutela degli interessi propri e…………………….. volendo………………………………………………………di tutti!
Ma non è che il Consigliere Provenzano unitamente al Sindaco se la suonavano e se la cantavano da soli ? E tutte le” persone “ che hanno avuto le possibilità di vedere,verificare,constatare e suggerire dove sono e sprattutto chi sono?
Tra tutti i cittadini belmontesi,”persone” informati ,gli unici due, e non solo, a non saperne niente, forse perché distratti oppure ………. ,eravamo io e il Geom. Giò Alberto Arlia; che combinazione!
Vi siete chiesti il perché?
Avete mai sentito parlare di assemblee pubbliche,incontri-dibbattiti e quant’altro?
Eppure stiamo parlando del Piano Strutturale Comunale che dovrà sostituire il Programma di Fabbricazione!
E la difesa dell’esistente a cosa si riferisce ? Chi ha orecchie di intendere ,intenda!
Di partecipazione manco l’ombra,forse dovremmo parlare, piuttosto, di” convergenze parallele”, tra pochi eletti o unti ,che dir si voglia!
Ah dimenticavo, il punto è stato approvato a maggioranza, ahimè la maggioranza, con il solo voto contrario del Consigliere Pellegrino,che rispecchiava ,interpretando la sua lettera ai belmontesiva,anche la volontà del Geom.Giò Alberto Arlia, e della stragrande maggioranza dei cittadini tenuti ,ingiustamente ,all’oscuro del problema.
Una considerazione ultima a completamento del mio ragionamento.Se l’informazione,la partecipazione,l’informazione,la discussione è stata omessa in precedenza,opportunamente ,può essere invocata alla fine della giostra ma non applicata e messa in pratica !
E’ utile solo difendere l’esistente ,lo ha detto il Sindaco,altro che prospettive e futuro!!!!!!!!!!!!!!!!!
Nessuno deve sapere!
Belmonte Cal. li 22/01/2015
Dott. Giancarlo Pellegrino
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Belmonte Calabro
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa
Quasi ogni giorno piovono puntuali i comunicati stampa dell’amministrazione comunale.
E quasi ogni giorno ci domandiamo a chi e a che cosa servano questi comunicati, che più che informare disinformano, più che chiarire confondono le idee, e poi promuovono o tentano di promuovere in una passerella infinita questo o quel personaggio dell’apparato di governo cittadino.
Tutto è utile: la fiera, i cantanti, i concerti, le grispelle, e persino una cosa seria come i proiettili viene utilizzata per trasformare la realtà, la triste realtà della ‘ndrangheta in occasione pubblicitaria.
Ma quando poi si utilizza il lavoro, offrendo notizie false e tendenziose si commette qualcosa di gravissimo perché si abusa della disperazione della gente: da ieri sera ho già ricevuto diverse telefonate, una persino da Monza, per sapere quali fossero le assunzioni che sta effettuando il Comune di Amantea.
Sia detto a chiare lettere: il comune non assume nessuno e non ha “varato nessun provvedimento legislativo per facilitare l’occupazione”, come titola Pastore, nemmeno fossimo in Parlamento!! Semplicemente la Regione Calabria ha emesso un decreto al fine di approvare gli elenchi delle istanze ammissibili, quella del comune di Amantea è solo una tra le 223 ammesse e finanziabili.
Ma cosa vuol dire concretamente? Dice il comunicato: “saranno più di centoventi le persone che, a vario titolo, inizieranno a collaborare e a lavorare nei prossimi giorni per il comune di Amantea”.
Falso: il comune dovrà sottoscrivere il protocollo d’intesa con il Centro per l’impiego, poi elaborare i bandi relativi, ai quali potranno partecipare solo i percettori di mobilità in deroga, in un numero che presuntivamente sarà di 80 , tra cui preferibilmente soggetti che non abbiano partecipato in precedenza.
