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La babele della politica italiana! Di Peppe Furano

Domenica, 04 Ottobre 2015 14:04 Pubblicato in Basso Tirreno

Massimo Cacciari in una dibattito televisivo ha affermato che quando si dice che Renzi si è allontanato dal solco della sinistra si dice una grossa castroneria, semplicemente perché Renzi con la sinistra non ha mai avuto niente a che fare!

Non ci voleva certo l’autorità culturale di Cacciari per prendere atto che il PD renziano è un partito di centro che guarda a destra!

Renzi e i renziani hanno una visione autoritaria e verticistica della società e lo dimostrano tutti i giorni con i comportamenti e con gli atti parlamentari e di governo.

La riforma costituzionale insieme alla riforma elettorale,perseguite con ostinazione e violando tutte le regole democratiche da un governo e un parlamento illegittimi (così li ha dichiarati la Corte Costituzionale!), sono pensate per dare a un solo uomo (nella migliore delle ipotesi a pochissimi!) un potere immenso, per limitare le scelte degli elettori (vedi nuovo senato e provincie!) e rendere le lezioni un rito quasi inutile.

La riforma della scuola che dà al preside i poteri di un amministratore delegato “dell’azienda scuola”(quale somiglianza può avere la scuola-o la sanità- con una azienda che produce frigoriferi?!) e che manda in soffitta i decreti delegati degli anni ’70, conquistati dall’allora sinistra, che erano pensati per una scuola della partecipazione democratica.

La riforma del lavoro che elimina l’articolo 18, che rende il nominalmente lavoro a tempo indeterminato più precario del tempo determinato, perché dura fino a quando il datore di lavoro non decide,unilateralmente,diversamente, che permette al datore di lavoro il demansionamento e il controllo attraverso strumenti tecnologici dei lavoratori,butta alle ortiche le conquista del sindacato e della sinistra degli anni 70.

La riforma della Rai voluta da Renzi avrà un Direttore generale (il suo fedelissimo Campo Dall’Orto) che sarà un “Amministratore Delegato Unico” che deciderà da solo e i membri del Consiglio non conteranno più nulla.

La Rai sarà la portavoce del partito della nazione!

Tutti questi interventi(e tanti altri :sulla giustizia-legge bavaglio) e i metodi con i quali, Renzi e il PD tutto, ha portato a casa o sta portando a casa, delineano in modo inequivocabile, per chi vuole essere onesto,un progetto di società verticistica e autoritaria.

Del resto se tanti osservatori ricordano che questi provvedimenti erano l’agenda di Berlusconi- Alfano e se poi Alfano, Verdini e Squinzi (e un po' lo stesso Berlusconi!) le approvano non c’è poi tanto da girarci intorno per ammettere che siano provvedimenti di centro-destra.

Ora che il PD di Renzi sia un partito di centro che guarda a destra non è né un peccato né un reato e né Renzi e i renziani convinti sono individui spregevoli!

Semplicemente sono persone normali che credono e hanno un progetto di società verticistico autoritaria che sta con il capitale e con i datori di lavoro e contro i sindacati (vedi anche le varie leopolde!).Un tale progetto di società nella tradizione lo si definisce come progetto di destra o se si vuole di centro-destra.

Questo progetto di società,pur se legittimo, è diverso e alternativo al progetto di società democratica-partecipativa, attento ai diritti del lavoro e dei lavoratori e alle esigenze dei più sfortunati e dei più deboli, che hanno tante altre persone normali, che nella tradizione si definisce come progetto di sinistra.

La babele entra in campo quando nel PD confluiscono contemporaneamente Verdini e verdiniani, Migliore e compagni,quando un giorno sì e l’altro pure dal presidente del Consiglio al segretario del più periferico circolo PD,con la complicità di una stampa e di una TV asservite, si cerca di far passare gli interventi sopra richiamati e i metodi per attuarli come interventi (riforme!) di sinistra (con il preciso intento di non perdere il voto di tanti del fu popolo di sinistra).

Ma se questi interventi e i metodi per approvarli sono di sinistra allora da una parte, Alfano- Verdini- Squinzi ecc. si sono miracolosamente convertiti alla cultura di sinistra e dall’altra parte, Landini-Civati-Fassina-Camusso ecc., che li contestano, si sono convertiti alla cultura di destra.

Se così è,è lecito affermare che siamo in un’epoca confusa e appunto in una babele della politica?

Ma così no è!

Io ho una convinzione semplicissima: è possibile che tanti lavoratori e gente comune,con una stampa e una TV asservite, possano essere confusi e ingannati,ma che è difficile che possa essere ingannata la Confindustria e gli uomini del potere economico.

