Convocato il consiglio comunale, proprio nel giorno nel quale storicamente la città avviava i suoi “ Cjuoti” per un viaggio che al tempo era senza ritorno, un viaggio che imponeva più che permettere di dimenticare chi era considerato diverso, anomalo, contrario all’ordine costituito , forse addirittura ribelle.
Diversi i punti all’ordine del giorno.
Questa volta, come quasi sempre in passato, il primo punto è la approvazione dei verbali delle sedute precedenti, segno che i verbali sono stati redatti in tempi acconci
Importantissimo il secondo punto relativo al Servizio di tesoreria comunale e per il quale viene prorogata la approvazione del nuovo schema di convenzione. Impossibile comprendere dal solo testo cosa sarà sottoposto al giudizio del consiglio. Occorrerà assistere ai lavori del consesso.
Il terzo punto è relativo ad una vecchia idea lanciata dal CIBTC che torna in auge, segno che il consorzio era un soggetto politico che guardava troppo lontano.
Di particolare rilievo inoltre la mozione di Francesca Menichino sull’utilizzo estivo degli educatori che percepiscono la mobilità in deroga.
Sempre della consigliera Menichino la seconda e sconosciuta mozione relativa alla delibera di giunta n 104 del 26.5.2015 connessa alla viabilità di Corso Umberto Primo, quella per la quale ancora non si conosce la relativa ordinanza.
Ultima, ma non ultima, la mozione di Ruggiero per la revisione del contratto di lavoro degli Agenti di Polizia Municipale, a part time.
Stando alle voci emerse dal contesto comunale sembra che le mozioni non saranno accolte atteso che in caso contrario sembrerebbe potersi riconoscere qualità alle proposte, il che appare politicamente inaccettabile.
Convocato il consiglio comunale nel fatidico 21 luglio
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Questa è la parte conclusiva della Dura dichiarazione del consigliere Salvatore Alessandro, alla quale- ci perviene voce- la maggioranza risponderà con una o più note scritte che pubblicheremo integralmente al pari della presente, non appena ci perverrano ed alfine di offrire alla intera città le due versioni non colte dai pochi presenti in Consiglio:
....continua........
AUMENTATE LA PRESSIONE FISCALE COME SE QUESTE CATEGORIE, INSIEME AL RESTO DELLA CITTADINANZA, SIANO FABBRICHE DI DENARO.
Ma vi rendete conto quanti posti di lavoro si sono persi in un solo anno dal nostro insediamento? Imprenditori rinomati della città di Amantea hanno licenziato decine e decine di unità e, le prospettive, non sono certamente delle migliori. Ma, Sig. Sindaco, egr. Assessori e Consiglieri, è possibile che la nostra città insieme a tutto il comprensorio possa essere penalizzata dal disastro ambientale che ha causato la caduta della S.S.18 in località Principessa? Vi rendete conto che danno economico sta causando all’intero territorio? E quali sono le azioni poste in essere da questa maggioranza per cercare di risolvere il problema? Quanto tempo vi occorre ancora? Un’altra mareggiata? Svegliatevi. C’è bisogno di un’azione forte insieme a tutti i sindaci del Comprensorio. Vestitevi di autorità e risolvete il problema. In questo caso non deve esistere maggioranza e opposizione bensì la voce deve essere unanime. Non state chiedendo nulla di illecito se non la soluzione di un problema che tocca l’intera costa Tirrenica ma, soprattutto la nostra città. È finito il tempo delle chiacchiere.
Carissimi colleghi, io non voglio dilungarmi ancora tanto ma, capite benissimo che oggi prendo le distanze dalla maggioranza nella quale sono stato eletto e devo pur spiegare i motivi che mi hanno indotto a questa decisione.
Il sottoscritto, non può essere d’accordo con voi neanche sulla scelta che avete fatto in merito ai 2.000.000 di euro che erano destinati al rifacimento del lungomare di Amantea. Per tutte le considerazioni sopra espresse, quale rilancio migliore avrebbe avuto la città di Amantea se non quello del rifacimento del lungomare? Ma, veramente pensate che i ponti che volete costruire rappresentano un rilancio turistico della Città? A quali turisti serve il ponte da realizzare sul fiume Catocastro e, precisamente, ai confini con il comune di S.pietro in Amantea? E quello da costruire in località Colongi? E l’ampliamento della strada Via Po, Via Neto è prioritaria rispetto a tante altre opere di finalità turistiche che veramente si potrebbero realizzare? Così come la passerella da costruire sul territorio di Campora S. Giovanni. Ma, pensate veramente che queste opere scelte siano le migliori e possano rilanciare turisticamente il nostro territorio? In funzione di cosa avete fatto queste scelte? La risposta da voi data è che il lungomare è proprietà demaniale e quindi non si può realizzare l’opera. Allora mi chiedo: nell’attesa che si regolarizzi la pratica con il demanio non ci sono opere più urgenti da realizzare visto che il finanziamento aveva finalità turistiche? Non si può pensare ad una ristrutturazione di c.so Margherita e via Vittorio Emanuele su Amantea e c.so Italia su Campora S.Giovanni? Ma, voi girate per le vie della città? Sono in condizioni da presentare a quei pochi turisti che scelgono la nostra città come meta delle loro vacanze? L’arredo urbano, secondo voi, non è prioritario rispetto a qualche ponte? Il rifacimento del manto stradale sia su Amantea sia su Campora, comprese le zone di periferia che sono abbandonate a se stesse, non avrebbe la priorità rispetto a qualche altro ponte? Temesa non potrebbe rappresentare la vera svolta turistica per il nostro territorio? Perché non investire su cose dove di certo ci sarà un ritorno di immagine e un rilancio della città in termini di presenze turistiche che non si limiteranno ai soliti 10 giorni di Agosto? Perché non investire sulla viabilità di Amantea che, a dir poco, è aberrante? E, che dire del Centro Storico? E’ tra i più belli d’Italia, ma, al momento è meglio guardarlo da lontano e non visitarlo in quanto versa in condizioni pessime.