Ma la cosa fondamentale e nuova che il comunicato non spiega è che l’indennità di 400 euro che i soggetti utilizzati percepiranno , come chiaramente prescritto, non si cumulerà con l’indennità già percepita, ma la sostituirà, per cui si dovrà rinunciare a quanto già corrisposto dall’INPS, e questo ovviamente ridurrà l’interesse alla partecipazione.
Bisogna sottolineare pure che la domanda obbliga poi alla partecipazione, ponendo come sanzione la perdita della mobilità per cui sarà necessario valutare in anticipo l’effettivo interesse alla partecipazione a queste politiche attive che dovrebbero favorire il reinserimento nel mondo del lavoro, almeno nelle logiche dell’U.E.
In realtà non fanno null’altro che dare un misero contentino , solo in un’ottica clientelare, umiliando ancor di più la categoria degli “esclusi” dal mondo del lavoro e senza valorizzare in alcun modo la loro “utilizzazione”, né per i lavoratori né per gli enti utilizzatori.
Per di più gli ultimi soggetti utilizzati non hanno ancora ricevuto tutte le indennità spettanti per l’ultimo periodo: si impegni il sindaco in questo senso per capire dove siano questi soldi che rimbalzano senza chiarezza tra la regione e il “carrozzone” Calabria Lavoro, ente pagatore con il quale non si riesce nemmeno a comunicare telefonicamente.
Si impegni piuttosto il sindaco nella programmazione e nella creazione di sviluppo, nel settore del turismo o in quello della raccolta differenziata dei rifiuti che finalmente dovrebbe iniziare (questa l’unica notizia che speriamo sia attendibile) : una politica efficiente dovrebbe trasformare in una risorsa ed in un nuovo settore industriale soprattutto in un contesto vergine come la Calabria.
Concludiamo dicendo che la partecipazione ad una manifestazione di interesse per l’utilizzazione quasi gratuita di lavoratori fuori dal mercato del lavoro è un impegno davvero minimale: un’amministrazione seria dovrebbe fare altro, come incentivare la partecipazione di soggetti privati, dovrebbe informare e formare le aziende del comprensorio che potrebbero ad esito del percorso formativo prospettare seriamente nuove assunzioni, anche offrendo loro una riduzione del carico tributario comunale.
Mentre scriviamo sfogliamo velocemente la Gazzetta e ritroviamo, a firma di M.F. Calvano (moglie di Pastore) gli stessi comunicati stampa del comune di Amantea: cominciamo a comprendere. Non tanto a cosa servano questi comunicati ma senz’altro a chi.
SONDAGGIO:
Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali. jVoteSystem developed and designed by www.joomess.de.
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
(Risultati OnLine solo a sfoglio aperto)1 Voti rimanenti
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Cronaca
Non sono nemmeno le 10.00, l’orario fissato per il consiglio comunale e davanti al Campus, recentemente intestato a Franco Tonnara, ci sono quasi tutti i consiglieri comunali e decine e decine di agenti delle Forze dell’Ordine.
In particolare carabinieri e poliziotti in divisa ed in borghese.
Lungo la statale 18 si vedono gruppi di studenti che a piedi raggiungono via Vulcano.
Ma tanti altri studenti e diversi cittadini sono già dentro ad attendere l’inizio del consiglio straordinario.
Puntuali, e tra i primi, ad arrivare il Ministro Lanzetta ed il Prefetto Tomao accolti all’ingresso del campus dal sindaco Monica Sabatino e dagli altri politici amanteani.
Poi l’ingresso e man mano l’ampia sala si riempie di studenti, di gente comune, di familiari degli amministratori oggetto di intimidazione . Sono presenti anche diversi dipendenti del comune.
Poi arrivano e salgono sul palco l’onorevole Magorno, l’onorevole Lo Moro, l’Onorevole Enza Bruno Bossio che prendono posto tra “i banchi” dei consiglieri di maggioranza e di minoranza.
Restano giù nel parterre, ma in prima fila, l’ex assessore Ennio Morrone e l’ex presidente della giunta provinciale di Catanzaro Wanda Ferro.
