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Redazione TirrenoNews

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All’ospedale di Nola pazienti curati per terra

Martedì, 10 Gennaio 2017 22:17 Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Franceco Gagliardi. Eccola:

La notizia che tutti i giornali italiani hanno pubblicato in prima pagina a caratteri cubitali e che ha fatto scoppiare la denuncia e la rivolta di alcuni cittadini è la seguente:

 

Nell’ospedale civile “Santa Maria la Pietà” di Nola in Campania i pazienti del pronto soccorso vengono curati per terra. Guardando attentamente la foto scandalo che pubblichiamo sembra essere un campo di prima emergenza dopo un attentato terroristico.

Si vedono infermieri e medici che curano i pazienti sdraiati per terra.

No, non ci troviamo a Nizza, a Berlino o a Israele dopo l’attentato terroristico dell’ISIS contro persone inermi che assistevano allo spettacolo pirotecnico o facevano shopping al mercatino di Natale in una via di Berlino.

Siamo all’ospedale di Nola e gli uomini e le donne sdraiate per terra sono pazienti in attesa di visite mediche e di eventuali ricoveri.

La foto ha fatto il giro del Web scatenando le ire dei cittadini che pretendono dallo Stato cure adeguate, servizi sanitari efficienti e di non essere trattati come bestie.

Sono intervenuti i carabinieri del NAS e il Ministro della Salute Lorenzin ha mandato a Nola gli ispettori. Il Governatore della Campania De Luca ha voluto che immediatamente venissero allontanati i responsabili di questa situazione intollerabile e scandalosa.

Infatti sono stati sospesi tre dirigenti ospedalieri, il direttore dell’ospedale e due responsabili, come se la gravità e la vera responsabilità fosse solo e soltanto degli operatori sanitari.

E’ intervenuto anche il Vescovo di Nola il quale ha affermato senza mezzi termini che la colpa di questa triste situazione del pronto soccorso non è dei medici che fanno il loro dovere, che con scienza e coscienza assistono gli ammalati, ma delle istituzioni e del sistema sanitario.

Che colpe possano avere i medici se nel pronto soccorso mancano finanche le barelle?

Che colpe hanno i medici se i posti letto sono pochi e al completo?

Quello che è capitato ad alcuni ammalati di Nola è capitato anche a me circa quattro anni fa proprio di questi tempi.

Anche io ho provato sulla mia pelle gli stessi disagi.

Sono stato ricoverato presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza e per due giorni sono stato costretto a stare seduto su di una sedia.

I medici e il primario del pronto soccorso sono stati impeccabili nello svolgere il loro lavoro, ma per me non c’era posto nel reparto di cardiologia.

Ho dovuto aspettare tre lunghi giorni.

Medici e paramedici hanno fatto di tutto per alleviare il mio dolore.

I politici ora dopo le denunce sono intervenuti prontamente addossando la colpa agli altri, ai medici principalmente.

Ma la colpa è solo loro se gli ospedali si trovano ad operare in queste scandalose situazioni.

Gli ispettori mandati dal signor Ministro cosa hanno fatto fino ad oggi?

Dove erano?

E il Ministro dove era?

A Roma, seduto nella comoda poltrona parlamentare.

E il Governatore della Campania dove era?

Possibile che non sapeva che a Nola non c’erano neppure barelle?

E’ facile ora scaricare tutte le colpe sui medici e sui paramedici.

Ha ragione il Vescovo di Nola, la colpa è solo di chi ci governa e del sistema sanitario nazionale. Questo è il risultato dei tagli ai fondi destinati alla sanità.

di Francesco Gagliardi

 

Sono stati consegnati i brevetti di bagnino agli studenti del polo scolastico che hanno preso parte al progetto finalizzato al conseguimento di tale qualifica.

La dirigenza dell’istituto, grazie alla disponibilità dell’ amministrazione comunale e di alcuni enti no profit che non hanno voluto far mancare il proprio apporto, ha dato seguito alla realizzazione di un percorso formativo che ha consentito ad alcuni ragazzi di ottenere una certificazione immediatamente spendibile nel mercato del lavoro.

La cerimonia di consegna è stata organizzata dalla sezione nepetina del Rotaract, che si è fortemente adoperato per fare in modo che il progetto vedesse la luce.

All’incontro, avuto luogo presso il Mediterraneo Palace Hotel, hanno presenziato il delegato del sindaco alla comunicazione Giusi Osso, l’istruttore di salvamento della Federazione italiana nuoto Agostino Orlando, il preside della scuola Francesco Calabria, il docente referente dell’iniziativa Rocco Alecce e il dirigente del Rotaract Salvatore Benvenuto.

«Gli studenti – ha rimarcato il consigliere di maggioranza Giusi Osso – dopo aver superato gli esami previsti, hanno prestato la loro opera volontaria su nove diverse postazioni, comprese tra Campora San Giovanni ed Amantea, coadiuvati dall’insostituibile e fondamentale presenza della Protezione civile.

È nostra intenzione, di concerto con gli altri partner, dare continuità a quanto fatto, proponendo la realizzazione di un lido per disabili, dove verrà data la possibilità di vivere il mare alle persone che vivono questo particolare stato di disagio.

La presenza dei ragazzi ha certamente reso le spiagge di Amantea più sicure, favorendo il pronto intervento in caso di necessità.

La loro opera di controllo ha agevolato anche il pattugliamento da parte della Guardia Costiera che ha così rafforzato ulteriormente il proprio raggio d’azione.

Il fatto che l’estate sia corsa veloce verso la sua naturale conclusione senza che nulla di grave avesse luogo testimonia il buon lavoro svolto nella fase di formazione, dando così senso alla prevenzione».

NdR. Ci piacerebbe sapere quanti interventi di salvamento hanno compiuto questi nove coraggiosi giovani bagnini. Per quello che noi sappiamo, nessuno. E questo è stato un bene perché come si nota anche dalla lettura del nostro articolo del 12 agosto i ragazzi hanno prestato la loro opera di volontariato prima ancora di avere il riconoscimento di bagnino e senza le necessarie obbligatorie dotazioni. Vedi: http://www.trn-news.it/portale/index.php/cronaca/item/6627-la-solitudine-dei-bagnini-lanciatori-di-ciambelle.

Questo il comunicato stampa di Franco Iacucci, candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza

Franco Iacucci, sindaco di Aiello Calabro e candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza, a margine della presentazione delle liste, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“E' un grande onore per me concorrere alla presidenza della Provincia di Cosenza.

Abbiamo costruito una grande e forte coalizione per vincere l'ambiziosa sfida del rilancio del ruolo di questo ente, e di raccordo con i territori, anche con l'idea di rafforzare il rapporto tra i comuni della provincia ed il governo regionale.

Insieme a noi sono in campo tanti validi amministratori.

Abbiamo dalla nostra parte sindaci e consiglieri comunali, anche espressione di liste civiche, con una storia politica differente, una formazione culturale diversa, ma uniti in questo progetto che punta all'aggregazione ed alla inclusione.

Desidero ringraziare tutti coloro che hanno espresso interesse ed apprezzamento per la mia candidatura”.

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