Mi rammarica però il fatto che, l’assessore Rubino che ha fatto nella sua lunghissima carriera politica solo l’oppositore e si batteva per il Centro Storico, oggi, che siede nei banchi della maggioranza di governo, si è adeguato alle scelte dei 2 o 3 soggetti che decidono tutto e non spende più una sola parola.
Così come tutti gli altri Consiglieri di maggioranza. Per me siete stati, politicamente parlando, una grande delusione. Non vi rendete conto che, con i vostri voti sempre favorevoli, state affossando l’ente e l’intera Città. Ci troviamo di fatto di fronte ad un dissesto economico e voi cercate di nasconderlo riferendo alla cittadinanza ciò che qualche politico più navigato vi racconta senza conoscere realmente il bilancio del nostro comune.
Cari colleghi, in merito a ciò, i fatti parlano chiaro. Il mancato pagamento del mese di Maggio ai dipendenti comunali, il mancato pagamento degli operai delle cooperative dal mese di febbraio, i milioni di euro di debiti che l’ente deve pagare alla sorical, all’enel, ai fornitori, agli avvocati, alla Multiservizi, ecc… A proposito di Multiservizi, già circolano i nomi delle nuove assunzioni. Mi auguro che questa società, la quale fino ad oggi ha dimostrato la massima serietà, assuma il personale in funzione di criteri stabiliti dalla legge e con la massima trasparenza vista la grande disoccupazione che c’è sul territorio. I consiglieri non eletti, i compari, gli amici degli amministratori eletti, i parenti di dipendenti comunali e cooperative non devono essere privilegiati rispetto a tanti altri che non hanno Santi in Paradiso. Anche perché Amantea ha gia conosciuto nel passato un’esperienza negativa con l’Appennino Paolano SPA quando era presidente l’Assessore G.B. Morelli e amministratore delegato Carlo Samà.e tutti ne conosciamo l’epilogo. Se verranno ravvisate irregolarità nelle assunzioni sarò il primo a denunciare il tutto alla Procura.
Caro Sindaco, Cari colleghi,
io non penserei tanto alle parate, ai selfie, alle prime file, alle gite, ai comunicati stampa!!!!!
Penserei di certo al fatto che l’aumento delle vostre indennità di carica è stato un offesa per tutta la città. Dovevate essere da esempio per tutti i cittadini, invece, avete fatto un atto a dir poco vergognoso. Non avrei mai pensato che eravate capaci di cose simili. Purtroppo, l’etica e la morale, sono 2 parole belle da pronunciare ma brutte da praticare. Di certo non appartengono a questa maggioranza per tantissimi motivi.
Concludo, confermando il mio distacco dalla maggioranza Sabatino. Resto Consigliere Comunale indipendente e, mi determinerò di volta in volta sui punti da votare.
Amantea, 18/06/2015 FIRMA ALESSANDRO SALVATORE
Nella foto l'intervento di Alessandro Salvatore ed alcuni ex colleghi
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Economia - Ambiente - Eventi
Durante il consiglio comunale di ieri 18 giugno il consigliere comunale Alessandro Salvatore, eletto nella frazione Campora San Giovanni, muove un forte “j’accuse” alla maggioranza da cui dichiara di staccarsi.
Conclude, però, dichiarando di restare Consigliere Comunale indipendente e riservandosi di determinarsi di volta in volta sui punti da votare.
Forte la sorpresa tra i consiglieri di minoranza che hanno comunque plaudito alla iniziativa politica e soprattutto apprezzato le dichiarazioni di critica verso la maggioranza e pienamente condividendole
Nessuna sorpresa nella maggioranza che, anzi, per dichiarazione dello stesso sindaco Sabatino, erano attese e che ha contestato al consigliere di non essere stato mai integrato con gli altri compagni di ventura politica.
Salvatore Alessandro ha contestato la scarsa attenzione della amministrazione comunale verso la frazione Campora San Giovanni pur avendo la frazione stessa, e lui in particolare, contribuito alla vittoria con i circa mille voti di cui quasi un terzo sue preferenze.