Solo più tardi arriva Mario Oliverio che prende posto anche nel parterre
Poi iniziano i lavori del Consiglio straordinario con la chiama
Manca soltanto il consigliere Franco Chilelli con delega al personale ed al cimitero e che è stato il primo a subire le intimidazioni.
Nessuna giustificazione viene letta in aula ma sappiamo che è ammalato
Poi il presidente del consiglio comunale prende parola evidenziando la straordinarietà del consiglio in corso
A seguire la consigliere Elena Arone , capogruppo di Uniti per Campora, che con voce tremante plaude al sindaco Monica Sabatino e le offre la propria solidarietà e si dichiara pronta ad andare avanti e sostiene che nessuno abbasserà la testa di fronte alle intimidazioni ed ai capricci delle persone con identità pseudo politiche.
Prende, poi, la parola la consigliera Ciccia Caterina,capogruppo di Uniti per Amantea, la quale dichiara che non intende più accettare un giudizio negativo che denigra la sua città, città che è estranea a queste vicende, sostenendo le forze dell’ordine e della magistratura ma senza sostituirsi ad essi
A seguire prende la parola Giusi Osso che dichiara che il vile atto perpetrato al sindaco ed ai consiglieri offende anche la città ma che la giunta andrà avanti a testa alta e con la schiena diritta ed invoca poi la educazione dei giovani alla legalità.
Segue Francesca Menichino del M5S che condanna gli atti vili che pur ella ha subito e che richiama la necessità della legalità in ogni atto amministrativo. Poi continua evidenziando che gli amministratori più che parlare di legalità devono viverla, devono praticarla, ogni giorno, in ogni atto e farne un esempio di cui essere fieri ed orgogliosi.
Poi conclude evidenziando che la legalità è uno stile di vita e non uno slogan da propaganda politica. Infine abbandona l’assise per schierarsi dalla parte del cittadino.
Continua Concetta Veltri, di Insieme per la città, la quale sostiene che Amantea non merita di vivere questo clima di ansia e di paura che si è instaurato, esprime la sua solidarietà al sindaco, agli assessori ed al consigliere Chilelli, invita tutto il consiglio ad essere unito contro il malaffare . E conclude ricordando che tutti noi, come cittadini, abbiamo l’obbligo di riconsegnare ai nostri figli una città migliore , una città libera.
Parla Sergio Ruggiero, de La Nuova primavera, il quale dà atto di aver telefonato a tutti coloro che sono stati oggetto di atti intimidatori dei quali si vanta di essere amico personale. Ricorda però alla dottoressa Arone che dai banchi della opposizione nessuno di loro fa capricci, ma che lui prende seriamente il suo lavoro per la ricerca della verità e la affermazione della legalità. Invita tutti coloro che fanno politica in questa terra amara ad assumere atteggiamenti coerenti e coraggiosi. Non basta essere a parole contro la mafia, occorre lottare contro il malaffare, le prevaricazioni , le violenze.
Segue Miriam Bruno che con tristezza ricorda che Amantea è balzata alla cronaca non per le sue bellezze, per le sue risorse, che sono tante , ma per fatti criminosi e frequenti. Esprime solidarietà agli amministratori colpiti dalle intimidazioni. Sollecitaa una forte inversione di tendenza. Invoca la ricerca e la attuazione di regole e leggi. Sostiene che “noi dobbiamo essere, per primi, esempio per tutti gli altri” Infine, chiede alle istituzioni di aiutare Amantea a tornare a vivere serenamente.
Chiude gli interventi della minoranza Sante Mazzei, di Insieme per la città, il quale ricorda che i fatti di violenza di oggi sono simili a quelli occorsi alcuni anni fa e dei quali lui stesso è rimasto vittima, per cui comprende bene il dolore , la preoccupazione che si avvertono quando si è oggetto di intimidazioni. Per questo invoca una maggiore presenza delle Forze dell’ordine
Seguono poi gli interventi dell’onorevole Lo Moro, dell’onorevole Magorno, dell’onorevole Enza Bruno Bossio , del prefetto Tomao e della ministra Lanzetta.
