
Redazione TirrenoNews
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La “lezione” di Giovanni Liscotti
Lunedì, 22 Settembre 2014 10:57 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaGiovanni Liscotti non perde occasione per evidenziare la sua posizione sociale e politica.
Questa volta dichiara che la iniziativa dell’Aiuto ai disabili è una bella iniziativa.
E forte della sua conoscenza di questo settore( ha frequentato un corso denominato “Il Volontariato protagonista nei Piani di zona”) suggerisce:
“… Mi auguro che detti fondi non siano utilizzati quali supporto diretto delle famiglie, alle quali già l'INPS per certi versi contribuisce con le relative pensioni spettanti, pur se alcune volte esigue.
Si potrebbe invece, innanzitutto utilizzare (gratuitamente) tutti i soggetti che oggi, sono in cassa integrazione e/o in mobilità, alle quali lo Stato elargisce oneri, ai quali spetta a mio personale avviso, il “diritto di dignità” di qualsiasi lavoratore.
Credo che sia bello, dire ai propri familiari soprattutto ai figli, “oggi vado a lavorare per il bene degli altri” e guadagnarsi quel poco che gli viene elargito.
Sul territorio sono esistenti molti soggetti in tale situazione, che molto spesso sono figure professionali del settore, le quali certamente potrebbero dare un aiuto nell'assistenza domiciliare alle famiglie.
I fondi di cui si parla, sarebbero utili a far funzionare quelle associazioni reali che lavorano sul territorio, nel settore dell’assistenza disabili (mi pare che ce ne siano diverse), mediante una cernita di personale addetto per ogni esigenza dei familiari con orari flessibili come: accompagnamento – supporto psicologico – assistenza domiciliare – aiuto scolastico – e perché no anche al fine dell’ integrazione sociale di chi per svariati versi è stato più sfortunato nella vita, e non magari dare fondi a “iosa” senza alla fine ottenere quello per cui sono stati erogati..
Amantea 22.09. 2014 Cav. Giovanni LISCOTTI”
Rinviamo tali suggerimenti a chi di dovere .
Il grande teatro arriva ad Amantea, ma la città non ne approfitta.
Lunedì, 22 Settembre 2014 10:00 Pubblicato in PoliticaParliamo di "Upupa my dream is my rebel king 2 The rebellion" di Antonio Orfanò con Antonio Orfanò, Lorenza Caroleo, Simone Francia, Francesco Maltese, Maria Teresa Mazza, Giulio Fazio sotto la regia di Antonio Orfanò recitata dalla Compagnia Teatro La Chapliniana ieri 21 settembre nel parco della Grotta.
Come dice Enzo Lamartora : “ Messa in scena per la prima volta nel V secolo a.C., in occasione delle celebrazioni dionisiache del 414, Gli Uccelli di Aristofane continua ancora oggi ad affascinare gli spettatori e a essere riproposta in scena. L'ultima, ardita riscrittura è stata rappresentata il 21 agosto nella splendida cornice notturna del Parco Archeologico di Ascoli Satriano (FG) dalla compagnia teatrale di Antonio Orfanò, che di Upupa è regista e interprete principale.
Tema dell'opera è l'eterno tema della futilità di ogni aspirazione umana all'Utopia, rappresentata per Aristofane dalla città ideale di Upupa, cioè Ropops, un uccellino che fà da personaggio centrale negli Uccelli. In fuga dalla corruzione di Atene, gli uomini, impersonati da Pistetero ed Evelpide, cercano la pace e la serenità nella fondazione di una nuova città ideale, Upupa, situata nel mondo degli uccelli, dove regnino pace, serenità e giustizia, e dove siano osceni il potere, la corruzione, la perversione.
Ben presto però i due protagonisti finiranno per cedere alle stesse lusinghe terrene da cui erano fuggiti, concedendosi ai vecchi richiami della corruzione, del potere, della perversione, e trasformando così l'agognato paradiso celeste in un inferno più che terreno in cui torna ad imperare la sete di potere e dominio.
In Upupa my dream is my rebel king 2 / The rebellion, l'Upupa che dà il titolo all'opera scenica non compare sul palco, rimane o-scena, u-topica, irrealizzabile: un seno Ideale (come suggerisce la scenografia, costruita proprio intorno a due enormi mammelle), o un sogno di reinfetazione.
Upupa rappresenta allora uno schermo bianco su cui vengono proiettate le molteplici e conflittuali pulsioni umane, individuali e collettive. Conflittuali appunto, tanto che in scena il regista mescola e confonde linguaggi diversi, richiami sovrapposti che vanno dalle canzoni di Franck Sinatra a quelle di Edith Piaf, ad Einen richtigen Mann. I livelli (stilistici e) funzionali della mente (conscio, preconscio, inconscio; immaginario, reale, simbolico; iconico e linguistico, ecc.) sono continuamente rimescolati in ragione di una dichiarata weltanschaaung: la vita non è uno scopo e non tende a unificare o integrare il soggetto, è invece frutto della pura spinta del desiderio, di una pulsionalità che ci travolge, servendosi di qualunque oggetto pur di raggiungere il proprio fine, cioè il piacere.
A fronte di Upupa, "metafora senza tempo", simbolo della tensione verso un oggetto e un Sé Ideali, c'è la vita che si muove nel teatro della mente, con i suoi fantasmi, i suoi oggetti bizzarri, le sue relazioni ambigue e contraddittorie, i suoi processi illogici (primari), e i suoi "personaggi" costruiti per rappresentare e legare l'angoscia e la confusione generate dal conflitto tra pulsione e istituzione: la suora che nasconde peccaminose voluttà, la entraineuse del night di Berlino che affoga nella noia, il mefistofelico tentatore, simbolo del potere, la tossicomane che vive nella propria nuvola di fumo.
