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Amantea: Calabresi maltrattati. In fila come pecore di un gregge
Martedì, 15 Settembre 2015 20:18 Pubblicato in CronacaScene come quelle viste stamattina (e non è l’unica volta) al poliambulatorio di Amantea lasciano il segno a chiunque sia costretto non solo a fare la fila ma anche a vederla ed a sentire le sacrosante lamentele di tutti.
Stamattina si lamentava il personale addetto alle prenotazioni ed alla riscossione dei ticket.
Spesso è con loro che se la prendono gli astanti che hanno perso ogni briciolo di pazienza dopo ore di attesa in piedi .
Talvolta accennano anche allo sputo per segnalare il proprio disprezzo per una situazione che ha tutt’altri responsabili.
Che dovrebbero fare –si chiedono- denunciare tantissimi pazienti ai carabinieri?
Peraltro nel poliambulatorio non esiste un servizio d’ordine!
Ed ovviamente si lamentavano i pazienti che arrivano e non trovando un erogatore automatico o manuale di numeri si mettevano in fila (approssimativamente in fila ) controllandosi ( ma anche garantendosi) uno con l’altro.
Non c’era nemmeno il famoso uomo erogatore dei biglietti che garantiva il rispetto dell’ordine.
In ferie?Ammalato? Non è dato sapere ma è certo che la dirigenza ha pensato a sostituirlo.
Solo a metà mattinata stanti le forti lamentele hanno incaricato una addetta per distribuire i numerini, ma ormai la frittata era fatta.
E le gridate rendevano difficile il lavoro degli stessi addetti.
Non funzionavano ( da 4 mesi ci dicono) nemmeno i visori che indicavano il numero servito ed allertavano, quindi, l’utente successivo.
Insomma una situazione inaccettabile.
E guai a lamentarsi. Al personale è vietato e sollecita noi a farlo anche per loro.
Il re, i baroni ed i duchi della sanità non vogliono.
Per loro c’è il rischio di provvedimenti disciplinari.
Per noi c’è il rischio di essere citati per lesa maestà.
E sembra che il re o la regina abbiano “mandato a dire” che è intenzionata a farlo!
E pensare che solo gli utenti del “famoso” laboratorio di analisi cliniche che il signor Scura vuole chiudere, sopprimendo il servizio per la utenza dell’hinterland di Amantea, sono ogni giorno quasi un centinaio .
Questi non devono prenotare il servizio e quindi possono facilmente essere sottratti alla grande fila.
Già, basterebbe un apparecchio a lettura automatica della ricetta sanitaria capace di determinare anche il costo da pagare con bancomat o con monete .
Ma perché non viene acquistato ed impiantato?
Snellirebbe la fila e renderebbe quasi umano un servizio oggi inaccettabile.
Mah! E pensare che in teoria i sindaci possono concorrere a migliorare queste condizioni da terzo mondo!
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L’uomo ombra di Oliverio, quello che fa il lavoro difficile
Martedì, 15 Settembre 2015 18:21 Pubblicato in CatanzaroNon compare mai, ma c’è sempre.
Ma stava per essere scoperto e comunque è stato denunciato.
Lo si deve alla paura od all’onesta di uno degli assessori “tecnici”che stando a Il Corriere della Calabria( come faremmo senza di lui?) racconta di “Un assessore si è visto consegnare dal capo della segreteria del governatore “un decreto già completo in ogni sua parte con dentro i nomi del suo staff, dal capo di gabinetto per finire all'autista”
Ed ecco la reazione( non sappiamo se per paura o per onestà). L’assessore ha obiettato : «Sono un docente universitario non un politico di professione e intendo sapere bene chi mi metto in casa anche perché sono abituato a rispondere direttamente dell'operato dei miei collaboratori».
Ma come si permette?
E’ stato scelto tra tanti dal Governatore, percepisce una indennità altissima ed obbietta sui nostri metodi?
E chi avrebbe dovuto scegliere i nomi?
Forse lui?
Ma l’assessore non ha mollato. Ha sentito i colleghi ed ha minacciato le dimissioni.
Alla fine , però, le dimissioni sono rientrate.
Non sappiamo perché.
Se cioè l’assessore tecnico ( l’unico) ha firmato le nomine imposte ( come tutti?) o se le stesse sono ritirate.
Ed è inutile attendersi altre notizie dalla stampa minculpoppiana che contribuisce al governo della regione Calabria.
Certo che l’ episodio la dice lunga.
Ed è la prima volta che viene fuori come opera il Richelieu-Mazzarino della corte del Re Oliverio.
Non resta che aspettare un possibile( ed invocato) intervento del M5S. Chissà che non ci facciano sapere gli attori di questa ennesima commedia…..
Ah, sembra che PD, allora, sia l’acronimo di Porta Documenti( da firmare)
La domanda sorge spontanea, avrebbe detto Lubrano!
E la ripetiamo noi leggendo che da oltre 5 anni i fondi stanziati per sostenere l'occupazione e la crescita economica regionale, circa 58 milioni di euro, non vengono spesi.
Parliamo del Fuoc, il fondo unico per l’occupazione e la crescita
Ora la Regione ha convocato nella sede di Fincalabra a Settingiano un incontro tecnico con le imprese e i consulenti per superare lo stallo che si è creato negli ultimi mesi.
A bloccare le procedure anche un’inchiesta della Guardia di Finanza che prima della pausa estiva ha notificato anche degli avvisi di garanzia nei confronti di alcuni dirigenti del dipartimento Lavoro per conflitti di interesse nelle procedure avendo erogato finanziamenti ai propri congiunti.
Un fatto di una gravità inaudita che ha costretto la Regione spostare i dirigenti dagli incarichi.
Ma alla regione Calabria nessuno controlla cosa fanno i dirigenti.
E ripetiamo senza la Guardia di Finanza non ci sarebbe mai nessun controllo?
Allora Oliverio perché non lo istituzionalizzi?
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