Ed a questo ultimo intervento ha fatto seguito l’abbandono del consiglio da parte del capogruppo forzista a Palazzo Campanella Ennio Morrone, che polemizza con il ministro Lanzetta sostenendo. «Purtroppo, mio malgrado, ho sentito di dover abbandonare i lavori del civico consesso per il deludente intervento del ministro degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta che, al contrario delle legittime aspettative degli uditori e della città, si è rivelato essere un intervento politico anziché essere quello di un ministro della Repubblica italiana in difesa di un territorio minacciato dalla metastasi della delinquenza organizzata calabrese”
Chiude poi una forte, decisa e coraggiosa Monica Sabatino la quale conferma di voler andare avanti nella sua idea di aiutare la città e la quale invita a fare diventare i fatti accaduti un momento di riflessione per tutti e chiede alla popolazione di stringersi maggiormente attorno a chi ci mette la faccia, ma nel dichiarare di aver ricevuto “tanti attestati di solidarietà, tutti in privato” osserva che è come se si avesse timore a schierarsi contro chi tenta, in modo vile, di condizionare l'amministrazione. E la poca presenza di cittadini in sala, anche in questa occasione, dimostra proprio che occorre fare ancora tanta strada sul fronte dell'educazione alla legalità».
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Grande attesa in città per il consiglio comunale in sessione straordinaria convocato per l’8 novembre 2014 , alle ore 10.00 , presso il Campus intitolato alla memoria dell’ex sindaco Franco Tonnara.
Un solo punto all’ordine del giorno:
“Discussione sui gravissimi atti intimidatori subii dal Sindaco e da alcuni Amministratori”.
È difficile amministrare in Calabria.
La prova nelle intimidazioni che subiscono amministratori e dirigenti e funzionari pubblici.
E la Calabria lo scorso anno 2013 ( ultimi dati disponibili) è stata la terza in Italia per numero di intimidazioni.
Ben 75 pari al 19% del totale in Italia
Preceduta solo dalla Puglia con il 21 % e dalla Sicilia con il 20%.
Solo il 20 nel nord ed il restante 20 % nel resto dl sud
Intimidazioni in crescita del 66% dal 2010.
E l’8 novembre si parlerà di queste nuove intimidazioni
Ma soprattutto a livello formale, politico, sociale
Si parlerà della solidarietà espresso dallo stesso mondo politico, in primis Wanda Ferro e Mario Oliverio. Ma non solo loro.
Ad esprimere la solidarietà umana mostrando la propria individuale sensibilità d’animo anche Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Orlandino Greco, Salvatore Magarò, Gianpaolo Chiappetta, Carlo Guccione, Mario Caligiuri , Ennio Morrone.
E sempre tra i politici anche la minoranza presso il comune di Amantea tra cui Sante Mazzei, Miriam Bruno, Veltri Concetta, Francesca Menichino e Sergio Tempo
Ed ancora solidarietà è stata espressa dalle associazioni onluss operanti nel comune di Amantea.
“Alla seduta sono stati invitati i rappresentanti delle massime istituzioni nazionali, regionali e provinciali, unitamente ai referenti delle forze dell’ordine chiamati, in questa delicatissima fase, ad uno sforzo ulteriore per assicurare all’intera collettività un adeguato livello di sicurezza e di controllo. Parteciperanno ai lavori consiliari anche gli studenti degli istituti superiori presenti ad Amantea: una scelta condivisa dalla dirigenza scolastica per fare in modo che le nuove generazioni possano prendere atto di quelle che sono le problematiche del territorio, allontanandosi da quegli atteggiamenti malavitosi che offendono l’intera comunità. Amantea, così come accaduto in passato, ha già scelto di vivere in modo civile e democratico, nel rispetto del prossimo e delle regole”, così recita il comunicato stampa dell’amministrazione comunale.
Saranno presenti diversi sindaci del compresorio
Sembrano poi certe le presenze di Vanda Ferro e Mario Oliverio, Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio.