Allora la parabola di Pistetero che, ignaro di sé, crede di poter fuggire se stesso ricercando un mondo e un Sé Ideali, diventa uno scorcio psicoanalitico sulla negazione e la scissione delle proprie pulsioni distruttive e appropriative, e sull'idealizzazione di istanze di sé non misconosciute o falsamente rappresentate, idealizzazione che come spesso accade esita in una delusione, in una svalutazione che a sua volta riporta il Soggetto a contatto con l'angoscia e la realtà del proprio mondo interno”.
Grande spettacolo non colto, come possibile, se non dovuto, da una città distratta dal campionato di calcio o forse abituata ad un teatro diverso che ha sorridere ma non pensare.
O forse l'estate è già passata e turisti non ce ne sono più!
Peraltro la locandina trovata per pochissimo sul sito web del comune di Amantea non ci sembrava sufficiente a pubblicizzare lo spettacolo.
Peccato!
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La disperazione di Oliverio. Notizie , considerazioni , domande
Lunedì, 22 Settembre 2014 08:49 Pubblicato in CosenzaUna prima notizia è che : “Cento giovani universitari sostengono Oliverio”
“Cento firme in calce ad un documento. Appartengono ad altrettanti studenti, provenienti da diverse parti della regione, che frequentano l’Università della Calabria e che hanno deciso di sostenere Mario Oliverio alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione che si svolgeranno in Calabria il cinque ottobre prossimo.
C'è un documento diffuso dai cento giovani firmatari nel quale si legge: “Le politiche lungimiranti adottate da Mario Oliverio alla Provincia di Cosenza a favore della cultura, dell’edilizia scolastica, dello sport e, soprattutto, nella costruzione su tutto il territorio di strutture sportive polivalenti messe al servizio degli studenti e dei cittadini ci fanno ben sperare e ci hanno spinto a dichiarare pubblicamente la nostra scelta. Siamo sicuri che la prossima giunta regionale che, senza alcun dubbio sarà guidata da Mario Oliverio, investirà molto nell’istruzione, nel diritto allo studio e nella cultura, chiudendo definitivamente una stagione disastrosa di promesse e di proclami e dando le giuste risposte ai tanti studenti calabresi che vogliono girare ed essere cittadini del mondo ma, soprattutto, rimanere nella loro regione e lavorare per costruire, da protagonisti, un futuro migliore e diverso per la loro terra.
In Calabria - prosegue il documento - non servono cittadelle universitarie arroccate ed autoreferenziali, ma un sistema universitario, una rete di atenei sinergicamente collegati tra di loro e con il territorio su cui operano, servita adeguatamente da un sistema di trasporti rapido e moderno e con tariffe alla portata di tutti. L’istruzione, che è un diritto sancito dalla Costituzione, non può essere un lusso riservato a pochi privilegiati. A tal proposito proponiamo la creazione di un'Agenzia Unica Regionale del diritto allo studio che favorisca non solo una migliore e sempre più stretta sinergia tra gli atenei ma, soprattutto, riduca i costi legati al trasporto, alla residenzialità e alla frequenza dei corsi”.
I sottoscrittori del documento auspicano, inoltre, l’attivazione di stages di formazione all’interno del percorso di studi e di tirocini post laurea e si augurano che la nuova giunta regionale possa ovviare a tali criticità favorendo l’inserimento dei giovani all’interno del mondo del lavoro. L’ultima problematica riguarda l’erogazione di borse di studio agli studenti.
“Dopo la creazione della figura dell’idoneo non beneficiario- conclude il documento- molti studenti, pur avendone il diritto, non beneficiano più di questo importante sostegno, con gravi conseguenze soprattutto per chi ne ha maggiormente bisogno. Questa anomalia deve essere corretta ed eliminata al più presto”. Immediato e palesemente soddisfatto il commento di Mario Oliverio che, appena appresa la notizia, ha affermato: “Ringrazio e abbraccio tutti i ragazzi, uno ad uno. La loro scelta mi entusiasma e, al tempo stesso, mi carica di responsabilità. Condivido le loro osservazioni, che ricordano quanto il mondo del sapere sia stato bistrattato in questi anni dalla destra calabrese.
Agiremo per aumentare la sinergia tra i nostri atenei e soprattutto doteremo la regione di una nuova legge sul diritto allo studio: é impensabile che, in un momento così drammatico per le famiglie calabresi, in un mondo contraddistinto da nuove e dinamiche esigenze formative, un settore così delicato sia regolamentato da un provvedimento del 1984. Studiare é un diritto, non può e non deve essere un privilegio”. “Il mondo del sapere e della cultura- conclude Oliverio - sarà al centro della nostra azione di governo. Insieme, in un dialogo costante e continuo, stabiliremo le priorità e il da farsi”.
Una prima considerazione è che :
Si tratta di 100 giovani su oltre 30.000 iscritti ( anagrafe MIUR) ( e gli altri 30 mila chi voteranno?)
Scherziamo? 100 giovani che voteranno Oliverio sono una notizia positiva per lo stesso od il segno della sua disperazione?
Una prima domanda è che:
Abbiamo letto la graduatoria delle università nel mondo
Basta andare su Academic Ranking of World Universities 2014
Tra le prime 100 non c’è una università italiana
Tra le prime 500 provate a trovare l’Unical.
C’è una relazione con l’uso dei giovani da parte della politica?
Nella foto oliverio sembra chiedersi " Ma chi è stato a mettere sul web questa notizia?"
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