Se la stampa e la televisione facessero il loro mestiere, si potrebbe ritornare a un confronto politico chiaro e onesto, dal centro alla periferia,tra visioni di società e progetti alternativi e legittimi (chiamateli destra-sinistra,o come vi pare!).

Tutte le persone che vogliono partecipare al confronto democratico con consapevolezza oggi (ad esclusione di quelle che godono dei privilegi e delle clientele politiche) per uscire dalla babele politica hanno un solo strumento a disposizione: seguire, anche di tanto in tanto, i dibattiti in parlamento.

Per esempio seguendo in questi giorni il dibattito in Senato sulla riforma Costituzionale c’è stato di tutto per rabbrividire ed essere nauseati.

Da come e con quale procedura la nostra Costituzione pensata, sofferta, scritta e approvata da Parri-Pertini-La Malfa-Croce-Calamandrei-Togliatti-Moro-Einaudi-Nenni, venga riformata (!) da Renzi-Boschi-Verdini-Zanda-Barani.

E infine come il costituente Barani,che non sarebbe accettato neanche nella discussione

di un bar di periferia per la sua volgarità,si rivolge a una senatrice del M5S.

Nello stesso tempo si ha la possibilità di apprezzare la passione,la coerenza,la serietà e la competenza con cui il M5S, pur definendosi né di destra né di sinistra, fa opposizione ai provvedimenti sopra richiamati, si oppone a questa riforma Costituzionale e ne denuncia i metodi poco democratici praticati in parlamento dal PD e compagnia.

E insieme avere informazione sulle proposte del M5S: il reddito di cittadinanza,i due mandati e poi cittadino come gli altri,riduzione degli stipendi dei politi ,rifiuto dei rimborsi elettorali,lotta per eliminare i privilegi dei politici,mantenere le promesse elettorali (cosa normale in democrazia ma che in Italia è una eccezione!) e come sta sperimentando metodi di partecipazione che sono fortemente democratici.

In questo momento di babele della politica con stampa e TV asservite,con destra e sinistra tradizionale che si travasano e si mescolano, giorno dopo giorno,con uomini e provvedimenti non ci resta che questa unica possibilità per non essere ingannati.

Io che resto affezionato alle vecchie classificazioni destra e sinistra, seguendo i lavori del parlamento ritengo che il M5S,fuori dalla babele, con la sua opposizione in difesa della Costituzione,con le sue proposte,con i suoi comportamenti puliti e onesti fa tante cose che somigliano molto a quelle che in altri tempi facevano le forze che venivano classificate di sinistra.

Giuseppe Furano

 

Si e’ tenuto nella mattina di ieri sabato 3 ottobre, presso la capitaneria di porto di Vibo Valentia marina, il seminario promosso dal ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali sugli adempimenti previsti dal reg. (ue) 1224/09 (c.d. “regolamento controlli”) per gli operatori commerciali del settore della pesca. 

Il seminario rientra nell’ambito di un’ampia campagna divulgativa promossa dal ministero delle politiche agricole, alimentarie forestali, responsabile nazionale dell’attuazione delle politiche comunitarie della pesca, e da cui le capitanerie di porto dipendono funzionalmente per i compiti di istituto rientranti in tale materia.

Nel corso del seminario, tenuto da Alessandro Moretti e Fabio Borfecchia, sono stati affrontati i fondamentali profili della disciplina a cui sono soggetti coloro che acquistano il prodotto ittico dai pescherecci e le novità messe in campo dal ministero per agevolare gli operatori in tali incombenze. 

In particolare, e’ stato divulgato lo sviluppo di un software volto a semplificare il flusso di dati che deve obbligatoriamente intercorrere fra i “primi acquirenti del pescato” e le banche dati del prodotto ittico alimentate tramite un apposito sito gestito proprio dal ministero ed al cui funzionamento concorrono le capitanerie di porto presenti su tutto il territorio nazionale.

Gli operatori commerciali del locale comparto ittico intervenuti hanno dimostrato particolare interesse agli argomenti trattati e partecipato attivamente ai lavori del seminario, ponendo interrogativi e proponendo osservazioni che hanno trovato proficuo riscontro nelle risposte dei conferenzieri.

#Dellaseriedituttoedipiù

Il consigliere di minoranza Sergio Ruggiero scrive alla Presidente di Commissione Giusi Osso e chiede la convocazione della Commissione Bilancio:

 

“Rilevo come l’Amministrazione Comunale stia inanellando una serie di preoccupanti disavventure organizzative e gestionali:

1)         L’esito negativo e discutibile del concorso per Ragioniere dell’Ente, come abbiamo avuto modo di rilevare e denunciare.