Potrebbero anche essere presenti il Ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta ed il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che ha garantito una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio, un gesto fortemente gradito dalla cittadinanza che spera che da questa maggiore e più qualificata presenza possa discendere un tempestivo accertamento degli autori delle intimidazioni e del loro significato.
Al di là della forma il problema resta sempre lo stesso.
È necessario capire, è necessario sapere.
Le intimidazioni non finiranno mai se non si comprende che cosa vogliono gli intimidatori.
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In attesa del consiglio comunale straordinario, aperto alla cittadinanza, che avrà luogo sabato 8 novembre alle ore 10 presso il teatro auditorium del Campus intitolato alla memoria dell’ex sindaco Franco Tonnara, continuano in maniera incessante gli attestati di stima e di solidarietà fatti pervenire all’attenzione del sindaco Monica Sabatino.
Nel corso delle ultime ore, oltre alla vicinanza del prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, che ha garantito una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio, e del Ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta, che farà di tutto per assistere ai lavori del civico consesso, sono soprattutto i sindaci degli altri paesi a far sentire la propria voce. Molti di essi, purtroppo, hanno subito personalmente atti intimidatori di una certa gravità e proseguono nel loro mandato grazie soprattutto all’affetto e al calore della gente che, come ha più volte indicato il primo cittadino nepetino, “non è mai venuto meno”.
Parole di sentita vicinanza sono state pronunciate dai candidati del centrodestra e del centrosinistra alle prossime consultazioni regionali: Wanda Ferro e Mario Oliverio sono stati tra i primi a mettersi in contatto con il primo cittadino. La stessa sensibilità d’animo è stata mostrata dagli esponenti più autorevoli dei diversi movimenti politici: da Enza Bruno Bossio ad Ernesto Magorno, da Orlandino Greco a Salvatore Magarò, da Gianpaolo Chiappetta a Carlo Guccione, da Mario Caligiuri a Ennio Morrone.Non è di certo mancato l’apporto delle associazioni che, in una nota stampa congiunta, hanno abbracciato idealmente l’intero esecutivo, invitandolo a non fare alcun passo indietro, ma a proseguire nel proprio cammino a testa alta e con la schiena dritta. Cominciano a giungere, nel frattempo, anche le prime adesioni all’assemblea civica di sabato prossimo.
Alla seduta, infatti, sono stati invitati i rappresentanti delle massime istituzioni nazionali, regionali e provinciali, unitamente ai referenti delle forze dell’ordine chiamati, in questa delicatissima fase, ad uno sforzo ulteriore per assicurare all’intera collettività un adeguato livello di sicurezza e di controllo. Parteciperanno ai lavori consiliari anche gli studenti degli istituti superiori presenti ad Amantea: una scelta condivisa dalla dirigenza scolastica per fare in modo che le nuove generazioni possano prendere atto di quelle che sono le problematiche del territorio, allontanandosi da quegli atteggiamenti malavitosi che offendono l’intera comunità. Amantea, così come accaduto in passato, ha già scelto di vivere in modo civile e democratico, nel rispetto del prossimo e delle regole.
