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Era evidente che prima o dopo la questione dei migranti sarebbe scoppiata.

Ci siamo!

 

L’Onu prevede che i flussi provenienti dalla Libia non sono destinati a diminuire.

Il papa chiede all’Europa maggiore solidarietà con i migranti.

L’Italia è al limite e minaccia di chiudere i porti alle navi delle ong.

Francia e Spagna, le uniche nazioni europee sul mediterraneo, secondo fonti da Bruxelles riportate dall’Ansa, diranno no all’apertura dei loro scali marittimi alle navi delle ong cariche di migranti.

E Prodi si arrabbia con Macron!

 

Intanto l'Austria blinda il Brennero e Roma convoca l'ambasciatore.

Il ministro degli esteri Kurz: 'Pronti a difendere i nostri confini' schierando l'esercito al Brennero.

Il ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil ha annunciato che "molto presto saranno attivati controlli alle frontiere e ci sarà bisogno di un dispiegamento dell'esercito fino a 750 uomini - indispensabile se l'afflusso di migranti dall'Italia non diminuisce".

 

In quest'ambito, sono già stati portati al Brennero quattro mezzi corazzati Pandur delle Forze armate austriache che potrebbero essere impiegati nelle operazioni di controllo sull'immigrazione.

Come scrive l'agenzia austriaca Apa, il dispositivo potrebbe essere attivato nel giro di tre giorni e comprende 750 militari, 450 dei quali saranno messi a disposizione da reparti stanziati nella regione del Tirolo, mentre i restanti verrebbero dal comando militare della Carinzia.

Il ministro degli esteri austriaco Kurz chiarisce: "I preparativi per i controlli alla frontiera con l'Italia non sono solo giusti ma anche necessari. Noi ci prepariamo e difenderemo il nostro confine del Brennero se ciò sarà necessario".

 

Secondo Kurz, l'Unione Europea deve chiarire che un soccorso attuato nel Mediterraneo non è un ticket per l'Europa e i profughi vanno respinti, oppure vanno fermati alle frontiere esterne e vanno portati su isole come Lampedusa.

Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, alla seduta plenaria del Parlamento europeo, ha sottolineato che con quanto la Commissione europea delibererà oggi in materia di migrazioni "dimostreremo con i fatti che vogliamo rimanere solidali, soprattutto con l'Italia che dimostra un atteggiamento eroico. La solidarietà è d'obbligo".

Intanto l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) dichiara che dall'inizio del 2017 al 3 luglio scorso, un totale di 101.210 migranti e rifugiati ha attraversato il Mediterraneo, quasi l'85% è giunto in Italia (85.183), mentre il resto degli arrivi è suddiviso tra Grecia (9.290), Cipro (273) e Spagna (6.464).

Sempre l'Oim stima a 2.247 il numero di persone morte in mare nello stesso periodo.

Toc, toc. Dov’è l’Europa?

Pubblicato in Mondo

Basta. Basta. Iniziato lunedì 7 settembre con migliaia di agricoltori, continua il presidio di Coldiretti presso il valico del Brennero.

Massimo Albano, direttore di Coldiretti Piacenza, dichiara. «Durante le operazioni di verifica di camion frigo, autobotti  e container che circa un terzo, il 33 per cento, della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy contiene materie prime straniere, all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole». 

E’ scandaloso –continua- soprattutto perché andrà a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy.

2 prosciutti su 3 venduti sono venduti come italiani, ma provengono da maiali allevati all'estero.

3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 sono stranieri e senza indicazione in etichetta

La pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia

Il 50% delle mozzarelle sono in realtà fatte con latte o addirittura cagliate straniere. 

Si cercano ingredienti stranieri a minor prezzo

Minor prezzo ma minore qualità!

Per esempio il concentrato di pomodoro cinese, l’olio di oliva tunisino, il riso vietnamita,il miele cinese, eccetera.

Siamo i primi in Europa e nel mondo in fatto di sicurezza alimentare, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1.4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7.5%). 

