
Redazione TirrenoNews
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M5s Amantea. Parliamo del consiglio del 9 giugno
Venerdì, 08 Giugno 2018 21:22 Pubblicato in Primo PianoRiceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del M5s Amantea
“Ieri alle 14 ci hanno notificato un Consiglio comunale per sabato 9 alle 15:30.
I punti all'odg sono 8 e gli ultimi due riguardano rispettivamente una mozione ed una interrogazione presentate da noi la prima il 19 aprile e la seconda il 7 maggio.
La mozione è in merito all'attivazione dei controlli e alla tutela dell'ambiente e in particolare quello marino da parte dell'amministrazione Pizzino in vista della ormai arrivata stagione estiva, mentre l'interrogazione riguarda le azioni che la giunta ha intenzione di intraprendere in merito alla dipendenza dal gioco d'azzardo, piaga sociale del nostro territorio che non può essere assolutamente trascurata.
Domani dovremmo avere risposte in merito, sperando che non sia il solito disco rotto "C'è il dissesto".
E anche se così fosse, noi sappiamo che si può andare oltre.
Inoltre il 23 marzo scorso abbiamo fatto presente al Sindaco della possibilità di partecipare ad un bando europeo per promuovere le connessioni wi-fi negli spazi pubblici, l'abbiamo comunicato anche al consigliere Giacco e all'assessore Ferraro, chissà se hanno provveduto a registrare il nostro comune.
Stiamo ancora aspettando il riscontro.
Gruppo consiliare M5s Amantea
Francesca Menichino
Francesca Sicoli
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Nel corso di controlli mirati a prevenire e reprimere reati a danno dell’ambiente e della salute, avendo proceduto ad effettuare delle verifiche sulla regolare gestione della depurazione fognaria nella frazione San Morello di Scala Coeli (CS), è stato accertata dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano l'assenza totale di impianti.
Gli scarichi fognari infatti venivano semplicemente convogliati, in tre vasche disperdenti e assolutamente non adeguate alla normativa vigente con smaltimento dei reflui solidi e liquidi (le cosiddette acque nere) su suolo in parte boscato ed in impluvi naturali che sfociano nel torrente Arso, corso d’acqua pubblico iscritto nel relativo elenco.
Le indagini sono in corso, tuttavia è risultato evidente l'inquinamento del suolo, per via della mancanza di depurazione, ovvero della tenuta delle vasche, che sono state poste sotto sequestro assieme al terreno di proprietà dell’“Istituto Diocesano Sostentamento Clero della Diocesi di Rossano-Cariati”, in località “Ortale” Frazione San Morello di Scala Coeli ed in località “Donna”; sequestrato anche il collettore di scarico del rifiuto liquido, nell’ivi esistente impluvio naturale che risulta affluente del torrente.
Le competenze in merito alla depurazione dei reflui fognari e per l’acquisizione dell’autorizzazione allo scarico, sono stabilite dalla Legge, che obbliga il Sindaco a procedere al trattamento delle acque provenienti da pubblica fognatura.
Inoltre, lo stesso, quale Autorità Sanitaria Locale, è titolare in materia di igiene e sanità pubblica e, nel caso in esame, detiene poteri e doveri che sembra non siano stati esercitati dal Comune di Scala Coeli, unitamente alla struttura tecnica.
Le attività di indagine, sono condotte dalla Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal dr Eugenio Facciola, tramite il Sost. Procuratore dr Gallone.
La stessa Stazione carabinieri forestale di Rossano, nei giorni scorsi durante il controllo del territorio, in loc. Santa Croce - Piano dell’Eremita i di Bocchigliero (cs) ha accertato i lavori di realizzazione di un capannone senza nessuna autorizzazione.
Per violazione alle norme urbanistiche è stato eseguito il sequestro dell’opera, deferendo in stato di liberta’ il proprietario, C.B. di Bocchigliero.
Lo stesso cittadino, nello stesso Comune, in loc. Torrente Santa Croce era già stato denunciato qualche mese fa, a seguito di indagini ed appostamenti , per la realizzazione di una pista abusiva di smacchio all’interno del demanio fluviale.
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Rubano in un supermercato: per due ladri dopo la scarcerazione arriva l'espulsione
Venerdì, 08 Giugno 2018 12:19 Pubblicato in ItaliaBresso Prima hanno staccato le placchette antitaccheggio, poi hanno attraversato le porte del supermercato senza pagare.
Ma sono stati beccati, processati, scarcerati e adesso sono state avviate le pratiche per l'espulsione. È successo nella serata di domenica a Bresso, nei guai un cittadino marocchino di 45 anni e un palestinese di 30 anni, entrambi pregiudicati e senza fissa dimora.
La notizia è stata resa nota dai carabinieri della compagnia di Sesto, racconta MonzaToday.
Tutto è accaduto poco prima dell'orario di chiusura nel supermercato Carrefour di via Don Minzoni. I ladri sono stati notati dagli addetti alla sicurezza che hanno chiamato i carabinieri che li hanno bloccati e arrestati in via Romani.
La refurtiva, circa 240 euro, è stata recuperata e restituita al supermercato.
Per loro, invece, sono scattate le manette e nella giornata di lunedì sono stati giudicati per direttissima dal tribunale di Milano.
L'arresto è stato convalidato, poi sono stati scarcerati e avviate le pratiche per l'espulsione dall'Italia.
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