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Redazione TirrenoNews

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Basta. Basta. Iniziato lunedì 7 settembre con migliaia di agricoltori, continua il presidio di Coldiretti presso il valico del Brennero.

Massimo Albano, direttore di Coldiretti Piacenza, dichiara. «Durante le operazioni di verifica di camion frigo, autobotti  e container che circa un terzo, il 33 per cento, della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy contiene materie prime straniere, all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole». 

E’ scandaloso –continua- soprattutto perché andrà a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy.

2 prosciutti su 3 venduti sono venduti come italiani, ma provengono da maiali allevati all'estero.

3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 sono stranieri e senza indicazione in etichetta

La pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia

Il 50% delle mozzarelle sono in realtà fatte con latte o addirittura cagliate straniere. 

Si cercano ingredienti stranieri a minor prezzo

Minor prezzo ma minore qualità!

Per esempio il concentrato di pomodoro cinese, l’olio di oliva tunisino, il riso vietnamita,il miele cinese, eccetera.

Siamo i primi in Europa e nel mondo in fatto di sicurezza alimentare, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1.4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7.5%). 

Rispettiamo rigorose regole di produzione che ci consentono di immettere nel mercato prodotti di altissima qualità ma in Europa anziché valorizzare questo nostro indiscusso primato si assiste ad un crescendo di diktat alimentari a supporto di surrogati, sottoprodotti e aromi vari che snaturano l’identità degli alimenti consentendo, per esempio, per alcune categorie di carne, la possibilità di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5 per cento.

Ma la madre di tutte le battaglie rimane l’indicazione dell’origine in etichetta per tutti i prodotti alimentari sulla quale si stanno realizzando importanti convergenze tra i diversi paesi dell’Unione. 

E la cosa più scandalosa è chela Ue in pratica vuole imporre all'Italia di produrre “formaggi senza latte.

La lotta continuerà il 15 dicembre ad Expo Milano con la Giornata Nazionale dell'agricoltura Italiana, indetta dalla Coldiretti.

Oliverio ha detto al presidente della Coldiretti calabrese Pietro Molinaro che ci sarà! Evviva! Come avremmo potuto fare senza di lui?

Al sud, al sud. Prendi i soldi e fuggi!

Martedì, 08 Settembre 2015 16:19 Pubblicato in Lamezia Terme

Enrico Inferrera, segretario nazionale di Unione Mediterranea, visita Lamezia Terme.

Autunno caldo anche per il movimento meridionalista Unione Mediterranea.

Ai “terroni” non piace affatto il “bombardamento” operato dal governo Renzi sul Sud.

La pochezza delle infrastrutture a incominciare dai treni, la distruzione del territorio con rifiuti tossici, pale eoliche e centrali a biomasse, le trivelle che promettono forte inquinamento da idrocarburi, turbano non poco i sonni dei meridionalisti.

Per non parlare del decreto ammazzauniversità del Sud, degli asili nido finanziati al Nord e non al Sud, della disoccupazione alle stelle e di tante altre differenze di trattamento tra le due parti del paese.

Sembrerebbe che i cittadini italiani sotto il Tronto pur pagando le stesse tasse dei settentrionali, anzi di più, non godano degli stessi diritti in ogni campo della vita civile.

Per verificare queste situazione sarà presente a Lamezia Terme in via Lissania 28 alle ore 16 di sabato 12 cm il segretario nazionale di Unione Mediterranea Enrico Inferrera accompagnato da Attilio Fioritti della segreteria nazionale e dall’emerito Presidente di UM Francesco Tassone. Insieme a iscritti e simpatizzanti si farà il punto della situazione sociopolitica in Calabria in rapporto agli ultimi provvedimenti governativi che lungi dal risolvere i problemi del Sud li aggravano notevolmente.

Infatti l’unico coniglio che il prestigiatore Renzi ha tirato fuori dal cappello è la politica degli incentivi fiscali per chi investe al Sud.

Tradotto in lingua toscopadana significa che le imprese del Nord approderanno nel meridione, prenderanno i soldi e scapperanno a gambe levate come hanno fatto per 154 anni.

Di far arrivare i treni veloci a Reggio Calabria neppure l’ombra.

Il Sud è stanco, non ne può più! Ne parliamo sabato 12 settembre. UM Calabria

A proposito di segnaletica! Che segnale e'?

Martedì, 08 Settembre 2015 10:04 Pubblicato in Economia - Ambiente - Eventi

Minculpop è la sigla del Ministero della cultura popolare durante il governo di Mussolini, quello che eufemisti camente aveva il compito di controllare la cultura e di organizzare la propaganda del fascismo.

 

Prima si chiamava Ministero per la Stampa e la Propaganda.

In sostanza stabiliva cosa gli Italiani dovessero sapere e con non dovessero sapere.

Certe volte mi chiedo se ci sia tanta differenza con quello che succede oggi. A tutti i livelli.

Ed a sollecitare la mia attenzione spesso sono “amici” del sito.

Uno di questi( sempre puntuale, in verità) ci ha chiesto di parlare della segnaletica.

Ed all’uopo ci ha inviato una foto emblematica.

Quella che vi mostriamo.

Uno scorcio di Mare( siamo a Coreca) , un palo ed in testa, come un totem, i resti di un vecchio segnale triangolare.

Il mare ed il tempo hanno distrutto il 90% del segnale, al punto che non si comprende cosa sia stato.

Ci ha chiesto il nostro lettore “ In corso la segnaletica orizzontale , con tanto di comunicato stampa. Ma la segnaletica verticale , a quando?”

Non lo sappiamo. Come noto i nostri amministratori ci fanno parlare di quello che loro scelgono e non di quello che interessa la comunità !

Meno male che ci sono i siti web liberi! Per quel poco che possono valere!

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