Ecco la prima parte della sua dichiarazione indirizzata al Presidente del Consiglio Dott.ssa Ermelinda Morelli, al Sig. Sindaco Dott.ssa Monica Sabatino ed alla Città di Amantea:
“Caro Sindaco, carissimi colleghi Consiglieri, è passato un anno ed è tempo di valutazioni.
Precisamente un anno fa, il 10 Giugno 2014, intervenendo in Consiglio Comunale, nella mia qualità di giovane imprenditore eletto Consigliere, segnalavo la scarsa attenzione che la “mia” Amministrazione, quella alla cui vittoria avevo contribuito con le mie 305 preferenze, aveva avuto verso Campora S.Giovanni che pur aveva contribuito al positivo risultato elettorale con un terzo di tutti i voti ottenuti.
E segnalavo la grande delusione dei camporesi che non si sentivano rappresentati, come territorio e come bisogni, da un solo Assessore. Negli ultimi 40 anni Campora è stata governata da un Vice Sindaco e 2 Assessori. Oggi, grazie alle scelte incomprensibili di questa Amministrazione ma, soprattutto, grazie al comportamento poco corretto dell’ Assessore Gianluca Cannata, che ha barattato il posto di Assessore a discapito di un’intera frazione, il nostro territorio è completamente abbandonato a se stesso. La mia non è una rivendicazione personale perché, pur avendo voluto, non avrei potuto svolgere il ruolo di Assessore in quanto, a differenza di tanti, penso che chi riveste una carica Assessorile, NON DEVE esercitare la propria professione e, il sottoscritto, non può abbandonare la propria azienda. Essere Assessore del Comune di Amantea non è un passatempo bensì significa esercitare un vero e proprio lavoro anche perché si viene ricompensati con un ottima indennità di carica. Nello stesso tempo, però, mi aspettavo che il Sindaco, avrebbe nominato qualche altro soggetto, anche esterno, magari proveniente dal mondo imprenditoriale, che avrebbe potuto rappresentare degnamente non solo Campora ma tutto il territorio Amanteano.
Eppure, questa maggioranza, ama i soggetti esterni! Vedi lo staff nominato dal Sindaco, vedi il pensionato comunale che lavora con le cooperative, vedi il Dirigente dell’ufficio tecnico manutentivo che, non solo è esterno ma, soprattutto, lo tenete in quell’ufficio con un rinvio a giudizio in essere. A proposito di rinvio a giudizio, l’Assessore Tempo, può continuare a rivestire la carica di Assessore? La vostra risposta sta nei fatti ma, l’etica e la moralità che avete tanto propagandato di certo non vi si addice. Siete stati e lo siete ancora tanto bravi a puntare il dito verso gli altri ma, credo, che dovreste fare un esame di coscienza e pensare ai danni d’immagine, e non solo, che state provocando alla nostra bellissima cittadina.
Pur tuttavia, in attesa che questo gap istituzionale venisse compreso e colmato, esprimevo la mia fiducia nel Sindaco e nella Amministrazione e mi impegnavo a stare in mezzo alla gente ed a portare la loro voce nel Consiglio Comunale.
Purtroppo, è passato un anno e nulla è cambiato. Anzi!
Niente del programma politico è stato rispettato.
L’operato dell’Amministrazione è, a dir poco, DISASTROSO. Durante la campagna elettorale, avevamo presentato un programma che oggi è stato disatteso in tutto. Io non voglio prendere in giro ne chi mi ha sostenuto e votato ne il resto della cittadinanza. Purtoppo, tutta l’euforia che avevo il giorno della mia candidatura, oggi è venuta meno grazie alle scelte SCELLERATE che in un anno avete fatto a discapito di tutta la città di Amantea.
Invito il Sindaco e la Giunta a fare una stima di quante famiglie sono in difficoltà economiche perché non hanno un minimo di entrate.
Invito il Sindaco e la Giunta a verificare quante imprese edili locali sono al collasso.
Invito il Sindaco e la Giunta a fare un sopralluogo nell’area PIP e discutere con le aziende della stessa per capire le grandi problematiche che stanno attraversando in questo periodo. Con la scusa, vi renderete conto che l’area PIP l’avete completamente abbandonata a se stessa senza avere rispetto di chi ha investito in quella zona.
Invito il Sindaco e la Giunta a verificare le presenze presso le nostre strutture ricettive alla data odierna e che prospettive ci sono per Luglio, Agosto e Settembre.
Operando in questo modo, nessuno di voi ha pensato che le attività imprenditoriali, commerciali e turistiche sono in ginocchio. A tal proposito, chiedo all’Assessore Morelli di rispondere alla nota del consorzio degli albergatori fatta recapitare in comune presso i suoi uffici circa 4 mesi fa e, ad oggi, nulla di tutto quello che era stato segnalato dagli operatori turistici è stato preso in considerazione. Gli albergatori, gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani non vivono di stipendio ma investono, nei loro settori pur sapendo che oggi il rischio aziendale è talmente elevato per la grande crisi economica che la nostra nazione sta attraversando. E voi, di fronte a tutto cio’, come Amministratori, che fate?