Ufficio stampa comune di Amantea
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«Quanto accaduto negli ultimi giorni ad Amantea non deve essere soltanto stimolo di riflessione, ma deve prefigurare una reazione delle coscienze che deve partire dalle istituzioni e soprattutto dalla società civile. Questa è la sfida da vincere nei prossimi mesi».Il presidente della Consulta per le pari opportunità, Giusi Osso, non solo manifesta l’incondizionata solidarietà e vicinanza al primo cittadino Monica Sabatino ed agli altri componenti dell’esecutivo che, loro malgrado, sono stati vittime di un disegno criminale, finalizzato ad instaurare in città un nuovo clima di terrore e paura, ma va decisamente oltre, programmando un percorso condiviso che intende mettere insieme da un lato l’amministrazione comunale e dall’altro la gente perbene ed onesta. Politica e collettività devono tornare dunque a camminare insieme, confrontandosi e non scontrandosi.«Attendiamo – evidenzia la Osso – che la magistratura e le forze dell’ordine facciano la loro parte. Ma anche noi consiglieri che abbiamo responsabilità di governo e la comunità che non può chinare la testa dobbiamo metterci del nostro. La legalità e la trasparenza devono essere fari illuminanti. E le scelte intraprese non solo vanno sostenute, ma difese e portate avanti senza ripensamenti e soprattutto senza tentennamenti. Il messaggio che intendo lanciare è semplice e diretto: la città è chiamata a mostrare la sua parte migliore, tralasciando diversità di vedute e di opinioni che fanno parte del dibattito politico, ma che non possono essere usate come alibi per restare nel silenzio e nell’attesa. Dobbiamo partire dal presupposto che quelle pallottole calibro 9 non sono state consegnate solo al sindaco, al consigliere o agli assessori, ma è come se fossero state inviate ad ogni cittadino onesto che lavora e manda avanti con sacrificio la propria vita e la propria famiglia, creando i presupposti per offrire ai propri figli una società diversa, migliore di quella attuale».«Oggi più che mai – prosegue la Osso – dobbiamo sentirci parte integrante di una comunità che non vuole piegarsi al malaffare e alla sopraffazione. Da questo punto di vista eserciterò al meglio la delega sull’educazione alla legalità che mi è stata concessa dal primo cittadino per offrire esempi positivi e modelli di riferimento alle nuove generazioni. Sono loro più degli altri che devono essere coinvolti e non abbandonati, facendogli comprendere la diversità tra il bene ed il male, tra l’onestà e la corruzione, tra il diritto e l’illecito. La legalità è cultura e come tale va trasmessa e comunicata nel migliore modo possibile. Il compito sarà arduo, ma ho la certezza che le forze sane della città saranno al mio fianco. Punto di partenza di questo percorso, la Consulta della legalità composta dai rappresentanti del mondo scolastico, dell’associazionismo, delle parti sociale, delle forze dell’ordine, della Protezione civile».
Ufficio stampa comune di Amantea
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Primo Piano
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Dott. Andrea Ianni Palarchio
Ho avuto modo di leggere il comunicato stampa riguardante il consiglio comunale tenutosi in data 24 ottobre e sono rimasto a dir poco esterrefatto da come la maggioranza abbia liquidato una correzione che potrebbe diventare unica nella storia di tutte le amministrazioni italiane. Ma andiamo ai fatti.
Durante l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti (tra cui quello riguardante la tasi) l'assessore Tempo produce un emendamento (così lo chiama lui) chiedendo la modifica, non di quanto da lui detto durante il consiglio e non correttamente trascritto nel verbale dalla segretaria, ma delle parole sulla delibera approvata, chiedendo di sostituire nel dispositivo della delibera (e ribadisco non nel verbale) il termine "abitazioni" diverse da quella principale con "immobili diversi" dalle abitazioni principali ed altre correzioni riguardanti gli immobili di categoria catastale A1, A8 e A9.
Ma è possibile modificare una delibera di consiglio già approvata ed efficace (vedi 2 per mille sulla prima casa) con un semplice emendamento postumo ??? Che senso ha fornire la proposta di delibera prima del voto ai consiglieri se poi può essere modificata dopo il voto ???
Non si sarebbe in questo caso, visto che ci si è accorti della presenza di un macroscopico errore, dovuta fare una delibera correttiva della delibera precedente ??? Io mi auguro che i consiglieri d'opposizione (che hanno votato contro tale emendamento e contro l'approvazione del verbale) mandino copia del verbale al Prefetto in modo che ci chiarisca bene a tutti i limiti e i doveri dei consiglieri e del Consiglio Comunale.
Nel frattempo però possiamo dire che ad Amantea le delibere approvate in consiglio non possono considerarsi definitivamente approvate almeno fino all'approvazione dei verbali successivi.
Dott. Ianni Palarchio Andrea
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