Rispettiamo rigorose regole di produzione che ci consentono di immettere nel mercato prodotti di altissima qualità ma in Europa anziché valorizzare questo nostro indiscusso primato si assiste ad un crescendo di diktat alimentari a supporto di surrogati, sottoprodotti e aromi vari che snaturano l’identità degli alimenti consentendo, per esempio, per alcune categorie di carne, la possibilità di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5 per cento.

Ma la madre di tutte le battaglie rimane l’indicazione dell’origine in etichetta per tutti i prodotti alimentari sulla quale si stanno realizzando importanti convergenze tra i diversi paesi dell’Unione. 

E la cosa più scandalosa è chela Ue in pratica vuole imporre all'Italia di produrre “formaggi senza latte.

La lotta continuerà il 15 dicembre ad Expo Milano con la Giornata Nazionale dell'agricoltura Italiana, indetta dalla Coldiretti.

Oliverio ha detto al presidente della Coldiretti calabrese Pietro Molinaro che ci sarà! Evviva! Come avremmo potuto fare senza di lui?

Pubblicato in Italia

Era ora.

Era ora che si imponesse quella verità che tutti sapevamo ma che nessuno voleva dire.

Mangiamo italiano? Pensiamo di si, ma non è proprio vero!

Vestiamo italiano? Quando va bene prodotti fatto da cinesi ed altri sud asiatici che lavorano 16-18 ore al giorno per 3-400 euro al mese, cioè sfruttando i diseredati e comunque togliendo lavoro agli italiani.

Ed allora bene il blocco del Brennero.

Un blocco per sapere cosa arriva in Italia:

-il 40 per cento del latte

-il 50 per cento del grano tenero destinato al pane,

-il 40 per cento del grano duro destinato alla pasta,

-il 20 per cento del mais e

-l'80 per cento della soia

Il camion fermato al Brennero aveva cosce di maiale dirette a Modena, la patria del prosciutto, per diventare prosciutto italiano Doc

Gli arrivi di carne di maiale sono cresciuti del 16 per cento

Le importazioni di cereali, "pronti a diventare pasta e riso spacciati per italiani", hanno segnato un boom (+45 per cento), con un +24 per cento per il grano e un +49 per cento per il riso.

L’import di latte è al +26 per cento, "anch'esso destinato a diventare magicamente made in Italy".

La frutta e la verdura crescono del +33 per cento,

Il pomodoro fresco addirittura cresce del+59 per cento

Ed allora ecco gli striscioni:

615mila maiali in meno in Italia grazie alle importazioni alla diossina dalla Germania",

"1 mozzarella su 4 è senza latte",

"Il falso prosciutto italiano ha fatto perdere il 10% dei posti di lavoro",

"Fuori i nomi di chi fa i formaggi con caseine e cagliate".

Ed aggiungiamo noi “"Fuori i nomi di chi fa prosciutti italiani con maiali tedeschi o dell’est europa”

In fondo la lotta della Coldiretti è anche, se non soprattutto, contro gli italiani che usano prodotti primari non italiani che magicamente diventano prodotti finiti italiani

Parliamo anche dell’olio che diventa olio italiano prodotto con olive del mediterraneo

Questo ed tanto più emerge dal dossier presentato dalla Coldiretti.

Roberto Moncalvo, presidente nazionale della Coldiretti denuncia che "Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano

-due prosciutti su tre venduti come italiani ma fatti con maiali allevati all'estero.

-tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri senza indicazione in etichetta;

- un terzo della pasta è ottenuta da grano non coltivato in Italia e

-la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere".

La presenza di ingredienti stranieri nei prodotti alimentari realizzati in Italia è dovuta alla ricerca del rifornimento a basso costo e senza preoccupazioni per le conseguenze sulla salute: perciò finisce nel piatto dal concentrato di pomodoro cinese all'olio di oliva tunisino, dal riso vietnamita al miele cinese.

Pubblicato in Italia
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