….continua domani
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Sarebbe ben opportuno che la città assistesse ai consigli comunali.
Ma non è così. Salvo quando non è presente la claque, normalmente il popolo amanteano è distratto, se non –addirittura-disattento.
D’altro canto gli orari sembrano scelti apposta per non far salire nessuno partecipasse
Alle 15 la gente riposa o si prepara per aprire i negozi od i bar.
E poi fa caldo!
Ma per il rispetto che portiamo alla presidente del Consiglio Ermelinda Morelli ci pare opportuno ampliare la sua comunicazione pervenutaci ieri l’altro.
Eccola: Amantea, convocato il consiglio comunale
Il presidente del civico consesso ha ufficializzato la convocazione dell’assemblea consiliare per il prossimo 18 giugno alle ore 15.
Quattro i punti all’ordine del giorno:
1)approvazione dei verbali precedenti;
2)modalità di recupero del disavanzo di natura tecnica generato dalla deliberazione di riaccertamento straordinario dei residui anno 2015 (articolo 3, comma 16 Decreto legislativo 118/2011);
3)acquisizione al patrimonio disponibile comunale dei beni immobili trasferiti dallo Stato in attuazione del federalismo demaniale di cui all’articolo 56 bis del DL 21 giugno 2013, numero 69;
4)proposta ai sensi dell’articolo 35 dello Statuto comunale formulata da elettori del comune. Discussione e determinazione.
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Cronaca
E’ una vera e propria provocazione quella che ha attuato il comitato per la tutela del lungomare.
Il comitato ha raccolto 1609 firme per revocare la delibera di Giunta n 202 del 18.11.2014 con la quale è stata disposta la “Devoluzione del mutuo assunto con la cassa Depositi e prestiti n 6001760/00 di 2.500,000, 00 euro” per realizzare l’adeguamento della strada Via Neto ( 550.000,00 euro), il Ponte sul torrente Colongi( 1.400.000,00 euro), la passerella sul Catocastro( 200.000,00 euro) , la passerella per l’accesso a mare a Campora SG( 250.000,00 euro).
Peccato che l’amministrazione comunale non abbia raccolto la sfida e democraticamente abbia raccolto le firme pe realizzare queste opere in luogo del Lungomare.
In questo modo Amantea non saprà mai se esiste un equivalente popolazione che vuole queste opere e se le vuole in alternativa al lungomare.
Ora la petizione giunge in consiglio comunale che giorno 18 giugno sarà chiamato a decidere il punto n 4 all’ordine del giorno” Proposta ai sensi dell'art.35 dello statuto comunale formulata da elettori del comune. Discussione e determinazione”
Due le possibilità
La giunta insisterà per le nuove opere alternative al lungomare , magari sostenendo che pr il lungomare sarà studiata una opportunità diversa ed in considerazione del fatto che tornare indietro significherebbe dover pagare le spese progettuali
Oppure la giunta farà un passo indietro studiando per le opere alternative una distinta opzione tecnica ed economica e così accettando il peso politico espresso da 1609 elettori che democraticamente hanno espresso la propria volontà senza che nessun altro elettore abbia espresso una volontà contraria
Come dice Francesca Menichino invitando a partecipare massivamente al prossimo consiglio “Ci auguriamo che la maggioranza smentisca il passato e le attuali previsioni ed accolga la proposta: sarebbe una grandissima vittoria di tutta la città, amministrazione compresa. Un vero esempio di democrazia”.
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Cronaca
Ci hanno rimesso una copia della delibera consiliare n 19 del maggio scorso.
L’abbiamo letta e ci siamo meravigliati perché potrebbe essere non totalmente e pienamente corrispondente a quanto sentito.
Ma abbiamo sospettato che potesse essere stata modificata da chi ce l’ha inviata.
Per questo l’abbiamo cercato sul sito comunale.
Ma non la abbiamo trovata.
A questo punto i dubbi.
Era una delibera totalmente artefatta quella che ci è stata inviata ?
Od invece era una delibera reale.
Ma se è così, chi l’ha rimosso?
E perchè?
In attesa di una risposta che mai –riteniamo- ci giungerà, aspettiamo che venga ripubblicata per poterla confrontare con quella partecipataci.
Poi vi diremo se è stato cambiato qualcosa!
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Politica
Il Consigliere Sergio Ruggiero è contrario alla Rinegoziazione prestiti della Cassa Depositi e Prestiti Scrive il consigliere di minoranza: ”Venerdì 22 Maggio si è tenuto un consiglio Comunale per l’approvazione di una proposta di rinegoziazione dei prestiti concessi al comune dalla CDP Spa.
Si tratta di 92 Prestiti contratti nel tempo dal Comune, con diversa scadenza e con diverso tasso di interesse.
Una zavorra pesante di oltre 8 milioni di Euro per il nostro Comune che è attualmente esposto a debiti di natura finanziaria per circa 20 milioni di Euro.