2)         La Responsabile dell’Ufficio tributi si è dimessa dopo pochi mesi dall’incarico.

3)         La Segretaria d.ssa Mercuri si è dimessa dalla Commissione Assegnazione P.A.C.

 

Una conseguenza del momentaneo “smarrimento” dell’Ufficio Tributi, è l’adozione della recentissima determina 653 del 29 settembre, con la quale si affida a Ditta esterna il caricamento dei ruoli idrici, cosa che, in condizioni normali, si poteva fare all’interno del Comune se l’Ufficio medesimo avesse funzionato, con conseguente risparmio di risorse:

La d.ssa Zagordo, motivando le dimissioni, invita ad evitare “fraintendimenti e sterili polemiche strumentali”.

Accolgo l’invito. Tuttavia, tentare di capire gli accadimenti del COMUNE DI AMANTEA è un DOVERE dei Consiglieri eletti dai cittadini; questi ultimi, e ce lo dobbiamo scolpire nella mente, pagano stipendi agli impiegati e indennità di carica agli Amministratori.

 

E dunque, pur rispettando “la sofferenza” di Zagordo, verso la quale nutro stima ed amicizia, non posso che rimuginare su quello che è successo ed esprimere PREOCCUPAZIONE per una questione che avrà riflessi sull’equilibrio finanziario dell’Ente, già messo a dura prova da gravissimi colpi (rammentiamo indeterminatezze TASI ed errori TARI) e dalle “discutibili” decisioni della Maggioranza.

 

Decisioni e aggiungerei manchevolezze che, temo, vadano nella direzione del dissesto finanziario:

1)         Rinegoziazione mutui con amplificazione e trasferimento ai posteri del debito;

2)         Proroga del servizio di tesoreria a un interesse che dallo 0,8% passa al 4%, senza l’espletamento di alcuna gara d’appalto prevista dalla Legge;

3)         Gestione “allegra” della spesa: emblematico è il costo della “stagione estiva” 2015, praticamente raddoppiato rispetto all’anno scorso, iniziativa non corrispondente esattamente al criterio del buon padre di famiglia, guadagnando persino il disappunto dell’Assessore Tempo! Rispetto a tanta irragionevolezza, a mio parere Tempo avrebbe fatto meglio a rovesciare qualche tavolo piuttosto che limitarsi a lamenti estemporanei.

Ma penso anche alla rinuncia al meccanico di una cooperativa con conseguente licenziamento dell’operatore, sicchè l’Ente deve ricorrere ad Officine esterne con presumibile aumento dei costi per le riparazioni.

 

Ma la maggior parte delle voci rilevate sul bilancio vanno nella direzione dell’aumento della spesa, temo scarsamente controllata, a fronte dell’evidente difficoltà di introitare risorse, e della perseveranza a far passare come risorse attive i tributi non esatti, più o meno esigibili.

Ribadisco la necessità di percorrere la strada della riorganizzazione degli Uffici, per la quale occorre, penso, un diverso tenore di progettualità, rigore e intenzionalità.

Rischio di farla facile e non lo è, ma nella bruma degli eventi adesso intravedo un’altra narrazione.

 

Pertanto, interpretando un sentimento di diffusa preoccupazione, di gran lunga più forte di quanto si possa percepire nel “Palazzo”, nell’esercizio sindacale e di controllo attribuitomi dal mandato popolare, chiedo risposte ai seguenti quesiti:

A chi si intende affidare la Responsabilità dell’Ufficio Tributi?

Quale ruolo occuperà la d.ssa Zagordo?

C’è in programma un Concorso per Responsabile di Ragioneria?

C’è in programma un Concorso per Responsabile dell’Ufficio Tributi?

Esiste l’intenzione di riunificare i due Uffici?

Non si poteva caricare il ruolo idrico senza rivolgersi ad una Ditta esterna?

E infine: perché la d.ssa Zagordo si è dimessa?

Perché la d.ssa Mercuri si è dimessa?

Nell’auspicio che anche la Minoranza possa dire la propria, invito la Presidente Osso a convocare una Commissione urgente, e chiedo che l’Assessore Tempo venga a riferire. Grazie”.

Ndr. Il nostro caro amico Sergio continua imperterrito il suo viaggio verso un mondo migliore , viaggio, ormai, onirico, favolistico, pur sapendo(forse) che Pinocchio non dice mai la verità!.ci dispiace perché sappiamo tutti che la fine dei Grilli parlanti. Ad Amantea appena possibile di fronte al richiamo ( per quanto saggio) ti lanciano un martello!

Ma stia comunque tranquillo Sergio, alla fine della storia i Grilli risorgono e sono la soluzione ai problemi del paese e perfino per Pinocchio (ahimè)

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