La CDP Spa, Con la Circolare n. 1283, “si rende disponibile alla rinegoziazione dei finanziamenti” in ammortamento, a condizioni predeterminate.
La Maggioranza ha votato compatta, diluendo la restituzione fino al 2044, la Minoranza ha votato contro dopo avere chiesto che si facesse almeno una Commissione PER COMPRENDERE MEGLIO DOVE ANDAVAMO A PARARE.
La documentazione fornita dagli uffici sulla base della quale noi consiglieri potevamo comprendere e determinarci si costituiva di tabulati di difficile comprensione, resi disponibili soltanto il giorno prima. Era difficile in quelle condizioni comprendere appieno la questione per chi, come me, non è un matematico di professione o un esperto di finanza.
Ma poiché ritengo che in queste cose bisogna andarci piano, ed essendo ideologicamente avverso al trasferimento alle future generazioni dei nostri debiti, mi sono dichiarato contrario a una iniziativa dai contorni nebulosi.
Peraltro, la circolare della CDP Spa, al punto 2 (limitazioni), lett. d) recita: “la CDP, infine, si riserva di non quotare alcune scadenze e di modificare talune condizioni e opzioni offerte per la rinegoziazione indicate nella presente circolare in relazione all’andamento delle condizioni dei mercati monetari e finanziari durante il periodo di adesione”.
Che vuol dire?
Siamo davvero in grado di controllare fino in fondo le dinamiche di una finanza che talvolta risponde a criteri imperscrutabili?
A una finanza che comanda il mondo e indirizza le politiche dei popoli praticamente come vuole?
E allora, oltre a manifestare i miei timori, ho sostenuto come sia necessario percorrere la strada del rigore della spesa e la riorganizzazione dell’Ufficio tributi allo scopo di conseguire al più presto un obiettivo di efficienza, di equità e di giustizia.
In pratica ho invocato un deciso CAMBIO DI ROTTA (cosa non facile ma credo possibile) rispetto a una politica praticata un po’ dovunque e che, a mio parere, non agisce col necessario rigore nei confronti della spesa pubblica. E questo accade in quasi tutti gli Enti pubblici, a partire dallo Stato, indebitando i cittadini fino al collo.
La sera stessa, per capire meglio, mi sono rivolto a un matematico, che ha avuto la capacità di “decriptare” i famigerati tabulati, proiettando al 2044 alcuni dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti SPA, una società finanziaria partecipata per il 80,1% dal Ministero dell’Economia e Finanze e per il resto da diverse fondazioni bancarie.
E mi sono convinto ancora di più come, oltre ad essere eticamente inaccettabile trasferire i debiti anche ai bambini non ancora nella mente di Dio, non sia conveniente rinegoziarli nei termini prospettati, aumentando significativamente l’esposizione dell’Ente a fronte di un allentamento della pressione finanziaria che l’Amministrazione comunale presumibilmente utilizzerà non già per come previsto dalla
suddetta circolare, ossia per la riduzione dei finanziamenti, ma, data la carenza di liquidità, per finanziare la spesa corrente.
Così fanno quasi tutti.
La Maggioranza non ci ha concesso la possibilità di capire meglio negandoci almeno una Commissione (ad esempio rilevo dai tabulati che in molti casi è previsto addirittura un seppur modesto aumento del tasso di interesse, forse si poteva pensare ad una rinegoziazione selettiva anche in relazione alle diverse scadenze dei mutui), ED IO SOMMESSAMENTE PROTESTO!
E chiedo che, in nome del buon senso e della chiarezza,ci sia concessa la possibilità di capire meglio e magari di farci un po’ di conti.
Al momento, ribadisco il sospetto CHE QUESTA OPERAZIONE, VELATA DI BIANCO, COSTITUISCA PER LA NOSTRA CITTA’ UNA TRAPPOLA INFERNALE.
Amantea 24.05.2015. Sergio Ruggiero.
Ndr: Ha ben ragione Sergio a ritenere “eticamente inaccettabile trasferire i debiti anche ai bambini non ancora nella mente di Dio”, ma ci sembra ancora più inaccettabile che questa giunta per sopravvivere lasci i debiti passati e quelli attuali agli incolpevoli ragazzini di oggi, ed infinitamente inaccettabile che i loro padri non si incazzino( scusate la parola, ma ci sta tutta!).
E vi diremo ancora di più (anche ai distratti consiglieri di minoranza) perché è giusto che la cittadinanza SAPPIA!
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Cronaca
Ricordiamo brevemente la vicenda.
Nel consiglio comunale di solidarietà alla vigilessa Anna Montemagno ci fu un intervento del vicesindaco GB Morelli preceduto da uno del consigliere di Minoranza Sante Mazzei
Nicola Gaudio intervenne con questo comunicato:
“Così e’ fin troppo facile...
Partecipare al Consiglio Comunale di Amantea, doverosamente convocato per dare solidarietà all’agente di Polizia Municipale Anna Montemagno colpita dal grave atto intimidatorio dei giorni scorsi, indignato per come la nostra Città si sta presentando agli occhi di una lavoratrice colpevole di fare solo il suo lavoro, ed uscirne sconcertato per l’analisi e le parole pronunciate nell’Aula del Consiglio Comunale dal Vice Sindaco...
Il Vice Sindaco tra le altre cose ha detto di essere indignato per la mancata partecipazione della Chiesa e dei Sacerdoti di Amantea al Consiglio Comunale convocato per gli atti intimidatori subiti dagli amministratori nello scorso mese di Novembre; una mancata partecipazione a suo dire che non gioverebbe alla giusta causa, condotta dall’amministrazione nel condannare i comportamenti delinquenziali che si verificano ormai troppo spesso nella nostra Città.
Sig Vice Sindaco, è bene che Lei sappia:
-Che le Comunità Ecclesiali con i loro sacerdoti, ad Amantea, come in tutto il nostro Paese, svolgono una profonda attività educativa diretta al rispetto della persona, del vivere civile, e alla costruzione di una società priva di qualsiasi prevaricazione. Sappia che questa attività è improntata anche alla conoscenza e al rispetto delle Istituzioni. Potrei menzionarle tantissimi percorsi, perchè si tratta di attività che si svolgono nella quotidianità, ma ne menziono solo una. I Campi Scuola degli ultimi anni nei quali anche i ragazzi di Amantea hanno potuto parlare del rispetto dell’ambiente, dei danni provocati dalla Mafia e dai comportamenti mafiosi...
-Sappia che le Comunità Ecclesiali con i loro sacerdoti, da anni suppliscono anche ad Amantea all’assistenza di famiglie bisognose e svantaggiate, abbandonate purtroppo anche dalle Istituzioni che lei rappresenta. Un’assistenza che non è solo “spirituale” ma che scende nei bisogni che le persone hanno nella quotidianità della loro vita.
-Sappia ancora che anche qui ad Amantea ci sono tanti anziani soli e abbandonati che non sempre ricevono la vista di assistenti sociali, ma incontrano solo dei sacerdoti e dei volontari.
-Sappia che ci sono tante famiglie in crisi relazionale, con ragazzi e giovani che soffrono di questo, e che trovano ascolto ed accoglienza spesso solo nelle comunità ecclesiali, e che in esse trovano la forza per non abbandonarsi a scorciatoie
Come vede Egregio Vice Sindaco i sacerdoti e la Chiesa anche in Amantea fanno tantissimo; lo fanno in ossequio solo al dettato evangelico e proprio per questo lo fanno in silenzio. Nella certezza che è la quotidianità dei comportamenti che cambia la storia...!
Non vorrei dirlo, ma non posso tacerlo, tutto questo agire in totale silenziosa donazione e gratuità da parte dei sacerdoti e di pochi laici, che potrebbe sembrare un atto eroico se sbandierato, non è altro che l’operosa risposta al Vangelo che cambia la storia.
Di fronte a questo, le sue parole, per altro purtroppo non condannate da nessuno dei presenti, risuonano di una gravità inaudita, perchè negano la realtà e rafforzano un substrato culturale, che distruggendo anche gli ultimi pilastri di gratuità, costruiscono una cultura del “tutto possibile”, all’interno della quale un atto intimidatorio, è solo un atto...e niente di più...
Non aggiungo altro per non scendere in una critica che potrebbe solo offendere la politica e non altro, ma penso veramente che Lei debba chiedere pubblicamente scusa ai sacerdoti e ai tanti volontari che si spendono con assoluta gratuità. Nicola Gaudio”
Seguì la risposta dell’amministrazione comunale con questa nota:
“Il dovere dell'informazione è proprio di coloro che desiderano conoscere la realtà attraverso l'analisi oggettiva dei fatti e non attraverso l'interpretazione individuale degli stessi.
È solo per onorare proprio quella oggettività dell'informazione e riportarla sul terreno della realtà, che è giusto sottolineare alcuni concetti.
Nel civico consesso dello scorso 24 febbraio, aperto alla cittadinanza e che ha avuto come unico punto all'ordine del giorno la solidarietà nei confronti del vigile urbano Anna Montemagno, colpita da un grave atto intimidatorio, l’intervento del consigliere comunale Sante Mazzei rimarcava la necessità di una maggiore “sensibilizzazione” della cittadinanza in tutte le sue figure rappresentative e quindi, a suo avviso, sarebbe stata necessaria la convocazione dello stesso consiglio presso il Campus “Francesco Tonnara”, così come avvenuto in occasione degli attentati di stampo mafioso rivolti nei mesi scorsi contro il sindaco Monica Sabatino, il vice sindaco Giovanni Battista Morelli, l’assessore Sergio Tempo e il consigliere Franco Chilelli.
La risposta a tale richiesta è stata data sia dal vice sindaco che dal primo cittadino.
Nel corso del suo intervento lo stesso Morelli ha ricordato che nel consiglio comunale richiamato da Mazzei, molte furono le adesioni spontanee da parte di coloro che svolgono ruoli istituzionali e che diedero il loro forte sostegno alla lotta contro il crimine organizzato, dimostrando, con la loro sola presenza e con i loro interventi, una forte ed evidente volontà di supporto e tutela nei confronti dell'azione degli amministratori del comune di Amantea, rivolta alla legalità e alla trasparenza.
Allo stesso modo, così come fecero all'indomani di quel consiglio comunale alcuni organi d'informazione, il vice sindaco ha inteso evidenziare che la “non partecipazione e, quindi, l'insensibilità” dimostrata da parte della cittadinanza amanteana e da alcune importanti figure della società civile ed anche religiosa fu oltremodo notata e sottolineata.
Detto ciò appare quanto mai chiaro che la “sensibilizzazione” non può essere un atto d’imposizione e che la non partecipazione di figure di riferimento, sia in campo culturale e formativo, sia in campo religioso ed educativo, in momenti così importanti della vita di una comunità, lascia sicuramente un segno indelebile, che è di certo una libera scelta di chi la mette in atto, ma non può essere una giustificazione della propria assenza.
Tutto ciò che è stato scritto in queste ultime ore può essere considerato solo frutto di libere interpretazioni delle parole e delle intenzioni del vicesindaco e, in qualità di commenti e critiche assolutamente soggettive, devono essere considerate volutamente polemiche e finalizzate a travisare l’intervento stesso.”
Ed ora Nicola Gaudio chiude la querelle.
“Di seguito una nota sull’intervento nel Consiglio Comunale del 23 Novembre.
Quanto allegato e la nota sotto, sono a mia firma e non dell’associazione che se vorrà interverrà con una nota separata
Il comunicato dell’amministrazione comunale, relativo alle parole del Vice Sindaco, non chiarisce nulla.
Alla causa avrebbe giovato un comunicato di una parola: Scusate!!!
Ritengo questo comportamento profondamente diseducativo, e per chiarezza riallego la nota da me prodotta all’indomani del consiglio comunale(la nota riportata sopra) .
Tutto questo non per polemica ma solo per una causa che dovrebbe essere comune.
Nota del 27 febbraio 2015 Saluti Nicola Gaudio
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Tanti e diversi sono stati gli interventi di solidarietà alla vigilessa Montemagno , tra cui quelli del Presidente Morelli, del Sindaco Sabatino, della consigliera Veltri, della Consigliera Menichino, del consigliere Ruggiero, dal Vicesindaco GB Morelli, del consigliere Mazzei, eccetera. Impossibile riportarli tutti. Ci limitiamo a riportare una sola parte di quello che né è una brillante sintesi perché unisce alla solidarietà allo Stato, che la vigilessa rappresenta, anche quello alla donna ed alla madre.
“E’ passato pochissimo tempo dall’ultimo consiglio comunale – dice Concvetta Veltri- che ha avuto come unico punto all’o.d.g. lo stesso triste e tragico tema e cioè gravi atti intimidatori a danno di rappresentanti delle istituzioni.
Oggi come ieri siamo di nuovo qui a chiederci cosa stia succedendo nella nostra città.
A questo punto non penso basti soltanto reagire con forza andando avanti con determinazione , ognuno nel proprio ruolo, ma occorre interrogarsi a partire proprio dalle vittime di tali vili atti, guardando in retrospettiva e ripassando tutti i momenti vissuti della propria vita lavorativa e non, al fine di collaborare con gli organi inquirenti riportando a loro anche un piccolissimo indizio che potrebbe essere fondamentale al fine della risoluzione del caso.
E oltremodo necessario vincere ogni forma di umana paura e collaborare a 360 gradi.
Non c’è altra via d’uscita se non vogliamo che Amantea sprofondi in un baratro senza ritorno.
Quanto successo è gravissimo, per questo mi sento di dare la mia profonda solidarietà alla vigilessa Anna Montemagno, egregiamente diretta dal comandante Emilio Caruso, che per quanto ne so, ha sempre svolto il suo lavoro in modo esemplare, e non per questo deve essere penalizzata con tanta ferocia.
Ho provato per un attimo ad immaginare come mi sarei sentita se lontano dal mio paese, dalla mia famiglia, avessi subito un attentato incendiario alla mia autovettura.
Avrei avuto paura? Forse. E non sarebbe stato certamente strano.
Anche gli eroi hanno paura e la vincono solo grazie al loro coraggio.
Avrei pianto di rabbia, consapevole di non aver fatto altro che il mio dovere?
Forse. Ed ancora una volta non sarebbe stato strano.
Le lacrime non sono un indice di debolezza
Avrei avuto bisogno di solidarietà?
Certamente. Ed avrei gradito che la gente del posto mi avesse espresso il proprio rammarico per quanto occorso.
Avrei gradito sentire gli amanteani condannare come vile quanto occorsomi.
E questo rammarico e questa condanna non sarebbe servito soltanto a me per capire meglio il luogo in cui mi trovavo ad operare, sarebbe servito anche agli amanteani per mettersi definitivamente e costantemente dalla parte della onestà, della correttezza, della giustizia, della civiltà.
E con questo spirito che osservo la vigilessa Anna Montemagno.
Una donna come me. Una madre come me.
Ma diversamente da me lontana dal suo paese, lontana dalla sua famiglia.
E per questo necessariamente più fragile, anche Anna so che è una donna forte come tante altre donne che affrontano con sereno coraggio i fatti della propria vita anche quelli che diventano problemi ed è questo che voglio dirle.
Tra di noi, io come altri amanteani, possiamo, vogliamo essere la sua famiglia, aiutarla a superare questo momento difficile, chiederle di andare avanti, dirle di non mollare.
Continui ad operare con la forza e la dignità che ha sempre manifestato nel suo lavoro.
Non defletta mai dal giusto, conservi il suo animo sereno.
Sappia che Amantea è nelle mie, nelle nostre parole, non nel gesto vile e vergognoso che lei ha subito
Quella non è Amantea . Non lo dico solo a lei, lo dico a me stessa ed a tutta la città.
Anna Montemagno deve essere conosciuta come il simbolo della correttezza professionale in un paese nel quale qualcuno non è abituato alle regole, alle leggi.
I Vigili non devono rimanere soli.
L’ intera comunità si deve schierare con il corpo della Polizia Municipale e deve esprimere il proprio apprezzamento ed il proprio rispetto, soprattutto se e quando fanno il proprio dovere .
Chiedo, inoltre, al sindaco di trovare il modo per ripagare il danno subito dalla vigilessa, e mi sento di suggerire, contribuendo, con una parte delle nostre indennità di carica. Si tratta di un gesto di
solidarietà concreta che onorerebbe la città e l’amministrazione comunale.
Tutti noi, inoltre, abbiamo il dovere di denunciare affinché si ritorni a vivere in quell’isola felice che era Amantea non molti anni fa, altrimenti il rischio di avere una cattiva nomea come cittadina, ahi noi, è sempre più elevato e concreto che mai.
Dobbiamo ribellarci a quanto sta accadendo dando un grande esempio di resistenza e forza.
Il messaggio deve essere Amantea non si piega e non si ferma davanti a niente e nessuno.
Questo lo dobbiamo ai cittadini onesti e laboriosi che nonostante tutte le avversità ogni mattina rendono il proprio servizio con amore e speranza e che hanno investito tutto nella nostra città , e non da meno ai nostri figli che già in partenza sono penalizzati da un periodo difficile a livello mondiale ed ai quali non possiamo lasciare quest’ulteriore fardello.
I giovani sono senza dubbio il futuro e ogni grande Maestro dice che l’esempio è il miglior mezzo per trasmettere i valori più importanti, a noi il compito di farlo.
Ma il mio appello và , anche e soprattutto allo stato al quale chiedo a gran voce un incremento delle forze dell’ordine nel nostro territorio e soprattutto nella nostra città, per far sentire la legalità in ogni
dove, e non solo, ma anche dare la certezza dello stato di diritto e della pena.
Affinché la paura che si avverte si ribalti dall'altra parte.
Perché ricordiamoci sempre che l'unione fa la forza. In questo caso delle persone per bene.
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A pochi giorni dall’attentato con il quale è stata incendiata l’auto della vigilessa Anna Montemagno si è tenuto il consiglio comunale convocato per esprimere alla dipendente del locale corpo di Polizia Municipale la solidarietà di tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza.
Ed è stato, come ci si aspettava, un coro unanime di solidarietà, espressa in modalità e forme diverse da tutti i consiglieri comunali.
Solidarietà espressa all’appartenente al corpo di polizia Municipale, ma anche, se non soprattutto, alla donna ed alla madre.
Della vigilessa è stato apprezzato il coraggio ad andare avanti, la forza d’animo di continuare il lavoro per il quale ha dovuto abbandonare, speriamo temporaneamente, il proprio paese, la propria famiglia ed i propri figli.
Se però il sindaco, gli assessori, i consiglieri di maggioranza e minoranza sono stati corali nella espressione degli apprezzamenti non così si può dire delle istituzioni
Mancava il signor Prefetto pur intervenuto nel caso delle minacce agli amministratori, quasi che questi valessero più di un vigile urbano.
Mancava il signor Questore pur invocato dalla minoranza .
Mancava il comandante provinciale dei carabinieri pur intervenuto nel caso delle minacce agli amministratori.
Erano presenti solo i Carabinieri della locale stazione a conferma ulteriore della attenzione data al caso ed alla vigilessa sin dai primi minuti successivi all’attentato.
Mancava, pur invocato, il mondo della scuola, presente, invece, nel consiglio comunale di solidarietà agli amministratori, ad ulteriore conferma che ci sono “attentati ed attentati”, anche se, forse, gli attentatori hanno la medesima matrice di violenza.
Nessun politico è venuto a dare solidarietà alla Montemagno ed al corpo di Polizia Municipale, ed anche questa assenza è la dimostrazione che ci sono forti distinguo tra politici e “l’altra gente”.
Nemmeno la solita e pur trita solidarietà verbale, come se nulla fosse accaduto in questa città difficile che sta diventando Amantea
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